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Sud America: tutto quello che c'è da sapere

In questa sezione si può parlare delle varie realtà calcistiche, specialmente della nostra regione, e di altri sport a livello locale o nazionale, oppure internazionale.

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AdriAMB

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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda AdriAMB » mer mar 09, 2016 11:06


tifosobarese92 ha scritto:
AdriAMB ha scritto:Lorenzo, cosa sai di Federico Freire? :lol: :lol:

Scusami se ogni tanto ti rompo con ste domande


No di che, ma vai tranquillo, scusa se ti rispondo solo ora.

Eh Freire, non te lo ricordi a Catania? Centrale di centrocampo, più di rottura che di creazione. Ora è senza squadra, l'anno scorso giocava in Perú.


ma è da B? So che è comunitario...Non me lo ricordo proprio a Catania
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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda tifosobarese92 » sab mar 12, 2016 12:40


Si ha il passaporto spagnolo. Centrale di centocampo, interditore più che regista.

Intanto ecco il goal che ha fatto il Lanus:

Chi sa solo di calcio non sa niente di calcio [Cit. Josè Mourinho]

"Sogna chi non crede che sia tutto qui"

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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda ucir » sab mar 12, 2016 21:02


Io viaggio da sola.

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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda tifosobarese92 » sab mar 19, 2016 12:49


http://www.vocidisport.it/copa-libertad ... -position/

Copa Libertadores 2016: Atletico Nacional In Pole Position

Tutti i gironi della Copa Libertadores 2016 hanno toccato la boa di metà percorso. Questa settimana sono arrivati anche i primi verdetti, alcuni davvero interessanti. VdS vi fornisce un’analisi degli otto raggruppamenti, le prestazioni delle diverse squadre, ipotizzando chi potrebbe arrivare fino in fondo.

Gruppo 1

River e San Paolo all’inizio del torneo figuravano tra le squadre favorite, ma i risultati hanno stravolto i pronostici. In testa, infatti, con sette punti, c’è il The Strongest, che non solo ha sfruttato l’altura di La Paz – le mura amiche sono un fortino inespugnabile per le squadre che non sono abituate a disputare incontri a 3.500 metri – ma, a sorpresa, ha vinto in casa del Tricolor Paulista alla prima giornata. Poi ha superato il Trujillanos davanti al proprio pubblico, e infine ha pareggiato, anche se in extremis, contro il River Plate. In ogni caso, il bottino ottenuto in questa prima parte dovrebbe bastare per passare il turno, d’altronde ha lo scontro diretto con la ciurma di Bauza, che ha compromesso un po’ tutto pareggiando in Venezuela martedì, in casa propria. I Millionarios, invece, sono tranquilli e non dovrebbero rischiare molto: nel girone di ritorno hanno due match al Monumental, vincere entrambi significherebbe chiudere il girone a undici punti, quota che garantirebbe gli ottavi di finale.

Terza giornata

The Strongest-River Plate 1-1
Trujillanos-San Paolo 1-1

Classifica

The Strongest 7
River Plate 5
San Paolo 2
Trujillanos 1

Gruppo 2

Ai nastri di partenza, l’avevamo definito come il gruppo di ferro. Vero, le squadre del Gruppo 6 hanno vinto diverse volte la Coppa e hanno qualità tecniche superiori agli altri gironi, ma Rosario Central e Nacional fanno del collettivo la prima forza: gli argentini hanno la grande capacità di sfruttare al meglio la fase offensiva, gli uruguaiani, invece, hanno la migliore fase di non possesso del Sud America. A guidare il gruppo, dopo quattro giornate, è il Bolso, che a conti fatti poteva tranquillamente essere in testa a punteggio pieno se gli episodi fossero girati tutti dalla loro parte. A Rosario solo un rigore al 90′ negò la gioia dei tre punti alla ciurma di Munua, mentre contro il River Plate di Montevideo solo un errore arbitrale privò gli uruguaiani della vittoria finale. Il capolavoro, poi, è stato fatto contro il Palmeiras nella sfida d’andata, mantenendo il vantaggio nonostante l’inferiorità numerica per tutta la seconda frazione. Da sottolineare il rientro di Polenta. È cresciuto tantissimo l’ex calciatore del Bari (al Genoa non ha mai giocato), a dimostrazione che il nostro campionato di Serie B forma egregiamente i calciatori sul profilo tattico: ora gioca in coppia con Victorino, non uno qualsiasi, eppure il centrale principale, quello che guida tutta la fase di non possesso, alzando e abbassando la difesa a zona a suo piacimento, è proprio lui, Diego Polenta. Con la vittoria di ieri (al Verdão il cambio di allenatore, Cuca al posto di Marcelo Oliveira, non ha portato i risultati sperati), il Nacional può dirsi quasi qualificato: la prossima sfida è il derby contro il River Plate, che non è tagliato fuori dall’aritmetica, ma può considerarsi eliminato. L’incontro verrà disputato nel Centenario, e saranno più i tifosi del Tricolor che della Darsena, insomma un match-point che non verrà fallito. La lotta per il secondo posto a disposizione è tra Rosario Central e Palmeiras, e tutto verrà deciso nella prossima giornata con lo scontro diretto, che si giocherà nel clima incandescente del Gigante de Arroyto. Insomma Nacional e Rosario Central hanno il pass per gli ottavi stretti tra le proprie mani.

Quarta giornata

River Plate-Rosario Central 1-3
Nacional-Palmeiras 1-0

Classifica

Nacional 8
Rosario Central 7
Palmeiras 4
River Plate 2

Gruppo 3

Anche se Boca e Racing erano favoriti, la certezza assoluta che avrebbero dominato il girone non c’era: le difficoltà dell’altura di La Paz, i Clasicos che non sono mai partite come le altre e i giovani colombiani del Calí a cui non si può dare entusiasmo. Insomma le carte in tavola non giocano tutte a favore degli argentini, in più il Boca Juniors è arrivato a questa Libertadores in crisi realizzativa. Tre pareggi, con un solo gol segnato al 91′ nella sfida contro il Bolivar con una punizione di Carrizo, dimostrano proprio le difficoltà degli Xeneizes. Ovviamente il Vasco Arruabarrena è stato fatto fuori per mascherare i problemi offensivi, che nascono nel momento in cui è mancato il nueve. Impensabile avere solo Osvaldo in quel ruolo per tutta la stagione, infatti il Loco si è fatto male, e quella figura manca da ormai due mesi. La responsabilità, dunque, si è spostata tutto su Tevez, che è oggettivamente in momento no. Il risultato? Un girone apertissimo, che consegnerà, con ogni probabilità, la peggiore prima e la peggiore seconda. Importantissimo è stato il pareggio del Racing contro il Deportivo Calí, che ha rimontato il 2-0 subito nella prima frazione. Un pari che vale tanto, non per il punto guadagnato, per i due punti tolti ai colombiani, cosi come il pari del Boca a La Paz. Aver tolto due punti al Bolivar ha equilibrato il gruppo, lasciando appunto tutto in sospeso.

Terza giornata

Bolivar-Boca Juniors 1-1
Deportivo Calí-Racing Club 2-2

Classifica

Racing Club 5
Bolivar 4
Boca Juniors 3
Deportivo Calí 2

Gruppo 4

Oh che Atletico Nacional. In Colombia già si parla dei Verdolagas come possibili vincitori, e hanno ragione. Questa Copa la possono perdere contro l’Atletico Mineiro o se la perdono da soli. Rapidi, letali e incredibilmente forti in tutti i reparti. L’undici di base è assolutamente tra i migliori in Sud America. Copete-Ibarbo-Moreno: questo è il tridente migliore che c’è in questo momento a quelle latitudini. 15 vittorie in casa consecutive, l’ultimo ko interno risale al 24 agosto 2015, mentre da inizio 2016 ha totalizzato una sola sconfitta in campionato. Ne hanno dati 4 anche al Peñarol nel Centenario, insomma non un risultato che si vede tutti i giorni. È la squadra del momento, c’è poco da fare, è troppo bello vederli giocare. E, ovviamente, è la prima squadra ad essersi qualificata agli ottavi di finale. Nel gruppo si giocano il secondo posto Sporting Cristal e Huracan, che dopo la pausa per le nazionali si affronteranno nello scontro diretto. Per gli uruguaiani, invece, ci sono pochi calcoli da fare: un solo punto totalizzato fino ad ora è troppo poco e sette, quasi sicuramente, non basterebbero. Chissà, magari con Forlan sarebbe stato diverso – contro l’Atletico Nacional il Peñarol non ha sfigurato – ma una squadra che vuole vincere non può dipendere solo da un calciatore. La magra consolazione è l’inaugurazione del nuovo stadio, che si terrà a Pasqua.

Quarta giornata

Peñarol-Atletico Nacional 0-4
Huracan-Sporting Cristal 5/4

Classifica

Atletico Nacional 12
Sporting Cristal 4
Huracan 3
Peñarol 1

Gruppo 5

All’Atletico Mineiro manca davvero poco per qualificarsi alla prossima fase. Il Galo potrebbe anche perdere i prossimi due incontri, e ugualmente avanzare al prossimo turno. Independiente del Valle e Colo Colo hanno lo scontro diretto all’ultima giornata, quindi si toglieranno punti a vicenda, mentre i brasiliani hanno la sfida contro gli ecuadoriani dopo la pausa. Ecco, in quella partita possono perdere anche 1-0, il risultato garantirebbe l’accesso agli ottavi di finale per via della differenza reti, che resterebbe a favore. Due goal di scarto mescolerebbero le carte, ma ovviamente è un punteggio che sarà oggettivamente irrealizzabile. L’Atletico Mineiro è sulla carta la squadra più forte della competizione, e arriverà molto lontano. Il secondo posto se lo giocheranno le due squadre citate prima all’ultima giornata, sempre che il Cacique superi il Melgar – eliminato con quota zero punti – nella prossima sfida. Sarebbe, inoltre, davvero paradossale se il Cile, detentore della Copa America, non abbia per la quarta volta consecutiva rappresentanti nella fase ad eliminazione diretta (il Cobresal, come vedremo tra un po’, è fuori dai giochi).

Quarta giornata

Atletico Mineiro-Colo Colo 3-0
Independiente del Valle-Melgar 2-0

Classifica

Atletico Mineiro 10
Independiente del Valle 7
Colo Colo 5
Melgar 0

Gruppo 6

Gli occhi di tutti erano principalmente fissi su questo raggruppamento: quattro titoli divisi tra tre squadre sudamericane e una quarta, messicana, allenata da un paraguaiano: Saturnino Cardozo. Da Baires e Porto Alegre sul mare, a Quito e Toluca in altura. Le premesse che avvolgevano di mistero questo gruppo sono state solo in parte rispettate. Non c’è una squadra che domina su tutte, anche se il Toluca potrebbe prendere il largo dopo la pausa per le qualificazioni ai mondiali. Ci si aspettava di più dal San Lorenzo: il Ciclon è una di quelle compagini che ai nastri di partenza vantava una rosa di tutto rispetto, ma sta deludendo. È anomala questa Copa del San Lorenzo: Pablo Guede, a differenza del Paton che è più difensivista, ha regalato un sistema tattico più offensivo e più divertente. Le occasioni vengono create, ma non sfruttate. Eppure i nomi e la qualità tecnica in avanti non mancano. Sono solo tre i punti conquistati in quattro partite, un po’ pochini per i vice-campioni d’Argentina. Tralasciando il ko di Quito in cui è mancata proprio la squadra, nelle altre sfide qualcosa si è visto: nelle sfide interne contro Toluca e Gremio avrebbero potuto totalizzare 6 punti, invece ne hanno realizzati solo 2 per disattenzioni difensive. Dopo i messicani, quindi, ci dovrebbe essere il Gremio, che con un po’ di fortuna potrebbe passare come secondo. Certo, l’assenza di Bolaños, per una squadra che ha pochi attaccanti fisici, pesa più di quanto si possa immaginare, ma gli episodi stanno girando a favore e se dovesse trovare i tre punti a Quito la pratica qualificazione si potrebbe facilmente archiviare. La LDU, invece, non ha trovato la quadratura del cerchio con Borghi in panca e paga questo ritardo.

Quarta giornata

San Lorenzo-Gremio 1-1
Toluca-LDU Quito 5/4

Classifica

Toluca 7
Gremio 5
San Lorenzo 3
LDU Quito 3

Gruppo 7

La grande squadra protagonista del raggruppamento è il Tachira. I venezuelani hanno sfruttato al massimo il fattore campo per totalizzare quei sei punti, contro Olimpia e Pumas, che lasciano in bilico l’esito finale. I messicani sono in testa con tre vittorie su quattro partite, ma non possono considerarsi ancora con un piede agli ottavi, nonostante i cinque punti di vantaggio sul Decano e sull’Emelec. Questo dipende molto dagli scontri diretti: nella prossima giornata la classifica potrebbe delinearsi definitivamente, oppure potrebbe verificarsi una situazione di precario equilibrio che solo nell’ultimo turno potrebbe essere risolta. Insomma tutte sono in ballo e se l’Olimpia riesce a far l’impresa in Messico – Jubero sta cercando di imporre la sua firma (difesa equilibrata e veloci ripartenze) ma la retroguardia dei paraguaiani è tutt’altro che compatta – questo gruppo regalerà forti emozioni.

Quarta giornata

Olimpia-Emelec 4-2
Pumas-Tachira 4-1

Classifica

Pumas 9
Tachira 6
Olimpia 4
Emelec 4

Gruppo 8

Anche nell’ultimo raggruppamento che analizzeremo la lotta per la qualificazione è un’incognita. Il Cobresal, come da pronostico, non ha fatto punti ed è stato eliminato. Al comando c’è il Corinthians, che con con la vittoria sul Cerro maturata in settimana potrebbe essersi garantito il passaggio del turno. Ha soli due punti di vantaggio sia sul Ciclon di Obrero che sul Santa Fé, quindi non può star tranquillissimo, ma ha il calendario dalla sua parte. Dopo la sosta il Timão farà visita ai Cardinales e il Campin non è un campo facilmente violabile, mentre il Cerro andrà in Cile e dovrebbe prendersi i tre punti. La situazione di classifica, dunque, potrebbe vedere Cerro e Santa Fé in testa e Corinthians virtualmente fuori. Ma l’ultima giornata è a favore dei brasiliani, perché riceveranno il Cobresal e le altre due contendenti si affronteranno nel Defensores del Chaco togliendosi punti a vicenda. In tutto ciò la ciurma di Tite è due gradi sotto rispetto alla corazzata dello scorso anno, e il suo cammino potrebbe interrompersi ai quarti di finale.

Quarta giornata

Santa Fé-Cobresal 3-0
Corinthians-Cerro Porteño 2-0

Classifica

Corinthians 9
Santa Fé 7
Cerro Porteño 7
Cobresal 0
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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda Miky88 » dom apr 24, 2016 19:26


Tra meno di un'ora Boca Juniors-River Plate e l'esperto non parla!!!!!!! :D :D :D
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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda il_colonnello » dom apr 24, 2016 19:36


Esta tomando un matambre.
- Tu per chi sei? Sei per la Roma o per la Lazio?
- Cus Padova. A me piace ovale, la palla.


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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda tifosobarese92 » dom apr 24, 2016 21:21


Bueno muchachos, ovvio che stia vedendo Boca-River :lol: :lol:

A dir la verità la partita, ai fini della classifica, conta poco. Però è pur sempre un SuperClasico e quindi vale quel che vale. In ogni caso, partita piacevole. Godibile nonostante il pareggio a reti bianche della prima frazione.

Boca in dieci dopo dieci minuti. Gago rotto e senza un vero regista. Meli, che adoro calcisticamente, è più un corridore. Però chissà, la mediana Xeneizes non è che sia particolarmente tecnica, anche se Schelotto ha abbassato Lodeiro.

Vediamo come va. A me, come è disposto il River, piace tanto. È il 4-3-1-2 del Bari, con D'Ale che fa il Rosina (oddio forse è il contrario :lol: :lol: ).

Andiamo, una bella giornata Clasicos con il Lanus ormai in finale campionato (te credo +5 sull'Estudiantes ed ha due partitine facili facili).
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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda tifosobarese92 » sab apr 30, 2016 22:03


U Catolica vince il Clausura cileno.
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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda tifosobarese92 » sab apr 30, 2016 22:06


11 titolo, l'ultimo nel 2010
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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda tifosobarese92 » ven mag 06, 2016 1:06


Prendiamo i pop corn quarto di finale tra Atletico Nacional e Rosario Central, le due squadre che esprimono il miglior calcio sudamericano.
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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda ucignel » mar mag 17, 2016 23:54


Torno qui dopo una vita per alcuni, amari aggiornamenti...
Tremenda batosta dell'Emelec nel Clasico del Astillero contro il Barcelona 5-0 senza repliche, partita giocata peggio del peggior Bari di Nicola, presunzione a livelli cosmici dopo aver vinto il derby di andata solo 4 giorni prima.

Mena pare voglia andarsene e sembra giocare controvoglia. Intanto fa le valigie De Felippe. Era nell'aria che la famiglia volesse fargli cambiare paese e c'è riuscita. È ufficiale che quella contro il Delfin di venerdì è l'ultima partita. Si fa il nome di Gerardo Pelusso. Lorenzo lo conosci?
07/03/2014, ore 12:04: LA PRINCIPESSA E' FUORI DALLA PRIGIONE, IN ATTESA DEL PRINCIPE BIANCOROSSO


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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda tifosobarese92 » mer mag 18, 2016 15:29


Wieilà Girolamo, buongiorno. Credo che non sia neanche ora di pranzo alle tue latitudini. Prima di tutto come stai? È stato un mese difficile per l'Ecuador, e spero che tu stia bene.

Partiamo dai due Clasicos del Astillero giocati nel giro di tre giorni: che dire, una cinquina che non mi aspettavo (la seconda in quattro anni se non erro), dopo il 2-1. Anche perché il risultato ha rimesso in discussione il campionato. Con una vittoria l'Emelec poteva allungare in tutto e per tutto.

Pelusso è uruguaiano ed è sicuramente un nome importante. Ex allenatore del Nacional di Montevideo, ha vinto a dicembre 2015 la Copa Sudamericana con il Santa Fé di Bogotà. Diciamo che il suo marchio di fabbrica è il 4-4-2, che può variare a seconda dei casi, anche in un 4-2-3-1, modulo che comunque l'Emelec già applica (il timbro di Quinteros è rimasto a distanza di un anno).

Spendo anche una parolina per i diavoletti dell'Independiente del Valle. La mia impressione è che un po' tutti stiano facendo il tifo per loro. Non credo che in Ecuador ci siano cosi tanti sostenitori dei Rayados e il fatto che lo stadio di Quito si riempia sempre è secondo me un emblema di tutto ciò. Mi sembra un po' l'Once Caldas del 2004: squadra buona, non casualmente ai quarti di finale, che, con il pubblico e l'altura dalla sua parte, in casa riesce a far fuori chiunque.
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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda ucignel » gio mag 19, 2016 2:32


tifosobarese92 ha scritto:Wieilà Girolamo, buongiorno. Credo che non sia neanche ora di pranzo alle tue latitudini. Prima di tutto come stai? È stato un mese difficile per l'Ecuador, e spero che tu stia bene.

Partiamo dai due Clasicos del Astillero giocati nel giro di tre giorni: che dire, una cinquina che non mi aspettavo (la seconda in quattro anni se non erro), dopo il 2-1. Anche perché il risultato ha rimesso in discussione il campionato. Con una vittoria l'Emelec poteva allungare in tutto e per tutto.

Pelusso è uruguaiano ed è sicuramente un nome importante. Ex allenatore del Nacional di Montevideo, ha vinto a dicembre 2015 la Copa Sudamericana con il Santa Fé di Bogotà. Diciamo che il suo marchio di fabbrica è il 4-4-2, che può variare a seconda dei casi, anche in un 4-2-3-1, modulo che comunque l'Emelec già applica (il timbro di Quinteros è rimasto a distanza di un anno).

Spendo anche una parolina per i diavoletti dell'Independiente del Valle. La mia impressione è che un po' tutti stiano facendo il tifo per loro. Non credo che in Ecuador ci siano cosi tanti sostenitori dei Rayados e il fatto che lo stadio di Quito si riempia sempre è secondo me un emblema di tutto ciò. Mi sembra un po' l'Once Caldas del 2004: squadra buona, non casualmente ai quarti di finale, che, con il pubblico e l'altura dalla sua parte, in casa riesce a far fuori chiunque.


Ciao Lorenzo, qui va così così, oggi ad esempio ancora un paio di scosse di quasi 7.0 stiamo cercando di riprendere il ritmo, anche se, dove sono io, non ci sono stati danni.

Tornando in topic, sembra un buon profilo, sperando in qualche correzione nel mercato soprattutto in difesa, dove serve un centrale veloce, e a centrocampo dove serve un rubapalloni più dinamico che permetta a Gaibor di impostare e basta.

Sull'Indipendiente ti dirò: qui in Ecuador a livello di tifoseria comandano in 4, nell'ordine Barcelona, Liga de Quito, Emelec e Aucas. Tutte le altre sono comparse o quasi (Nacional) che vivacchiano con gli sponsor (non hanno costi elevatissimi, ma qualcuna fallisce tipo il Deportivo Quito). Questo spiega come una realtà giovanissima come il River (3 squadra di Guayaquil) in pochi anni è arrivata in serie A praticamente senza tifosi.
Questo premessa spiega il perché una squadra come l'Independiente alla fine unisca tutto il paese come orgoglio nazionale, considerando che a livello internazionale di club, l'Ecuador ha avuto pochissima fortuna (a parte la LDU). E anche in quel caso l'amor di patria prevalse sui colori locali. Cultura. Cosa impensabile in Italia. Comunque in giro merchandising del Independiente non lo trovi nemmeno col lanternino.
07/03/2014, ore 12:04: LA PRINCIPESSA E' FUORI DALLA PRIGIONE, IN ATTESA DEL PRINCIPE BIANCOROSSO


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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda ucignel » lun mag 23, 2016 4:22


Alla fine sarà Alfredo Arias il nuovo allenatore dell'Emelec.

Parere?
07/03/2014, ore 12:04: LA PRINCIPESSA E' FUORI DALLA PRIGIONE, IN ATTESA DEL PRINCIPE BIANCOROSSO


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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

Messaggioda tifosobarese92 » mer mag 25, 2016 11:27


tifosobarese92 ha scritto:Chi mi fa impazzire invece è l'Independiente del Valle. Un modello da seguire. Diventerà una grande del continente sudamericano. Nata dal nulla, impostata sui giovani, ha sfiorato già un campionato, ed è già alla seconda partecipazione in Libertadores. Quest'anno hanno ceduto Sornoza (classe '94) in prestito, ma hanno sto ragazzino Cortez se non erro '96. Quello che avrebbe dovuto fare il Bari in poche parole. Fare le cose con calma. Hanno messo in due-tre anni le colonne portanti, poi hanno costruito il palazzo. Peccato per il pubblico, ancora poco numeroso, ma conquisteranno tanti tifosi. Se battano l'Estudiantes secondo me faranno strada.


viewtopic.php?f=44&t=262525

Era il 7 febbraio 2015. Da poco più di 5.000 a 50.000. A distanza di un anno e mezzo sono li, tra le quattro grandi del Sud America, con colossi come Boca, Atletico Nacional e San Paolo, eliminando Pumas, River Plate e Colo Colo.

Impossibile non amarli, impossibile non tifarli. Giocano col cuore, giocano con il peso di una nazione sulle spalle ma con l'orgoglio cucito sul petto. Sarà dura contro il Boca, ma con un terzino sinistro come l'ex Pineida e un altro centrocampista che possa dare qualità al reparto, nulla è impossibile, neanche violare la Bombonera.


ucignel ha scritto:Alla fine sarà Alfredo Arias il nuovo allenatore dell'Emelec.

Parere?


Torniamo agli Electricos, perché di Arias sapevo anche io da un paio di giorni. Che dire, sempre un Charrua è. Onestamente le squadre di Arias giocano molto meglio rispetto a quelle di Pelusso. Ha allenato i due Wanderers, quello in Cile di Valparaiso e quello di Montevideo. In patria è arrivato alla finalissima del campionato persa contro il Danubio, in Cile ha fatto vedere buon calcio e se avesse avuto qualche individualità migliore avrebbe potuto lottare con la U Catolica. È un ottimo allenatore ed è un grandissimo colpo a mio parere. La scelta del nuovo tecnico a sto giro è stata ponderata bene. A me De Felippe non mi esaltava più di tanta, Arias invece è un nome che stuzzica un po'.
Chi sa solo di calcio non sa niente di calcio [Cit. Josè Mourinho]

"Sogna chi non crede che sia tutto qui"

La passione è unica, ed è uguale ad ogni parallelo del mondo...

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"Vamos, vamos Chape, vamos vamos Chape" ... Ciao ragazzi, le vostre medaglie il nostro dolore.

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