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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

mer mag 25, 2016 13:51

tifosobarese92 ha scritto:

Spendo anche una parolina per i diavoletti dell'Independiente del Valle. La mia impressione è che un po' tutti stiano facendo il tifo per loro. Non credo che in Ecuador ci siano cosi tanti sostenitori dei Rayados e il fatto che lo stadio di Quito si riempia sempre è secondo me un emblema di tutto ciò. Mi sembra un po' l'Once Caldas del 2004: squadra buona, non casualmente ai quarti di finale, che, con il pubblico e l'altura dalla sua parte, in casa riesce a far fuori chiunque.


confermo..li ho visto la prima volt aquando han vinto col river e da quel momento tifo per loro...ma hanno possibilità?o è solo "entusiasmo"?

Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

mer mag 25, 2016 17:42

Bella domanda. In tutta onestà: dipende molto dal mercato. Ora la Libertadores avrà un periodo di pausa a causa della Copa America e quindi le quattro in semifinali potranno muoversi con le cessioni e i rinforzi.

L'Atletico Nacional che ha dimostrato di essere in assoluto la più forte della competizione, con un periodo in cui è stata il top del calcio sudamericano (da marzo febbraio ad aprile), perderà tantissime pedine. Parlo di gente come Ibarbo che ha finito il suo periodo in prestito, di Sebastian Perez, corteggiato dal Barcellona, di Mejía e di Marlos Moreno che potrebbero approdare in Europa e di Copete che si accaserà al Santos. Insomma era la squadra più forte, imbattibile in casa (4 vinte un pari), ma se perde questi calciatori sarà difficile battere il San Paolo, che anche se perdesse Calleri ha in canna il colpo Lucas (gradito ritorno) dal PSG.

Poi loro affronteranno il Boca: oggettivamente sulla carta è un incontro diverso dagli altri. Con Pumas e River Plate, che non sono eccezionalmente forti, una squadra buona come l'Independiente del Valle può dir la sua, infatti ha vinto entrambi gli scontri, ma contro il Boca ci vorrà di più. Gli Xeneizes hanno già i rinforzi: si parla di Benedetto e di Cecilio Dominguez, due che sanno giocare molto bene a calcio.

Ci sarebbero anche altri due conti da fare: nel caso dovessero andare in finale contro il San Paolo (che ritengo favorito, visti i movimenti dell'Atletico Nacional che ho citato prima), giocherebbero la finale di ritorno a Quito e non so fino a che punto possa essere un bene. La Libertadores insegna che quando le piccole giocano la prima in casa sono difficili da passare al ritorno.

Mi viene in menta la Liga vincente nel 2008, o Bolivar e Guaraní, che fin quando hanno giocato la prima in casa hanno dominato i loro avversari (i boliviani in semifinale contro il San Lorenzo, all'andata - disputata a Baires - presero 5 scoppole, mentre il Guaraní, sempre in semifinale con il River, l'andata la persero 2-0 al Monumental). Nel 2004, invece, l'Once Caldas riuscì a resistere alla Bombonera nella gara d'andata e portò in casa la sfida ai rigori. Però capita pochissime volte che "le piccole" ribaltino il punteggio dell'andata.

Ripeto, è una domanda difficile, perché al momento è davvero complesso dare previsioni. Io credo che se la possono giocare se rinforzano la rosa (ovviamente non cedendo nessuno), a sinistra e in mediana (solo Arroyo e Orejuela non bastano se si vuole dare filo da torcere agli argentini). L'unica cosa concreta è che il Boca è si forte ma non è imbattibile. Non ha perso una volta in questa Libertadores, ma si è salvato sempre in extremis, come ai quarti contro il Nacional (davvero tanto culo con gli uruguaiani). Il Boca copeño non è bello da vedere: loro giocano con un una pressione pazzesca in coppa. Li tutti ti dicono che non puoi perdere perché sei il Boca e questo potrebbe pesare sulla testa di tanti calciatori non abituati a giocarsi una finale di Copa Libertadores.

E niente, aspettiamo luglio. Una cosa prima di chiudere: non è un miracolo se stanno li. All'inizio, devo essere onesto, non li davo cosi avanti, ma comunque io li mettevo tra i top 20 del Sud America. In realtà pensavo che il Colo Colo facesse un po' di più nel girone, ma di fatto loro lo hanno battuto nel momento in cui hanno vinto con il colossale Atletico Mineiro alla quinta giornata. Poi ci sono state le esplosioni del Tin e di Cabezas, che si erano forti, ma erano molto acerbi (il primo è '95 il secondo '97). Quindi bravi a rientrare tra i primi 16 del continente, è strameritato, ancora più bravi ad entrare tra le prime quattro.

Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

mer giu 01, 2016 13:00

Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

mer giu 01, 2016 16:20

Ok

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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

sab giu 04, 2016 16:38

Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

dom giu 19, 2016 1:05

Il Venezuela spreca un rigore contro l'Argentina ...

Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

dom giu 19, 2016 1:40

A quanto va la gavva al kilo?

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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

dom giu 19, 2016 9:41

messico e nuvole :lol:

Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

dom giu 19, 2016 18:57

http://www.vocidisport.it/copa-america- ... ti-finale/

Un po' di pensieri .... non me li fate riscrivere.

Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

mer giu 29, 2016 19:51

Immagine

Me l'ha caricata cosi, questo è il brasile olimpico

Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

mer giu 29, 2016 22:43

Se nn vincono 10a0 tuttw le partite si ammazzassero.

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Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

ven lug 15, 2016 10:24

l'independiente del valle è in finaleeee!

Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

ven lug 15, 2016 17:21

Caro Joao, interrompo il mio digiuno da Solobari (probabilmente riprenderò a scrivere in La Bari dopo il mercato, la latrina è assai e non ha nulla a che vedere con il calcio), per darti la mia personalissima opinione che ho scritto sia su FB su un post di risposta (Pagina Romanzo Sudamericano di Rosario Triolo), che sull'articolo che ho scritto quest'oggi.

Se hai la pazienza di leggere quello che penso su entrambe le semifinali ti lascio il link http://www.vocidisport.it/libertadores- ... bombonera/

Altrimenti questo è quello che riguarda l'IDV

Se è vero che in alcuni casi l’uomo è artefice del proprio destino, la storia dell’Independiente del Valle – che per abbreviare chiameremo IDV – è l’esempio più calzante. Sette anni fa, in questo periodo dell’anno, i Rayados iniziavano il girone di ritorno del campionato ecuadoriano di Serie B. Un torneo che chiusero al primo posto con 37 punti, che sommati ai 34 dell’andata, garantirono l’accesso alla Serie A (primo posto con 71 punti, davanti alla Universidad Catolica). Quella strepitosa cavalcata, che a Sangolquí significava massima categoria per la prima volta nella storia del club, incoronava come mattatore un giovane Jefferson Montero autore di ben 14 reti. Le prime stagioni con le grandi d’Ecuador furono tutt’altro che semplici, ma arrivarono comunque due salvezze.

La svolta, in questa storia, arriva nella seconda metà del 2012, con l’arrivo di Pablo Repetto in panchina. Con il tecnico uruguaiano i giovani delle inferiores riescono subito ad adattarsi al modulo di gioco, centrando risultati inaspettati come la prima qualificazione in Libertaores (prima partecipazione nel 2014). Il titolo nazionale, nella piccola cittadina-dormitorio che dista da Quito appena 10 chilometri, è in attesa di essere alzato al cielo ed è un obiettivo concreto. Nel frattempo però qualcosa di incredibile è accaduto e prima del titolo nazionale potrebbe arrivare un titolo internazionale.

L’IDV, infatti, per la prima volta nella sua storia è in finale di Libertadores, ed affronterà l’Atletico Nacional.

Giovedì 11 febbraio 2016. Località: Asuncion. Coordinate: stadio Defensores del Chaco. Sul dischetto c’è Rodrigo Lopez, attaccante uruguaiano classe 1978, preso nella sessione estiva dal Guaraní. Il punteggio è di 2-1 per i paraguaiani, ma non basta. Serve segnare quel rigore per passare alla fase a gironi, l’andata l’avevano persa 1-0. Il cronometro segna 95 e 30, insomma, oltre di 30 secondi ai cinque di recupero concessi dall’argentino Vigliano. In quella lunga rincorsa di Rodrigo Lopez c’è tutta la Libertadores dell’Independiente del Valle. Tira e lo calcia alto. I Rayodos sono qualificati.

La storia che viene dopo, ormai, la sanno tutti. O forse no, perché questi ragazzi hanno iniziato ad attirare le attenzioni su di loro solo dopo gli ottavi di finale. Durante la fase a gironi qualcosa di incredibile era già successo. Tutto normale nelle prime due sfide, con un punto preso tra Colo Colo e Atletico Mineiro. Poi tre vittorie consecutive: due col Melgar, fanalino di coda del gruppo 5, e una con in casa con il Galo. L’ultima gara è contro il Cacique cileno, e si gioca a Santiago. Una sconfitta avrebbe eliminato gli uomini di Repetto e i favori del pronostico andavano tutti dalla parte del Colo Colo. In quel match Azcona salva su Zaldivia un gol già fatto al minuto numero 75, ma il vero miracolo avviene negli ultimi cinque minuti: due traverse (87′-90′) e un palo (92′) salvano l’IDV da una eliminazione certa.

Un destino segnato probabilmente, che ha assunto un contorno mistico dopo il 16 aprile 2016, giorno del terribile terremoto che ha distrutto Portoviejo. Da quel momento in poi, qualcosa è cambiato e tutto quello che è avvenuto è storia recente.

Già il 2-1 in casa contro il Boca Juniors, di per se, era storico, ma un 2-3 alla Bombonera è uno di quei risultati inimmaginabili e che non verranno mai cancellati. E il match era partito in salita, perché gli Xeneizes dopo appena 3 minut, hanno trovato il vantaggio con Pavon – assente nella gara d’andata e fondamentale per Schelotto. Paradossalmente però il gol fa bene agli ospiti, che possono giocare senza la pressione degli argentini, in quanto l’1-0 avrebbe garantito il passaggio agli azul y oro. E al 24′, su azione da calcio d’angolo, Caicedo trova il meritato pareggio.

Ed ecco, l’IDV ha un destino particolare. Con le ipotesi nel calcio non si va da nessuna parte, ma una riflessione è giusto porsela: se Lopez avesse segnato ad Asuncion? Se il Colo Colo avesse trasformato uno dei tre legni colpiti? E se all’andata il tiro-cross di Perez fosse stato valutato come gol, sarebbe stato molto più difficile rimontare uno 0-2. E se nella gara di ritorno, il tiro di Jara avesse avuto più fortuna e fosse finito qualche centimetro più in basso, il primo tempo si sarebbe chiuso 2-1 per il Boca.

Con questo non si riduce l’impresa dei Rayados, perché la fortuna aiuta gli audaci e lì, gli ecuadoriani, non sono per caso e questa finale se la sono conquistata con i denti, ma indubbiamente gli episodi sono quelli di chi ha la suerte del campeon. Cabezas e Angulo, quest’ultimo aiutato dalla premiata ditta Diaz-Insaurralde-Orion, ad inizio ripresa hanno chiuso l’incontro portandolo sull’1-3. Un risultato incredibile che viene legittimato da Azcona quando ha parato il calcio di rigore di Lodeiro.

Nel finale, il miglior portiere della Copa Libertadores, ben 53 parate fino ad ora, non può nulla sulla staffilata di Pavon, il migliore tra gli argentini. Il risultato però sorride all’IDV che per la prima volta vince sul suolo argentino ed infligge al Boca la prima sconfitta casalinga internazionale contro club ecuadoriani. È anche la terza squadra Tricolor ad accedere alla finale della Libertadores (LDU e Barcelona prima).

Questo, invece è il commento lasciato su Fb (scritto in modo più personale):

Si chiama "Suerte del Campeon". Il calcio è diverso dagli atri sport perché gira ad episodi. Sono più i se o i ma, che i fatti concreti. Tanto per fare degli esempi: e se il Pipita avesse segnato in finale, Messi avrebbe sbagliato quel rigore? Ma d'altronde, quel rettangolo, assomiglia tantissimo alla nostra vita. A volte mi fermo a sentire lo "Strano Percorso" di Max Pezzali, e spesso in quelle parole trovo la verità e il senso di questa esistenza: "per quanto tutto può cambiare e non niente resta com'è". Scusate la lunga iperbole e il filosofeggiare su un tema alquanto discutibile, soprattutto in questo momento delicato, ma per spiegare perché il calcio è diverso dagli altri sport era necessaria questa piccola premessa. Prendiamo il gol di Caicedo, rete che ha portato in parità l'IDV: la palla prima di arrivare al centrale ecuadoriano subisce una deviazione. Senza quella la sfera è fuori dalla portata dello stesso Caicedo, che si trova nel posto giusto al momento giusto. Ma poi non è cosi che va effettivamente la vita? Certo, bisogna farsi trovare pronti al momento della chiamata, ma un pizzico di fortuna - che va conquistata - ci deve essere. E quella è la suerte del campeon, la fortuna dei campioni. Io non dico che l'IDV ha il destino segnato, ma indubbiamente ci sono stati degli episodi in questa Copa che fanno presumere questo. Torniamo indietro, al'11 febbraio 2016. Rodrigo Lopez, uno degli attaccanti sudamericani più esperti, con una carriera incredibile, è sul dischetto al 96'. Con un gol il Guaraní passa, altrimenti avanza l'IDV. Quante volte ha sbagliato dagli undici metri Lopez? Non tantissime. Eppure quello lo sbaglia. Balzo temporale al 14 aprile 2014, due giorni prima del terremoto. Si gioca a Santiago Colo Colo-IDV. Ultimi cinque minuti e dopo una partita avara di emozioni, con la sola parata di Azcona su Zaldiva (ah, per le statistiche: Azcona è il portiere con più parate in questa Libertadores, ben 53), il Colo Colo prende due traverse e un palo. Qualche centimetro più giù o qualche centimetro a destra e la storia di questa Libertadores sarebbe cambiata al 100%. E poi un settimana fa: il tiro-cross di Perez che viene valutato fuori dalla porta, ma che poteva essere valutato come rete. Un 2-0 che avrebbe, anche in questo caso, stravolto l'esito finale. Infine la traversa di Jara. Qualche centimetro più sotto ed era 2-1 per il Boca. Episodi, il calcio è diverso dagli altri sport, proprio perché 30 secondi prima che tu ne subisca uno, hai sbagliato un gol clamoroso davanti al portiere. Insomma, questa è la vera forza del calcio: è imprevedibile come la vita di tutti i giorni. E se c'è anche il destino che da una mano, allora tutto diventa poesia. Sarà una grande finale. Quello che penso su queste due squadre, penso che si sia capito - di commenti ne ho lasciati tanti - e credo che questa sia la finale più giusta che potesse esserci.

Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

ven ago 12, 2016 18:46

http://www.vocidisport.it/sudamericana- ... e-dandata/

Re: Sud America: tutto quello che c'è da sapere

mar nov 08, 2016 13:52



Vamos San Lorenzo, que hoy hay que ganar
Como todos los años, te vengo a alentar
Nos dicen enfermos, que le voy a hacer
Mi único remedio, es volverte a ver

Donde vas, siempre voy con vos,
Vayas bien o mal, a tu lado estoy,
Ciclon, nunca lo van a entender
Siempre te voy a querer

Ponga huevo matador, esta tarde no podes perder
La banda te va a acompañar, esta es la gloriosa Butteler...
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