Appassionati di Ciclismo

[Miky88]

Ciclismo, GP Costa degli Etruschi 2017 – Super Ulissi a Donoratico: scatto vincente all’apertura, battuti Belletti e Gavazzi

Diego Ulissi ha vinto il GP Costa degli Etruschi che ha aperto il calendario italiano delle gare di ciclismo. Il 27enne della UAE Abu Dhabi si è imposto al termine dei 190,6 km tra San Vincenzo e Donoratico grazie a uno scatto decisivo piazzato nell’ultimo tratto in salita, a poco più di 10km dal traguardo. Ulissi ha staccato tutti e si è imposto a braccia alzate, alle sue spalle Manuel Belletti (Wilier Triestina) ha regolato la volta dei battuti precedendo Francesco Gavazzi (Androni Giocattoli – Sidermec).

Diego ha mantenuto il pronostico della vigilia, conquistando il primo successo in carriera in quella che è ormai diventata una classica, giunta alla 22esima edizione. Il ragazzo di Cecina succede nell’albo d’oro a Grega Bole (nel 2016 sconfigge Gavazzi, al secondo podio consecutivo) e a Manuel Belletti che si impose due anni fa.

I fuggitivi della prima ora vengono ripresi grazie al forcing del gruppo e prontamente Ulissi parte all’attacco, creando subito un buco. Gli uomini della Nippo-Fantini hanno cercato di reagire ma Diego proseguiva nella sua azione, allo scollinamento vantava 18 secondi di vantaggio che è poi riuscito a conservare in parte negli ultimi 10km di corsa.

http://www.oasport.it/2017/02/ciclismo-gp-costa-degli-etruschi-2017-super-ulissi-a-donoratico-scatto-vincente-allapertura-battuti-belletti-e-gavazzi/

[Miky88]

Ciclismo: Nairo Quintana vince subito. È lui il favorito per il Giro d’Italia del centenario?

Come ogni anno, le prime corse stagionali offrono la possibilità di valutare la condizione di forma dei protagonisti più attesi del nuovo anno al termine dei mesi invernali. Non sempre, in ogni caso, iniziare con il piede giusto significa poi ritrovarsi al top della forma in concomitanza degli eventi selezionati nell’off season, ma talvolta le stagioni fare risultato può aiutare a trovare fiducia in vista di competizioni più impegnative.

Potrebbe essere il caso di Nairo Quintana, che ha subito trovato il colpo di pedale giusto e la vittoria alla Volta a la Comunitat Valenciana, dominando la tappa più impegnativa e portando a casa la maglia di vincitore della classifica generale. Per l’alfiere della Movistar il 2017 sarà un anno fondamentale: secondo quanto emerso fino ad ora, dovrebbe provare l’ambita quanto irraggiungibile (almeno sulla carta…) doppietta con Giro d’Italia e Tour de France nell’arco di due mesi.

In salita Quintana non può che essere considerato il più forte del mondo al pari di Froome, con diversi risultati nella loro personale battaglia che ormai si protrae da qualche anno, con gli avversari che non riescono a raggiungere con costanza i loro standard di rendimento. In particolare, Quintana fa paura a Fabio Aru e Vincenzo Nibali, che invece punteranno tutto sul Giro. Se il buongiorno si vede dal mattino, Nairo potrebbe essere un avversario molto ostico, e senza la necessità di focalizzarsi su due grandi giri consecutivi sarebbe il favorito numero uno per la conquista della Maglia Rosa.

http://www.oasport.it/2017/02/ciclismo-nairo-quintana-vince-subito-e-lui-il-favorito-per-il-giro-ditalia-del-centenario/

[Miky88]

Ciclismo, Sonny Colbrelli: “La stagione della verità tra Mondiale, Sanremo e Ardenne”

L’anno scorso il salto di qualità definitivo, che gli ha fatto guadagnare un contratto importante con il nuovo Team Bahrein Merida. In questo 2017 Sonny Colbrelli vuole esplodere, puntando a grandi obiettivi. Si è raccontato alla Gazzetta dello Sport, andiamo a vedere alcuni dei passi salienti della sua intervista.

“Sono sincero, non mi aspettavo un team già così organizzato, sebbene sia al debutto sulla scena: pare che stia nel World Tour da una vita. Il gruppo è già affiatato, nei due ritiri abbiamo costruito subito un bel clima e un’ottima intesa. Vedo attorno a me molto entusiasmo, per una nuova avventura che sta cominciando. Anche se sono consapevole che da me il team si aspetta segnali importanti, il primo a volere i risultati sono proprio io. Sarà l’anno della verità. Avrò le mie carte da giocare, sapendo di poter contare sull’aiuto di compagni di livello mondiale. La Sanremo è il primo grande traguardo, poi c’è il Fiandre, anche se non ho mai corso sul pavé e quindi dovrò prendere un po’ le misure: ma non vedo l’ora, sono molto curioso”.

Per quanto riguarda la Roubaix: “La Roubaix mi affascina tantissimo, mi piacerebbe anche provarla, ma correrla vorrebbe dire mettere le gambe in croce in vista delle corse delle Ardenne, che si addicono molto alle mie caratteristiche, soprattutto l’Amstel, nella quale lo scorso anno sono arrivato terzo”. Poi lo scontro in casa con il vincitore dello scorso anno: “In squadra c’è anche Gasparotto che l’ultima Amstel l’ha vinta, ma ho sempre pensato che una squadra debba avere due cartucce da sparare, si sa mai“.

Niente Giro d’Italia in programma, ma c’è il Tour: “Al momento il Giro d’Italia non è nei programmi, perché ci sarà una squadra tutta per Nibali. Un po’ mi spiace, l’ho sempre corso. In compenso sarò al Tour, che non ho mai corso. Chissà, una tappa…“.

Infine il sogno Mondiale: “Ogni tanto ripenso a Doha e mi mangio le mani. Ho commesso un errore di inesperienza, quando si è accesa la corsa ero dietro e ho perso l’attimo decisivo per entrare nella fuga. Ero deluso perché ero al top della condizione, come avevo dimostrato nelle corse di avvicinamento. Siamo ancora lontani dal prossimo Mondiale, ma sarei bugiardo se dicessi che non l’ho già puntato. È uno dei miei grandi obiettivi. Poi bisogna guadagnarselo, chiaro. Ma farò di tutto per farmi trovare pronto. E stavolta, di sicuro, non mi farò più sorprendere“.

http://www.oasport.it/2017/02/ciclismo-sonny-colbrelli-la-stagione-della-verita-tra-mondiale-sanremo-e-ardenne/

[Miky88]

Trofeo Laigueglia 2017: domenica Diego Ulissi a caccia del bis

Prosegue il calendario delle corse di ciclismo in Italia per quanto riguarda il circuito maschile. Dopo lo start con il GP Costa degli Etruschi, domenica prossima sarà la volta dello storico Trofeo Laigueglia, giunto alla 54ma edizione. 192,5 chilometri da percorrere con partenza ed arrivo nel bellissimo comune in provincia di Savona. Primo tratto in linea, poi un circuito da ripetere tre volte con decisivo il Colla Micheri (2,6 km con pendenze medie del 6,2%). Probabile uno sprint ristretto, anche se ci sono possibilità per anticipare la volata.

Grande favorito non può non essere Diego Ulissi: il capitano della UAE Abu Dhabi ha già dato spettacolo sulle strade di casa settimana scorsa andandosi a prendere il primo successo della stagione e vorrà andare a caccia del bis. Altre tre squadre World Tour presenti al via. Le francesi FDJ e AG2R, oltre all’Astana. Tra le fila dei kazaki da seguire Moreno Moser, al debutto con la nuova maglia.

Presente anche la nazionale italiana di Davide Cassani che, oltre ai soliti under 23 a fare esperienza, avrà tra le proprie fila tre uomini di assoluto livello: Alberto Bettiol, Fabio Felline e Matteo Trentin. Per le squadre Continental azzurre da seguire Luca Wackermann (Bardiani CSF), Francesco Gavazzi (Androni Giocattoli – Sidermec), Iuri Filosi (Nippo Vini Fantini) e Filippo Pozzato (Wilier Triestina).

http://www.oasport.it/2017/02/trofeo-laigueglia-2017-domenica-diego-ulissi-a-caccia-del-bis/

[Miky88]

Ciclismo: in Spagna si disputa la Clasica Almeria 2017

Mentre in Italia si disputerà il Trofeo Laigueglia, in Spagna domenica andrà in scena la Clasica Almeria, una corsa di un giorno che strizza l’occhio ai velocisti.

Il percorso, sopratutto nella parte finale, non presenta difficoltà altimetriche e questo dovrebbe impedire agli atleti di fare selezione, con la conseguenza di un’annunciata volata nelle strade di Almeria che dovrebbe premiare il velocista più forte, salvo azioni nate già nella parte centrale della corsa che però potrebbero esaurirsi grazie al lavoro delle squaxdre più attrezzate.

Il francese Bryan Coquard si presenterà ai nastri di partenza come uomo da battere e nelle ultime settimane ha dimostrato di avere una buona gamba vincendo l’ultima tappa della Volta a la Comunitat Valenciana nonostante sia ancora la prima parte della stagione. Il transalpino della Direct Energie dovrà difendersi dai tentativi di impensierirlo dei belgi Timothy Dupont ( Vérandas Willems-Crelan) e Baptiste Planckaert (Katusha-Alpecin), che però partono almeno un paio di gradini più in basso come potenziale in uno sprint regolare. Tra gli altri uomini interessanti in caso di arrivo a ranghi compatti anche Debusschere e Roelandts, entrambi in forze alla Lotto-Soudal. per l’Italia Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert), che può ambire ad un buon piazzamento.

http://www.oasport.it/2017/02/ciclismo-in-spagna-si-disputa-la-clasica-almeria-2017/

[Miky88]

Vuelta a Murcia 2017: Alejandro Valverde show! 2′ a tutti gli avversari

Dominante Alejandro Valverde nella Vuelta a Murcia 2017: sulle strade di casa il fenomeno spagnolo è riuscito a staccare tutti gli avversari chiudendo addirittura con 2′ di vantaggio sul primo dei rivali, il colombiano Jhonathan Restrepo.

Davvero spettacolare la cavalcata dell’iberico della Movistar, al primo successo stagionale: scatto sull’ultima ascesa e fuga verso la vittoria in solitaria (la quinta in questa corsa che ama particolarmente). Nessuna delle squadre (molto qualificate) è riuscita a chiudere il buco, che con il passare dei chilometri si è allargato. A vincere la volata del gruppo, come detto, Restrepo (Katusha) davanti all’austriaco Patrick Konrad (Bora Hansgrohe). Chiudono la top-5 Jürgen Roelandts (Lotto Soudal) e Baptiste Planckaert (Katusha-Alpecin).

http://www.oasport.it/2017/02/vuelta-a-murcia-2017-alejandro-valverde-show-2-a-tutti-gli-avversari/

[Miky88]

Ciclismo, Pantani vive nei cuori! Super Mosaico sulla facciata del Comune di Cesenatico: 13 anni fa la morte del Pirata

Il 14 febbraio 2004 Marco Pantani se ne è andato per sempre. Sono ormai passati 13 anni dalla morte del Pirata che però continua a vivere nei cuori di tutti gli appassionati. Il suo ricordo è indelebile nella mente dei milioni di tifosi che l’hanno sostenuto per tutta la sua carriera, ammirandone le imprese.

A pochi giorni da San Valentino, la memoria di Marco è stata ricordata con un gigantesco mosaico-arrazzo di 3×3 metri, composto da 3600 tessere di lana, ciascuna del formato 5x5cm che raffigurano proprio il volto del Campione, ultimo ciclista capace di realizzare l’accoppiata Giro-Tour nello stesso anno. L’opera, realizzata dall’associazione “Un mare di lana”, è stata esposta sulla facciata del Comune di Cesenatico che ha patrocinato l’iniziativa.

http://www.oasport.it/2017/02/ciclismo-pantani-vive-nei-cuori-super-mosaico-sulla-facciata-del-comune-di-cesenatico-13-anni-fa-la-morte-del-pirata/

[Miky88]

Tour of Oman 2017: il percorso e le tappe. Sfide ad alta quota

Martedì scatterà l’ottava edizione del Tour of Oman 2017, la più impegnativa delle brevi corse a tappe che si svolgono in questo periodo dell’anno nella penisola arabica. Andiamo a vedere il percorso.

Prima tappa: Al Sawadi Beach – Naseem Park, 175 chilometri
La più facile delle frazioni in programma, con uno sprint quasi scontata di una volata. La prima maglia di leader della classifica generale se la giocheranno i velocisti.

Seconda tappa: Nakhal – Al Bustan, 145 chilometri
Si entra nel vivo con le prime ascese, con 4 Gpm a caratterizzare il percorso. Non delle vere e proprie salite, quanto delle cote e un’altimetria che ricorda una piccola Liegi. L’ultima asperità a 5 chilometri dal traguardo: pendenza media del 9% su un tratto di 1400 metri.

Terza tappa: Università Sultan Qaboos – Quriyat, 162 chilometri
Primo arrivo in salita, dedicato agli scattisti. La frazione è di per sé facile, mentre gli ultimi chilometri tendono tutti verso l’alto con quasi 3 chilometri oltre il 6% verso il traguardo di Quriyat.

Quarta tappa: Yiti (Al Sifah) – Ministry of Tourism, 118 chilometri
Altra frazione interessante, che prevede tre volte la salita di Bousher tra il 70esimo e il 104esimo chilometro. Tre chilometri con pendenza del 6% nella prima e nella terza scalata, dell’8% su quella centrale su un altro versante. Il gruppo potrebbe sfilacciarsi, ma la gara potrebbe risolversi con una volata ristretta.

Quinta tappa: Samail – Jebel Akhdar (Green Mountain), 152 chilometri
La tappa regina, ormai un classico di questa corsa. La salita di Green Mountain mette in luce le doti degli scalatori, con 6 chilometri al 10% di pendenza media, molto spesso sopra il 13. Qui i migliori possono fare la differenza per andare a definire la classifica generale.

Sesta tappa: The Wave – Muttrah Corniche, 130 chilometri
Nonostante un paio di asperità nella parte centrale, frazione che dovrebbe essere favorevole alle ruote veloci, con gli sprinter pronti a tornare in azione.

http://www.oasport.it/2017/02/tour-of-oman-2017-il-percorso-e-le-tappe-sfide-ad-alta-quota/

[Miky88]

Ciclismo, Diego Ulissi: “Le sensazioni sono buone. Era giunto il momento di andare al Tour de France”

E’ un Diego Ulissi ambizioso quello intervistato da Tuttosport che si proietta alla prossima stagione agonistica con tanta fiducia dopo aver iniziato l’anno più che positivamente con l’ultimo successo al GP Costa degli Etruschi.

“Le sensazioni sono buone, come squadra abbiamo già trovato un paio di vittorie a febbraio, e questo è importante per il morale di tutti – ammette il toscano che nel 2017 ha sposato il progetto Tram Abu Dhabi dopo gli anni di militanza in casa Lampre – Per la nuova squadra era fondamentale partire bene fin da subito“.

Sulla scelta di essere parte di una squadra araba, Ulissi chiarisce: “Consideriamo il fatto che gli italiani sono corridori ancora più presenti nelle varie squadre World Tour. Noi abbiamo sponsor arabi, però tra corridori e personale il 60-70% è di nazionalità italiana. Detto questo è un vero peccato che non ci siano più squadre italiane ad alti livelli. Adesso, nel ciclismo, sono subentrate nuove realtà. Ed è un bene che ci siano ancora persone che vogliono investire nel nostro sport” .

Un programma ambizioso quello del corridore italiano visto l’esordio al Tour de France nell’annata: “Dopo tanti anni al Giro d’Italia, sentivo che era il momento giusto di optare per il Tour. Al Giro mi sono tolto belle soddisfazioni (sei vittoria di tappa ndr.), ma sono felice di questa scelta, anche perché la squadra ha appoggiato sin da subito il calendario di corse che avevo scelto”.

Oggi presente al via del Trofeo Laigueglia l’atleta di Cecina è molto motivato: “Cercherò di dare il massimo. Il percorso mi piace e cercherò di essere tra i protagonisti, perché mi sento bene”.

http://www.oasport.it/2017/02/ciclismo-diego-ulissi-le-sensazioni-sono-buone-era-giunto-il-momento-di-andare-al-tour-de-france/

[Miky88]

Trofeo Laigueglia 2017: Fabio Felline torna alla vittoria dopo 17 mesi!

Un successo cercato, sfiorato. Ma che tardava ad arrivare. Oggi il sorriso di Fabio Felline non può che essere più largo del normale: il piemontese, infatti, ha vinto il Trofeo Laigueglia 2017, 54a edizione della corsa ligure, con la maglia della nazionale italiana, interrompendo un digiuno che durava dal settembre 2015, con in mezzo anche un grave incidente che sembrava potesse aver chiuso la sua carriera.

Felline ha si è involato verso la vittoria con un attacco portato sull’ultima scalata della salita di Colla Micheri, a 12 chilometri dal traguardo. Da lì in avanti si è dovuto difendere dagli inseguitori e ha trovato un ottimo ritmo nonostante fosse alla prima uscita stagionale. Alla fine, ha tagliato il traguardo con 25 secondi di vantaggio sui più immediati inseguitori.

La volata dei battuti è stata vinta dal francese Romain Hardy (Fortuneo-Vital Concept) che ha preceduto sul traguardo Mauro Finetto (Delko Marseille), Matteo Trentin (Nazionale Italiana) e Cyril Gautier (AG2R La Mondiale).

http://www.oasport.it/2017/02/trofeo-laigueglia-2017-fabio-felline-torna-alla-vittoria-dopo-17-mesi/

[Miky88]

Clasica de Almeria: vince Magnus Cort Nielsen

Il danese Magnus Cort Nielsen ha vinto la Clasica de Almeria 2017: corsa di un giorno con un percorso adatto alle ruote veloci, che di fatti si è concluso in volata dopo 190 chilometri di gara con partenza ed arrivo proprio ad Almeria. L’atleta della Orica-Scott è stato il più rapido in volata e ha preceduto Rudiger Selig (Bora – Hansgrohe) e Jens Debusschere (Lotto Soudal) allo sprint. Andrea Pasqualon (Wanty Groupe Gobert) è stato il migliore degli italiani, 11esimo.

http://www.oasport.it/2017/02/clasica-de-almeria-vince-magnus-cort-nielsen/

[Miky88]

Ciclismo: Fabio Felline, una vittoria per tornare a sognare

La scorsa primavera, quando stava attraversando un ottimo momento di forma e il suo nome era tra quello dei papabili outsider per l’Amstel Gold Race, Fabio Felline è stato vittima di una manovra avventata proprio nella fase di partenza nella corsa olandese. Nel tentativo di sistemare la ruota anteriore, le dita gli si sono infilate nei raggi e lui è stato catapultato in avanti, rimediando una frattura della base cranica.

Inizialmente la carriera di Fabio sembrava addirittura a rischio: scegliendo una terapia conservativa ha scongiurato quest’eventualità, ma con uno stop previsto di almeno sei mesi. Invece il piemontese della Trek Segafredo era tornato a correre ben prima, già nel mese di giugno. Un mezzo miracolo, che non ha nemmeno intaccato le sue potenzialità: già alla Vuelta a España ha conquistato la maglia della classifica a punti, sfiorando anche la vittoria parziale in più occasioni. In quel caso, la fortuna non l’aveva assistito.

Oggi Felline è finalmente tornato a vincere, alzando le braccia al cielo nella prima uscita stagionale al Trofeo Laigueglia, disputato con la nazionale italiana. Sulla salita di Colla Micheri ha innestato il lungo rapporto e nessuno è riuscito a tenere la sua progressione: dopo aver preso un piccolo margine di vantaggio, Felline si è involato verso il traguardo, vincendo con quasi 30” di vantaggio sui più immediati inseguitori.

Da questa nuova vittoria può trarre la sicurezza di essere pronto al definitivo salto di qualità: quasi 27enne, Felline è pronto a diventare un punto di riferimento anche nelle classiche internazionali, con un riferimento particolare all’Amstel Gold Race che lo scorso anno sembrava averlo fermato. Fabio, siamo tutti pronti ad aspettarti con il sorriso e le braccia alzate, proprio come hai tagliato oggi il traguardo di Laigueglia. E più che una fine, quello potrebbe rappresentare un nuovo sfolgorante inizio.

http://www.oasport.it/2017/02/ciclismo-fabio-felline-una-vittoria-per-tornare-a-sognare/

[Miky88]

Vuelta a Andalucia 2017: mercoledì si comincia. C’è Valverde, esordio Contador

Mercoledì prenderà il via la Vuelta a Andalucia Ruta Ciclista del Sol, una breve corsa a tappe in terra spagnola che presenta alcune frazioni interessanti e una startlist di alto livello.

Già nella prima tappa i corridori dovranno affrontare le prime asperità, con una salita pedalabile la cui vetta è posta ad una ventina di chilometri dalla conclusione che potrebbe sfoltire il gruppo. La differenza, però, si farà nella seconda frazione: 178 chilometri con arrivo in vetta all’Alto Peña del Águila, una salita di circa 5 chilometri ma con una pendenza media del 5% al termine di una tappa da non sottovalutare. Considerando anche il periodo della stagione, potrebbero esserci distacchi importanti. Il giorno dopo spazio ad una crono individuale di 12 chilometri tra Lucena e Cordoba, che dovrebbe definire la classifica prima di due tappe che sulla carta sembrano adatte ai velocisti tra sabato e domenica.

Il grande favorito non può che essere Alejandro Valverde (Movistar), che negli scorsi giorni ha vinto dopo una lunga fuga di 70 chilometri la Vuelta a Murcia, gara di casa. La condizione c’è ma la concorrenza non manca, con un Alberto Contador che pur alla prima uscita stagionale potrebbe voler rendere omaggio alla nuova divisa della Trek-Segafredo con cui correrà nelle prossime due stagioni. Oltre a loro due, tra i pretendenti alla classifica ci saranno anche Ion Izagirre (Bahrain Merida), Wout Poels, Mikel Nieve, Mikel Landa e Diego Rosa (Team Sky), Tim Wellens (Lotto Soudal), Thibaut Pinot (Fdj) e Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac) per citare solo i più accreditati. Potrebbe far bene Fabio Felline, fresco vincitore del Trofeo Laigueglia: la condizione sembra esserci e pur con un salita forse troppo dura per le sue caratteristiche potrebbe puntare a fare classifica o provare a vincere una tappa.

http://www.oasport.it/2017/02/vuelta-a-andalucia-2017-mercoledi-si-comincia-ce-valverde-esordio-contador2/

[Miky88]

Volta ao Algarve 2017: tanti azzurri pronti a far bene in Portogallo

Inizia ad infiammarsi il calendario del ciclismo internazionale con corse che si susseguono in questo mese di febbraio: dal 15 al 19 andrà in scena in Portogallo la Volta ao Algarve, giunta ormai alla 43ma edizione e sempre più frequentata dal top mondiale.

Cinque le tappe: due pianeggianti per velocisti, una cronometro individuale piatta e due arrivi in salita, con soprattutto l’Alto da Foia della seconda frazione da tenere d’occhio per la durezza. Sarà comunque un corridore completo ad aggiudicarsi la classifica generale.

La startlist è di grandissimo livello, con addirittura dodici squadre del World Tour. Manca però il nome di rilievo che potrebbe essere grande favorito per il successo finale. La compagine più attrezzata sembra essere l’Astana, che schiera al via, oltre a Luis Leon Sanchez, un folto gruppo azzurro: Michele Scarponi potrebbe essere il capitano, con Moreno Moser ed Oscar Gatto pronti a fare il meglio con la nuova divisa. Da seguire Alberto Bettiol in casa Cannondale-Drapac e Gianni Moscon (Team Sky) in chiave azzurra. Il belga Tiesj Benoot e l’irlandese Daniel Martin potrebbero essere i maggiori indicati per conquistare il trofeo.

Il meglio però lo troviamo in chiave volate: a partire da Arnaud Demare, francese della FDJ e vincitore dell’ultima Milano Sanremo, passando per André Greipel (Lotto Soudal), Mark Cavendish (Dimension Data), Dylan Groenewegen (Lotto NL Jumbo), John Degenkolb (Trek Segafredo), Fernando Gaviria (Etixx Quick Step) e Nacer Bouhanni (Cofidis).

http://www.oasport.it/2017/02/volta-ao-algarve-2017-tanti-azzurri-pronti-a-far-bene-in-portogallo/

[Miky88]

Ciclismo: mi ricordo di Marco Pantani…il PIRATA del pedale 13 anni dopo

“Mi ricordo di Marco e di un albergo, nudo e lasciato lì, era San Valentino, l’ultimo arrivo e l’hai tagliato tu. Questo mondo coxxxne piange il campione quando non serve più. Ci vorrebbe attenzione verso l’errore, oggi sarebbe qui. Se ci fosse più amore per il campione, oggi saresti qui”. Così cantava Antonello Venditti in “Tradimento e Perdono”, pezzo dedicato a Marco Pantani, alla sua tragica scomparsa nel 2004 a Rimini, in quel maledetto residence Le Rose.

13 anni sono passati e le ricostruzioni sono ancora oggi poco chiare. Di ciò però non si vuol parlare ma di quel che Marco ha regalato al ciclismo, gemme preziose, resistenti all’inevitabile susseguirsi dei mesi e degli anni. Vai al Giro e parli dell’attualità e la seconda e terza domanda verte sempre su di lui, quello scricciolo sul pedale che dal 1994, quando scattò in faccia a “Sua Maestà” Miguel Indurain nella “Merano-Aprica”, ha iniziato a scrivere la sua leggenda.

Pagine intrise di coraggio, forza e orgoglio perchè Pantani era questo, prendere o lasciare. Per lui la bicicletta era come una sorella e la salita l’inevitabile compagna di viaggio per dimostrare la propria grandezza. Alpi e Pirenei percorsi più velocemente degli altri con quel modo di pedalare così diverso e creativo. Un campione fuori dagli schemi come quando, sotto il diluvio del Col du Galibier nel 1998, a 50 km dal traguardo, fece il vuoto, strappando la Maglia Gialla al panzer teutonico Jan Ullrich e conquistando il simbolo del primato. L’arrivo ai Campi Elisi, la consacrazione e l’apice di una carriera. Un anno che portò al Pirata anche la corsa rosa con il duello da “Mezzogiorno di fuoco” sull’erta di Montecampione contro il russo Pavel Tonkov. Che confronto! Una lotta di nervi risoltasi sul finale, valsa un altro tassello del puzzle metafisico di quella stagione magica.

La folla era in festa, come non la si vedeva da anni, affascinata e conquistata dal “Camoscio romagnolo”, amatissimo in Francia per i suoi successi sull’Alpe D’Huez (due) con record di scalata, distanziando chi fino a quel momento sembrava imbattibile. Del resto, Marco era capace di questo ed altro. Viene in mente Courchevel nel 2000 quando Lance Armstrong, il sovrano, fu detronizzato dallo scatto perpetuo del corridore italiano. E’ quella l’ultima immagine del nostro eroe che si vuole ricordare perchè in essa c’è tutto quel che ha dato al suo sport: un artista del ciclismo, unico ed immortale.

http://www.oasport.it/2017/02/ciclismo-mi-ricordo-di-marco-pantani-il-pirata-del-pedale-13-anni-dopo/