La solita squadra di mediani con Pirlo a fare il regista si salva grazie a due “grandi” autogoal dello stopper georgiano in Italia da anni con il Milan.
Cassano non va in nazionale per aver risposto (a cazzotti?) alle avances del figlio di Lippi che lo voleva nella Gea di Moggi.
Lippi, dall’alto del titolo Mondiale vinto, ripete che le sue scelte non vanno giudicate e quindi nemmeno discusse. Sembra necessario perdere il prossimo Mondiale magari deludendo anche con il gioco (che da quando è tornato non esiste), per vedere un altro allenatore convocare e far giocare con la maglia della Nazionale il genio di Bari vecchia quel Cassano che ora in Italia è l’unico fantasista esistente.
Nei decenni precedenti i fantasisti, i giocatori dai piedi buoni, i numeri 10 partendo dal dualismo Rivera Mazzola, erano discussi (vedi Baggio) ma gente come Totti, Del Piero, Zola almeno un “10” è stato sempre fondamento di ogni nazionale. Come si fa a giocare senza l’uomo capace di saltare l’uomo, di lanciare il compagno, di calciare una punizione, di segnare un gran goal? Magari poi volendo giocare più coperti, all’italiana maniera difensiva, il n. 10 gioca in compagnia di una sola punta!
Ma l’Italia di Lippi 2009-2010 gioca con più mediani in campo (oggi Marchionni, Palombo e Camoranesi) al massimo prova ogni tanto un ala come Pepe, con due punte che per segnare non si sa bene da chi dovrebbero essere serviti.
Pirlo che ha sempre giocato davanti alla difesa diventa regista che non è mai pienamente stato. Poi sulle fasce il Mister dai capelli bianchi gioca al massimo con i senatori terzini ultra trentenni come Zambrotta e Grosso (con i giovani Criscito e Santon raramente inseriti…) che hanno un chilometraggio che non da garanzie in materia di sovrapposizioni o cross dal fondo.
Ne esce un Italia prevedibile, senza idee, con un centrocampo di mediani abituati a contenere più che a creare gioco con Marchionni che per Lippi è uomo che ha dimostrato di meritare la nazionale… mentre Cassano no!
In Georgia l’Italiano Kaladze segna due grandi goal… forse forse è stato avvicinato dal figlio di Lippi per risolvere la mancanza di goal che da oltre 300 minuti vedeva l’Italia incapace di segnare?
E se la veritĂ fosse nel caso Gea ove il figlio di Lippi era socio di merende di quel Moggi che era il capo del mercato dei calciatori, che condizionava partite e campionati interi?
Antonio Cassano avrebbe all’epoca rifiutato proprio al figlio di Lippi, il passaggio alla Gea dando fiducia a quel Beppe Bozzo che fu il fautore prima del suo passaggio miliardario dal Bari alla Roma (ove l’allora diciannovenne Antonio iniziò a guadagnare i primi miliardi) e poi dell’arrivo a Madrid dopo l’infinita trattativa con la Roma ove non si raggiunse l’accordo per un solo milione di € (24 milioni offerti per cinque anni contro i 25 richiesti). L’episodio della lite in discoteca ove FantAntonio avrebbe non propriamente accarezzato il figlio di Lippi sarebbe il caso più chiacchierato.
Ma si può per questioni strettamente personali (tra le altre di questo “livello” e non propriamente limpide) tradire una nazione così calciofila, non schierare la migliore formazione che potrebbe in Cassano trovare l’energia e la creatività vitale?
Ma si sa in Italia comanda più la Mafia sotterranea degli interessi, più i raccomandati che i meritevoli. E questo caso conferma che Lippi fa parte di quest`Italia mafiosetta. Attenzione: non deve essere "offensivo" in Italia dire m*****o. Non bisogna necessariamente essere un estorsore, un trafficante di droga o di armi, un killer, in Italia ormai si può dire m*****o di un uomo che, conoscendo il “sistema” sposta soldi e privilegi a proprio vantaggio, c’è ne sono tanti che vanno in giacca e cravatta in giro, fanno "solo" i loro interessi...
La mancata convocazione di Cassano è da mesi o anni la critica che ogni giornalista, ogni opinionista, ogni esperto o anche solo tifoso (non necessariamente “allenatore” in una nazione ove tutti si sentono tecnicamente esperti) fa a Lippi. In Francia un caso simile, Domenech è criticatissimo ma non ha la fortuna di Lippi ed è secondo a 4 punti dalla Serbia che mercoledì potrebbe dare ai francesi la decisiva spallata per mandarli agli spareggi per la qualificazione.
Nel frattempo l’Italia gioca tante partite e non piace. Vince al 90’ con Cipro, fa punti ma non diverte e si trova per poco in testa ad una classifica che con un solo passo falso, spesso per poco evitato, sarebbe diventata pericolosa per la qualificazione ai Mondiali sudafricani. Ora basta vincere con la Bulgaria, ma se l`Italietta non riuscisse a battere i bulgari, con l`Irlanda perdendo si andrebbe agli spareggi. Chissa se l’ex barese il sudafricano Masinga, la cui assenza fece giocare Cassano nel famoso Bari-Inter del suo primo goal da antologia nel calcio che conta, riuscirà a vedere a casa sua l’amico barese...
Raimondo Cucciolla
FINALMENTE QUALCUNO KE HA IL CORAGGIO DI SCRIVERE IL VERO MOTIVO PER CUI CASSANO NON GIOCA IN NAZIONALE. LIPPI:VERGOGNA!
