Trasferte vietate, la rivolta dei tifosi
di Enzo Tamborra
«Toglieteci tutto, ma non le trasferte». Da Bari a Foggia, il ritornello in curva è lo stesso, dopo le decisioni che hanno privato le due tifoserie di seguire i propri beniamini rispettivamente a Palermo e ad Andria. Nel caso dei tifosi biancorossi, il provvedimento è stato adottato dall' Osservatorio sulle manifestazioni sportive, che ha ritenuto ad alto rischio il match in programma al Barbera domenica 13 settembre. Per il derby di Puglia di Prima Divisione, è sceso in campo addirittura il prefetto di Bari Carlo Schilardi, che ha disposto la vendita dei biglietti ai soli residenti nella zona di Andria. Una decisione che ha spiazzato i tifosi rossoneri, una quarantina, che avevano già acquistato i tagliandi per assistere alla gara in programma lunedì sera. A loro verranno ovviamente rimborsati i biglietti, ma questo li consola solo parzialmente. A fare discutere è la tempistica del provvedimento, adottato troppo in prossimità della gara. A rendere necessario il divieto, oltre ad alcuni precedenti non proprio idilliaci tra le due tifoserie, anche il fatto che la gara si giochi in notturna, con il buio che potrebbe diventare complice di eventuali esagitati. È arrivato con largo anticipo, ma non per questo è stato mandato giù a cuor leggero, il divieto ai tifosi del Bari di seguire Gillet e compagni a Palermo. Una decisione dovuta probabilmente ad alcuni precedenti tra le tifoserie, uno in particolare risalente a cinque anni fa, quando all'esterno del San Nicola si verificarono tafferugli tra gli ultrà delle due squadre. «Quella volta il Bari mise in vendita i biglietti di curva nord a un euro e alcuni tifosi siciliani provarono a intrufolarsi tra di noi, creando momenti di tensione. Ma di qui a vietare una trasferta dopo cinque anni ce ne vuole», è il pensiero di Alberto Savarese, detto il Parigino, uno dei capi storici degli Ultras Bari. «Privarci della trasferta di Palermo è davvero un abuso. Hanno chiuso la curva ospiti, ma in teoria potremmo anche andare lo stesso a Palermo e acquistare biglietti di altri settori, perché nessuno può impedire a un cittadino libero di andare dove gli pare. In realtà , non lo faremo, perché credo che quelli dell'Osservatorio non vedano l'ora di prenderci con le mani nel sacco per vietarci di andare in trasferta per tutto il campionato». È noto che il comportamento dei tifosi del Bari è oggetto di particolare attenzione da parte dell'Osservatorio, soprattutto dopo quanto avvenuto in occasione di alcuni derby con il Lecce. A Milano, in occasione del debutto con l'Inter, in cinquemila invasero festosamente il settore ospiti del Meazza. Una scena che non si ripeterà a Palermo. Oggi intanto, gli ultrà del Bari parteciperanno al raduno nazionale a Roma per dire no alla tessera del tifoso.
Repubblica — 05 settembre 2009 pagina 20 sezione: BARI