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Con 41 voti (su 42) favorevoli, l'assemblea della Lega calcio di serie A e B ha rinviato l'elezione del suo presidente. Una decisione che era nell'aria da giorni, quando era emersa la necessità di prendere tempo per trovare una necessaria unità d'intenti. "Voteremo tra quindici giorni" ha riferito il presidente della Salernitana Aniello Aliberti uscendo dalla sede della Lega Calcio. La nuova assemblea elettiva è stata fissata per il 5 novembre.
"Se si andasse alle elezioni oggi sarebbe un massacro" aveva detto Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, arrivando nella sede della Lega Calcio in via Rosellini a Milano. Convinto che si sarebbe andati al rinvio, ha aggiunto: "C'è tutto l'interesse perché la Lega sia unita. Dobbiamo trovare valori sui quali unirci tutti". Entrando, Diego Della Valle aveva assicurato: "Non ho nulla di personale contro Galliani. Questa è una questione che riguarda le migliorie nel mondo del calcio. So che c'è una parte della Lega che ha chiesto un rinvio, vediamo se ne tengono conto. Ci sono molte cose nel calcio che vanno riequilibrate e dobbiamo farlo in modo civile". Massimo Cellino, presidente del Cagliari: "E' sbagliato pensare che la querelle Galliani-Della Valle sia dovuta ad un fatto personale - ha detto -. Penso che si voglia cercare di farla intendere così, ma non ci credo assolutamente". Poi chiede tempo: "Se votiamo oggi, vuol dire che il calcio va bene così. Se a voi sembra che il calcio vada bene così, possiamo votare oggi. A me non sembra che siamo contenti di come va il calcio".
Con 42 presidenti di A e B, per le elezioni sarebbero stati necessari i tre quarti dei consensi (in pratica 32 voti) nelle prime due votazioni, dalla terza i due terzi (28). "Se fosse per me si voterebbe oggi, ma siamo in 42" aveva detto, invece, Roberto Bettega, vicepresidente della Juventus, entrando in sede. Sulle dichiarazioni di Della Valle che ha accusato la Juventus di far parte di una lobby del calcio, Bettega ha detto: "Mi pare che ieri Della Valle abbia chiarito il suo pensiero" per poi dribblare i giornalisti guadagnando l'ascensore: "Stare in mezzo a voi - ha concluso - è peggio di stare in area di rigore".
"Non voglio rinviare la votazione di oggi, non c'è motivo. Il problema non è chi fa il presidente, ma la ricerca di innovazioni che portino nuove risorse al mondo del calcio", ha dichiarato a seguire il presidente Lazio, Claudio Lotito. "Il calcio ha due problemi: il contenimento dei costi e il problema dei ricavi che non riguarda solo i diritti televisivi. Stiamo facendo la guerra dei poveri. Io ho prospettato una serie di alternative fra cui quella di far gestire alla Lega un gioco. Quello che serve maggiormente è però la continuità immediata e quindi un presidente che abbia potere contrattuale. Chi meglio di Galliani? Non voglio entrare nelle polemiche degli ultimi giorni, a me interessano i fatti e Galliani è la soluzione a tutto". Lotito ha poi commentato anche la sconfitta di ieri rimediata in casa dalla Lazio contro il Chievo: "Sono abituato a vincere le guerre non le battaglie. Ieri abbiamo perso, speriamo di rifarci giovedì in coppa Uefa".
Luca Baraldi sta nel mezzo e cerca la mediazione: "Ho moltissima stima di Della Valle e Galliani e mi auguro che i loro propositi si possano unire intorno a un tavolo e trovare delle soluzioni per il bene del calcio", ha detto l'amministratore delegato del Parma. "La loro è una querelle per motivi personali. Avendo visto lo spirito costruttivo e propositivo con cui Della Valle si è seduto al tavolo l'altro giorno e considerando che Galliani è un manager intelligente, persona di grande esperienza e che vuole bene al calcio, sono sicuro - ha aggiunto - che alla fine le soluzioni giuste le troveremo". Lui sta con Galliani, ma ringrazia Della Valle: "Il fatto che sia sceso in campo è molto importante perché sta portando un contributo significativo. Però il Parma è assolutamente soddisfatto di quello che è stato fatto da Galliani come presidente della Lega, per cui non c'è nessun motivo per cambiare la nostra posizione". Poi il calcio giocato e la sconfitta rimediata ieri a Brescia, la terza stagionale, che fa traballare il tecnico: "Baldini non rischia. È indubbiamente un momento di difficoltà e quando ci sono le difficoltà bisogna stare uniti".
E sulla serie B il patron del Genoa Enrico Preziosi ha anticipato il dietrofront: "Chiediamo scusa ai tifosi per quanto avvenuto mercoledì. In corso d'opera non si può cambiare e quindi per questa stagione la serie B continuerà a giocare alle 20.30. Per vendere meglio il prodotto serie B è necessario giocare il sabato pomeriggio, ma se ne riparlerà la prossima stagione, quando i patti dovranno essere fatti all'inizio. Abbiamo fatto l'ennesima figuraccia", ha concluso il vicepresidente vicario per la serie cadetta.
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