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19/10/04 - Il Bari va a caccia di conferme

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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19/10/04 - Il Bari va a caccia di conferme

Messaggioda Marcomerlino » mar ott 19, 2004 13:17


(Gazzetta del Mezzogiorno)

BARI Atmosfera serena, espressioni più rilassate in casa Bari. Una vittoria può tanto. Muovere la classifica e rafforzare la «testa». Soprattutto aiutare a credere con più forza in quello che si fa. Nel lavoro di tutti i giorni e nel progetto avviato. Tre punti che non possono e non devono spostare di una virgola l'approccio della squadra. Perché la classifica resta precaria e perché alla base di una rinascita reale non può non esserci la continuità di risultati. Insomma, Crotone assomiglia più ad una sana boccata d'ossigeno che ad una svolta vera e propria. Aspettando conferme e, naturalmente, altre vittorie. Guido Carboni sembra risollevato. Il suo sguardo meno angosciato. Il suo ciuffo di nuovo «ribelle». Non alza la cresta, non potrebbe farlo. Ma si vede lontano un miglio che l'equilibrio tattico raggiunto dal suo Bari lo rende più tranquillo e fiducioso in prospettiva. Gli episodi fortunati, dall'autorete di Konko alla clamorosa gaffe di Cevoli, non cancellano quanto di buono emerso nella notte crotonese. Prima di tutto, la solidità difensiva. E la capacità di lasciare all'avversario le briciole. Uno, due tentativi: poi il nulla. Come a Verona, quando a Gillet toccò una serata da disoccupato. «Sono segnali importanti - dice Carboni, che continua a battere il tasto delle motivazioni - a Crotone ho visto un Bari attento, concentrato, cattivo. Lo voglio ancora così, su tutti i palloni. E fa niente se non si riesce ad essere propositivi e brillanti come nelle precedenti trasferte, dove avremmo certamente meritato di più. Con i ragazzi continuo ad essere più incessante di un martello. Cattiveria è la parola chiave per superare le difficoltà. E fa niente se ci si ritrova a mangiare m.... Fa parte del gioco. Tanto la si mangia un po' tutti. Com'è giusto e logico che sia». Difficile che Carboni si soffermi sui singoli. Ma stavolta l'uomo di Arezzo fa un'eccezione. E quando il cronista fa il nome di Bellavista, al tecnico quasi d'incanto si illuminano gli occhi. «Grande, Antonio è stato grande. Ha giocato benissimo, grande partita la sua. Ecco, penso a lui e dico che bisogna prenderlo come esempio. Guardare come si è allenato in questi dieci giorni. Magari era incazzato nero, perché a nessuno piace stare fuori, ma si è confermato un professionista esemplare. Vorrei tutti come lui. Chi non gioca deve trovare la forza per allenarsi con più intensità. Ci sono tante partite, sarebbe una follia pensare di poterle affrontare tutte con gli stessi uomini. Poi io non dimentico nessuno. Un esempio? Goretti. È al trenta per cento, ma ho il dovere e la voglia di riportarlo ai suoi livelli. Ha giocato tre partite bene, poi è andato in caduta libera. Lo aspettiamo, ci mancherebbe. Anche lui è un patrimonio del Bari». Ieri, intanto, è tornato in gruppo Brioschi. Un terzino di ruolo. Un esterno che, se motivato a dovere, potrà risolvere tanti problemi. Non è un mistero che Doudou giochi a destra pur non essendo un marcatore esterno. Ora, naturalmente, tocca a lui rispondere sul campo. E una certezza: Carboni non guarda in faccia nessuno, gioca chi merita. Punto e basta. «Numericamente è un'operazione che ha una sua logica - dice l'allenatore biancorosso - in difesa non ho molti uomini a disposizione. Sono convinto che Brioschi possa darci una mano. Lo osserverò con attenzione, poi vedremo l'evolvere della situazione». Ieri pomeriggio, intanto, hanno saltato l'allenamento i due Anaclerio. Luigi, l'attaccante, lamenta un forte raffreddore (rinite), mentre Michele è rimasto negli spogliatoi per sottoporsi ad una robusta dose di fisioterapia. La distorsione al ginocchio è in via di riassorbimento, ma con certi infortuni meglio procedere con i piedi di piombo. Anche perché il ragazzo, nonostante un avvio di stagione decisamente poco brillante, resta una pedina importante nello scacchiere di Carboni. L'Ascoli all'orizzonte. «Bella squadra, ha i punti che merita - fa sapere il mister barese - dalla cintola in sù sono davvero temibili. Antonelli e Fini sono esterni di qualità, in mezzo Biso e Cristiano, poi lì davanti c'è Bucchi. E in panchina un certo Capparella. Il collega Giampaolo lavora bene, la squadra è estremamente organizzata. Al Bari chiedo di provare sempre a giocare, a cercare il gol. Senza smarrire l'equilibrio, ma con la voglia di attaccare».

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