Bari, agguato in circolo ricreativo, Feriti padre e figlio: uno in fin di vita, Spari vicino scuola danza
BARI - Si spara a Bari. Questa sera pochi minuti dopo le 20,30 in via Calefati 285 (nel rione Libertà ) due uomini in un centro ricreativo, «L'amicizia» sono stati raggiunti da proiettili sparati da un killer che ha fatto irruzioni nel locale mentre giocavano a carte. I proiettili hanno raggiunto padre e figlio, Luigi Luisi, di 46 anni, e Antonio Luisi, di 27. Il più giovane sarebbe ferito in modo più grave e portato a sirene spiegate al Policlinico. Ferito al torace Luigi Luisi detto «Gino».
L'uomo che ha sparato quattro colpi di pistola contro Luigi e Antonio Luisi, ferendoli, sarebbe arrivato sul luogo dell'agguato a bordo di una moto, forse in compagnia di un complice e indossava un casco. Luigi Luisi è stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco alla testa e al torace, e ora è in fin di vita, il figlio è stato raggiunto ad un fianco e alla testa, di striscio. Secondo quanto riferito dagli investigatori, Gino Luisi, molto vicino a Giuseppe Mercante, noto come "Pinucc u' drogat", uno dei pezzi da 90 del quartiere Libertà , stava giocando a carte quando è entrato l'uomo armato di pistola. L'agguato è avvenuto a pochi metri da una scuola di danza nell'orario di uscita di un gruppo di bambini che, stando al racconto di alcuni genitori, avrebbero udito i colpi di pistola. "Hanno visto tutto, compresi gli uomini insanguinati", ha detto la mamma di una delle bambine che frequenta la scuola di danza.
Poche e sommarie le prime informazioni, la strada era ancora affollata in una serata pre festiva. Sul posto Polizia e Carabinieri per i rilievi e le indagini. Sembra siano stati sparati quattro colpi, due per Luigi, due per Antonio. Non sono stati trovati bossoli in terra, che fa pensare ad un revolver usato da chi ha sparato.
Solo tre giorni fa a poche decine di metri di distanza dalla sparatoria di stasera era stato ferito un sorvegliato speciale, mentre era in sella al suo scooter, fermo su un marciapiede ad angolo tra via Garruba e via De Rossi, nei pressi di un bistrot. Antonio Mititiero era stato avvicinato da un killer, anche lui a bordo di una moto, che aveva aperto il fuoco ferendolo al fianco.
Da alcune indiscrezioni sembra che in gioventù «Gino» fosse legato da rapporti di amicizia con il padre di Antonio Mitidiero, ecco perchè si ipotizza ad un legame tra i due episodi. Certo è che si è tornato a sparare a Bari, in strade affollate, in orari con persone
Da una prima ricostruzione sembra che l'uomo che ha sparato i colpi di pistola contro i Luisi, ferendoli, sarebbe arrivato sul luogo dell’agguato a bordo di una moto, forse in compagnia di un complice e indossava un casco.
Luigi «Gino» Luisi è stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco alla testa e al torace, e ora è in fin di vita, il figlio è stato raggiunto ad un fianco e alla testa, di striscio.
Secondo quanto riferito dagli investigatori, Gino Luisi, molto vicino a Giuseppe Mercante, noto come "Pinucc ù drogat", uno dei pezzi da 90 del quartiere Libertà , stava giocando a carte quando è entrato l'uomo armato di pistola.
L'agguato è avvenuto a pochi metri da una scuola di danza nell’orario di uscita di un gruppo di bambini che, stando al racconto di alcuni genitori, avrebbero udito i colpi di pistola. "Hanno visto tutto, compresi gli uomini insanguinati", ha detto la mamma di una delle bambine che frequenta la scuola di danza.
Ancora due settimane fa in due su un motore in piena mattinata avevano esploso colpi di pistola contro un circolo a Japigia, nessun ferito, ma sintomo di una tensione che si allarga tra i quartieri della cittĂ .
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