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Shaun ha scritto:Male, anzi malissimo.
Qua non si tratta di essere mentalmente chiusi o razzisti, il problema è la continua perdita di identità che l'apertura di queste frontiere ha causato.
Rimanendo in ambito calcistico, io sono uno di quelli che crede che la legge Bosman abbia portato più danni che benefici.
Si punta sul Paraguayano mediocre invece di investire sui nostri ragazzi.
Ci sono più osservatori che tecnici giovanili.
Si al merchandising ma quello sano all'inglese.
Stadi che diventano posti dove passare un pomeriggio, prodotti della società , punti vendita legati alla squadra.
Ora che dopo anni abbiamo una Primavera competitiva dovremmo abbandonare il progetto per andare ad investire sui talenti orientali.
E perché mi chiedo?
Non basta essere diventati un campionato mediocre dove appena abbiamo un talento ce lo tolgono dalle mani e ci costringono a giocare con Svizzeri e Cileni di serie C?
Una cosa è andare avanti aiutandosi con un marketing ben organizzato un'altra è vendersi al migliore offerente.
Non è un discorso contro i cinesi, che concordo se volessero diverrebbero la capitale del calcio visto che sono quasi 1/4 della popolazione mondiale, è che ne ho le scatole piene di vedere i nostri prodotti d'elite a casa degli altri e di rimanere con gli scarti altrui.
Ricostruire non è questo.
In ogni luogo dal 1982 ha scritto:Sono assolutamente d'accordo con l'autore del topic e non soltanto perché vivo a queste latitudini. Il potenziale sia a livello umano che a livello marketing qui è enorme ed ancora molto poco sfruttato a livello calcistico. Chi vedrà lungo e sarà pioniere coglierà i migliori frutti come sempre accade in tutti i campi.
A Maestrale con tutto il rispetto chiedo quali elementi abbia per dire che dalla Cina sia difficile cogliere qualcosa di buono. E' un'affermazione a dir poco superficiale secondo me. Che poi ci siano tante cose discutibili e migliorabili non ci piove ma dimmi in quale paese non ce ne siano. Quando i cinesi decidono e si impegnano per eccellere in qualcosa lo fanno punto e basta. Quando decideranno di spingere sul calcio i risultati arriveranno, ne sono sicuro.
Un'altra cosa: i tedeschi hanno anticipato noi italiani di anni nel fare accordi bilaterali economici con la Cina quando in Italia si faceva (e si fa ancora) del razzismo superficiale sui cinesi e si incolpava stupidamente loro per una crisi interna che aveva invece altre origini interne. Da pochissimo qualcuno ha capito ed ha cominciato a sedersi al tavolo coi cinesi per fare accordi bilaterali che ormai saranno molto meno vantaggiosi di quelli fatti dai tedeschi in anticipo. Ora la stessa cosa sembra riproporsi col calcio: i tedeschi sono partiti. Vedremo se anche questa volta noi italiani cincischieremo tra pregiudizi e supponenza...
maestrale888888 ha scritto:In ogni luogo dal 1982 ha scritto:Sono assolutamente d'accordo con l'autore del topic e non soltanto perché vivo a queste latitudini. Il potenziale sia a livello umano che a livello marketing qui è enorme ed ancora molto poco sfruttato a livello calcistico. Chi vedrà lungo e sarà pioniere coglierà i migliori frutti come sempre accade in tutti i campi.
A Maestrale con tutto il rispetto chiedo quali elementi abbia per dire che dalla Cina sia difficile cogliere qualcosa di buono. E' un'affermazione a dir poco superficiale secondo me. Che poi ci siano tante cose discutibili e migliorabili non ci piove ma dimmi in quale paese non ce ne siano. Quando i cinesi decidono e si impegnano per eccellere in qualcosa lo fanno punto e basta. Quando decideranno di spingere sul calcio i risultati arriveranno, ne sono sicuro.
Un'altra cosa: i tedeschi hanno anticipato noi italiani di anni nel fare accordi bilaterali economici con la Cina quando in Italia si faceva (e si fa ancora) del razzismo superficiale sui cinesi e si incolpava stupidamente loro per una crisi interna che aveva invece altre origini interne. Da pochissimo qualcuno ha capito ed ha cominciato a sedersi al tavolo coi cinesi per fare accordi bilaterali che ormai saranno molto meno vantaggiosi di quelli fatti dai tedeschi in anticipo. Ora la stessa cosa sembra riproporsi col calcio: i tedeschi sono partiti. Vedremo se anche questa volta noi italiani cincischieremo tra pregiudizi e supponenza...
Riguardo gli aspetti economici e i discorsi annessi sono pienamente d'accordo. Il mio scetticismo è legato al fatto che, per quanto ne sappia io, in cina non c'è mai stato il culto del calcio, diverso è il percorso di korea e giappone. A meno di doti tecniche fuori dal comune (non ho memoria di giocatori cinesi degni di nota) i cinesi, come i coreani, sono mediamente più esili degli atleti europei. Penso anche che, ok il marketing, ma che senso avrebbe prendere un giocatore che di fatto giocherebbe poco e niente? Bisognerebbe quindi trovare un talento puro. E non credo affatto siano semplici da reperire e poi ingaggiare.
Shaun ha scritto:La storia è ciclica, a volte le risposte per il futuro si trovano nel passato.
Il fascino dello straniero credo sia tramontato, il voler preferire Van Pippen, Pippinho, Pippao, Pip O Lin ad Antonio Pippa si è rilevato un grosso errore e continuiamo a pagarne le conseguenze.
I tempi degli olandesi del Milan, i tedeschi dell'Inter, di Maradona e Platini sono finiti.
Ora la gente si esalta quando arriva un Honda o un Martens e si dimentica che Di Natale sono 15 anni che fa miracoli.
Io calcisticamente sono un tipo paziente,preferirei aspettare la crescita di un Leonetti o di un Castrovillari piuttosto che andare a pescare un cinese, un egiziano, un somalo su cui scommettere.
Questo non significa chiudersi nel proprio orticello come dici tu ma investire nelle proprie risorse.
Va bene dare uno sguardo all'estero ma solo per prendere qualcuno dall'alto potenziale e non il Lipatin del caso, nemmeno se questo portasse parziali introiti alla società ( e ribadisco parziali perché le mode tendono a cambiare).
Non ho visto grandi fenomeni dal Sol Levante negli ultimi 20 anni, dalla Cina ne potrebbero arrivare se decidessero di investire seriamente nel calcio ma fidati che se lo facessero saremmo noi ad emigrare e non il contrario.
Se poi stai parlando di aprire delle Bari football school a Pechino o a Shangai, beh, mi potrebbe stare anche bene ma questo non dovrebbe in nessun modo rallentare il progetto giovanile in casa nostra.
Ma siamo abbastanza grandi per farlo?
carr'armat cind e vint ha scritto:sono felice che la mia domanda ha sfornato un sacco di belle idee! probabilmente però qualcuno non ha capito appieno il senso del mio post... la mai domanda/proposta più che volgere all'investire danaro nei mercati orientali per pescare il Maradona dagli occhi a mandorla voleva essere una mera operazione di marketing per aumentare gli introiti (e anche, perchè no, la conoscenza) della società .
Se ci facciamo un piccolo calcolo investire un un giocatore anche mediocre classe '92 o '93, pagarlo quei 700.000€ (equivalente di circa 7milioni di Yuan) con uno sputo di ingaggio (in linea con l'attuale monte ingaggi) e fare, come ha fatto il Wofsburg, una presentazione del giocatore in diretta web....
Non pensate che se ci fosse anche la metà di risposta da parte del pubblico cinese (quindi 20milioni di webspettatori) e di questi anche un ventesimo decidesse di acquistare la sciarpa del bari (prezzo stimato 15€), ci sarebbe un entrata monetaria di 14mln € solo per il merchandising...sto vaneggiando?
ps: Prima di tutto vengono gli Scalera, i Castrovillari, i Koulibaly....poi tutto il resto, ovvio!
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