Aglietti per 2 partite azzeccate ai PO con uno squadrone come il Verona
La presentazione del grande Aglietti
"Dopo Varese, Brescia e Cittadella retrocede un'altra squadra del Nord: l'Entella che pareggia due volte con il Modena e dopo un solo anno saluta la B. Siamo meravigliati di questa retrocessione, assolutamente evitabile. La proprietà è forte e i dirigenti non sprovveduti. C'è da dire che hanno commesso una marea di errori, allestendo una squadra fatta da calciatori esperti ma quasi tutti sul viale del tramonto, strapagati e con la pancia piena. In B sono sempre meno gli allenatori che vincono giocando con il tridente offensivo. Marino a Vicenza un'eccezione ma già a Pescara ne uscì con le ossa rotte. Esonerare Prina per prendere un altro con le stesse idee di gioco è stato un autogol decisivo, poi puntare su uno come Aglietti è stata la retrocessione certificata al momento della firma del contratto. Alfredo Aglietti parla tanto ma basterebbe vedere il suo curriculum per rendersi conto della pochezza di questo allenatore, presuntuoso e minimamente aziendalista. Con l'Empoli di Tavano e Maccarone si è salvato ai play-out al 125' della gara di ritorno contro il Vicenza, altrimenti sarebbe finito in C con una squadra che, con Sarri, due anni dopo (quindi di due anni più vecchia) ha vinto il campionato ed è stata promossa in serie A. Arriva a Novara in corsa e perde i play off. Tutti credevano che il segreto fosse lui, per poi capire con il tempo che Aglietti era un bluff e quel Novara volò grazie agli acquisti di Giaretta: Seferovic e Bruno Fernandes. Tre anni di contratto a Novara e in 10 mesi retrocede, anche qui al play out, con una squadra che aveva il terzo tetto ingaggi della serie B: Gonzalez (quest'anno promosso), Lazzari (play off a Pescara), Pesce (promosso), Perticone (salvezza a Trapani), Sansovini (play off a Pescara), Marianini (ha smesso), Crescenzi (play off a Perugia) e tanti altri... Talmente furbo che quest'anno - scelto da Giuntoli per guidare il Carpi - rifiutò perché i soldi offerti erano pochi. Fate voi. Poi la chiamata/suicidio dell'Entella ma a Superbi dissi: se vuoi retrocedere prendi Aglietti. Mi ha dato retta. L'Entella non funzionava con il 4-3-3 di Prina e lui inghiottito dalla sua presunzione non si è posto il problema che quei calciatori non fossero adatti per quel modulo e ha creduto, invece, che il problema fosse Prina e con lui sarebbe cambiato tutto. E' andata come peggio non poteva. Aglietti non sa gestire le difficoltà e fa il duro per nascondere le sue debolezze e lacune tecniche oggettive. Chi vuole provare l'ebbrezza della retrocessione, da oggi, sa a chi rivolgersi".