Fratello PERONI ha scritto:35007 ha scritto:pooglia ha scritto:Marco ma come fai a definire orribile la new wave italiana ed elogiare spazzatura come Venditti,Ron,Anna Oxa,ecc.
Ad avercene di lavori come la trilogia del potere dei Litfiba, Siberia dei Diaframma,ecc.
Secondo me la scena indipendente italiana anni'90 è tra le pochissime cose da salvare degli ultimi decenni..i CSI di Ferretti, Ustamamò,i primi Subsonica e Bluvertigo,24 grana,ecc
Venditti ha scritto delle stupende canzoni anche se non ascolterei mai un suo album intero, idem per la Oxa e Ron quest'ultimo determinante nel Tour con Lucio Dalla di Banana Republic....dai ragazzi, diamo a Cesare quel che è di Cesare. PS mamma me i Bluvertigo di quello scemo di Morgan sono inascoltabili....e pure gli altri, i Litfiba non li ho mai digeriti
Vabbè mo con tutto il cuore, ma non puoi dirmi che i Marlene e Bugo sono stati gli unici a portare qualcosa di nuovo in Italia e poi disprezzare Bluvertigo e Litfiba. Morgan sarà pure un t*****e, ma la sua cultura musicale in Italia ha pochi eguali, forse è solo paragonabile ad Elio degli Elio e le storie tese. I Litfiba hanno portato in Italia la new wave e l'hanno trasportata fino al rock e all'hard rock (Terremoto docet). Insomma, i gusti sono una cosa, i fatti sono altro.
Guarda, magari sarò troppo selettivo musicalmente ma mi riallaccio al discorso che ho fatto ieri, in Italia se vuoi vendere devi fare porcherie. Forse sono stato troppo severo con i Litfiba perché almeno fino al terzo album hanno proposto cose interessanti, poi visto che solo una fetta del pubblico li apprezzava, per evitare il rischio di diventare un gruppo di nicchia hanno fatto cose più accessibili. Alcune canzoni sono buone è innegabile, ma per me diventarono troppo commerciali. Questa cosa è successa per molti gruppi e cantanti durante gli anni '70: Alan Sorrenti pubblicò i primi 3 dischi che erano molto sperimentali, poi si dedicò alle canzonette ed ebbe successo. Idem per Michele Zarrillo che esordì in gruppo prog chiamato Semiramis, pubblicarono un disco bellissimo che nessuno cagò e poi da solista sappiamo cosa fece. Discorso contrario per Grignani, già ne avevo parlato ieri, lui mandò letteralmente a cacare la casa discografica perché non ne voleva sapere di scrivere canzonette commerciali, infatti dopo il successo del primo album pubblicò la Fabbrica di Plastica e Campi di Pop corn che riscontrarono scarso successo...eppure sono dei dischi sorprendenti!!
Il vero problema è che in Italia abbiamo sempre avuto pregiudizi con una parte dei nostri artisti, faccio un altro esempio: quando in Inghilterra nei primi anni '70 ci fu il boom del progressive, Gentle Giant, King Crimson, Van Der Graaf Generator, Emerson, Lake & Palmer e via dicendo erano amatissimi dal pubblico nostrano. Tant'è che anche qui nacquero band che tecnicamente non avevano nulla da invidiare a quei gruppi citati ma purtroppo non riscontrarono lo stesso successo a parte la PFM, Le Orme, i New Trolls ed i Banco. Però abbiamo avuto gli Area con Demetrio Stratos che è stata una delle più grandi voci italiane, il Balletto di Bronzo, il Rovescio della Medaglia, i Saint Just etc etc etc...risultato? Nessuno o quasi se li cacava.
Poi parliamo anche di Ivan Graziani che è stato uno dei primi rocker italiani insieme a Edoardo Bennato (e qui preciso che quest'ultimo è stato il primo cantante a riempire gli stadi, dopo è venuto un certo Vasco Rossi....precisiamo le cose per favore).
Ritornando a Ivan è caduto letteralmente nel dimenticatoio al contrario di Rino Gaetano il quale è stato rivaluto grazie ad una fiction (orribile e falsata in tutti i sensi) della RAI altrimenti neanche lui oggi sarebbe stato considerato.
Quindi uagnun il problema è sempre quello..oggi c'è troppa spazzatura musicale ed il fatto che i Marlene Kuntz abbiano avuto un buon successo è una cosa sorprendente ma è un caso isolato, se vuoi vendere sforna canzoni con ritornelli orecchiabili come fa Alex Britti, grandissimo chitarrista che ha suonato in USA con alcuni famosi bluesman e poi pubblica cose inascoltabili