nik ha scritto:Aurelio dichiara pubblicamente che la squadra rimane lì dov'è fino al 2028, Luigi dice che andare in serie A è un rischio di impresa, l'avvocato Grassani dice "Napoli in A e Bari in B" ma, agli occhi dei "puristi" del tifo, i complottisti siamo noi disertori. Come se non fosse mai successo nella storia del calcio e del Bari che certe partite non vengano giocate veramente.
Ma va bene così, godiamoci questa bella stagione di serie B, la bella vittoria contro la corazzata Palermo e, perché no, anche lo scudetto del Napoli.
Volendo pure mettere da parte il freno a mano delle partite non giocate veramente, restano indiscutibili alcuni punti:
1. Salire in A significa essere costretti a vendere o meglio svendere e perdere il giocattolo e pertanto è un rischio di impresa, come onestamente ha detto LDL (non si può manco dire ci prendano per culo).
In virtù del primo punto:
2. Mai è stata e verrà costruita una squadra per puntare alla promozione e questo lo dicono i fatti, primo anno compreso dove con un bel gruppo vincente non si fece nulla per puntellarlo e giocarsi seriamente il campionato, si lasciò la difesa in mano ai soli Vicari (un normale acquisto di categoria) e a un quarantenne, ditemi voi infatti quali valide alternative avevamo, si lasciò l'attacco in mano a un quasi quarantenne e a un ragazzotto che certo meritava di restare in rosa ma non certo di partire titolare per vincere il campionato, si continuò ad affidare la porta a un portiere che molte perplessità lasciava e solo casualmente ci si ritrovò un ragazzino in coppa italia che convinse tutti a farlo continuare come titolare. Insomma quell'anno fu solo frutto di una casualità , perchè i due quarantenni fecero un campionato inaspettato e molto sopra le righe, il ragazzino in porta fu un biglietto vincente al superenalotto (magari anche bravo Polito) e Cheddira trovò lo stellone della vita sua segnando da qualsiasi posizione si trovava, unico "acquisto" degno di nota e non deluse Folo! Fu programmata? No! E anzi si cercò di osteggiare in ogni modo quanto meno la propmozione diretta. I due anni successivi si commentano da solo, il primo l'ho visto, l'altro da quanto leggo.
3. Quali incentivi e motivazioni economiche e non solo, premi promozione, discorsi della società ecc. ecc. che ovviamente non vi sono, anzi...possono avere mai dei giocatori scarsi o cotti o con frequenti infortuni, messi su come una cozzaglia da mandare in campo?
Il grande inganno che spinge i tanti a crederci e a rifiutare la realtà sta in quel primo anno frutto solo, ripeto, di una pura CASUALITA' e come tale irripetibile. Le prime cose fatte dopo l'11 giugno 2023 furono infatti, per ovvi interessi economici, far fuori tutti i migliori, tutti! e mandare via uomini che facevano spogliatoio.