Tuco ha scritto:nik ha scritto:Tuco ha scritto:Angioletto ha scritto:Tuco ha scritto:I contesti fanno la differenza per la totalità dei calciatori, eccezion fatta per i fuoriclasse.
Contesti, stato di forma e ambizioni, questi tre elementi sono ciò che determinano la stagione dei più.
Nikolau è stato titolarissimo in serie A, come lo è stato anche Vicari ad esempio, quindi non si tratta di essere cessi o meno, ma semplicemente sono giocatori che messi in forma nel giusto contesto hanno un rendimento, diversamente ne hanno un altro.
Il contesto Bari oggi è un contesto senza alcuna reale e particolare ambizione, questo per me il primo vero problema, a monte rispetto ai singoli.
A Bari abbiamo il "cesso semplice", basta un niente e ti etichettano e ti rompono i @@ al primo errore e per tutta la durata del campionato. Non conosco Nikolau, continuo ad invidiare questa estrema preparazione che consente, in questo forum, di dare del cesso a chiunque venga accostato al Bari. E' veramente deprimente. Qui storcono il naso davanti a giocatori presi dal Brescia, dal Frosinone, dal Palermo...ma esattamente da dove prenderli? giusto per sapere...
E' così ovunque, mi capita ogni tanto di leggere commenti su siti e giornali di tifosi di altre squadre ed così anche altrove.
In una situazione di overdose calcistica tra tv/web/social/giornali, siamo tutti docenti di coverciano, con specializzazioni in calcio proattivo, risalita del campo, da quinto a quinto, etc....
In tutto ciò ci si dimentica delle più semplici e basilari regole che da sempre sono alla base di tutto, ovvero il contesto in cui si gioca/lavora, le ambizioni personali/squadra, lo forma fisica.
Da lì si parte ed alla fine lì si arriva quando tiri le somme a fine stagione.
Tuco ha perfettamente ragione, ed è strano che proprio noi baresi non riusciamo a capire una cosa così elementare, visto che abbiamo avuto l'esempio della meravigliosa stagione fallimentare, quando una squadra normale destinata a retrocedere finì per sfiorare l'impresa semplicemente perché cambiò il contesto. Oggi, a meno che non arrivino campioni del calibro di De Bruyne, a Bari, con i De Laurentiis possiamo ambire al massimo ad una tranquilla salvezza come è successo l'anno scorso. Per questa società conta solo tenere il bilancio leggermente in passivo.
... non solo quella, ma anche l'ultima promozione in A è l'allineamento di queste componenti con l'aggiunta di alcuni valori individuali sopra la media.
Per chi ha memoria in quella stagione non partimmo certo tra le favorite ma si percepiva chiaramente che c'era una enorme ambizione, che si creava il contesto giusto per far esprimere al massimo tutti e che tutti erano in una condizione fisica strepitosa.
Poi possiamo aggiungerci tutto il resto, Conte, Barreto, il mercato di gennaio, tutti pezzi importanti, ma la parte fondamentale del lavoro era stata impostata e portata avanti sin dal primo giorno, quando anche De Pascalis sembrava un giocatore.
Per centrare un obiettivo stagionale, devono esserci tre componenti tutte egualmente importanti: la volontà della società, il valore della squadra e l'entusiasmo della piazza. In questo momento non abbiamo nessuna delle tre e questo genera già tanta frustrazione, ma leggere che ad ogni nome accostato al Bari, si scatena sempre la stessa litania sulla loro presunta bidonaggine, rende la situazione ancora più pesante. Ci si lamenta che arrivano dal Palermo, dal Brescia, dal Frosinone...perchè sono squadre che sono andate male e quindi i singoli, secondo loro, sono da buttare.
Noi siamo retrocessi con Platt, con Boban, con Jarni, con Almiron, con la coppia Anderson-Protti, erano bidoni anche questi? i singoli pagano situazioni differenti, basta che in una squadra la società ha ciuccato uno/due elementi in un reparto ed il fallimento è assicurato. Ma ciò non toglie che molti singoli vanno benissimo. Dal Brescia, lo ripeto per l'ennesima volta, sono buoni diversi giocatori, Papetti, Cistana, Colombo, Dickmann, Verreth, Bisoli, Moncini, Galazzi...squadra partita con altri obiettivi, ma che ha sbagliato campionato. Come il Brescia, anche la Salernitana e la Sampdoria erano partiti con ben altri obiettivi, ma il calcio non è una scienza esatta. Tra i nomi citati, che male c'è se Magalini, prende 3-4 giocatori in modo da patrimonializzare a zero costi, la nostra rosa che attualmente vale veramente 4 spiccioli? Dobbiamo per forza pagarli i cartellini dei giocatori? In me c'è sempre la speranza che i Dela riescano nella loro mission impossible di raggiungere la serie A, spendendo meno del minimo indispensabile, in un ottica di massimo tornaconto per loro. Per questo guardo a queste trattative con il dovuto distacco ma senza pregiudizi di sorta, evitando di sparare puttanate su trattative nemmeno del tutto finalizzate, tra l'altro a cosa serve?