Ispirato da questa ventata di sana dietrologia e notato l'esonero di Fabio Grosso a Verona, a 2 giornate dalla fine del Campionato di serie B, mi sono dilettato a farmi una passeggiatina virtuale su qualche blog/forum dell'Hellas Verona, per leggere cosa ne pensassero del nostro ex-allenatore-emergente-rivelazione, il Guardiola abbruzzese, il predestinato alla guida delle corazzate di serie B.
Vi preannuncio che quanto riportato sotto e' la copia conforme della infausta stagione 2017-18 del Bari, dalla quale scellerata esperienza il nostro non sembra aver tratto alcun insegnamento. Queste considerazioni ricalcano, pari pari, la stessa frustrazione che albergava in queste stanze un anno fa ...
Ho scelto i 3 ultimi contributi in ordine di tempo a scendere, di alcuni blogs - ho sottolineato i passaggi piu' salienti e nei quali sara' piu' possibile trovare riscontro con quanto riscontrato e discusso l'anno scorso... piu' in la' faro' una considerazione, se utile ....
Pagella del 1-Maggio post Verona – Livorno di
GROSSO 3
Probabilmente anche oggi il Verona ha perso per colpa dell’ambiente, dei giornalisti non allineati, degli “scettici, ma anche di quelli non scettici – diceva il mister prima di Verona-Benevento – che in malafede cercano di trasportare dietro di sé le persone deluse dall’annata passata”. Probabilmente il Verona ha perso perché c’era caldo… Caro Fabio, si può parlare di fine di un amore, se questo non è mai sbocciato? Per mesi ti sei arroccato dietro la tua maschera imperscrutabile, cercando colpevoli laddove non ce n’erano, evitando anche solo un pizzico di auto critica. Infinite formazioni cambiate, giocatori fuori ruolo, conferenze stampa tutte uguali. La storia dice che sei stato un eccellente calciatore. Ma dice anche che come allenatore devi mettere un po’ in ordine le tue idee. Paghi per colpe tue, ma non solo. Perché io non dimentico chi ti ha messo in mano questa squadra, dal presidente, al signor D’Amico, che mai una volta ci ha messo la faccia per difendere il tuo lavoro. In bocca al lupo per il futuro. Magari non nella serie B giapponese come Pecchia.
Pagella del 27-Aprile post Pescara - Verona di Giovanni Vitacchio
GROSSO 5
Riesce a risolvere lo stucchevole dualismo tra Pazzini e Di Carmine mettendo in campo dal primo minuto Tupta. Faraoni rimane in panca, per poi entrare e riacciuffare la gara. Intuizione del mister o errore lasciarlo fuori per settanta minuti? Gli si chiedeva la partita della vita e ne viene fuori un brodino tiepido che non serve a curare questa squadra. I gialloblù partono bene nei primi cinque minuti, ma poi, dopo il gol del Pescara, si sciolgono, come fatto altre volte. Meglio nel secondo tempo, ma non mi pare che ci sia tanto da stare allegri. Di sicuro ha ottenuto ciò che voleva, ossia salvare la panchina. Ma, mi domando: quanto è utile questo punticino? E secondo voi, lo è veramente?
Pagella del 22-Aprile post Verona – Benevento di Giovanni Vitacchio
GROSSO/CARRETTA 4
Due pareggi e due sconfitte nelle ultime quattro partite, che facevo parte delle ultime otto da giocare come finalissime. La squadra rispecchia il suo allenatore. Monocorde, monotona, apatica e incapace di reagire nelle difficoltà . Ma d’altra parte, se alla vigilia di quello che è una sorta di spareggio, ti affanni a dire che non sei obbligato a vincere, quale messaggio pensi che possa arrivare alla tua squadra? E alla tifoseria? Al di la delle tante supercazzole e al netto di conferenze stampa tutte uguali, si sta delineando un fallimento clamoroso. Col Verona lontano anni luce dal secondo posto, e per nulla sicuro di arrivare ai play off, obiettivo minimo. Ma il problema sono quelli che criticano, che si permettono di fare domande, quelli che da inizio anno “rompono il c***o”, come detto dal buon DS D’Amico, che dopo quella sfuriata senza senso, è tornato nell’anonimato. Giusto dietro il silenzio stampa si possono nascondere adesso.
Estatto dall’editoriale di Luca Fioravanti del 29-Mar-2019
...e la speranza di rivedere quel Verona più combattivo, più concreto, meno lezioso. Invece la squadra di Grosso si è presentata allo Zini con il primo obiettivo di non perdere. Lo si è capito vedendo la reazione allo svantaggio e l’atteggiamento rinunciatario subito dopo il pareggio su rigore di Di Carmine.
Possiamo discutere sulle scelte di Grosso, sulla formazione, sui moduli, ma a questo Verona è mancato l’ardore agonistico, ha giocato senza mordente, senza carattere, senza la voglia di vincere che era lecito attendersi.
Invece Grosso lo ha fatto entrare dopo Danzi e Henderson a pochi minuti dalla fine. Ennesima decisione scellerata di un allenatore che sinceramente fatico a capire. Proprio come questo Verona.
Estatto dall’editoriale di Gianluca Vighini del 16-Mar-2019
Ma quale crescita, quale scintilla, quale autostima ritrovata… La verità è sempre quella: il Verona non è mai cambiato. Dopo due discrete partite, ecco il solito Verona. Lento, lezioso, prevedibile. Ti aspettavi il salto di qualità , invece è arrivata l’ennesima delusione. L’Ascoli ha fatto un figurone, meglio dirlo subito, il risultato va strettissimo ai marchigiani. L’incapacità di Grosso di creare movimenti che sorprendano gli avversari è ormai nota. Così come l’assurda rotazione degli uomini. Prendete la difesa dove è tornato Marrone, ripiombata come d’incanto nei vecchi difetti, nelle solite incertezze, nelle amnesie che ne hanno caratterizzato il campionato. Cinque tiri in porta dell’Ascoli contro i due del Verona. La fotografia del match sta tutta qui.
Ora sappiamo già gli argomenti che verranno usati per spiegare questa litania: 1) il campionato è ancora lungo. 2) L’avversario era fortissimo. 3) La squadra comunque lavora sempre per migliorare. 4) Ci rifaremo alla prossima. Nel frattempo il campionato sta inesorabilmente scappando di mano. L’unico dato che mantiene l’ago verso l’ottimismo è che stiamo assistendo ad uno dei peggiori tornei di serie B degli ultimi anni, così livellato verso il basso, che persino questo Verona impacciato, noioso e indisponente è ancora lì che può sperare nella promozione diretta. Ma è davvero troppo poco. Basta solo che una delle nostre avversarie si mette un attimo a marciare con regolarità e noi la A la vediamo col binoccolo. Setti che aveva ingaggiato Cosmi, tranne poi riconfermare Grosso, ormai non può più fare niente. E questa francamente è la cosa che più di tutte crea rabbia e disamore nella gente
Estatto dall’editoriale di Luca Fioravanti del 27-Feb-2019
Su e giù, avanti e indietro, l’altalena del Verona non si ferma. Divertente? Assolutamente no. Purtroppo non siamo in un parco giochi e l’Hellas non è un bimbo che cerca emozioni dondolandosi. Per raggiungere la serie A evitando i rischi dei play-off, servirebbe continuità , fermare l’altalena e salire su un treno veloce dall’andamento costante. La squadra di Grosso invece non riesce a trovare un minimo di equilibrio, tra problemi di assenze e solite scelte scellerate del suo allenatore.
Sui continui cambiamenti di formazioni e ruoli, sapete come la penso. Non voglio essere ripetitivo. A Lecce ho visto incredibili disattenzioni, mancanza di carattere, zero gioco e una preoccupante condizione atletica generale.
Estatto dall’editoriale di Luca Fioravanti del 2-Feb-2019
Grosso si dice tranquillo, ottimista e positivo. Vede sempre la luce anche nei momenti più bui. Contento lui. Io vedo un Verona senz’anima, poco propenso alla lotta, molto lezioso, poco incisivo, troppo traballante dietro. Insistere su questo allenatore mi sembra una follia. Sta ripetendo quanto mostrato a Bari l’anno scorso con un andamento sempre altalenante, tra formazioni rivoluzionate partita dopo partita, scelte discutibili, palleggio esasperato e spesso sterile. La squadra sta resistendo in zona play-off più per demerito altrui che per proprie capacità .
Per il livello di questa serie B la squadra allestita dal suo direttore sportivo non è male, ma se poi la dai in mano ad un tecnico non adatto, evitare critiche e contestazioni diventa impresa impossibile. Il primo responsabile di questo Verona tanto mediocre resta il presidente, soprattutto se consideriamo i soldi piovuti con il paracadute. Grosso ci sta mettendo del suo. I giocatori? Sono i meno colpevoli secondo me, anche se un pizzico di personalità in più non guasterebbe.
Fonte:
https://blog.telenuovo.it/