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Moderatori: sirius, Rosencratz, Pino, Soloesemprebari, divin gallo
tifosobarese92 ha scritto:Ti ringrazio Censured, troppa bontà , soprattutto perché leggendo i tuoi commenti si evince abbastanza chiaramente che mastichi questo sport.
Tornando alla domanda, ti rispondo con non lo so. Il che significa non che non mi voglia esporre, ma che i giudizi tecnico-tattici variano di partita in partita. Io non ce la faccio a guardare il campionato in modo lineare e soprattutto non so quale siano le ricette giuste per vincere le partite. Certo Hamlili, che sia in un centrocampo a due o a tre, è forse l'unico degli interpreti che sa fare bene entrambe le fasi e diventa una pedina indispensabile per il concreto gioco in verticale di Cornacchini.
Poi le mie preferenze convergono verso il 4-3-3, che dal mio punto di vista è il modulo migliore per occupare tutte le zone del campo sia quando si difende sia quando si attacca. Ad esempio ritengo il 4-4-2 un modulo vecchio e difensivo, che ha trovato una nuova luce con il trequartista e il 3-5-2 non equilibrato se non si hanno i giocatori giusti. Opinioni Censured, opinioni che fanno del calcio lo sport più bello del mondo.
nik ha scritto:Perdonatemi il paragone, ma Conte a Bari giocava con centrocampisti di qualità ? Gazzi e De Vezze erano due ruba palloni, giocatori di rottura, non certo dai piedi buoni. La questione non è avere o meno un regista a centrocampo! Quel Bari aveva una impostazione armoniosa, la squadra si muoveva in campo come se fosse un'unica entità . In quel contesto e' vero che spiccavano alcune individualità , come Barreto e Kamata', ma anche i gregari facevano la differenza! La svolta tattica tuttavia arrivò solo nel girone di ritorno. Non solo per l'arrivo di Guberti, perfetto interprete del 4-2-4 ma soprattutto per l'arrivo di Kutuzov! Pur non essendo esattamente un regista, Kutuzov aveva la capacità di far ripartire l'azione, far salire la squadra (che già sapeva cosa fare) con i giusti tempi, sapeva difendere la palla negli spazi brevi, era la spalla ideale per Barreto. Cosa voglio dire. Non ci serve necessariamente un centrocampista di qualità o un fantasista alla Brienza. È necessario innanzitutto che la squadra di oggi trovi i suoi equilibri e un paio di moduli su cui lavorare e successivamente un giocatore che si carichi la squadra sulle spalle. Ma non è urgente, potrebbe arrivare anche a gennaio.
censured ha scritto:nik ha scritto:Perdonatemi il paragone, ma Conte a Bari giocava con centrocampisti di qualità ? Gazzi e De Vezze erano due ruba palloni, giocatori di rottura, non certo dai piedi buoni. La questione non è avere o meno un regista a centrocampo! Quel Bari aveva una impostazione armoniosa, la squadra si muoveva in campo come se fosse un'unica entità . In quel contesto e' vero che spiccavano alcune individualità , come Barreto e Kamata', ma anche i gregari facevano la differenza! La svolta tattica tuttavia arrivò solo nel girone di ritorno. Non solo per l'arrivo di Guberti, perfetto interprete del 4-2-4 ma soprattutto per l'arrivo di Kutuzov! Pur non essendo esattamente un regista, Kutuzov aveva la capacità di far ripartire l'azione, far salire la squadra (che già sapeva cosa fare) con i giusti tempi, sapeva difendere la palla negli spazi brevi, era la spalla ideale per Barreto. Cosa voglio dire. Non ci serve necessariamente un centrocampista di qualità o un fantasista alla Brienza. È necessario innanzitutto che la squadra di oggi trovi i suoi equilibri e un paio di moduli su cui lavorare e successivamente un giocatore che si carichi la squadra sulle spalle. Ma non è urgente, potrebbe arrivare anche a gennaio.
ciao Nik non voglio fare sterili polemiche ma De vezze era la riserva di Donda che i piedi ce li aveva caldissimi oltre a 2 ginocchia veramente fragilissime e x cui ecco che spesso la coppia dei centrocampisti era quella che dici tu, cosa che in un centrovampo a 2 può cmq andare bene e specialmente con la forte componente del gioco impostato essenzialmente sulle fasce come infatti lo era quel Bari di Conte.
Dico la cosa più scontata di questo mondo e cioè che essendo un gioco di squadra con molti elementi da gestire è ovvio che quanto più sono organizzati tra loro e meglio è, se poi 1 o più giocatori tra questi dispongono di un tasso tecnico superiore è ancora meglio.
Come logica conseguenza abbiamo che se dovesse mancare la già citata coralità d'intenti sarebbe meglio poter disporre di qualcuno in grado di fare la giocata superiore e quindi risolutrice.
Credo che al momento apparteniamo a questa situazione dove il giocatore dal valore aggiunto si sta rivelando essere il portiere Frattali
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