grande fratello ha scritto:Abbiamo imprenditori che non credono nel calcio, che hanno paura di rischiarePanzer8 ha scritto:BariCatanzaro1972 ha scritto:Pino ha scritto:1 agosto 2018:
Il patron biancoazzurro ha voluto poi fugare ogni dubbio sui timori che Bari possa diventare una specie di società satellite del Napoli: “I tifosi devono stare tranquilli. Bari non sarà mai un’appendice del Napoli. Sono due mondi da rispettare e molto diversi. Infatti ho chiesto a mio figlio di occuparsi lui personalmente di questa avventura. Vogliamo modificare le regole che non permettono di avere 2 squadre di serie A, e vedremo come fare”.
Caro Pino, questa vergogna, questo abominio sportivo, questo stupro dei nostri colori, perchè di questo si tratta e non di una società che non ci piace, può essere combattuto solo su tre fronti che dovrebbero marciare compatti per sollevare il problema a livello nazionale (sportivamente parlando):
TIFOSI
POLITICA LOCALE
STAMPA
Li ho messi nell'ordine di importanza non a caso e ahimè purtroppo poco si può fare se già il primo viene meno.
Non voglio essere ripetitivo, ma se ad ogni partita in casa vi sono 15/20000 spettatori e sistematicamente si fa il sold out in trasferta vuol dire che il prodotto venduto soddisfa pienamente il cliente (orribile, ma questo siamo per loro in una logica di mercato che questo sport è ormai da decenni). Le numeriche sono talmente alte, riguardando peraltro in minima parte il tifo organizzato su cui si potrebbero pure muovere dei dubbi ma inutili a tal punto, che diventa difficile se non impossibile una discesa in campo delle due componenti successive con sommo sospiro di sollievo delle stesse, la prima politicamente vicina al nemico da combattere e la seconda da sempre, nella quasi totalità, incapace di condurre battaglie giornalistiche di spessore ma attenta più che altro a difendere il proprio orticello.
Dopo di che possiamo all'infinito continuare a meravigliarci di ogni novità che vien fuori e ogni volta che aprono bocca, ma il quadro dello schifo in cui siamo precipitati è ormai a tutti ben chiaro e delineato, almeno a chi non si rifiuta di guardare in faccia la realtà.
Io aggiungerei l'imprenditoria locale che continua a sostenerli compatta con gli sponsor e che non ha mai offerto un'alternativa concreta; anche quando morì il Prof. De Palo andarono in fila dai Matarrese per iscrivere il Bari in B ma nessuno si mosse in prima persona.
Io sto cercando ancora di capire, e nessuno lo ha mai approfondito, perchè nessuno di presentò nel 2018 quando c'era la possibilità di rilevare il titolo sportivo agratis, sapevano già che c'era l'assegnazione decisa a tavolino??
E perchè quando spunta l'emiro tutti a ripetere che Bari è una terra su cui investire e nessuno localmente che si muove, abbiamo imprenditori "poveri" o semplicemente tifano per altre squadre?
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
La paura di rischiare è la negazione del concetto d'imprenditore...
Quindi niente, dobbiamo ammettere che a Lecce sono migliori...