Re: Il meglio del pallone a Bari in immagini.
Inviato: lun lug 24, 2023 21:19
IL BARI VINCE IL PIÙ TORRIDO SPAREGGIO PER LA SERIE A
Il Bari nella stagione 57-58 gioca in serie B. Manca da otto anni dal campionato di A e in questo intervallo di tempo è caduto fino alla quarta serie, poi è risalito. Per la seconda stagione guida i baresi Federico Allasio, tecnico di ottimo livello per il torneo cadetto. Il mercato ha rafforzato la squadra soprattutto in attacco: sono arrivati la punta ex-Inter Rebizzi e, soprattutto, Paolo Erba, capocannoniere in B l’anno prima con il Parma. Punto di forza del Bari è la mediana Cappa-Seghedoni-Mazzoni, largamente la migliore in categoria. Il campionato lo guida però la Triestina, il Bari le è di poco inferiore e si assesta al secondo posto. Difende fino alla fine senza troppi affanni il piazzamento. Quella stagione, però, il secondo posto concede solo il diritto a giocare uno spareggio con la penultima della serie A.
Sulla carta spetterebbe all’Atalanta la doppia sfida con il Bari. Ma pende sul capo dei bergamaschi un’accusa di illecito sportivo. Renato Azzini, calciatore del Padova, e’ stato accusato di accordi a perdere in occasione del match inaspettatamente vinto per 3-0 dall’Atalanta sul campo dei veneti. Alla fine l’Atalanta è condannata e retrocede all’ultimo posto. Tocca perciò al Verona, finito alle spalle dei bergamaschi, sfidare il Bari. Per definire il giudizio sull’Atalanta c’è voluto diverso tempo e così lo spareggio slitta quasi a fine luglio. La formula è decisamente barocca. Si giocano due partite in campo neutro, la prima a Bologna, la seconda a Roma, a distanza di quattro giorni: il 20 e il 24 luglio.
I campionati sono finiti da quasi due mesi. Il problema è quindi come prepararsi. Oltre alla desuetudine agonistica c’è da tenere in conto anche il grande caldo. Bari e Verona scelgono due soluzioni opposte. Il Verona si prepara in montagna, al fresco. Gli scaligeri, sono nominalmente allenati da “Cina” Bonizzoni, ma in realtà dirige e decide la tattica Gipo Viani che il Milan ha gentilmente prestato al Verona per gli spareggi insieme al preparatore atletico Elliott Van Zandt, una sorta di guru dell’epoca. Per il Bari, Allasio sceglie allenamenti in spiaggia e un ritiro finale nell’afa di Casalecchio di Reno alle porte di Bologna. La scelta sarà decisiva: i pugliesi correranno molto nelle due partite, mentre il Verona si troverà in affanno. Pochi mesi fa lo ha confermato anche Italo Ghizzardi, portiere del Verona nei due incontri di spareggio. “Nel 1958 giocammo in luglio con quaranta gradi: il Bari si allenò sulla spiaggia per abituarsi al caldo, noi in montagna. Fu un errore, eravamo cotti”.
Un po’ di differenza la portano anche i tifosi. 10.000 baresi salgono a Bologna, 30.000 vanno a Roma. Molti più dei veronesi.
Finalmente, il 20 luglio 1958, al Comunale di Bologna, si gioca la sfida di andata. Primo tempo senza emozioni, poi nella ripresa risolve Erba su assist di Farinelli.
Quattro giorni dopo la gara di ritorno. Si replica a Roma, stadio dei Centomila, non ancora Olimpico. La temperatura sfiora i 40 gradi. Spinto da una marea di sostenitori, il Bari resiste al Verona nel primo tempo e lo sotterra definitivamente nella ripresa. Risolve la gara negli ultimi dieci minuti ancora Paolino Erba. Questa volta fa doppietta: prima di testa su corner e poi di piede.
C’è grande festa a Roma, ma ancora di più il giorno seguente a Bari. Erba e tutti i biancorossi, di ritorno in treno, vengono portati in trionfo per le vie del centro cittadino. La festa contiene una punta di amarezza per Federico Allasio. In mezzo ai due spareggi il tecnico del Bari ha firmato per allenare il Torino.
Il Bari nella stagione 57-58 gioca in serie B. Manca da otto anni dal campionato di A e in questo intervallo di tempo è caduto fino alla quarta serie, poi è risalito. Per la seconda stagione guida i baresi Federico Allasio, tecnico di ottimo livello per il torneo cadetto. Il mercato ha rafforzato la squadra soprattutto in attacco: sono arrivati la punta ex-Inter Rebizzi e, soprattutto, Paolo Erba, capocannoniere in B l’anno prima con il Parma. Punto di forza del Bari è la mediana Cappa-Seghedoni-Mazzoni, largamente la migliore in categoria. Il campionato lo guida però la Triestina, il Bari le è di poco inferiore e si assesta al secondo posto. Difende fino alla fine senza troppi affanni il piazzamento. Quella stagione, però, il secondo posto concede solo il diritto a giocare uno spareggio con la penultima della serie A.
Sulla carta spetterebbe all’Atalanta la doppia sfida con il Bari. Ma pende sul capo dei bergamaschi un’accusa di illecito sportivo. Renato Azzini, calciatore del Padova, e’ stato accusato di accordi a perdere in occasione del match inaspettatamente vinto per 3-0 dall’Atalanta sul campo dei veneti. Alla fine l’Atalanta è condannata e retrocede all’ultimo posto. Tocca perciò al Verona, finito alle spalle dei bergamaschi, sfidare il Bari. Per definire il giudizio sull’Atalanta c’è voluto diverso tempo e così lo spareggio slitta quasi a fine luglio. La formula è decisamente barocca. Si giocano due partite in campo neutro, la prima a Bologna, la seconda a Roma, a distanza di quattro giorni: il 20 e il 24 luglio.
I campionati sono finiti da quasi due mesi. Il problema è quindi come prepararsi. Oltre alla desuetudine agonistica c’è da tenere in conto anche il grande caldo. Bari e Verona scelgono due soluzioni opposte. Il Verona si prepara in montagna, al fresco. Gli scaligeri, sono nominalmente allenati da “Cina” Bonizzoni, ma in realtà dirige e decide la tattica Gipo Viani che il Milan ha gentilmente prestato al Verona per gli spareggi insieme al preparatore atletico Elliott Van Zandt, una sorta di guru dell’epoca. Per il Bari, Allasio sceglie allenamenti in spiaggia e un ritiro finale nell’afa di Casalecchio di Reno alle porte di Bologna. La scelta sarà decisiva: i pugliesi correranno molto nelle due partite, mentre il Verona si troverà in affanno. Pochi mesi fa lo ha confermato anche Italo Ghizzardi, portiere del Verona nei due incontri di spareggio. “Nel 1958 giocammo in luglio con quaranta gradi: il Bari si allenò sulla spiaggia per abituarsi al caldo, noi in montagna. Fu un errore, eravamo cotti”.
Un po’ di differenza la portano anche i tifosi. 10.000 baresi salgono a Bologna, 30.000 vanno a Roma. Molti più dei veronesi.
Finalmente, il 20 luglio 1958, al Comunale di Bologna, si gioca la sfida di andata. Primo tempo senza emozioni, poi nella ripresa risolve Erba su assist di Farinelli.
Quattro giorni dopo la gara di ritorno. Si replica a Roma, stadio dei Centomila, non ancora Olimpico. La temperatura sfiora i 40 gradi. Spinto da una marea di sostenitori, il Bari resiste al Verona nel primo tempo e lo sotterra definitivamente nella ripresa. Risolve la gara negli ultimi dieci minuti ancora Paolino Erba. Questa volta fa doppietta: prima di testa su corner e poi di piede.
C’è grande festa a Roma, ma ancora di più il giorno seguente a Bari. Erba e tutti i biancorossi, di ritorno in treno, vengono portati in trionfo per le vie del centro cittadino. La festa contiene una punta di amarezza per Federico Allasio. In mezzo ai due spareggi il tecnico del Bari ha firmato per allenare il Torino.