The Murator, in una (s)pregevole intervista rilasciata ad Antonio Guido del Corriere dello Sport (titolo: "Matarrese, terapia d'urto per il Bari". Ma come terapia... quello è un MALE, mica una cura), sostiene che non intende fare il presidente "di serie c". Racconta di aver strigliato i giocatori, e di averlo fatto ieri perché "occorreva prepararli mentalmente per mercoledì. Non si possono fare certi discorsi alla vigilia della partita". Anche se The Murator è preoccupato ("Se col Venezia giocano come a Palermo siamo già in serie C", osserva arguto), si dice certo che, rispetto al Venezia "siamo di gran lunga superiori". E come mai allora siamo quartultimi e loro quintultimi? Colpa sua, forse? Macché, è presto detto: "Per una serie di circostanze negative quest'anno il nostro campionato è andato male". Poi, ecco la rivelazione: gli chiedono se ha promesso un premio salvezza, e lui replica sicuro: "Il premio è rimanere in serie B. Diversamente cambieranno tutti i programmi (quali?, ndr) per la società e per i giocatori. L'ho spiegato chiaramente a tutti. Non ho problemi a lasciare il Bari. Di sicuro in serie C non ci sarò. Retrocede la squadra, retrocede anche il sottoscritto, ma in C non sarò io a fare il presidente. Questo è poco ma sicuro". Non una grande consolazione, quindi il "poco" è giusto. Ma quanto al sicuro, leggete come continua. Guido chiede: "Sarà suo figlio il dott. (bella 'il dott.', utile precisazione) Salvatore a salire sul ponte di comando?". E The Murator: "Non credo, non lo so, non ci voglio pensare". Tradotto, mi suona proprio come un "ovviamente sì".
Vi risparmio il resto, ma una chicca da segnalare c'è: prima questo dice che non era "pensabile" che il Bari a Palermo "sovvertisse i pronostici". Poi, quando gli fanno presente che col Venezia abbiamo perso due gare su due, commenta: "Devono affrontare il Venezia come se fossero i primi della classe". Cioè il Palermo. Ah, la coerenza.
SEMPRE FORZA BARI - MATARRESE VATTENE