Non ricordo a memoria una serie positiva lunga nove partite; le cinque vittorie consecutive non sono invece una novità e gli statistici del forum lo hanno ampiamente ricordato con brillanti topic.
Anche i sei punti ottenuti nel doppio turno interno sono un dato piacevole giacchè non sempre, nel passato recente e lontano, la Bari è stata capace di sfruttare appieno simili incastri del calendario.
In archivio i tre punti con gli antipatici rossoverdi, la classifica dice: Samp in serie A, salve matematicamente quelle che possono ancora ambire alla promozione (cioè dal Cagliari in su, con l’inaspettata rentreè del Palermo), Livorno ed Ascoli a –1 e noi a –2 dalla salvezza matematica.
L’impresina è dunque pressoche compiuta, giacchè sabato prossimo il calendario propone ghiottissimi incontri sia sulla panoramica via della promozione che sulla scivolosa mulattiera della retrocessione. In Venezia-Napoli i serenissimi, usciti battuti dal Cibali, dovranno provare a tirare nelle melmose acque della laguna C1 i campani, anche oggi beneficati da un penalty per sbloccare il risultato; testacoda vertiginosi in Ternana-Catania (si incontrano tra di loro le ultime due mazzolate dalla Nostra) e Genoa-Siena, incontro da quale potrebbero venir fuori uno o addirittura due verdetti. Mi rimane purtroppo difficile prevedere una vittoria dell’Ancona in salento, e guardato il calendario sospetto che una delle papabili alla retrocessione in serie B della stagione 2003-2004 sarà l’US lecce. Là sotto, spacciato da tempo il Cosenza salvo miracoloni, rischiano le due Repubbliche Marinare (Venezia e Genoa) molto più delle squadre all’ombra dei vulcani, ammenocchè la Federazione non rinsavisca e cancelli il vergognoso verdetto che ha regalato due punti in più al Catania.
Torniamo a noi. Ho scritto poche righe più su della compiuta impresina della Bari, chè piccola cosa è raggiungere la permanenza; certo che rispetto ai terrori del periodo di carnevale in realtà dovremmo parlare di impresona, ma non è giusto né logico accontentarsi masochisticamente di una non-retrocessione.
Manca dunque solo la benedizione dei numeri o, in altre parole, il conforto della matematica e poi potremo attrezzare animi bandiere voci ed aspirazioni ad un altro campionato di serie B.
Prima però dovrà arrivare il momento della resa dei conti.
Quacuno ci dovrà spiegare perché è accaduto tutto questo. Qualcuno dovrà parlare chiaro.
Durante la mia ultima permanenza a Bari, a Natale, ho sentito con le mie orecchie queste parole:
“noi, qui, c’è un proggetto”.
Presidente Matarrese, quale? Sia gentile, lo faccia conoscere chiaramente anche a noi poveri tifosi imborghesiti, il Suo progetto. Se era far disamorare una città , la gran parte di una tifoseria da sempre tra le più apassionate d’Italia, ebbene il progetto è compiuto. Se si trattava di gestire una società a scopo di lucro per perseguirne in modo esclusivo lo scopo (il lucro) e se i conti sono così in ordine come si sente dire in giro, anche in questo caso il progetto è compiuto.
Ma se il progetto era quello di vedere in campo una squadra competitiva, forte, che non avesse paura di nessuno e di cui invece avessero paura gli avversari, che tornasse agevolmente in serie A e qui non vivacchiasse ma provasse a mettere a frutto la tanto declamata solidità economica della società alle sue spalle, posiziodandosi alle spalle o al fianco di quei dream-team che spendono spandono e in molti casi non vincono una mazza, ebbene in questo caso il progetto non solo non è compiuto, ma francamente mi sembra ancora ben lontano dall’essere, forse, immaginato.
Ora fiato alle trombe, cari fratelli biancorossi. Immagino già il tono di molte risposte e quindi fin d’ora vi anticipo che il mio pensiero è assai machiavellico: il fine giustifica i mezzi.
Il nostro fine è godere delle vittorie della Bari, anche se il suo presidente ci è antipatico. Antipatico ci resterebbe anche se vincessimo la Coppacampioni, ma intanto l‘avremmo vinta.
Intanto, concordo con voi e voi con me che siamo al punto in cui non abbiamo vinto la serie B, anzi abbiamo evitato la C1.
Con questo commentone dichiaro ufficialmente aperta l’istruttoria del maxi-processo di fine campionato. Chiedo, in primis, l’assoluzione con formula piena di tutti i tifosi, compresi quelli del popolo delle brasciole.
Per ora, come sempre, buona settimana a tutti.
