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L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Parla in libertà di argomenti di carattere generale attinenti il Bari: partite, allenamenti, calciomercato. Prima di aprire un nuovo topic, controlla sempre se l'argomento è già stato trattato!

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mivienedavomitare

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda mivienedavomitare » gio giu 07, 2018 9:31


soldato Jocker ha scritto:
nik ha scritto:La "bolletta" pagata in ritardo e il rendimento della squadra sono due facce della stessa medaglia. Non è stata determinante la penalizzazione in se, quanto la gestione generale della situazione. Con la stessa penalizzazione il Benevento ha vinto i play off....



....ragazzi, scusate se insisto, ma, credetemi, è per puro spirito di discussione.... il Benevento non ha avuto la stessa penalizzazione del Bari, ma ha avuto un -1 e, pensate un po', avesse davvero avuto ,il Bari, la stessa penalizzazione dei sanniti, avrebbe conservato il diritto di disputare lo spareggio in casa, con tutti i vantaggi annessi.... la differenza è sostanziale e non si può essere superficiali in questo tipo di valutazioni: qui c è un gruppo di lavoro, uno staff che, per quell'incollatura sul Cittadella ha fatto sacrifici e si è fatto il mazzo per un anno intero, un gruppo che avrebbe avuto il sacrosanto diritto (sportivamente parlando) di giocarsi quella partita con tutti i vantaggi che quei sacrifici avevano scaturito....ancora oggi il ds del Cittadella parlava di 'vittoria epica': va ribadito con forza che il Cittadella, sul campo, NON HA MAI BATTUTO IL BARI e di epico c è solo la clamorosa inadeguatezza di un Presidente nei confronti dei suoi dipendenti ed è del tutto evidente quanto quei calcioni e quella gazzarra finale (su cui i tromboni buonisti del forum si stanno spendendo senza lesinarsi) avessero ben altro destinatario che i validissimi avversari veneti.....


Non c'è alcun dubbio che la penalizzazione e, soprattutto, il comportamento omertoso della società anche verso la squadra ha innervosito e destabilizzato i giocatori che si sono visti defraudare del risultato acquisito sul campo. Essere presi in giro non fa piacere a nessuno, su questo non ci piove.
Altrettanto vero è che non possiamo sapere come sarebbe finita se avessimo giocato in casa.
Se, invece, ci atteniamo solo alla gara giocata dovremmo riconoscere che abbiamo rivisto il solito Bari formato trasferta tipico del girone di andata; una squadra con poche idee, priva anche di furbizia calcistica, gestita in modo incomprensibile dalla panchina. La prova provata sta nel fatto che, una volta andata in vantaggio, una squadra che sa cosa fare in campo non può e non deve essere presa a pallate dagli avversari e rispondere a calcioni. È su questo aspetto che si dovrebbe discutere; sull'uno a zero per noi nella testa dei giocatori ti assicuro che non esisteva traccia della delusione per la penalizzazione.
Purtroppo proprio da quel momento abbiamo dimostrato chiaramente di essere inferiori sopratutto tatticamente. È stato questo, a mio parere, il nostro punto debole di tutto il campionato.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda soldato Jocker » gio giu 07, 2018 11:18


@mivienedavomitare
...1) non ho mai affermato che giocando in casa avremmo per forza passato il turno, ho solo detto con tutte le mie forze che, per quanto fatto in campo, i giocatori avrebbero meritato quel tipo di vantaggio, non indifferente, a mio modo di vedere. Tutto qui
2) anche io penso che l'1-0 poteva (e probabilmente doveva) essere gestito meglio, ma tant'è, pochi minuti dopo Grosso getta nella mischia Brienza e un Cisse' malandato, un cambio oggettivamente anomalo per quello che è stato l'andazzo dell'intero campionato.... l'avrebbe mai fatto in condizioni diverse? Forse sì, forse no, nessuno può dirlo con certezza.... quello che invece è certo e provato è che quanto successo fuori dal campo ha influito in maniera inconfutabile su quella partita.... in pratica, per parlare di fallimento sportivo, bisogna mettere i protagonisti nelle condizioni minime indispensabili di fallire, e questo oggettivamente non è successo, rendendo, a mio modo di vedere, qualsiasi valutazione di tipo tecnico non pertinente in quel tipo di contesto.....
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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda tifosobarese92 » ven giu 08, 2018 13:23


Allora da dove partire? Facile, dalla fine. Il fischio finale di Cittadella-Bari svilupperà i suoi lunghi strascichi durante questa infinita e focosa estate viste le premesse di questi giorni. Ma prima che si aprano le porte dell'inferno, il tasto rewind è d'obbligo e quindi, prima di analizzare nel complesso la stagione che si è chiusa una settimana fa al Tombolato, direi di analizzare proprio l'ultima gara di questo campionato, che ha sancito la fine della nostra corsa.

A Cittadella è sceso in campo il Bari che per lunghi tratti ha giocato nel girone di ritorno. In tutta onestà ciò che si è visto è stata solo l'ombra del Bari bello e pimpante ammirato nelle ultime 4-5 giornate di campionato. Ciò che è mancata, per certi versi, è stata la condizione fisica. Abbiamo iniziato fortissimo, salvo poi finire le cartucce prestissimo. Probabilmente quel vantaggio che avevamo intravisto sulla condizione fisica si è esaurito nel momento in cui le altre squadre hanno avuto una settimana di tempo per migliorare la propria condizione fisica. Ad ogni modo il Cittadella, come il Bari, attraversava un buon momento e, considerando le ultime due partite, direi che sta attraversando tuttora un buon momento sul piano della tenuta atletica.

Per quanto riguarda l'analisi tattica della partita alcune scelte di Grosso hanno lasciato che il Citadella prendesse quel campo che poi non siamo mai riusciti a riprendere, se non in sporadiche occasioni in cui loro decidevano di rifiatare un attimo. In pratica non li abbiamo mai messi sotto pressione e quando è successo è perché loro dovevano rifiatare. In primo luogo evidenzierei come ci muovevamo pochissimo senza palla e infatti gli unici sbocchi che riuscivamo a trovare erano le linee esterne e raramente è capitato che le ali o i centrocampisti si facessero trovare per vie centrali per verticalizzare l'azione e guadagnare del terreno. All'inizio il lavoro di verticalizzazione lo stava facendo bene Nene, che grazie alla sua tecnica riusciva a vestire panni sia di regista avanzato sia di rifinitore. Questo è durato circa una ventina di minuti fin quando abbiamo giocato con un ordinato 4-3-3 che ci consentiva di bloccare il loro centrocampo. Infatti, se in fase di possesso Nene doveva fare il regista avanzato, in fase di non possesso pressava Iori (o quantomeno gli dava fastidio), lasciando ai difensori del Cittadella l'impostazione. A centrocampo avevamo la perfetta parità numerica con Basha che marcava Chiaretti, Henderson marcava Settembrini e Tello marcava Bartolomei. Dopo il ventesimo, nel tentativo di essere più offensivi, c'è stato lo spostamento di Henderson sulla trequarti, con un Nene più vicino all'area e un centrocampo a due disegnato da Basha e Tello. Se in fase di possesso si poteva guadagnare qualcosa, in fase di non possesso si è consegnato il centrocampo al Cittadella. Per giocare con i due giocatori davanti alla difesa ogni singolo doveva dare il 120% poiché ogni palla persa sarebbe diventata velenosissima, cosa che poi si è avverata poiché sia Henderson, sia Tello e sia Iocolano non azzeccavano un disimpegno.

Consegnando il centrocampo al cittadella, che si aveva Iori e i due centrali di difesa pressati, ma aveva liberi uno tra Settembrini, Bartolomei o Chiaretti, abbiamo iniziato maledettamente a soffrire e perdere metri secondo dopo secondo. La perdita dell'uomo nella zona nevralgica ha influito molto anche sulle palle sporche: Kuoame e Vido, ogni qualvolta che allungavano la squadra ricevendo il lancio della difesa visto che Iori era pressato, mettevano in crisi i nostri due centrali che, come detto spesso, hanno sofferto quasi sempre durante la stagione i lanci lunghi in verticale. Nel momento in cui tentavano di allontanare il pericolo, a causa di una scarsa coordinazione e a anche a causa dell'assenza dell'uomo lì in mezzo, recapitavano la palla ad uno dei centrocampisti del Cittadella.

D'altronde le sostituzioni sono state l'emblema di una gara in cui Grosso ha capito poco. Che ci può stare in realtà, perché ampliando l'arco temporale ci accorgeremmo che Grosso ha sbagliato sempre poco al momento dei cambi. Il risultato sono stati gli ultimi assalti confusionari, in cui l'obiettivo era cercare l'attaccante e sperare che una palla sporca ci desse la possibilità di segnare e infatti cosi è successo. È solo che poi nei supplementari serviva ben altro agli assalti del '90: serviva concentrazione, capacità tattiche e meno errori possibili da parte dei singoli. Nullo di tutto ciò e la sconfitta con tanto di rissa è solo il risultato di una gara che non era impostata male, ma che ci siamo complicati da soli spostando poco acutamente alcune pedine.

Volendo possiamo anche dare l'alibi dell'eccessivo nervosismo alle questioni societarie, ma sono professionisti e onestamente da dei professionisti che di mestiere fanno quello di giocare a pallone non mi aspettavo una reazione così eccessiva quando il campo esigeva che la palla venisse giocata il prima possibile.

Spostando l'orizzonte all'intera stagione invece, sono convinto che più del sesto posto non potevamo fare. Nelle 42 giornate abbiamo toccato apici che non mi sarei mai aspettato sia in negativo che in positivo. A questo punto riavvolgo tutto il nastro iniziando a rivedere dall'inizio alla fine cosa sia successo. Siamo partiti con un bel clima la scorsa estate. Poche aspettative e con l'idea di una squadra che dovesse crescere nel giro di un paio d'anni. Nessuno sospettava che avremmo chiuso la stagione al sesto posto e credo che qualcuno avrebbe messo pure la firma. È solo che abbiamo visto un ottimo calcio e ci siamo illusi che si potesse andare avanti con quel ritmo. Ma senza una difesa rapida che coprisse tutti i varchi lasciati da una squadra che aveva come unico scopo fare gol, era oggettivamente impossibile fare punti.

Vuoi che Anderson si è fatto valere e vuoi che è arrivato il recupero di Sabelli, dopo la partita col Foggia, abbiamo perso Fiamozzi e D'Elia che nell'economia della squadra erano essenziali per le folate offensive e abbiamo accantonato Nene che fungeva da perno. La soluzione l'abbiamo trovata in Brienza e Floro Flores ma utilizzabili solo a mezzo servizio. Pian piano abbiamo iniziato a concentrarci sulla fase difensiva e Sabelli, per quanto non sia bravissimo ad attaccare, in difesa e nelle diagonali era il terzino che assicurava maggiore stabilità.

Nel mercato di gennaio la scelta di dare Fiamozzi rimarrà sempre discutibile per me, ma tra quelli da sacrificare era il più ovvio visto che non era nostro e visto che la stagione stava prendendo una strana piega per quanto riguarda le casse finanziarie: che se ne faceva la società di un giocatore che non avrebbe giocato perché da mettere in vetrina erano altri? Ad ogni modo si è provato a lavorare sulla difesa con gli innesti di Diakite, Oikonomou e Balkovec. Quest'ultimo si è rivelato un ottimo difensore e ha migliorato anche le prestazioni di Marrone. In mediana è arrivato Henderson che per un periodo ha vitalizzato la nostra manovra. Ma, una volta che sono stati fissati gli obiettivi, lo staff tecnico ha scelto di puntare ai risultati piuttosto che ad un gioco sbarazzino costruendo una stabilità difensiva. Complice anche una condizione fisica che non ci ha per nulla accompagnato nei mesi iniziali dell'anno abbiamo un attimo faticato ad ingranare, ma poi la squadra è uscita e siamo arrivati alla gara con il Carpi in buone condizioni fisiche e mentali e con una discreta stabilità, nonostante i tanti difetti tecnici della nostra rosa.

Concludo perché sono stato davvero troppo prolisso. La squadra per me, almeno nella stagione regolare, ha fatto quello che doveva fare e che oltre i 70 punti era difficile arrivare. Nei playoff si poteva fare meglio. Detto ciò, ci aspetta un'altra partita, avrei preferito fosse la finale playoff, ma sarà giocata, ancora una volta dagli avvocati e in questo caso mi eclisso da ogni tipo di discorso, perché il calcio si gioca in un rettangolo verde, con due porte, undici uomo e una palla.
Chi sa solo di calcio non sa niente di calcio [Cit. Josè Mourinho]

"Sogna chi non crede che sia tutto qui"

La passione è unica, ed è uguale ad ogni parallelo del mondo...

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda mivienedavomitare » ven giu 08, 2018 14:17


35 punti all'andata, 32 nel ritorno; la squadra non è cresciuta pur avendo cambiato 3 difensori su 4 e trovando dopo le vacanze Anderson ed Henderson (che il loro buon contributo, imprevisto, lo hanno dato).
Con 5 punti in più (solo 2 più dell'andata) forse finivamo in A senza accorgercene.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Luca 79 » ven giu 08, 2018 15:35


mivienedavomitare ha scritto:35 punti all'andata, 32 nel ritorno; la squadra non è cresciuta pur avendo cambiato 3 difensori su 4 e trovando dopo le vacanze Anderson ed Henderson (che il loro buon contributo, imprevisto, lo hanno dato).
Con 5 punti in più (solo 2 più dell'andata) forse finivamo in A senza accorgercene.


Ben detto.

Molti hanno fatto analisi un po' avventurose su quali siano le partite in cui abbiamo buttato punti. Per me sono solo tre: Le due con la Pro Vercelli (ironia della sorte, l'ultima in classifica!) e quella di Pescara.
Perché su quelle tre c'è poco da dire: quando prendi il pareggio sul fischio finale, hai oggettivamente buttato due punti.

E sono 6 punti buttati. Avremmo fatto tutt'altri discorsi, senza che questo cambiasse in alcun modo i discorsi tattici, di rendimento, etc. perché, ripeto, sono tutti punti persi all'ultima azione.

È stata una buona stagione, ma ora restano punti interrogativi su quanto potrà essere usata come base per il futuro. E questo, più delle occasioni buttate durante l'anno, è il vero problema.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda nik » ven giu 08, 2018 20:05


Per uno strano scherzo del destino, vivo vicino Cittadella. Un mio collega di Latina, perciò neutrale, ha visto dal vivo sia la nostra partita che la semifinale del Cittadella con il Frosinone. Mi ha detto che la differenza tra noi e i ciociari è che quando la palla è nella nostra area di rigore è tutto un disastro!
"Il potere risiede dove gli uomini credono che il potere risieda. E' un trucco, un'ombra sul muro. E un uomo molto piccolo è in grado di proiettare un'ombra molto grande."

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Alecuc » ven giu 08, 2018 21:54


tifosobarese92 ha scritto:Allora da dove partire? Facile, dalla fine. Il fischio finale di Cittadella-Bari svilupperà i suoi lunghi strascichi durante questa infinita e focosa estate viste le premesse di questi giorni. Ma prima che si aprano le porte dell'inferno, il tasto rewind è d'obbligo e quindi, prima di analizzare nel complesso la stagione che si è chiusa una settimana fa al Tombolato, direi di analizzare proprio l'ultima gara di questo campionato, che ha sancito la fine della nostra corsa.

A Cittadella è sceso in campo il Bari che per lunghi tratti ha giocato nel girone di ritorno. In tutta onestà ciò che si è visto è stata solo l'ombra del Bari bello e pimpante ammirato nelle ultime 4-5 giornate di campionato. Ciò che è mancata, per certi versi, è stata la condizione fisica. Abbiamo iniziato fortissimo, salvo poi finire le cartucce prestissimo. Probabilmente quel vantaggio che avevamo intravisto sulla condizione fisica si è esaurito nel momento in cui le altre squadre hanno avuto una settimana di tempo per migliorare la propria condizione fisica. Ad ogni modo il Cittadella, come il Bari, attraversava un buon momento e, considerando le ultime due partite, direi che sta attraversando tuttora un buon momento sul piano della tenuta atletica.

Per quanto riguarda l'analisi tattica della partita alcune scelte di Grosso hanno lasciato che il Citadella prendesse quel campo che poi non siamo mai riusciti a riprendere, se non in sporadiche occasioni in cui loro decidevano di rifiatare un attimo. In pratica non li abbiamo mai messi sotto pressione e quando è successo è perché loro dovevano rifiatare. In primo luogo evidenzierei come ci muovevamo pochissimo senza palla e infatti gli unici sbocchi che riuscivamo a trovare erano le linee esterne e raramente è capitato che le ali o i centrocampisti si facessero trovare per vie centrali per verticalizzare l'azione e guadagnare del terreno. All'inizio il lavoro di verticalizzazione lo stava facendo bene Nene, che grazie alla sua tecnica riusciva a vestire panni sia di regista avanzato sia di rifinitore. Questo è durato circa una ventina di minuti fin quando abbiamo giocato con un ordinato 4-3-3 che ci consentiva di bloccare il loro centrocampo. Infatti, se in fase di possesso Nene doveva fare il regista avanzato, in fase di non possesso pressava Iori (o quantomeno gli dava fastidio), lasciando ai difensori del Cittadella l'impostazione. A centrocampo avevamo la perfetta parità numerica con Basha che marcava Chiaretti, Henderson marcava Settembrini e Tello marcava Bartolomei. Dopo il ventesimo, nel tentativo di essere più offensivi, c'è stato lo spostamento di Henderson sulla trequarti, con un Nene più vicino all'area e un centrocampo a due disegnato da Basha e Tello. Se in fase di possesso si poteva guadagnare qualcosa, in fase di non possesso si è consegnato il centrocampo al Cittadella. Per giocare con i due giocatori davanti alla difesa ogni singolo doveva dare il 120% poiché ogni palla persa sarebbe diventata velenosissima, cosa che poi si è avverata poiché sia Henderson, sia Tello e sia Iocolano non azzeccavano un disimpegno.

Consegnando il centrocampo al cittadella, che si aveva Iori e i due centrali di difesa pressati, ma aveva liberi uno tra Settembrini, Bartolomei o Chiaretti, abbiamo iniziato maledettamente a soffrire e perdere metri secondo dopo secondo. La perdita dell'uomo nella zona nevralgica ha influito molto anche sulle palle sporche: Kuoame e Vido, ogni qualvolta che allungavano la squadra ricevendo il lancio della difesa visto che Iori era pressato, mettevano in crisi i nostri due centrali che, come detto spesso, hanno sofferto quasi sempre durante la stagione i lanci lunghi in verticale. Nel momento in cui tentavano di allontanare il pericolo, a causa di una scarsa coordinazione e a anche a causa dell'assenza dell'uomo lì in mezzo, recapitavano la palla ad uno dei centrocampisti del Cittadella.

D'altronde le sostituzioni sono state l'emblema di una gara in cui Grosso ha capito poco. Che ci può stare in realtà, perché ampliando l'arco temporale ci accorgeremmo che Grosso ha sbagliato sempre poco al momento dei cambi. Il risultato sono stati gli ultimi assalti confusionari, in cui l'obiettivo era cercare l'attaccante e sperare che una palla sporca ci desse la possibilità di segnare e infatti cosi è successo. È solo che poi nei supplementari serviva ben altro agli assalti del '90: serviva concentrazione, capacità tattiche e meno errori possibili da parte dei singoli. Nullo di tutto ciò e la sconfitta con tanto di rissa è solo il risultato di una gara che non era impostata male, ma che ci siamo complicati da soli spostando poco acutamente alcune pedine.

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Spostando l'orizzonte all'intera stagione invece, sono convinto che più del sesto posto non potevamo fare. Nelle 42 giornate abbiamo toccato apici che non mi sarei mai aspettato sia in negativo che in positivo. A questo punto riavvolgo tutto il nastro iniziando a rivedere dall'inizio alla fine cosa sia successo. Siamo partiti con un bel clima la scorsa estate. Poche aspettative e con l'idea di una squadra che dovesse crescere nel giro di un paio d'anni. Nessuno sospettava che avremmo chiuso la stagione al sesto posto e credo che qualcuno avrebbe messo pure la firma. È solo che abbiamo visto un ottimo calcio e ci siamo illusi che si potesse andare avanti con quel ritmo. Ma senza una difesa rapida che coprisse tutti i varchi lasciati da una squadra che aveva come unico scopo fare gol, era oggettivamente impossibile fare punti.

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Nel mercato di gennaio la scelta di dare Fiamozzi rimarrà sempre discutibile per me, ma tra quelli da sacrificare era il più ovvio visto che non era nostro e visto che la stagione stava prendendo una strana piega per quanto riguarda le casse finanziarie: che se ne faceva la società di un giocatore che non avrebbe giocato perché da mettere in vetrina erano altri? Ad ogni modo si è provato a lavorare sulla difesa con gli innesti di Diakite, Oikonomou e Balkovec. Quest'ultimo si è rivelato un ottimo difensore e ha migliorato anche le prestazioni di Marrone. In mediana è arrivato Henderson che per un periodo ha vitalizzato la nostra manovra. Ma, una volta che sono stati fissati gli obiettivi, lo staff tecnico ha scelto di puntare ai risultati piuttosto che ad un gioco sbarazzino costruendo una stabilità difensiva. Complice anche una condizione fisica che non ci ha per nulla accompagnato nei mesi iniziali dell'anno abbiamo un attimo faticato ad ingranare, ma poi la squadra è uscita e siamo arrivati alla gara con il Carpi in buone condizioni fisiche e mentali e con una discreta stabilità, nonostante i tanti difetti tecnici della nostra rosa.

Concludo perché sono stato davvero troppo prolisso. La squadra per me, almeno nella stagione regolare, ha fatto quello che doveva fare e che oltre i 70 punti era difficile arrivare. Nei playoff si poteva fare meglio. Detto ciò, ci aspetta un'altra partita, avrei preferito fosse la finale playoff, ma sarà giocata, ancora una volta dagli avvocati e in questo caso mi eclisso da ogni tipo di discorso, perché il calcio si gioca in un rettangolo verde, con due porte, undici uomo e una palla.


Disamina a dir poco perfetta. Da vero intenditore di calcio! Ti faccio i miei complimenti, anche perché condivido tutto ciò che hai scritto.
IL MARE NEGLI OCCHI , IL SOLE NEL CUORE , BARI A TE GIURO ETERNO AMORE.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda dareios » sab giu 09, 2018 14:05


Ho un'opinione diversa da quella del grande amico TB92 sulla partita con il citta e sull'intera stagione del Bari.
Con il citta, secondo me, grosso ha giocato inizialmente per non subire gol, sperando nella bagarre finale e forse in una presunta superiorità atletica dei nostri, ipotesi poi smentita dai fatti; d'altronde lo stesso TB92 nota che Nené ha giocato da regista, da rifinitore, da fac totum tranne che da centravanti, infatti in area avversaria non c'era nessun biancorosso, un film visto dall'inizio del campionato. Per tacere poi dell'isterismo finale dei nostri giocatori che può essere un segnale di quel male oscuro dello spogliatoio che Basha ha in qualche modo svelato parlando di scarso impegno di qualcuno nel corso del campionato.

Il bilancio complessivo per me è disastroso: una rosa che avrebbe fatto invidia a diverse società della serie A è stata gestita maldestramente da un allenatore inesperto e ostinato nel suo credo guardiolista rivelatosi oltre che noiosissimo anche controproducente. Un allenatore incapace di sfruttare gli effetti del primo posto in classifica, andando a perdere a entella, contro una squadraccia infame. Se poi questo allenatore andrà in A a salvare qualche squadretta di seconda fascia, non mi interessa e non avrò rimpianti ricordando lo squallore dei continui retropassaggi.

La mancata promozione ha comportato i previsti disastri per una società appesa a una fideiussione del Liechtenstein. Stanno uscendo fuori tutte le magagne e mi auguro che la GdF faccia per intero il suo dovere ripulendo il Bari da r*******i e professionisti parassiti, sempre pronti a sciacallare sul Bari e che hanno inciso negativamente sui bilanci, prendendo emolumenti non dovuti. Il tempo di chi vuol fare ricotta sul Bari è scaduto, è venuto invece il momento di rinnovare, anche ripartendo da zero, se proprio necessario; cmq mi auguro che la nuova società possa mantenere la serie B, ma la serie dove giocherà il nuovo Bari non è fondamentale, è fondamentale invece che chi si occuperà del Bari abbia in testa solo ed esclusivamente un progetto sportivo, che miri a traguardi ambiziosi attraverso investimenti oculati. Eventuali guadagni dovranno scaturire solo ed esclusivamente dal conseguimento di quei traguardi (aumento di abbonamenti e di biglietti, diritti tv, plusvalenze varie etc etc).

La forza del Bari è il suo pubblico, forse l'ottavo o forse il decimo d'Italia, e da lì si deve ripartire, non da stadio e terreni adiacenti. Basta con i caseifici, basta con i professionisti che "gestiscono" il Bari; per la gestione oculata del Bari servono solamente un ragioniere e un segretario, magari stipendiati dal Comune stesso.

E sempre FORZA BARI.
PER UN GRANDE BARI: MATARRESE VATTENE
La proprietà è un furto, la multiproprietà è un multifurto: DE LAURENTIIS VATTENE

«un uomo deve sempre lottare per le proprie idee; se non lo fa è perché o non valgono niente le sue idee o non vale niente lui» (Ezra Pound)

Almiron: "Una grande? Spero di far diventare grande il Bari" (15.09.2010)

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda facciawestern » sab giu 09, 2018 20:44


il romanticismo sportivo del persiano è così profondo e sospiroso da colorarsi talora di tinte cupe e crepuscolari: ma forse proprio da questo tipo di approccio, così anacronistico da riuscire sconveniente e inammissibile agli addetti ai lavori, può saltar fuori qualcosa di buono. il problema è che anche gli assunti di giambusta sembravano prendere questa direzione e poi soltanto una fumata antracite abbiamo visto innalzarsi e appestare l'ambiente e disperdersi fin dove vengono coltivate le vigne da cui è prodotto il botromagno e fino alle piantagioni di tè delle cameron highlands. il triangolo calcio-business-politica è talmente solido da essere considerato una linea retta sulla quale insistono i tre lati-segmenti dalle lunghezze variabili alla bisogna. sicché il ragionamento persiano potrebbe far acqua da tutte le parti oppure, all'opposto, essere raccolto da un canale irriguo e abbeverare gli alberelli-tifosi solobaresi. peccato però che i tifosi non possono che partecipare passivamente alla cosa barese, chi può gestire la società e deve guardare a un certo orizzonte, utopico quanto si vuole, non è nelle condizioni di muoversi nella direzione persiana. così fosse, non sarebbe arrivato a gestire una società di questo tipo: avrebbe impostato in altro modo il suo modus vivendi. lo iato, per come la vedo io, è tutto in questo semplice assioma. pure, non è una resa perché proprio dei giancaspro e giambusta s'ha bisogno per andare avanti o partire dalle categorie inferiori. finché, beninteso, mbrandsa o chi per lui faccia un passo avanti e decida di abdicare al cliché e... ma, ecco, non ci sono mbrandsas che tengono, non esisterebbero mbrandsas solo che avessero mosso mezzo passo in codesta direzione. l'impasse è difficilmente eliminabile e la falange dei persiani può soltanto scrutare e lamentare vulnera che possono essere riguardati come bonus. sperando che mbrandsa colga, del che dubito, e s'immusonisca e deragli, prenda un binario morto e spinga a tavoletta sul pedale sapendo che il binario è cieco e dà su un orrido sulle cui pareti siamo assiepati noi tifosi solosolobaresi medi a goderci lo spettacolo di mbr che si sta suicidando per noi che stiamo scrutando lui che si sta suicidando per noi che ecc...

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Tuco » lun giu 11, 2018 17:20


Epilogo deludente, l'aver allestito un teatrino alle spalle della squadra prendendola in giro, ha solo caricato di nervosismo i giocatori tenendoli inutilmente sulle spine per una settimana oltre il previsto. Risultato, non solo abbiamo perso il vantaggio meritato sul campo di avere 2 risultati a disposizione, ma abbiamo anche scaricato una squadra che nelle ultime 4 partite era in forma. A cittadella tanto per non cambiare, non abbiamo perso ma questo non è bastato anzi, alla fine i nervi sono completamente saltati a dimostrazione del fatto che la presa per il culo non è stata di certo ne piacevole ne di aiuto. Ma questo oggi è solo l'ultimo dei pensieri perchè il teatrino che ci è costato lo spareggio ha svelato un retroscena ben più preoccupante ovvero siamo alla canna del gas, stiamo di nuovo fallendo. Stavolta però non c'è una società pulita dai debiti da prendere con 3/4 milioni di investimento iniziale, bensì una società già indebitata per diversi milioni. E se 4 anni fa si affacciarono 4 scalzacani, di cui 2 visti all'opera, oggi chi è il folle che si imbarca in questa società? Il calcio costa e non si fa con i biglietti a 5 euro( e nonostante questo una tifoseria che si spaccia per transessuale pur di avere il biglietto ad 1 euro) ci sono soldi da dover anticipare e bilanci da chiudere in perdita perchè i costi sono superiori agli introiti almeno in serie B. Me lo vedo il Comune di Bari a spendere 10/12 milioni l'anno per la squadra, ma anche la metà...
In ultimo due parole su Grosso. Che vada via è cosa abbastanza scontata come sospettavo da quando si è tappato la bocca per oltre 2 mesi. Che se ne vada senza nemmeno salutare è cosa assolutamente indecorosa e poco dignitosa per quei 15 mila tifosi che bene o male ogni 15 giorni sono venuti a sostenere sempre la squadra e non hanno mai dato fastidio, specie a lui. Poi si può discutere per mesi sul suo operato, ognuno ha il suo parere, ma la chiosa finale non è dignitosa. Come tutti gli altri, passerà nel dimenticatoio anche lui.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda mivienedavomitare » mar giu 12, 2018 9:18


Tuco ha scritto:Epilogo deludente, l'aver allestito un teatrino alle spalle della squadra prendendola in giro, ha solo caricato di nervosismo i giocatori tenendoli inutilmente sulle spine per una settimana oltre il previsto. Risultato, non solo abbiamo perso il vantaggio meritato sul campo di avere 2 risultati a disposizione, ma abbiamo anche scaricato una squadra che nelle ultime 4 partite era in forma. A cittadella tanto per non cambiare, non abbiamo perso ma questo non è bastato anzi, alla fine i nervi sono completamente saltati a dimostrazione del fatto che la presa per il culo non è stata di certo ne piacevole ne di aiuto. Ma questo oggi è solo l'ultimo dei pensieri perchè il teatrino che ci è costato lo spareggio ha svelato un retroscena ben più preoccupante ovvero siamo alla canna del gas, stiamo di nuovo fallendo. Stavolta però non c'è una società pulita dai debiti da prendere con 3/4 milioni di investimento iniziale, bensì una società già indebitata per diversi milioni. E se 4 anni fa si affacciarono 4 scalzacani, di cui 2 visti all'opera, oggi chi è il folle che si imbarca in questa società? Il calcio costa e non si fa con i biglietti a 5 euro( e nonostante questo una tifoseria che si spaccia per transessuale pur di avere il biglietto ad 1 euro) ci sono soldi da dover anticipare e bilanci da chiudere in perdita perchè i costi sono superiori agli introiti almeno in serie B. Me lo vedo il Comune di Bari a spendere 10/12 milioni l'anno per la squadra, ma anche la metà...
In ultimo due parole su Grosso. Che vada via è cosa abbastanza scontata come sospettavo da quando si è tappato la bocca per oltre 2 mesi. Che se ne vada senza nemmeno salutare è cosa assolutamente indecorosa e poco dignitosa per quei 15 mila tifosi che bene o male ogni 15 giorni sono venuti a sostenere sempre la squadra e non hanno mai dato fastidio, specie a lui. Poi si può discutere per mesi sul suo operato, ognuno ha il suo parere, ma la chiosa finale non è dignitosa. Come tutti gli altri, passerà nel dimenticatoio anche lui.


Stiamo per assistere alla scomparsa della nostra squadra dai campionati professionistici e leggo solo una continua ed inutile schermaglia tra paparestiani e giancaspriani con infiltrazioni dei sopravvissuti della dinastia andriese. Pare sia più importante chi possa essere il presidente rispetto al campionato che dovremo, forse, giocare.
Ho sperato che Giancaspro avrebbe fatto meglio del suo predecessore, non ci sarebbe voluto molto in verità, ma così non è stato e ciò mi addolora per il destino della mia squadra e non mi rendo conto di come sia possibile anche il solo ironizzare su una situazione tanto compromessa.
La barca affonda ed i topi scappano, ci stà è cosa nota. Quello che stona è che il timoniere fugga nottetempo senza degnare di una sola parola tutti quelli, la maggioranza, che lo hanno difeso a spada tratta sui social e sui giornali e tutti quelli che in campo non lo hanno mai fischiato. Quindi quando andò a vedersi Benevento-Verona il suo vero obiettivo era solo quello di stringere la mano al presidente scaligero. Un pessimo allenatore ed anche un uomo meschino. Rimpiango solo di non poter vedere cosa avrebbe potuto fare la stessa squadra affidata nelle mani di un allenatore vero. Cosmi era distrutto quando fu sconfitto col suo Trapani, Grosso era sorridente, disteso e non vedeva l'ora di andare in vacanza dopo la vergognosa prestazione della sua squadra a Cittadella. Ma lui è un campione del mondo e tutto può.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Luca 79 » mar giu 12, 2018 14:44


mivienedavomitare ha scritto:
Tuco ha scritto:Epilogo deludente, l'aver allestito un teatrino alle spalle della squadra prendendola in giro, ha solo caricato di nervosismo i giocatori tenendoli inutilmente sulle spine per una settimana oltre il previsto. Risultato, non solo abbiamo perso il vantaggio meritato sul campo di avere 2 risultati a disposizione, ma abbiamo anche scaricato una squadra che nelle ultime 4 partite era in forma. A cittadella tanto per non cambiare, non abbiamo perso ma questo non è bastato anzi, alla fine i nervi sono completamente saltati a dimostrazione del fatto che la presa per il culo non è stata di certo ne piacevole ne di aiuto. Ma questo oggi è solo l'ultimo dei pensieri perchè il teatrino che ci è costato lo spareggio ha svelato un retroscena ben più preoccupante ovvero siamo alla canna del gas, stiamo di nuovo fallendo. Stavolta però non c'è una società pulita dai debiti da prendere con 3/4 milioni di investimento iniziale, bensì una società già indebitata per diversi milioni. E se 4 anni fa si affacciarono 4 scalzacani, di cui 2 visti all'opera, oggi chi è il folle che si imbarca in questa società? Il calcio costa e non si fa con i biglietti a 5 euro( e nonostante questo una tifoseria che si spaccia per transessuale pur di avere il biglietto ad 1 euro) ci sono soldi da dover anticipare e bilanci da chiudere in perdita perchè i costi sono superiori agli introiti almeno in serie B. Me lo vedo il Comune di Bari a spendere 10/12 milioni l'anno per la squadra, ma anche la metà...
In ultimo due parole su Grosso. Che vada via è cosa abbastanza scontata come sospettavo da quando si è tappato la bocca per oltre 2 mesi. Che se ne vada senza nemmeno salutare è cosa assolutamente indecorosa e poco dignitosa per quei 15 mila tifosi che bene o male ogni 15 giorni sono venuti a sostenere sempre la squadra e non hanno mai dato fastidio, specie a lui. Poi si può discutere per mesi sul suo operato, ognuno ha il suo parere, ma la chiosa finale non è dignitosa. Come tutti gli altri, passerà nel dimenticatoio anche lui.


Stiamo per assistere alla scomparsa della nostra squadra dai campionati professionistici e leggo solo una continua ed inutile schermaglia tra paparestiani e giancaspriani con infiltrazioni dei sopravvissuti della dinastia andriese. Pare sia più importante chi possa essere il presidente rispetto al campionato che dovremo, forse, giocare.
Ho sperato che Giancaspro avrebbe fatto meglio del suo predecessore, non ci sarebbe voluto molto in verità, ma così non è stato e ciò mi addolora per il destino della mia squadra e non mi rendo conto di come sia possibile anche il solo ironizzare su una situazione tanto compromessa.
La barca affonda ed i topi scappano, ci stà è cosa nota. Quello che stona è che il timoniere fugga nottetempo senza degnare di una sola parola tutti quelli, la maggioranza, che lo hanno difeso a spada tratta sui social e sui giornali e tutti quelli che in campo non lo hanno mai fischiato. Quindi quando andò a vedersi Benevento-Verona il suo vero obiettivo era solo quello di stringere la mano al presidente scaligero. Un pessimo allenatore ed anche un uomo meschino. Rimpiango solo di non poter vedere cosa avrebbe potuto fare la stessa squadra affidata nelle mani di un allenatore vero. Cosmi era distrutto quando fu sconfitto col suo Trapani, Grosso era sorridente, disteso e non vedeva l'ora di andare in vacanza dopo la vergognosa prestazione della sua squadra a Cittadella. Ma lui è un campione del mondo e tutto può.


Permettimi, ma io credo che tutto parta dalla radice, e il commento su squadra e allenatore ha senso quando la società è fuori discussione.
E in questo caso, la società non lo è.

Infatti, guarda caso, dopo Basha anche l'agente di Micai ha detto che "la società è artefice dell'eliminazione".
Se i giocatori si stanno sentendo liberi di parlare così, vuol dire che c'è un'aria da 'liberi tutti' e che i giocatori stessi pensano che Grosso abbia fatto bene ad andar via.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda mivienedavomitare » mar giu 12, 2018 16:01


Luca 79 ha scritto:
mivienedavomitare ha scritto:
Tuco ha scritto:Epilogo deludente, l'aver allestito un teatrino alle spalle della squadra prendendola in giro, ha solo caricato di nervosismo i giocatori tenendoli inutilmente sulle spine per una settimana oltre il previsto. Risultato, non solo abbiamo perso il vantaggio meritato sul campo di avere 2 risultati a disposizione, ma abbiamo anche scaricato una squadra che nelle ultime 4 partite era in forma. A cittadella tanto per non cambiare, non abbiamo perso ma questo non è bastato anzi, alla fine i nervi sono completamente saltati a dimostrazione del fatto che la presa per il culo non è stata di certo ne piacevole ne di aiuto. Ma questo oggi è solo l'ultimo dei pensieri perchè il teatrino che ci è costato lo spareggio ha svelato un retroscena ben più preoccupante ovvero siamo alla canna del gas, stiamo di nuovo fallendo. Stavolta però non c'è una società pulita dai debiti da prendere con 3/4 milioni di investimento iniziale, bensì una società già indebitata per diversi milioni. E se 4 anni fa si affacciarono 4 scalzacani, di cui 2 visti all'opera, oggi chi è il folle che si imbarca in questa società? Il calcio costa e non si fa con i biglietti a 5 euro( e nonostante questo una tifoseria che si spaccia per transessuale pur di avere il biglietto ad 1 euro) ci sono soldi da dover anticipare e bilanci da chiudere in perdita perchè i costi sono superiori agli introiti almeno in serie B. Me lo vedo il Comune di Bari a spendere 10/12 milioni l'anno per la squadra, ma anche la metà...
In ultimo due parole su Grosso. Che vada via è cosa abbastanza scontata come sospettavo da quando si è tappato la bocca per oltre 2 mesi. Che se ne vada senza nemmeno salutare è cosa assolutamente indecorosa e poco dignitosa per quei 15 mila tifosi che bene o male ogni 15 giorni sono venuti a sostenere sempre la squadra e non hanno mai dato fastidio, specie a lui. Poi si può discutere per mesi sul suo operato, ognuno ha il suo parere, ma la chiosa finale non è dignitosa. Come tutti gli altri, passerà nel dimenticatoio anche lui.


Stiamo per assistere alla scomparsa della nostra squadra dai campionati professionistici e leggo solo una continua ed inutile schermaglia tra paparestiani e giancaspriani con infiltrazioni dei sopravvissuti della dinastia andriese. Pare sia più importante chi possa essere il presidente rispetto al campionato che dovremo, forse, giocare.
Ho sperato che Giancaspro avrebbe fatto meglio del suo predecessore, non ci sarebbe voluto molto in verità, ma così non è stato e ciò mi addolora per il destino della mia squadra e non mi rendo conto di come sia possibile anche il solo ironizzare su una situazione tanto compromessa.
La barca affonda ed i topi scappano, ci stà è cosa nota. Quello che stona è che il timoniere fugga nottetempo senza degnare di una sola parola tutti quelli, la maggioranza, che lo hanno difeso a spada tratta sui social e sui giornali e tutti quelli che in campo non lo hanno mai fischiato. Quindi quando andò a vedersi Benevento-Verona il suo vero obiettivo era solo quello di stringere la mano al presidente scaligero. Un pessimo allenatore ed anche un uomo meschino. Rimpiango solo di non poter vedere cosa avrebbe potuto fare la stessa squadra affidata nelle mani di un allenatore vero. Cosmi era distrutto quando fu sconfitto col suo Trapani, Grosso era sorridente, disteso e non vedeva l'ora di andare in vacanza dopo la vergognosa prestazione della sua squadra a Cittadella. Ma lui è un campione del mondo e tutto può.


Permettimi, ma io credo che tutto parta dalla radice, e il commento su squadra e allenatore ha senso quando la società è fuori discussione.
E in questo caso, la società non lo è.

Infatti, guarda caso, dopo Basha anche l'agente di Micai ha detto che "la società è artefice dell'eliminazione".
Se i giocatori si stanno sentendo liberi di parlare così, vuol dire che c'è un'aria da 'liberi tutti' e che i giocatori stessi pensano che Grosso abbia fatto bene ad andar via.


Permettimi, ma non è così. Sei tu sei un professionista e vieni comunque pagato, ti devi comportare da professionista. Anche se la tua azienda fosse allo sbando, non puoi sottrarti al tuo impegno contrattuale fino a quando viene onorato. Un chirurgo che lavora nel privato non può lasciare il paziente sul tavolo operatorio solo perché si è trovato un altro impiego; semplicemente non può farlo.
L'aria del probabile "liberi tutti" è, come potrai ben capire, una scusante non accettabile. Diverso è il caso di un giocatore a fine contratto. È vero che nel calcio è consentito quasi tutto, ma ci sono comunque comportamenti da professionisti da salvaguardare. Gattuso ha portato avanti un intero campionato in modo onorevole e quasi senza stipendio, ma ha sempre avuto rispetto dei tifosi che non hanno mai avuto colpe.
Avrei potuto capire se tutti i tifosi baresi fossero stati come me che l'ho criticato in tempi non sospetti, ma così non è stato perchè moltissimi lo hanno difeso in ogni modo; loro, almeno, una parola l'avrebbero meritata. A me resta la consolazione, amara, di aver capito per tempo la reale sostanza dell'allenatore e dell'uomo. Probabilmente mi ha giovato l'aver vissuto qualche tempo in un ambiente dove si sono vinti anche alcuni scudetti (primavera e campionato). Se riuscissimo a mantenere la categoria, credetemi, non avremmo perso proprio niente.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda soldato Jocker » mar giu 12, 2018 17:44


....penso che nessuno di noi, fino a prova contraria, abbia gli strumenti sufficienti e necessari per valutare l'uomo Fabio Grosso.... e se ti può interessare, nel risparmiarmi quella inutile sequela di frasi fatte, buone per ogni piazza e ogni occasione,mi ha fatto solo un favore: tutte le conferenze stampa di questo mondo non mi avrebbero reso felice quanto se avesse messo Diakite al posto di una punta nei minuti finali di quel famoso Pescara-Bari, non so se mi spiego....
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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda mivienedavomitare » mar giu 12, 2018 20:13


Credimi, non ti capisco. Poni l'accento su una pagliuzza e non hai notato ben altro.
Lo ritenevo e lo ritengo un allenatore scarso; come uomo, invece, un raccomandato presuntuoso e meschino.
Sei libero, ovviamente, di pensarla nel modo opposto.

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