da tifosobarese92 » ven giu 29, 2018 18:10
Tante analogie tra il Bari di Grosso e la Germania di Low non le trovo. Non mi trovate d'accordo sullo stile di gioco, perché i tedeschi molto spesso hanno scelto vie esterne e quindi si sono concentrati sulle sovrapposizione di Kimmich ed Hector per avvolgere l'avversario nella manovra e sfruttare in un secondo momento i tre trequartisti alle spalle di Werner. Noi, invece, quando giocavamo con questa soluzione di gioco, ossia con il 4-2-3-1, avevamo Brienza alle spalle di Floro Flores con quest'ultimo che dava profondità e con Brienza che accorciava il reparto. Una soluzione un po' diversa da quella tedesca considerando che Ozil si abbassava quasi sempre sulla linea di Kross e Khedira, lasciando chilometri tra se e Wemer. Un po' meglio quando c'era Gomez che con la Svezia ha fatto reparto da solo, ma perché è un numero 9, quello che in tempi antichi era chiamato attaccante di razza e che in una squadra che deve vincere il mondiale non deve mancare mai, anche perché Wemer quando è stato messo a sinistra ha fatto vedere tante buone cose.
Detto ciò, un mondiale non è paragonabile ad un campionato, dove adesso anche un fallo tattico può pregiudicarti la qualificazione al turno successivo (Senegal docet). Gli episodi contano più della struttura di gioco e le vittorie passano dalla solidità difensiva di una squadra, perché in un mondiale o in un europeo, in cui il massimo delle partite sono 7 e almeno 5 sono uno scontro diretto, conta non subire gol. E la dimostrazione, rimanendo in tema Germania, ce l'ha data il Messico, che giocando un calcio per lo più verticale contro i tedeschi e contro la Corea, non ha saputo mantenere i nervi saldi contro una Svezia che gioca con il metodo più antico del mondo ovvero catenaccio e ripartenza, schiacciando tutta la squadra sul limite dell'area e snaturando la sua essenza dopo che ha subito gol. Anche perché molto spesso si chiede ad una squadra di mantenere la propria identità , ma è molto difficile farlo quando ci sono avversari che sanno difendersi bene, come appunto lo Svezia.
Infine chiudo il capitolo Germania, prima di passare a quello spagnolo, che non è tanto diverso, dicendo che questa Germania, a parte che è partita con un velo di presunzione che in un mondiale nessuno si può permettere, neanche i campioni uscenti, non è quella che ha dominato il mondiale brasiliano: è invecchiata di 4 anni, è meno forte in difesa (Hummels e Boateng non sono gli stessi di 4 anni e non ci sono Lham e Howedes), non ha tantissimi cambi di qualità in mediana e in attacco non ci sono signori come Klose o Podolski. È una nazionale diversa rispetto a quella che ha alzato la coppa al Maracana, i cui punti cardine sono semplicemente meno brillanti fisicamente e il ricambio generazionale non è stato completo. Mettiamoci anche qualche errore di Low nella gestione di alcune partite e l'eliminazione non è cosi scandalosa. Questo non cambia che se Hummels la prende all'85' il Messico va a casa e la Germania ancora in Russia.
Capitolo Spagna: sarà tiki-tiki o tiki-taka ma giocano da sempre così. Non è stato mica Pep a portare in Spagna il Tiki-Taka, gli spagnoli giocano cosi e non vedo perché dovremmo lamentarcene. È un modo come un altro di interpretare il gioco del calcio e lo insegnano così ai loro ragazzi nelle scuole calcio. Ad ogni modo, sono arrivati primi nel girone e non vedo un fallimento. Inoltre nel loro gruppo a parte Cristiano Ronaldo hanno trovato l'Iran che è una squadra davvero molto organizzata che fa delle difesa il suo punto forte. Quello che ormai passa è che non esistono più squadre materasso e che tutte, chi più e chi meno, sa difendersi discretamente. Questo perché il calcio si evolve così come si evolve la società e di conseguenze molte squadre hanno studiato le contromisure per giocarsela contro le squadre più forti che per inerzia proveranno sempre a fare la partita, poiché il pallone va sempre dai calciatori più tecnici e di certo ad un difensore palla o gamba o ad un centrocampista tutto cuore e polmoni non si può chiedere di inventare la giocata, perché tanto non la sa fare.
Capitolo argentina. Mi servirebbero ore per spiegare cosa non va nell'albiceleste. La prima cosa che non va è che non è Sampaoli a fare le formazione. Oddio, forse è meglio così, perché quando le ha fatte lui l'Argentina era improponibile. Poi ci sarebbe Mascherano che boh perché gioca ancora a pallone, Messi che in un contesto in cui non è il cuore dell'azione diventa un fantasma e che poi quando gli si mette la punta che accorcia e lui che taglia (altro caso più unico che raro) va a fare gol. La situazione argentina è troppo difficile e si scontra con quella che è la complessità del calcio moderno, perché se nel 1986 l'Argentina vinceva un mondiale dando la palla al calciatore più forte del mondo, nel 2018 non basta (poi possiamo anche discutere su chi è il migliore al mondo attualmente, sicuramente Messi è tra i tre migliori al mondo).
Concludo il mio pensiero: credo che non si possano paragonare le nazionali ai club. Il lavoro che fa un selezionatore è diverso da quello che fa un allenatore. Inoltre credo che il calcio stia vivendo un periodo di transizione e sta cambiando ancora una volta il suo volto. Al talento vero e puro si preferisce corsa e fisico, e pian piano un po' tutti stanno ritornando a giocare con la prima punta strutturata e ad abbandonare l'idea del falso nueve, che nelle sempre più macchiavelliche difese si perde molto facilmente, e questo perché, ritornando al discorso fatto in precedenza, anche le nazionali che per decenni sono state solo comparse, oggi sono organizzate e hanno settori giovanili che formano calciatori buoni.
Poi rimangono sempre i numeri, che affermano tutto il contrario: delle 16 squadre qualificate 10 sono europee e 4 sono sudamericane, a conferma del fatto che la geografia del calcio cambia principalmente all'interno dei continenti, ma non è cambiata tra i continenti.
Chi sa solo di calcio non sa niente di calcio [Cit. Josè Mourinho]
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Sogna chi non crede che sia tutto qui"
La passione è unica, ed è uguale ad ogni parallelo del mondo...https://www.youtube.com/watch?v=_h-rYD2xrwc"Vamos, vamos Chape, vamos vamos Chape" ... Ciao ragazzi, le vostre medaglie il nostro dolore.