L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

[mivienedavomitare]

.... l'errore più grave commesso in questi anni è stato l'approssimazione, figlia della fretta di raggiungere la A con risorse evidentemente non all'altezza, che ha trasformato il tutto in un azzardo costante, che ci ha portato alla rovina.... ecco, visto lo scarso tempo a disposizione, credo sarà molto difficile per la nuova società creare una squadra da subito competitiva e pronta al salto di categoria, ma dico io, trasformiamo questo limite in una risorsa, scegliamo un progetto, intanto sostenibile, e che, nel medio lungo termine, ci riporti stabilmente nel calcio che conta, senza voli pindarici o promesse assurde, mettendo il progetto sportivo veramente al centro di tutto..... solo così dimostreremmo di aver realmente imparato dalle nefaste esperienze appena vissute....

Condivido tutto della tua analisi - ho ripetuto sommessamente negli ultimi mesi che, per me, le due ultime proprieta' che si sono succedute erano le due facce della stessa medaglia - due speculatori che hanno cercato di imbellettare il nulla, tentare il colpaccio della serie A con giocatori rottamati dalla massima categoria, allettati con contratti pluriennali ed inadeguati per la serie B, e qualche giovincello, per poi passare all'incasso. L'uno (belli capelli) cercando di mettere su una struttura societaria da squadra europea, l'altro attraverso una gestione fosca e torbida, anni'70, cercando di accaparrarsi la concessione dello stadio per dare sostanza e consistenza al pacchetto. Oggi sento addetti ai lavori , presunti investitori, osservatori del mondo del calcio commentare che non si puo' fallire per 3-4 milioni ....non sono i 3-4 milioni, ma la reputazione di fogna, la loscaggine, l'inadeguatezza morale di chi era al comando. Una persona che imbottisce il C.d.A. di avvocati, i suoi avvocati consigliori, che messaggio manda al suo universo di riferimento? Passa inosservato al ragazzetto che passa la sua giornata nella sua cameretta a smanettare sulla tastiera del suo PC e a fare striscioni e screensavers, ma un audience di persone temprate dalla vita questi passaggi li mettono nella lente di ingrandimento.

E' andata cosi ...ancora una volta, ma questa mazzata non e' una delle tante. Questa e' diversa, molto diversa che, al netto delle maramalderie di un vigliacco, lestofante, farabutto (gli sto pregando la piu' brutta morte che un essere umano possa capitare da svariati giorni), mette in evidenza la qualita' umana ed il livello professionale del livello imprenditoriale della nostra citta'/regione. Il problema e' di fondo, mancano i costruttori di ricchezza, quelli che sanno che il costruire passa attraverso il tempo, le competenze e la tenacia di una visione a lungo termine. Questa e' la generazione dei rivoltatori di frittate ...vedi quell'altro pusillanime, rikottaro che si e' avventato sul cadavere ancora caldo con una operazione truffaldina, adesso leggo ritirata, fatta passare per un "atto di amore" verso la citta' ...si, si ...l'atto di amore verso chi gli e' stramurt' in croce!

Sara' dura, durissima ...ma l'amore verso quei colori, quella maglia, quel nome, quella identita' che ci appartiene non conosce categorie ed ha una DIGNITA', che noi tutti adesso dobbiamo difendere, perche' non cada nuovamente in mani indegne ...specie quelle affiancate da politici ed avvocati-ultras.

Pace & Bene e SEMPRE, SEMPRE, SEMPRE Forza Bari!

Direi ... PERFETTA DISAMINA.
Bisogna far capire ai più giovani che ci vorrà tempo e pazienza per costruire basi solide. In un'epoca del tutto e subito sarà possibile ?

[tifosobarese92]

Dopo che sarà finito tutto e inizieremo il nuovo ciclo, vi troverò in queste pagine a parlare di moduli, movimenti e tutto quanto?

[AdriAMB]

Difficilmente riuscirò a guardare il Bari in D, visto che non c'è nessuna copertura televisiva

[soldato Jocker]

Dopo che sarà finito tutto e inizieremo il nuovo ciclo, vi troverò in queste pagine a parlare di moduli, movimenti e tutto quanto?

....sono sicuro che troveremo il modo di vedere i campetti di periferia anche a centinaia di chilometri di distanza, e troveremo il modo di parlare di litigare per moduli e giocatori anche in queste categorie..... rimaniamo pur sempre baresi, no?

[il puma]

"Utòpia" di dareios da roma è un libro che comprerei e leggerei veramente con piacere. Ma un libro è un libro, non la realtà.
Io credo che in questo momento serva una figura impreditoriale forte (magari affiancata da altri imprenditori di comprovata specchiatezza) e un management costituito da gente esperta, non di arruffoni alla prima esperienza, per giunta senza avere qualità e competenze specifiche.
Basta avventurieri, basta improvvisazioni.
E, cosa più importante, i tifosi devono fare i tifosi, gli imprenditori devono fare gli imprenditori. Già sto fiutando l'aria che tira a Bari, con le solite ondate di proposte di azionariato popolare che sono solo volàno per i soliti vetrinisti di infilarsi nelle questioni societarie. Io non capisco perchè a Bari i tifosi non possano solo tifare e debbano per forza trovare modo di mettere bocca nelle questioni societarie (vedi il famoso posto in cda che qua e là si reclama), questioni che invece dovrebbero essere affidate unicamente a professionisti e a gente con competenze.
Il nostro ruolo, da tifosi, dovrebbe essere vigilare sugli eventuali acquirenti, così come è stato ben fatto con Canonico, nient'altro.
La commistione imprenditori-tifosi-giornalisti, credo sia un male del nostro ambiente che dà luogo ad effetti aberranti come l'esaltazione di un giornalista tifoso che piange, la disinformazione di tifosi-giornalisti del web improvvisati, l'esaltazione del tifoso random che mendica attenzioni da imprenditori o pseudotali che si mostrano puntualmente delle sòle.
Questo tessuto sociale ha prodotto Paparesta e Giancaspro e sbaglieremmo a considerarli un'eccezione. Ci sono tanti altri Paparesta e Giancaspro pronti ad assaltare la società per meri scopi di immagine e vanagloria, la città ne è piena, ognuno di noi ne conosce tanti, con i soldi e senza soldi, animati unicamente dall'ambizione dell'apparire. Ecco, questo dobbiamo evitare, che si ripeta la tragicommedia degli ultimi quattro anni cercando di crescere anche come coscienza critica di tifoseria. Difficile, lo so, ma non impossibile. Il mio è un auspicio più che altro, sono preparato al peggio, che vedremo da qui in poi.
In ogni caso la certezza è che il pallone tornerà a rotolare, non importa la categoria, ma noi staremo lì e qui a raccontare.

[CoronariaSalomone]

Il primo passo deve partire dal Sindaco che deve proporre alla giunta la redazione e l’approvazione di un avviso pubblico di manifestazione di interesse, la redazione deve essere strutturata con competenza, bisognerebbe affidarla ad una commissione garante con espertice giuridiche, economiche e sportive, perchè saranno proprio i requisiti a poter rappresentare lo spartiacque tra progetti sostenibili o progetti utopici, tra soggetti collusi e soggetti affidabili.

I tempi sono ristretti, adesso occorre intercettare e coinvolgere le risorse baresi disposte te a donare il proprio sapere, la propria professionalità e la propria ETICA per superare questo vergognoso epilogo e provare a ripulire la città di Bari dal marchio di Accademia del Fallimento.

Ai tifosi del Bari faccio un invito: mettiamo una bandiera del Bari esposta sul balcone, ovunque siate, io l’ho fatto, è il modo più silenzioso per farci sentire perchè in questi casi, il silenzio è meglio di mille manifestazioni.

Volgiamo le prove.

E cmq bandiera col galletto, c no t l'appic'c!

[CoronariaSalomone]

Difficilmente riuscirò a guardare il Bari in D, visto che non c'è nessuna copertura televisiva

Faremo gli streaming.

[Saboccio]

"Utòpia" di dareios da roma è un libro che comprerei e leggerei veramente con piacere. Ma un libro è un libro, non la realtà.
Io credo che in questo momento serva una figura impreditoriale forte (magari affiancata da altri imprenditori di comprovata specchiatezza) e un management costituito da gente esperta, non di arruffoni alla prima esperienza, per giunta senza avere qualità e competenze specifiche.
Basta avventurieri, basta improvvisazioni.
E, cosa più importante, i tifosi devono fare i tifosi, gli imprenditori devono fare gli imprenditori. Già sto fiutando l'aria che tira a Bari, con le solite ondate di proposte di azionariato popolare che sono solo volàno per i soliti vetrinisti di infilarsi nelle questioni societarie. Io non capisco perchè a Bari i tifosi non possano solo tifare e debbano per forza trovare modo di mettere bocca nelle questioni societarie (vedi il famoso posto in cda che qua e là si reclama), questioni che invece dovrebbero essere affidate unicamente a professionisti e a gente con competenze.
Il nostro ruolo, da tifosi, dovrebbe essere vigilare sugli eventuali acquirenti, così come è stato ben fatto con Canonico, nient'altro.
La commistione imprenditori-tifosi-giornalisti, credo sia un male del nostro ambiente che dà luogo ad effetti aberranti come l'esaltazione di un giornalista tifoso che piange, la disinformazione di tifosi-giornalisti del web improvvisati, l'esaltazione del tifoso random che mendica attenzioni da imprenditori o pseudotali che si mostrano puntualmente delle sòle.
Questo tessuto sociale ha prodotto Paparesta e Giancaspro e sbaglieremmo a considerarli un'eccezione. Ci sono tanti altri Paparesta e Giancaspro pronti ad assaltare la società per meri scopi di immagine e vanagloria, la città ne è piena, ognuno di noi ne conosce tanti, con i soldi e senza soldi, animati unicamente dall'ambizione dell'apparire. Ecco, questo dobbiamo evitare, che si ripeta la tragicommedia degli ultimi quattro anni cercando di crescere anche come coscienza critica di tifoseria. Difficile, lo so, ma non impossibile. Il mio è un auspicio più che altro, sono preparato al peggio, che vedremo da qui in poi.
In ogni caso la certezza è che il pallone tornerà a rotolare, non importa la categoria, ma noi staremo lì e qui a raccontare.

Non sono d'accordo. Una persona che rappresenti l'azionariato ed a questi risponda, può essere un buon deterrente ad eventuali magagne.

[nik]

Il Puma che torna a scrivere in Accademia è la prima bella notizia di questa maledetta estate. Bentornato!

[zdeny....]

se non siamo noi i primi a credere nel nostro "tessuto sociale" allora non vedo come possano farlo terzi
vedere il lato negativo di iniziative di azionariato solo perché, fino ad oggi, non si è trovato il modo di svilupparlo in maniera adeguata non è sintomo di immaturità/incapicità del tessuto sociale, tutt'altro
vanno creati i presupposti, va guidato l'ambiente, va alimentato il contesto...non laviamocene le mani, non scartiamo a priori, ponderiamo, valutiamo
dobbiamo essere parte attiva del cambiamento, se ci crediamo davvero

[oldvalues]

se non siamo noi i primi a credere nel nostro "tessuto sociale" allora non vedo come possano farlo terzi
vedere il lato negativo di iniziative di azionariato solo perché, fino ad oggi, non si è trovato il modo di svilupparlo in maniera adeguata non è sintomo di immaturità/incapicità del tessuto sociale, tutt'altro
vanno creati i presupposti, va guidato l'ambiente, va alimentato il contesto...non laviamocene le mani, non scartiamo a priori, ponderiamo, valutiamo
dobbiamo essere parte attiva del cambiamento, se ci crediamo davvero

Bentrovata,

Non riesco a vedere quale valore aggiunto oltre ad un supporto economico porterebbe una forma di azionariato popolare in un calcio così finanziarizzato come quello attuale in una piazza assetata di risultato sportivo e poco incline alla pratica sportiva.

L’azionariato popolare avrebbe un senso se lanfinalità avesse radici sociali diverse dal preservare il fumogeno in curva o il coro sui gradoni o la trasferte al nord ma fosse indirizzata a preservare un tessuto di pratica sportiva cittadina (che non c’è).

Azionariato finalizzato a vigilare? A verificare che non ci siano più imprenditori che rubano soldi dalle casse societarie? Basterebbe saper scegliere a chi affidare il titolo e, se non ci fosse, renderlo appetibile e aspettare (e qui vedo l’opportunità per la città)

Per essere parti attive nel cambiamento bisogna iniziare a cambiare nelle basi, nel rispetto dei beni comuni, delle regole, della propria città.

[CoronariaSalomone]

Mentre noi alziamo sostanzialmente un polverone ancora inutile, Giancaspro ha indetto il CDA per il giorno 27, a quanto pare per nominare un liquidatore.

Tecnicamente non siamo neanche falliti, praticamente la procura non ha ufficialmente ottenuto alcuna autodenuncia ed istanza di fallimento da CDA e Sindaci.

La mancata iscrizione al campionato di serie B che comporta la decadenza dell'oggetto sociale è tutto da comprovare.

Ma se volessimo provare a fare ipotesi fantasiose, perchè non dovremmo pensare ad un circuito visrtuoso che nasca da questa cloaca maxima?

Perchè non cogliere il fiore della rinascita per moltiplicare un modello nuovo di promozione dello sport che si innesti su antiche radici?

Sogno solo io un tessuto sportivo provinciale basato sulle scuole, che finalmente tornino a promuovere il benessere psicofisico e la formazione a tutto tondo? Non novelli balilla, ma ragazzi e ragazze consapevoli del loro corpo, delle loro emozioni, della loro fisicità.

Se in ogni scuola primaria esistesse un team formato da medico scolastico, psicologo e docente laureato all'isef che infonda la cultura del benessere come base per lo sviluppo mentale e culturale, forse riusciremmo a sovvertire le basi di una società, intesa come moltitudine di cittadini, che ad oggi è ripiegata su se stessa.

Lo sport aiuta a coniugare l'essere interiore con il mondo che lo circonda, il perseguire un progetto del genere insegnerebbe che da una caduta ci si può rialzare più forti di prima.

Il Comune e la Regione hanno l'incredibile opportunità di essere il nuovo pilastro di una cultura dello sport che oggi in Puglia ha veramente toccato il fondo.

Istituitiamo questi "wellness team", incentiviamo i docenti a perseguire programmi di avviamento allo sport concordati a livello provinciale, regionale, mettendo assieme pubbico e privato, gli sponsor locali con le amministrazioni locali, assieme, in una rete di promozione provinciale, quindi regionale.

Avviamo il vivaio degli sportivi della provincia di bari. La Bari nasceva come "Associazione Sportiva" anche se noi tutti la identificavamo con il calcio. Portiamo anche il CUS nel progetto, coinvolgiamo tutte le squadre minori della provincia ad entrare in rete ed a beneficiare della mutualità che diventa FORZA d'urto di un nuovo gruppo di persone che lavorano su un progetto territoriale comune.

Un territorio che virtuosamente promuove lo sport è un territorio che ha meno spese sanitarie, prima voce del conto economico delle amministrazioni pubbliche.

In territorio che promuove aggregazione al fine di promuovere benessere psicofiisco promuove il contatto fra vari strati sociali ed è trasversale all'età anagrafica delle persone coinvolte. Anche gli anziani potranno avere la loro chance motoria in un tessuto connettivo che mette assieme corpo e mente.

De Caro, Emiliano, tifosi, imprenditori: cerchiamo di anelare ad un indicatore differente rispetto al "margine operativo lordo" dopo questo tonfo. Cerchiamo di innalzare l'"indice di benessere della popolazione" e la coesione sociale: ne beneficeranno le attività produttive in maniera indiretta, grazie ad una popolazione più in salute e più felice. Grazie ad un territorio in grado di attirare persone, atleti, turisti, investitori, nuovi cittadini.

Facciamo in modo che si costruisca una società sportiva il cui traguardo economico sia il mero pareggio di bilancio, che non produca debiti, ma che inneschi un meccanismo di moltiplicazione del valore della produzione e della patrimonializzazione amplificando il coinvolgimento della popolazione stessa. Crediamo davvero che, anche solo per mera questione statistica, su una popolazione provinciale di quasi un milione e mezzo di cittadini, non si riescano ad identificare, nel calcio, 50 coppie di piedi eccellenti per disputare campionati decenti in tutte le fasce di età? E nell'atletica? E nella pallavolo? Eppure siamo gli stessi che pochi giorni fa osannavamo una Croazia, di 4 milioni di persone che è arrivata in finale, ad un passo dal sogno, scalando la vetta di un mondo composto da 7 miliardi di persone.

Anche solo per la legge dei grandi numeri essere competitivi sarebbe possibile!

Il meccanismo di incentivo dei "wellness team" scolastici dovrebbe essere tutto basato su formazione con i massimi esperti mondiali di sport e benessere: se un team riesce a segnalare ed avviare più ragazzi meritevoli allo sport, preservandone nel contempo la formazione culturale, otterrà un punteggio più alto. Il sistema, gestito in trasparenza assegnerà punti in fuznione dei risultati sportivi e scolastici ottenuti dagli allievi promossi da quel team.

I team migliori viaggeranno col contributo del comune, della regione e degli sponsor, in tutto il mondo per migliorare ulteriormente la propria formazione e a loro volta diventare i formatori territoriali degli altri "wellness team".

Il clima della nostra regione dovrebbe attirare sportivi da tutto il mondo che vogliano recuperare benessere psicofisico: le strutture sanitarie nella provincia dovrebbero convergere verso un programma comune di medicina dello sport e recupero delle funzionalità neuro-psicofisiche per atleti di tutte le classi sociali, età ed estrazione. La regione Puglia avrebbe la possibilità di convertire la Sanità da problema ad opportunità se la legasse all'eccellenza del recupero di atleti e calciatori, mettendo a disposizione dei migliori medici al mondo strutture, territorio, circuiti termali.

Io creod che un piano di business correttamente articolato, gestito in totale trasparenza e che unisca popolazione, territorio ed ambiente abbia una esponenziale possibilità di autorigenerazione e promozione.

Perchè non puntarci, perchè non osare?

Perchè non mettere a sistema la biomeccanica, il politecnico, le università di medicina?

E' una gigantesca meteorite che si è abbattuta su questo pianeta, ha cancellato i dinosauri, forse, potrebbe dare spazio ad altre forme di vita...

La Puglia è la regione più bella del mondo, per il secondo anno consecutivo. Facciamone un brand, facciomo sistema, pro-MUOVIAMOCI ora che tutto sembra finito.

[il puma]

Il Puma che torna a scrivere in Accademia è la prima bella notizia di questa maledetta estate. Bentornato!

Ti ringrazio nik, è stata solo mancanza di tempo unita ad un po' di sconfidenza, tutto qui.

Rispondendo a saboccio e dzeny, ovviamente sono sulla stessa linea di oldvalues.
Io già so 3-4 gruppi distinti si stanno muovendo per l'azionariato popolare. Credo fermamente alla buona fede e agli ideali di molti che vogliono appoggiare queste iniziative (ho letto anche le opinioni dell'altro topic) ma i nomi a cui fanno capo questi gruppi sono sempre gli stessi ed in un'ottica di repulisti non va bene. Io posso già dire che questi gruppi quando saranno chiamati ad un'attività di coordinamento si scanneranno tra loro e loro per prevalere. E so anche che una futura nuova proprietà, sia pure per meri fini demagogici, sarà costretta a dare spazio a questo esperimento, con conseguenze del tutto ignote. Pessimista? Può essere. E' una mia opinione e i baresi li conosco abbastanza bene, ancor meglio quelli che gravitano attorno al Bari. E non siamo, ahimè, Parma o Barcellona realtà comunque differenti.

Credo che in questo momento serva gente preparata e con i soldi, piuttosto che iniziative arruffate a favore dei soliti noti. Bari è fuori dalla normalità per la commistione tra i ruoli. I tifosi che in passato si sono costretti in dovere di fare i pr degli imprenditori ci hanno portato Stancarone, Bacco, Proto, Montecalvo. Io queste cose non le dimentico. Non capisco sinceramente a cosa ambisca un tifoso mettendo soldi in un azionariato, e ancora meno capisco la voglia di esprimere un membro cda. Vigilare? Ma de che? Ma voi credete veramente che un membro nel cda smascheri eventuali magagne? Io no, ritengo che sia più probabile che si adegui alle stesse e sfrutti la sua posizione (da taggare su fb in bella mostra) per becere ragioni di visibilità. Mi sembra un po' la storia di quelli che dovevano aprire il parlamento come una scatola di tonno.

Io credo che ora come ora i tifosi debbano far capire al Sindaco che abbiamo bisogno di personaggi di alta levatura, in netta discontinuità rispetto al passato. Forse, è tardi, ma doveva partire una campagna mediatica per attrarre investitori da fuori regione, perchè credo che con i baresi/pugliesi non andremo mai da nessuna parte. Io mi spingo ancora oltre, il mio sogno è una società completamente de-baresizzata, sia nei quadri dirigenziali, sia in quelli tecnici, sia in quelli della comunicazione. Forse sono arrivato al livello di Utòpia di dareios.

[oldvalues]

Coronaria carissimo, per un progetto di azionariato popolare a sostegno dello Sport cittadino sarei il primo ad intervenire

Unire insieme le società sportive baresi o crearne una finalizzata alla pratica e divulgazione dello sport capace di sviluppare l’interesse cittadino sarebbe un modello di grande svilupo sociale, includere il calcio inteso come prima squadra con la finalità di riportare il galletto ai palcoscenici ambiti dalla piazza, comporterebbe la cannibalizzazione della “questione di principio”.

Tutto corretto se la finalità di questo azionariato, quindi la volontà alla partecipazione fosse rivolta ai cittadini e non ai tifosi del bari.

[oldvalues]

Detto tutto ciò adesso torno nella logica ludica passionale e da tifoso dico: vogliamo fare il nostro in qualità di tifosi? Coloriamo la città, appendiamo sciarpe bandiere esposte ai balconi, diamo un segnale o una giustificazione a chi deve decidere che il campionato da assegnare al Bari è la serie C, diamo una mano al sindaco a raccontare la storiella della grande piazza e mettim da part qualchecosa p accattà l’abbonamento, che la cer s strusc...