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L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

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alnex93

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda alnex93 » mer set 20, 2017 8:13


Ma sta difesa a 3? Che ne dite?

Per me l'uomo in meno in attacco si è sentito parecchio e quando provavamo ad attaccare la mezzala si allargava sulla fascia lasciando una voragine a centrocampo (specialmente sulla destra).
«La Peroni!» - cit. Richard-Quentin Samnick

facciawestern ha scritto:il gong sta per suonare, la "grande piazza" si desterà di soprassalto e realizzerà di essere soltanto una piazzola di sosta.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda mivienedavomitare » mer set 20, 2017 8:35


Un 3-5-2 molto discutibile sopratutto nella scelta degli interpreti. La paura di perdere non è una buona consigliera.

Elbunito

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Elbunito » mer set 20, 2017 9:04


la difesa a tre mi piace ma credo che il 3-5-2 non è adatto alla nostra rosa perchè sacrichiferebbe Improta sulla linea dei centrocampisti con il compito di arretrare in fase di non possesso e inoltre sarebbe difficile trovare una collocazione a Galano quando sarà pronto.
Si potrebbe provare l'esperimento 3-4-3??

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda tifosobarese92 » mer set 20, 2017 10:16


Ho letto da alcune parti che la squadra è stata poco incisiva in attacco. Beh direi che è anche normale. Sicuramente la difesa l'avranno provato in allenamento in altre occasioni, ma preparare una gara con questo modulo in 2 giorni non ti lascia grandi cose. Assimilare un nuovo modulo in 48 ore è davvero difficile, se non impossibile.
Infatti la manovra non è stata un granché fluida, la distanza tra attacco e centrocampo era maggiore rispetto al solito, tanto che in alcuni casi i nostri centrali, con Marrone in particolare, hanno cercato il lancio lungo a scavalcare per cercare la consistenza delle punte.
Però ne abbiamo guadagnato in difesa, sacrificando Tello (poco lucidità quando doveva attaccare ma perché ha dovuto coprire molto spesso Improta), D'Elia, lo stesso Improta. In parole povere, se si aggiunge un difensore non si può pretendere di giocare in attacco con la stessa frequenza di quando hai un attaccante in più.
Ad ogni modo nella gara di ieri contava più vincere che fare gioco, per cui sono soddisfatto delle scelte di Grosso e anche della gestione dei cambi, poiché alla fine si sono rivelati vincenti. Di riffa o di raffa bisognava mettere i punti in saccoccia e lo abbiamo fatto come una piccola di B e questo mi rassicura. Significa che siamo pronti anche a lottare per le zone meno comode. Significa che abbiamo una base importante con cui lavorare.
Non resta che trovare l'equilibrio giusto tra attacco tambureggiante e difesa granitica. Non resta, dunque, che dar del tempo al mister ed ai ragazzi. Tempo di lavorare e di correggere gli errori.
La squadra d'altronde abbiamo visto che c'è. Non abbiamo raccolto quanto realmente abbiamo meritato, però ci siamo sia sotto il profilo della manovra quando giochiamo col 4-3-3 che sia sotto il profilo del carattere. Siamo, finalmente, una buona squadra di Serie B che se la può giocare sul serio su tutti i campi, uscendo sempre a testa alta (e questo è un passo in avanti).
Io spero, in realtà, che si continui sulla strada che avevamo imboccato, ovvero quella del 4-3-3, trovando il partner giusto per Gyomber. Quando rientrerà Galano potremo tornare a giocare nello stesso modo della Coppa Italia. Non siamo stati fortunati neanche con il calendario che ci ha messo di fronte a squadre toste e difficili da battere e le abbiamo dovute affrontare con il nostro miglior giocatore fuori dai giochi.
Piccola parentesi su Improta: devastante come pochi sulla sinistra. Non voglio fare paragoni pungenti, ma quando gioca sulla sua fascia ricorda un altro cavallo di razza che abbiamo ammirato. Mi riferisco a Guberti. Le movenze sono diverse, ma lo stile di gioco è a tratti davvero molto vicino. Per questo vorrei che si continuasse con le 3 punte, perché non voglio rinunciare ne ad Impronta ne a Galano. Quello che sta da capire è il numero 9 che li deve accompagnare.
Floro è un attaccante che cerca molto la profondità. Con Nene non riesce a fare questo tipo di gioco, molto meglio quando alle sue spalle c'è stato Brienza. Ed è strano perché i due sono sulla carta compatibili, poiché uno va in profondità e l'altro accorcia per le sponde. Davvero, è una cosa che non riesco a spiegarmi per ora. Detto ciò sono molto curioso di vedere Floro al centro con Impronta e Galano sulle fasce. Con Nene il tridente ha funzionato discretamente, dimostrando che la compatibilità tra i tre era vicino al 100%. C'è anche l'incognita Kozak che una volta tornato a pieno ranghi vorrà giocarsi il posto da titolare.
Piccola osservazione a centrocampo: Busellato, per ora, più utile di Salzano. In questa fase abbiamo bisogna di corsa e Busellato assicura sia quella che una buona tecnica. Il buon Aniello ci tornerà utile quando sarà necessario alzare il tasso tecnico e soprattutto quando si ritornerà al 4-3-3 con D'elia e Improta a sinistra. Quella catena, cosi come sta, è un'arma pazzesca che abbiamo e nel corso del campionato la utilizzeremo sicuramente.
Come mezzala destra darei una chance anche a Petriccione, ma giusto per vedere com'è e per capire se anche lui può essere utile alla nostra causa. Tello ieri era col fiato corto, ha fatto una grande partita di sacrificio per coprire Improta nel primo tempo e insomma si gioca già sabato, anche con un avversario alla portata, per cui non escluderei l'impiego di Petriccione.
Infine: abbiamo una rosa che ci permette di cambiare. Abbiamo calciatori con caratteristiche diverse tra loro che a mio modo di vedere è un vantaggio perché ti da la possibilità di variare e di fare mosse tattiche inaspettate per l'avversario (vedi gli innesti di Brienza e di Fiamozzi che hanno spostato gli equilibri del match). Non resta che aspettare. Tra le mani abbiamo un bel giocattolo, non rompiamolo subito.
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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Saboccio » mer set 20, 2017 10:27


Grosso dice che non gli piace parlare di numeri. Gli interessa invece il modo di interpretare la partita, l'intensità, la costruzione del gioco al di la dei moduli. Fatto sta che ieri queste caratteristiche sono venute a mancare per quasi tutta la partita. La squadra era giustamente guardinga e timorosa dopo le ultime sconfitte ed io penso che anche quando non saremo in crisi di risultati debbano mantenere questo atteggiamento prudente soprattutto contro le squadre più forti. Lo so la filosofia Orange imporrebbe di giocare sempra senza paura ma non abbiamo messi in squadra. Invece per restare in topic con il ritorno di galano direi che ci sono le condizioni per provare il 4-2-4 a Grosso piacendo.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda AdriAMB » mer set 20, 2017 10:42


Grosso con la difesa a 3 sembra stia trovando un maggiore equilibrio. Magari non c'è un "gioco spettacolare", ma la squadra è più quadrata e più efficiente. In ogni caso, dovesse confermare anche in futuro la difesa a 3 sono curioso di capire come utilizzerà Galano. Da seconda punta può giocare in un ipotetico 3-5-2, ma onestamente in quella posizione mi è sempre sembrato molto sacrificato e poco incisivo e comunque si metterebbe da parte Improta o D'Elia, due elementi che sicuramente in questo momento non toglierei mai dal campo. La soluzione più fattibile sembra essere il 3-4-3 con Galano e Improta gli esterni e Floro punta centrale a favorire i loro inserimenti, ma non sono sicuro che Grosso voglia rinunciare ai 3 centrocampisti. Che ne pensate?

Comunque anche per me in linea generale sarebbe meglio tornare al 4-3-3 una volta avuti tutti a disposizione.
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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Tuco » mer set 20, 2017 10:58


Saboccio ha scritto:Grosso dice che non gli piace parlare di numeri. Gli interessa invece il modo di interpretare la partita, l'intensità, la costruzione del gioco al di la dei moduli. Fatto sta che ieri queste caratteristiche sono venute a mancare per quasi tutta la partita. La squadra era giustamente guardinga e timorosa dopo le ultime sconfitte ed io penso che anche quando non saremo in crisi di risultati debbano mantenere questo atteggiamento prudente soprattutto contro le squadre più forti. Lo so la filosofia Orange imporrebbe di giocare sempra senza paura ma non abbiamo messi in squadra. Invece per restare in topic con il ritorno di galano direi che ci sono le condizioni per provare il 4-2-4 a Grosso piacendo.

Perchè senza i messi non si può giocare orange?
ps:sempre che poi si capisca alla fine cosa si intende con questo termine.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda il puma » mer set 20, 2017 11:11


Il commento più letto da ieri sera è "contava solo vincere".
Lo accetto solo se visto dal nostro essere tifosi. Da tutti gli altri punti di vista è inaccettabile.
Cosa porta un allenatore alla quinta giornata, dopo un buon percorso nello sviluppo dell'idea di gioco, a stravolgere tatticamente la squadra? Evidentemente la paura di perdere. La stessa che avevano i tifosi che da ieri tirano un sospiro di sollievo dicendo "contava solo vincere".
Alla quinta giornata non può contare solo vincere. Non dopo il percorso fatto in questi due mesi. E' un salto di qualità in mentalità che non riusciamo proprio a fare, ma quello che più mi ha deluso è stato il mister, perchè capisco l'inesperienza, ma non puoi rinnegare tutto in nome del sacro risultato.
Il 3-5-2 di ieri aveva pochissimo senso, e la vittoria non è in alcun modo addebitabile al cambio tattico, e il livello di gioco è stato a dir poco scadente, specie se raffrontato a quanto proposto fino ad ora. Ci è andata bene, probabilmente ora avremo più fiducia per affrontare le prossime partite.
Ma, caro mister, dovevi trovare un modo per rendere meno vulnerabile la difesa continuando col 4-3-3, non affidandoti ad un improvvisato 3-5-2. Che segnale ha dato Grosso ai propri giocatori ieri? Non credo buonissimo. Ho criticato Mangia quando rinnegò il 4-4-2 per passare al 4-3-3 a furor di popolo, mi pare obiettivo dire che Grosso sembra percorrere la stessa strada. Perchè i problemi rimangono e si ripresenteranno, 4-3-3 o 3-5-2 che sia. E la prossima volta non basterà cambiare ancora modulo per nascondere la testa nella sabbia.
Due cose riempono l'animo con sempre nuovo e crescente stupore e venerazione, quanto più spesso e accuratamente la riflessione se ne occupa: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. - I. Kant

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda alnex93 » mer set 20, 2017 11:12


AdriAMB ha scritto:Grosso con la difesa a 3 sembra stia trovando un maggiore equilibrio. Magari non c'è un "gioco spettacolare", ma la squadra è più quadrata e più efficiente. In ogni caso, dovesse confermare anche in futuro la difesa a 3 sono curioso di capire come utilizzerà Galano. Da seconda punta può giocare in un ipotetico 3-5-2, ma onestamente in quella posizione mi è sempre sembrato molto sacrificato e poco incisivo e comunque si metterebbe da parte Improta o D'Elia, due elementi che sicuramente in questo momento non toglierei mai dal campo. La soluzione più fattibile sembra essere il 3-4-3 con Galano e Improta gli esterni e Floro punta centrale a favorire i loro inserimenti, ma non sono sicuro che Grosso voglia rinunciare ai 3 centrocampisti. Che ne pensate?

Comunque anche per me in linea generale sarebbe meglio tornare al 4-3-3 una volta avuti tutti a disposizione.


Se Galano gioca seconda punta toglie il posto a Nené, non ad Improta o D'Elia.

Per il resto prima di bocciare questo 3-5-2 preferisco aspettare qualche altra partita. Come qualcuno ha già fatto notare, l'hanno preparata in 2 giorni, magari con un po' di rodaggio in più la squadra inizia a girare meglio.
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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Tuco » mer set 20, 2017 11:30


il puma ha scritto:Il commento più letto da ieri sera è "contava solo vincere".
Lo accetto solo se visto dal nostro essere tifosi. Da tutti gli altri punti di vista è inaccettabile.
Cosa porta un allenatore alla quinta giornata, dopo un buon percorso nello sviluppo dell'idea di gioco, a stravolgere tatticamente la squadra? Evidentemente la paura di perdere. La stessa che avevano i tifosi che da ieri tirano un sospiro di sollievo dicendo "contava solo vincere".
Alla quinta giornata non può contare solo vincere. Non dopo il percorso fatto in questi due mesi. E' un salto di qualità in mentalità che non riusciamo proprio a fare, ma quello che più mi ha deluso è stato il mister, perchè capisco l'inesperienza, ma non puoi rinnegare tutto in nome del sacro risultato.
Il 3-5-2 di ieri aveva pochissimo senso, e la vittoria non è in alcun modo addebitabile al cambio tattico, e il livello di gioco è stato a dir poco scadente, specie se raffrontato a quanto proposto fino ad ora. Ci è andata bene, probabilmente ora avremo più fiducia per affrontare le prossime partite.
Ma, caro mister, dovevi trovare un modo per rendere meno vulnerabile la difesa continuando col 4-3-3, non affidandoti ad un improvvisato 3-5-2. Che segnale ha dato Grosso ai propri giocatori ieri? Non credo buonissimo. Ho criticato Mangia quando rinnegò il 4-4-2 per passare al 4-3-3 a furor di popolo, mi pare obiettivo dire che Grosso sembra percorrere la stessa strada. Perchè i problemi rimangono e si ripresenteranno, 4-3-3 o 3-5-2 che sia. E la prossima volta non basterà cambiare ancora modulo per nascondere la testa nella sabbia.

Dipende Puma, dipende.Prima di arrivare ai moduli ed ai numeri ci sarebbe l'idea di gioco e quella non è mutata, a mutare è stata l'organizzazione tattica passando ad una difesa a 3 che a questo punto gli pone un bel dilemma, proseguire anche adesso che torna galano o tornare ad una difesa a 4?A me pare del tutto evidente che siamo un cantiere in corso e chi dirige fino ad ora sta gradualmente tastando chi è arrivato nella fase finale del mercato, così come sta gestendo con il bilancino i due vecchietti che abbiamo.Quanto al "conta solo vincere", ti straquoto come fatto negli anni passati ma credo anche che ahimè dopo 3 sculacciate e consci di quel che può accadere non tanto fuori quanto magari dentro uno spogliatoio, il risultato conta, conta avere riscontri anche concreti.L'importante è non mollare l'idea di gioco e non farsi fregare dall'effimero.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda AdriAMB » mer set 20, 2017 11:40


alnex93 ha scritto:
AdriAMB ha scritto:Grosso con la difesa a 3 sembra stia trovando un maggiore equilibrio. Magari non c'è un "gioco spettacolare", ma la squadra è più quadrata e più efficiente. In ogni caso, dovesse confermare anche in futuro la difesa a 3 sono curioso di capire come utilizzerà Galano. Da seconda punta può giocare in un ipotetico 3-5-2, ma onestamente in quella posizione mi è sempre sembrato molto sacrificato e poco incisivo e comunque si metterebbe da parte Improta o D'Elia, due elementi che sicuramente in questo momento non toglierei mai dal campo. La soluzione più fattibile sembra essere il 3-4-3 con Galano e Improta gli esterni e Floro punta centrale a favorire i loro inserimenti, ma non sono sicuro che Grosso voglia rinunciare ai 3 centrocampisti. Che ne pensate?

Comunque anche per me in linea generale sarebbe meglio tornare al 4-3-3 una volta avuti tutti a disposizione.


Se Galano gioca seconda punta toglie il posto a Nené, non ad Improta o D'Elia.

Per il resto prima di bocciare questo 3-5-2 preferisco aspettare qualche altra partita. Come qualcuno ha già fatto notare, l'hanno preparata in 2 giorni, magari con un po' di rodaggio in più la squadra inizia a girare meglio.


Nel 3 5 2 che immaginavo io c'era D'Elia a sinistra e Fiamozzi a destra per avere una copertura in difesa. Ripeto poi che da seconda punta Galano non mi è mai piaciuto più di tanto. Lui parte largo per accentrarsi, perciò se messo vicino ad un'altra punta questo lavoro difficilmente lo farebbe

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda i so d baaaar » mer set 20, 2017 12:07


al di là dei risultati e di quello raccolto fino a d oggi, dopo 5 giornate di campionato e 2 di coppa, almeno io comincio ad intravedere le caratteristiche di questo bari, che ad oggi non è quello che sarà, dovuto sia alla prima esperienza del mister , sia ad una rosa con molti elementi nuovi
IN generale al di là del 352 o 433

ciò che mi ha colpito è l'ampiezza, una squadra molto larga, che lascia molti spazi, molti 1vs1, e molti rischi se di fronte di ha una squadra che fa molto movimento senza palla, inserimenti etc, ma anche molto dispendioso dal punto di vista atletico, molto fraseggio orizzontale in attesa del movimento/verticalizzazione
Finalmente vedo i terzini scendere per creare alternativa e far allargare le difese avversarie, e non vedo l'ora di vedere all'opera sabelli che seonod me può tornare il miglior terzino della B(infortunio permettendo)

una nota positiva è il benedetto pressing alto, che comincia alla trequarti avversaria, squadra molto alta, che rischia verticalizzazioni veloci se non si hanno giocatori non hanno i tempi di gioco giusti e che non leggono le situazioni in tempo, e soprattutto se ci sono svarioni indiviuali, come è successo contro l'empoli

sulla fase offensiva, fondamentalmente grosso ha giocato sia con nenè da centravanti boa spalle alla porta a favore degli inserimenti degli esterni o mezzale, sia con floro punta con i centrocampisti che avanzano e fungevano da trequarti(utilizzata pienamente solo nell'ultima col 352)

complessivamente molto fraseggio, e anche molti passaggi sbagliati, molte triangolazioni, si vede che si fa molta tattica , infatti molti gol sono triangolazioni ed inserimenti provati in allenamento, spero che gli errori col passare del tempo verranno sempre meno

dal punta di vista individuale, gyomber , anche se è presto, ma ha dato sicurezza al reparto cosa che capodossi non ha dato da centrale, forse per l'inersperienza o per altro
improta e galano sono quegli esterni frizzanti e dinamici che fanno la differenza in B, molto utili nel gioco di grosso che li fa partire molto larghi con molti spazi per sfruttare al meglio la loro corsa e il loro tecnica nell'1vs1
su marrone , tanto voluto dal mister, che doveva portare la sicurezza ed equilibri , a me non ha fatto aln effetto,ma aspetto che si integri negli schemi e con i compagni di squadra
su brienza, credo che i suoi piedi rimanono un lusso per la B, ma in un gioco dinamico che richiede tanto sacrificio , per un giocatore di quell'età con un infortunio serio alla spalle, penso che ci sia sempre meno spazio fra i titolari, ma che ppotrebbe essere utilizzato sempre nell'ultima mezzora
ultima cosa su basha e tello che sembrano le chiavi del centrocmapo, molto bene tello presente in entrambe le fasi in maniera determinante, ovvimente l'enorme dispendio fisico pesa, anche basha l'ho visto molto bene, da equilibrio e gioco alla squadra

In definitiva credo che i presupposti per fare bene e mettere su una squadra da vertice, e non mi meraviglierò se diventi una schiacciasassi, ovviamente dipenderà sia dal percorso di crescita ma molto anche dalla tenuta fisica, perchè come ho già detto è un gioco molto dispendioso e spero che grosso lo abbia messo in conto e non abia fatto l'errore di molti allenatori che prediligono una preparazione leggera con una partenza sprint e affidarsi all'inerzia e agli automatismi della squadra quando finisce la benzina e c'è bisogno del richiamo verso febbraio marzo per lo sprint finale(tipico di ventura)

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Gardrathbelga » mer set 20, 2017 13:05


Ho molto scosso la testa ieri, prima partita di quest'anno vista dallo stadio. Innanzi tutto cerchiamo di fare un passo indietro rispetto al discorso del modulo, che rischia di farci avviluppare in una querelle inutile e senza fine. Penso che ormai tutti quanti convergiamo sul fatto che quei magici numeretti con cui si dilettano i giornalisti rappresentano forse il 20% dell'effettivo modo di stare in campo in una squadra. Occupazione degli spazi, movimenti senza palla, catene di fascia, scambi di ruolo, gegenpressing o tiki taka, ripartenze o contropiedi, questi sono gli elementi che un allenatore moderno mette in conto per preparare una partita e una compagine.
Credo che Grosso stia dimostrando di essere un allenatore moderno, a prescindere dal risultato. La squadra allestita, ad esempio, ha una serie di giocatori che possono giocare in piú ruoli in maniera comoda (Tello, Improta, Floro Flores, Brienza, D'Elia, Marrone), cosa che naturalmente gli permette di alterare la tattica senza rinunciare a questo o quel giocatore. Evidente anche come l'aver schierato Improta sempre, anche costringendolo sulla fascia da cui risulta meno efficace (ma da cui ha pur sempre segnato un gol, la scorsa partita) voglia dire voler provare a renderlo sempre efficiente.

A mio modo di vedere quello che ancora non va in questa squadra é l'enorme mole di gioco buttato ad ogni partita. Ad oggi un gran numero di tentativi di velocizzare il gioco si sciolgono di fronte all'errore individuale, che tra le altre cose apre spesso la porta a un controgioco avversario.
Chiaramente qui si tratta di una precisa indicazione del mister, che peró non trova quasi mai la perfetta applicazione. In una fase come questa (sperando sia una fase) la differenza di caratura tra Brienza e gli altri si fa imbarazzante. Ultimo di gloriosa stirpe, il nostro Franco butta sul piatto quelle capacitá in grado di rompere gli schemi, come fatto nella scorsa ultima mezz'ora.

La maturazione e la vera affermazione di questa squadra passa da qui. Piú gli altri riusciranno ad imitare Ciccio, meno lui sará necessario, piú il gioco del Bari sará fluido e rotondo. Ad oggi Grosso sta governando di contingenza, cambiando di partita in partita per poter guadagnare fiducia nei propri mezzi e capacitá. Una partita come quella di ieri andava evidentemente approcciata cosi, piú coperti e meno belli, per evitare una seconda Venezia.

Il prossimo passo, la prossima partita sará importante. Dovessimo migliorare sul piano del gioco e portare altri tre punti a casa, potrebbe pensare alla prossima mossa, che é evidentemente il reinserimento di Galano e il mantenimento di Improta. Da questo punto di vista, la scelta piú logica a questo punto sembrerebbe portare due terzini sulle ali, 3 centrali e sacrificare basha per due giocatori come busellato e tello.

Non penso questo avverrá alla prossima, ma molto dipende anche dalla forma di Galano che al momento non conosco.
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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda oldvalues » mer set 20, 2017 13:56


il puma ha scritto:Il commento più letto da ieri sera è "contava solo vincere".
Lo accetto solo se visto dal nostro essere tifosi. Da tutti gli altri punti di vista è inaccettabile.
Cosa porta un allenatore alla quinta giornata, dopo un buon percorso nello sviluppo dell'idea di gioco, a stravolgere tatticamente la squadra? Evidentemente la paura di perdere. La stessa che avevano i tifosi che da ieri tirano un sospiro di sollievo dicendo "contava solo vincere".
Alla quinta giornata non può contare solo vincere. Non dopo il percorso fatto in questi due mesi. E' un salto di qualità in mentalità che non riusciamo proprio a fare, ma quello che più mi ha deluso è stato il mister, perchè capisco l'inesperienza, ma non puoi rinnegare tutto in nome del sacro risultato.
Il 3-5-2 di ieri aveva pochissimo senso, e la vittoria non è in alcun modo addebitabile al cambio tattico, e il livello di gioco è stato a dir poco scadente, specie se raffrontato a quanto proposto fino ad ora. Ci è andata bene, probabilmente ora avremo più fiducia per affrontare le prossime partite.
Ma, caro mister, dovevi trovare un modo per rendere meno vulnerabile la difesa continuando col 4-3-3, non affidandoti ad un improvvisato 3-5-2. Che segnale ha dato Grosso ai propri giocatori ieri? Non credo buonissimo. Ho criticato Mangia quando rinnegò il 4-4-2 per passare al 4-3-3 a furor di popolo, mi pare obiettivo dire che Grosso sembra percorrere la stessa strada. Perchè i problemi rimangono e si ripresenteranno, 4-3-3 o 3-5-2 che sia. E la prossima volta non basterà cambiare ancora modulo per nascondere la testa nella sabbia.


Sei sulla buona strada per interpretare il calcio a cui sta puntando Grosso.

Soffermati sul 3-5-2 cerca di non ghettizzarlo in un modulo sistematico ma di evolverlo, guardalo come un 3-1-4-2 (ma nella lettura non devi ghettizzare neanche questo 3-1-4-2, prova ad evolverlo in funzione delle fasi di gioco). Anche ieri a mio avviso si è visto qualcosa.

Il concetto di modulo nell'evoluzione del gioco e nella sua applicazione sarà, per gli allenatori più evoluti e coraggiosi, sempre meno statico.

Io lo lascerei lavorare.
Meglio perdere insieme per qualcosa di tuo che fingere di vincere: Support your local team!

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda checcofrancesco » mer set 20, 2017 14:11


Io credo che Grosso non abbia stravolto per nulla il suo modo di intendere il calcio.

Trovo intelligente il suo tornare indietro sui suoi passi e mettere in discussione una difesa a 4 in cui i due centrali sono Capradossi e Tonucci.

Grosso si è reso conto che con una difesa siffatta vieni preso d'infilata da attaccanti veloci, come è accaduto nella disfatta di Empoli. Soprattutto alla luce di un centrocampo che non ha incontristi forti e veloci (Basha, Busellato, Tello incontristi non sono).

Ecco che è stato molto intelligente introdurre una sorta di effetto sorpresa sugli avversari con una difesa a tre più guardinga e che coprisse con più densità gli spazi centrali.

Se ci pensate, sia il Frosinone che la Cremonese non hanno saputo creare grossi problemi al Bari.

In un discorso di crescita della squadra trovo estremamente positivo un Bari camaleontico che non dia modo agli altri allenatori di trovare sicure contromisure.
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