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L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Parla in libertà di argomenti di carattere generale attinenti il Bari: partite, allenamenti, calciomercato. Prima di aprire un nuovo topic, controlla sempre se l'argomento è già stato trattato!

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ziobello

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda ziobello » lun mar 09, 2020 21:48


dareios ha scritto:Caro Ziobello, tu, come chiunque, puoi scrivere qui quello che vuoi quando vuoi, non è né è mai stata mia intenzione imporre delle regole a chi vuole scrivere in questo topic. Chiedo solo di non ignorare quei paradigmi, orangismo e adespotismo, che determinano il particolare punto di vista critico del topic.
Per intenderci: se il Bari vince siamo tutti felici, ma se vince come in inter-Bari 0-1 gol del compianto Masinga, ovvero dopo un fort apache disumano, qui dentro troverai molte critiche nei confronti del fiaschetti di turno. Inutile stupirsi, inutile prendersela con chi critica. Stesso discorso per le critiche alla società.
Spero di essermi spiegato e spero che tu abbia voglia di continuare a scrivere qui, senza presupporre la malafede di chi critica gioco e società.


C'è Catanzaro Bari in questo momento , comunque voglio risponderti ora, ricordando il passato, che fa capire come noi due intendiamo il calcio in maniera completamente opposta. Tu ti ricordi di un assalto al forte apache, in quel famoso Inter-Bari, io mi ricordo certo di 5 o 6 occasioni importanti per L'inter e vorrei vedere visto che aveva un fenomeno in squadra, neutralizzate per lo più dal grande e compianto Mancini che comunque faceva parte della squadra, e sopratutto mi ricordo a parte qualche sbavatura, delle ottime marcature, buon disimpegno, discreto possesso di palla, concentrazione massima e grande impegno da parte di tutti che hanno portato ad una storica vittoria e poco ci mancava che Volpi non raddoppiasse. Ovviamente non citi la partita dell'anno dopo con un gioco più spettacolare arioso e incisivo. In panchina c'era sempre quella persona di cui tu storpi il nome, ancora non ho capito perchè devi storpiare i nomi di chi sta antipatico. Fatto sta che quella persona di cui storpi sempre il nome è l'allenatore che vuoi o non vuoi ha conseguito nella panchina della nostra squadra i migliori risultati dal dopoguerra in avanti. Ma per te quei maledetti 3 mesi del 2014 hanno cancellato tutta la storia.

Un caro saluto e sempre e solo Forza Bari!!
ARRIVA UN MOMENTO IN CUI L'UOMO DEVE CORRERE.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda mivienedavomitare » mar mar 10, 2020 0:41


24 !, no 25 ! Record storico ! non fa niente se siamo scomparsi dal campo per tutto il secondo tempo. Tutto è perfetto, prestazione da ricordare.

Saboccio

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Saboccio » mar mar 10, 2020 11:24


C'è poco da dire su tattiche e schemi di gioco visto che la squadra si è no resiste un tempo e poi si siede senza peraltro neanche riuscire a chiudere la partita in questo lasso di tempo. Non ci resta che sperare nella sosta forzata, affinché si riescano a trovare le forze fisiche e mentali per affrontare gli eventuali play off.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda soldato Jocker » mar mar 10, 2020 17:20


... la stretta e triste attualità sfuma e mette in secondo piano qualsiasi argomento alternativo, mi limito a registrare che, nella serata di ieri, la squadra non ha fatto altro che riproporre le stesse virtù e gli stessi limiti che più frequentatori del'Accademia hanno puntualmente segnalato, ovvero una formazione che offre sprazi di bel calcio, con buone combinazioni in velocità grazie anche ad individualità di assoluto rilievo, ma che stenta ad assestare il colpo decisivo alla contesa, finendo per indietreggiare e, puntualmente, vanificare, quanto fatto in precedenza, una squadra strutturalmente incapace di soffrire e vulnerabile soprattutto sulle fasce, laddove ogni qualvolta incontriamo avversari rapidi e che puntano l'uomo andiamo sistematicamente in difficoltà (in questo senso, mi pare che il cambio di consegne Berra-Ciofani non abbia sortito gli effetti auspicati, segno che il problema è strutturale, non delle prestazioni del singolo).

Del resto, non vinciamo fuori casa dall'anno passato e subiamo gol consecutivamente da ormai quattro partite, passando da prima a quarta difesa del campionato, e i record di imbattibilità di Frattali sono ormai un lontano ricordo. Troppo poco, insomma, per le velleità di promozione diretta di una squadra inequivocabilmente costruita al fine di vincere da subito, ma questo è, purtroppo, visto le contingenze, un non problema.
Nessun paese civile rinnega il proprio passato come ha fatto e fa il popolo meridionale.
(Nicola Zitara)

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( Diego "Cholo" Simeone)

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda nik » mar mar 10, 2020 19:29


Se è vero che questa è l'Accademia del 4-2-4, non si può non dire la cosa più ovvia: tiriamo poco in porta!
Antenucci è l'unico che ci prova con una certa regolarità, anche se qualcuno osa criticarlo (con ben 20 gol all'attivo). Da quando si è fatto male Hamlili, non c'è nessuno che calcia dalla media distanza, in parte ci prova il solo Laribi.
Eppure Simeri fa tanto movimento e i centrocampisti dovrebbero prendersi qualche responsabilità in più.
Il problema per me non è soffrire 15 minuti a partita in difesa, che ci può anche stare in questa categoria.
"Il potere risiede dove gli uomini credono che il potere risieda. E' un trucco, un'ombra sul muro. E un uomo molto piccolo è in grado di proiettare un'ombra molto grande."

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda mivienedavomitare » mar mar 10, 2020 20:32


Non ditelo! Altrimenti si viene tacciati di prevenzione, di antipatia, di nulla obiettività.
Bisogna solo stigmatizzare le 25partite senza macchia ( forse se ne avessimo perse cinque e vinto le altre avremmo 11 punti in più ... UNDICI ! )..... alla faccia del record più inutile di sempre.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Sin125 » mer mar 11, 2020 14:04


Ci sta la delusione da tifoso che spera sempre nel miglior risultato il prima possibile, ma i risultati duraturi si ottengono con il tempo e con i fallimenti, le vittorie frutto di stagioni "particolari" hanno le gambe corte. Questa squadra ha ovviamente dei difetti(accentuati da un avversario come la Reggina che sfiora il 95% di perfezione) ma rimane un ottima base per l'anno prossimo.
"Quando il potere è in mano di uno solo,quest'uno sa di essere uno e di dover contentare i molti. Ma quando i molti governano, pensano soltanto a contentar se stessi e si ha allora la tirannia più balorda e odiosa: la tirannia mascherata da libertà"
(L. Pirandello)

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda grande fratello » mer mar 11, 2020 14:17


Sin125 ha scritto:Ci sta la delusione da tifoso che spera sempre nel miglior risultato il prima possibile, ma i risultati duraturi si ottengono con il tempo e con i fallimenti, le vittorie frutto di stagioni "particolari" hanno le gambe corte. Questa squadra ha ovviamente dei difetti(accentuati da un avversario come la Reggina che sfiora il 95% di perfezione) ma rimane un ottima base per l'anno prossimo.
Per l'anno prossimo abbiamo una base fatta di prestiti e calciatori sopra i 30

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda dareios » mer mar 11, 2020 15:40


Non ho voluto scrivere a caldo subito dopo la partita con cz onde evitare di scrivere cose dettate dall'ennesima delusione (ma per me è... tradimento), ma devo dire che a distanza di qualche giorno non ho cambiato idea:
come per la ternana, ho visto un catanzaro stratosfericamente... inferiore al Bari e ho visto un Bari sciupare un patrimonio pazzesco di azioni proprie e di errori avversari.
Ho scritto "sciupare", ma, detto fra noi, sono convinto che ci sia qualcos'altro dietro questa incapacità spaventosa di chiudere la partita contro avversari ridicoli e completamente "groggy". Cosa sia questo qualcos'altro, lo tengo per me in attesa di eventi, mi limito a dire che probabilmente i primi ad arrendersi psicologicamente al presunto strapotere della reggina (che gioca in modo scandaloso, molto peggio del Bari) indossano i nostri colori.
Rispondo anche a Nik su antenucci che sono il primo a criticare per la sua leziosità e nonostante 20 gol. Per me di gol ne può anche segnare 50 ma, se non si raggiunge l'unico vero obiettivo stagionale, i suoi gol valgono tanto quanto le giornate consecutive di imbattibilità di vivarini... (cfr. MVDV)
Cosa me ne faccio di un Protti capocannoniere se poi il Bari retrocede? E' semplicemente ridicolo. Per questo, a mio parere, il miglior attaccante del Bari in tempi recenti è stato il compianto Phil: quasi tutti i suoi non tanti gol sono stati decisivi per vincere partite storiche e per ottenere salvezze. E poi volete mettere l'intensità del gioco di Phil con i minuetti di qualcun altro? siamo seri, suvvia!
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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Saboccio » mer mar 11, 2020 15:51


Quoto grande fratello, con questa squadra pure l'anno prossimo facciamo calecchie.
I campionati non si vincono con le figurine.
In attacco abbiamo assistito ad una catastrofe annunciata. Antenucci nelle squadre in cui ha giocato aveva accanto una seconda punta forte fisicamente brava ad aprire gli spazi per permettergli di tirare in porta.
Era così difficile trovarne una così a gennaio?
Fino a quando non avremo un ds e staff tecnico di valore e soprattutto che lavori per il Bari e non pure per la consociata non caveremo un ragno dal buco.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Angioletto » ven mar 13, 2020 17:02


Non riesco più a scrivere in questo topic, troppo ipercriticismo al limite dell'autolesionismo. Per Dareios esistono solo due Bari, quello di Catuzzi 1, che sfiorò la serie A con un manipolo di ragazzini ed il Bari di Alberti e Zavettieri, che non andò in serie A per motivi diversi, tra cui il principale è che non c'era una società a sostenerla. Tutto il resto è niente o quasi. Allenatori etichettati e bocciati ad Agosto oppure dopo due-tre partite se subentrano in corsa. Conosco molto bene il Bari di Catuzzi 1 e di Alberti-Zavettieri, per me rappresentano eccezioni romantiche alla regola che vogliono che i risultati si ottengono con la squadra, fatta di giocatori importanti, con una società forte alle spalle che spinge per ottenere il risultato unico della promozione e questo a volte, a discapito della qualità del gioco. Quando hai un solo risultato a disposizione, devi giocare semplice, mettendo gli attaccanti, che devono essere di esperienza, nelle condizioni di poter contare su quelle due-tre palle gol a partita che regolarmente non devono sbagliare.
Paradossalmente è proprio l'unica cosa che si sta sbagliando quest'anno. La squadra gioca discretamente, si arriva nei pressi dell'area di rigore e si cerca sempre il leziosismo ulteriore, il tocco di classe, che regolarmente viene bloccato dagli avversari. Non va bene e questo Vivarini dovrebbe farlo presente alla squadra.
Non condivido nemmeno l'ipercriticismo nei confronti della proprietà. Hanno esperienza, sono bravi, i soldi li stanno mettendo. Probabilmente gli viene rimproverato il fatto di essere napoletani, qualcuno avrebbe preferito un bergamasco o un malaysiano squattrinato piuttosto, ma io no. Per me questa è follia.

Forza Bari sempre.

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda dareios » dom mar 15, 2020 23:43


Angioletto ha scritto:Non riesco più a scrivere in questo topic, troppo ipercriticismo al limite dell'autolesionismo. Per Dareios esistono solo due Bari, quello di Catuzzi 1, che sfiorò la serie A con un manipolo di ragazzini ed il Bari di Alberti e Zavettieri, che non andò in serie A per motivi diversi, tra cui il principale è che non c'era una società a sostenerla. Tutto il resto è niente o quasi. Allenatori etichettati e bocciati ad Agosto oppure dopo due-tre partite se subentrano in corsa. Conosco molto bene il Bari di Catuzzi 1 e di Alberti-Zavettieri, per me rappresentano eccezioni romantiche alla regola che vogliono che i risultati si ottengono con la squadra, fatta di giocatori importanti, con una società forte alle spalle che spinge per ottenere il risultato unico della promozione e questo a volte, a discapito della qualità del gioco. Quando hai un solo risultato a disposizione, devi giocare semplice, mettendo gli attaccanti, che devono essere di esperienza, nelle condizioni di poter contare su quelle due-tre palle gol a partita che regolarmente non devono sbagliare.
Paradossalmente è proprio l'unica cosa che si sta sbagliando quest'anno. La squadra gioca discretamente, si arriva nei pressi dell'area di rigore e si cerca sempre il leziosismo ulteriore, il tocco di classe, che regolarmente viene bloccato dagli avversari. Non va bene e questo Vivarini dovrebbe farlo presente alla squadra.
Non condivido nemmeno l'ipercriticismo nei confronti della proprietà. Hanno esperienza, sono bravi, i soldi li stanno mettendo. Probabilmente gli viene rimproverato il fatto di essere napoletani, qualcuno avrebbe preferito un bergamasco o un malaysiano squattrinato piuttosto, ma io no. Per me questa è follia.

Forza Bari sempre.


Ricordo ancora un post veterohdemico di FacciaWestern in cui si riconoscevano i miei tentativi di dare un senso a questo Bari...
Ecco, se proprio devo esprimere un rimpianto, direi che mi mancano i lenocinii estrosi di FW sotto il cui velame si celavano dosi massicce di materia grigiorossa ("la cremonese del sud" ah!).
Dare un senso al Bari? Già in condizioni normali sarebbe impresa vana, figurarsi oggi con lo spettro dell'immunità di gregge quale unica soluzione di BoJo al virus che decima la popolazione.
Eppure il post di Angioletto mi solletica e mi sollecita ad uscire dalla desidia elegiaca di questi giorni difficili sì, ma pregni di indicazioni per un futuro migliore, se saremo in grado di capire.
Si diceva il Bari, dunque.
Angioletto ha ragione nel criticare l'ipercriticismo e, proprio per esserne l'antidoto, lo invito a continuare a scrivere qui.
Ma vorrei fare qualche annotazione marginale alle frasi di Angioletto, con l'intento non di correggere alcunché (me ne guarderei bene) ma di asseverare la critica all'ipercriticismo.

"Per Dareios esistono solo due Bari, quello di Catuzzi 1, che sfiorò la serie A con un manipolo di ragazzini ed il Bari di Alberti e Zavettieri":
ebbene sì, il Catuzzi bis (il primo Catuzzi fu quello che salvò il Bari da C certa nel post Corsini del '78-'79 per poi cedere luogo al gloriosus leccioleso Renna), quello dei due terzini, Armenise e Frap, che da un lato e dall'altro solcavano le linee laterali per buttarla nel mezzo dell'area, quello che dominava dall'inizio alla fine della partita, come vorrebbe fare Vivarini (sic!), il Bari modellato dall'Enrico magno sull'Olanda più orange di tutti i tempi. Era follia solo immaginarlo! E invece si materializzò in tutta la sua lugubre bellezza che fece gioire e piangere quasi 45000 anime morte stipate all'inverosimile in un della Vittoria mai così spaventosamente sontuoso come in quella maledetta domenica contro la samp.

Il Bari di Alberti e Zavettieri, scrivi, caro Angioletto... ma il Bari di Alberti e Zavettieri fu quello che sfiorava la zona retrocessione, fino a che un sabato di marzo bomber Ceppo, con un'inzuccata vincente al lanciano, diede l'avvio a una rincorsa "che era follia sperar". Quel Bari non era di nessuno, se non del popolo biancorosso che a ogni partita interna cresceva in modo esponenziale, vero demiurgo del pneuma vitale che ispirava 11 brocchi che con la maglia biancorossa indosso diventavano semidei all'applauso del volgo. Era follia sperar... eppure si materializzò in tutto il suo splendore finché non arrivò la finanza creativa, sotto forma di fotocopia di assegno indiano, a soffocarne le gesta.

Ma non dimentichi qualcosa, caro Angioletto? Il Bari del 424 di Conte... un Bari sontuoso in tutti i reparti che schiacciava chiunque si presentasse al suo cospetto (tranne il fratello salernitano... ahi Conte, degli ultras seguace...); un Bari firmato, questa volta lo riconosco, Conte, leccioleso e rubentino, ma eroe fino a divenire sindaco di Bari. Conte... la mia più grande delusione dopo Cruijff al barcellona! Conte plasmò della sua garra quel Bari al punto che, anche dopo che tradì il Bari, la squadra continuò a giocare benissimo per quasi tutto il girone di andata della serie A reconquistada... poi ebbero la meglio i veleni di Ventura che annientarono la grande bellezza.

Dare un senso al Bari, dopo tutto ciò? Hai ragione tu, caro Angioletto, "...giocare semplice, mettendo gli attaccanti, che devono essere di esperienza, nelle condizioni di poter contare su quelle due-tre palle gol a partita che regolarmente non devono sbagliare." :( :( :(
Questo deve essere il Bari del cinepanettonaro, non ho dubbi, ma permettimi di rimpiangere qui le "eccezioni romantiche" in nome di un'utopia che nella storia può cmq manifestarsi in vario modo, talvolta addirittura costringendo la gente a essere solidale gli uni con gli altri, mettendo da parte efficientismo, competizione, business, per far fronte a un'eccezione della seconda declinazione latina...

FINCHE' NON PASSA, RESTIAMO ALLE CASE IL PIU' POSSIBILE PER IL BENE DI TUTTI.

Saluto tutti con affetto fraterno
PER UN GRANDE BARI: MATARRESE VATTENE
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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda oldvalues » lun mar 16, 2020 22:19


dareios ha scritto:
Angioletto ha scritto:Non riesco più a scrivere in questo topic, troppo ipercriticismo al limite dell'autolesionismo. Per Dareios esistono solo due Bari, quello di Catuzzi 1, che sfiorò la serie A con un manipolo di ragazzini ed il Bari di Alberti e Zavettieri, che non andò in serie A per motivi diversi, tra cui il principale è che non c'era una società a sostenerla. Tutto il resto è niente o quasi. Allenatori etichettati e bocciati ad Agosto oppure dopo due-tre partite se subentrano in corsa. Conosco molto bene il Bari di Catuzzi 1 e di Alberti-Zavettieri, per me rappresentano eccezioni romantiche alla regola che vogliono che i risultati si ottengono con la squadra, fatta di giocatori importanti, con una società forte alle spalle che spinge per ottenere il risultato unico della promozione e questo a volte, a discapito della qualità del gioco. Quando hai un solo risultato a disposizione, devi giocare semplice, mettendo gli attaccanti, che devono essere di esperienza, nelle condizioni di poter contare su quelle due-tre palle gol a partita che regolarmente non devono sbagliare.
Paradossalmente è proprio l'unica cosa che si sta sbagliando quest'anno. La squadra gioca discretamente, si arriva nei pressi dell'area di rigore e si cerca sempre il leziosismo ulteriore, il tocco di classe, che regolarmente viene bloccato dagli avversari. Non va bene e questo Vivarini dovrebbe farlo presente alla squadra.
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Ricordo ancora un post veterohdemico di FacciaWestern in cui si riconoscevano i miei tentativi di dare un senso a questo Bari...
Ecco, se proprio devo esprimere un rimpianto, direi che mi mancano i lenocinii estrosi di FW sotto il cui velame si celavano dosi massicce di materia grigiorossa ("la cremonese del sud" ah!).
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Eppure il post di Angioletto mi solletica e mi sollecita ad uscire dalla desidia elegiaca di questi giorni difficili sì, ma pregni di indicazioni per un futuro migliore, se saremo in grado di capire.
Si diceva il Bari, dunque.
Angioletto ha ragione nel criticare l'ipercriticismo e, proprio per esserne l'antidoto, lo invito a continuare a scrivere qui.
Ma vorrei fare qualche annotazione marginale alle frasi di Angioletto, con l'intento non di correggere alcunché (me ne guarderei bene) ma di asseverare la critica all'ipercriticismo.

"Per Dareios esistono solo due Bari, quello di Catuzzi 1, che sfiorò la serie A con un manipolo di ragazzini ed il Bari di Alberti e Zavettieri":
ebbene sì, il Catuzzi bis (il primo Catuzzi fu quello che salvò il Bari da C certa nel post Corsini del '78-'79 per poi cedere luogo al gloriosus leccioleso Renna), quello dei due terzini, Armenise e Frap, che da un lato e dall'altro solcavano le linee laterali per buttarla nel mezzo dell'area, quello che dominava dall'inizio alla fine della partita, come vorrebbe fare Vivarini (sic!), il Bari modellato dall'Enrico magno sull'Olanda più orange di tutti i tempi. Era follia solo immaginarlo! E invece si materializzò in tutta la sua lugubre bellezza che fece gioire e piangere quasi 45000 anime morte stipate all'inverosimile in un della Vittoria mai così spaventosamente sontuoso come in quella maledetta domenica contro la samp.

Il Bari di Alberti e Zavettieri, scrivi, caro Angioletto... ma il Bari di Alberti e Zavettieri fu quello che sfiorava la zona retrocessione, fino a che un sabato di marzo bomber Ceppo, con un'inzuccata vincente al lanciano, diede l'avvio a una rincorsa "che era follia sperar". Quel Bari non era di nessuno, se non del popolo biancorosso che a ogni partita interna cresceva in modo esponenziale, vero demiurgo del pneuma vitale che ispirava 11 brocchi che con la maglia biancorossa indosso diventavano semidei all'applauso del volgo. Era follia sperar... eppure si materializzò in tutto il suo splendore finché non arrivò la finanza creativa, sotto forma di fotocopia di assegno indiano, a soffocarne le gesta.

Ma non dimentichi qualcosa, caro Angioletto? Il Bari del 424 di Conte... un Bari sontuoso in tutti i reparti che schiacciava chiunque si presentasse al suo cospetto (tranne il fratello salernitano... ahi Conte, degli ultras seguace...); un Bari firmato, questa volta lo riconosco, Conte, leccioleso e rubentino, ma eroe fino a divenire sindaco di Bari. Conte... la mia più grande delusione dopo Cruijff al barcellona! Conte plasmò della sua garra quel Bari al punto che, anche dopo che tradì il Bari, la squadra continuò a giocare benissimo per quasi tutto il girone di andata della serie A reconquistada... poi ebbero la meglio i veleni di Ventura che annientarono la grande bellezza.

Dare un senso al Bari, dopo tutto ciò? Hai ragione tu, caro Angioletto, "...giocare semplice, mettendo gli attaccanti, che devono essere di esperienza, nelle condizioni di poter contare su quelle due-tre palle gol a partita che regolarmente non devono sbagliare." :( :( :(
Questo deve essere il Bari del cinepanettonaro, non ho dubbi, ma permettimi di rimpiangere qui le "eccezioni romantiche" in nome di un'utopia che nella storia può cmq manifestarsi in vario modo, talvolta addirittura costringendo la gente a essere solidale gli uni con gli altri, mettendo da parte efficientismo, competizione, business, per far fronte a un'eccezione della seconda declinazione latina...

FINCHE' NON PASSA, RESTIAMO ALLE CASE IL PIU' POSSIBILE PER IL BENE DI TUTTI.

Saluto tutti con affetto fraterno



Dareios, ripetitivo e sempre più noioso, mi resta un dubbio, se sei una forte delusione o una eclatante sopravvalutazione.
Meglio perdere insieme per qualcosa di tuo che fingere di vincere: Support your local team!

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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda Tuco » ven mag 29, 2020 14:55


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Re: L'Accademia del 4-2-4 e la Stella del Sud

Messaggioda tifosobarese92 » ven mag 29, 2020 16:00


Tuco ha scritto:welcome :fumogeno: :italy:


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