SempreConTe1977 ha scritto:O ve la volete comprare....siete fuori....poveretti
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carloperrone ha scritto:parlate male di lotito solo perchè volete entrare nella lazio
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SempreConTe1977 ha scritto:O ve la volete comprare....siete fuori....poveretti
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carloperrone ha scritto:parlate male di lotito solo perchè volete entrare nella lazio
il goggione ha scritto:saverio67 ha scritto:35 squadre di A e B. che in tutto 42 sono. non ne sono state indagate 7. Visto che 3 sono appena salite dalla C, ne restano 4 ancora da indagare.
Quanto odio queste maxi inchieste. Finisce sempre "tutti colpevoli quindi nessun colpevole". Ci sono magistrati a Napoli che hanno fatto carriera sulla operazione contro la camorra: 1.200 indagati in una unica botta... ne furono condannati 3.
Il problema non sono i magistrati... ma un iter giudiziario che è stato spappolato dall'interno grazie ad un mare di leggi che hanno reso la condanna un miraggio.
Se un magistrato lavora come un pazzo per 5-6 anni tra faldoni e faldoni di prove a carico.. ma poi scatta una prescrizione (a titolo di esempio)... la colpa è del magistrato o di una legge colabrodo?
CIANURO ha scritto:Non ne faccio una questione di fede e per chi ne fa una questione di fede consiglio vivamente di non leggere questo scritto. La fede, infatti, si basa su di un qualcosa di irrazionale che poco ha a che fare con la mia disamina su quelle che sono le attuali condizioni di Bari, della Bari, del calcio qui da noi e di quello che si chiama il sistema Italia.
Basterebbe, infatti, ben poco per capire che questo sistema è marcio sino alle midolla e che nn va riformato o combattuto per avere accesso alla A, alla AIA, alla Uefa, alla Champions o, addirittura, allo scudetto! Ma semplicemente abbattuto e ripensato dal principio.
Se uno si soffermasse solo su la composizione della serie A di quest'anno ma di quasi tutti gli anni potrebbe ben capire che cosa è l'Italia o, ancora meglio, potrebbe capire come disse l'indimenticabile Anna Magnani "che l'Italia è stata fatta proprio a ca.z.z.o di cane". Quasi tutte squadre del nord e l'unica squadra del sud, quella della nostra antica capitale: Napoli, condannata a sognarsi per sempre lo scudetto, Maradona permettendo, ecco perché è stata sacrosanta quella dedica fatta da Paolo Sorrentino durante la premiazione degli oscar, perché Maradona è stata una speranza, un sogno realizzato in nome di questa terra, di tutti noi.
Detto questo io non voglio e non vorrò mai spegnere gli entusiasmi e le speranze altrui: di quella gente e di quel popolo ai quali appartengo da sempre e per sempre, ma se è cosa buona e giusta festeggiare la fine dell'era maionese nel nostro calcio, è altrettanto giusto e ancor più doveroso chiedersi come mai una presidenza tanto mediocre sia potuta durare quasi 40 anni. Roba che nemmeno il Duce dell'infausto ventennio… e voglio dire…
La spiegazione, a mio modestissimo parere, è da ricercarsi nel fatto che i maionese facevano comodo a questo sistema chiamato Italia con la loro mediocrità , con il "ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo", che è poi un modo come un altro per ammettere un'inferiorità tutta meridionale (inferiorità imposta dal sistema!) che loro hanno saputo rappresentare alla perfezione. Il sillogismo che gli ha mossi è stato questo: essendo tra i più ricchi della nostra terra, hanno badato a farsi i ca.z.zi loro senza sognare mai o quasi mai e senza permettere al popolo che dicevano di rappresentare di farsi nessun sogno a loro volta. Si chiamasse Uefa, A tenuta per più anni, o AIA, o, addirittura, e già questo addirittura è una bestemmia, scudetto!
Per questo, da quando ho capito chi erano i maionese e che cosa rappresentavano e che cosa sia e fosse ed è ancora, e con ogni probabilità , sarà il nostro calcio, che siamo riusciti a far diventare una mafia pure quello! Attitudine tutta italiana! con 3 squadre, tutte e 3 del nord, che vincono tutto, o quasi tutto quello che c'è da vincere, ho deciso di disertare.
Basterebbe capire questo per capire che è un gioco truccato, ma, come se non bastasse, a questo squilibrio immane tutto a favore di una zona dell'Italia, ammesso che questo nome abbia ancora un senso, si aggiungono periodicamente, dai tempi di Paolo Rossi in poi ('80 in poi), gli scandali che cronicamente e ciclicamente sconvolgono il nostro calcio che è una metafora per capire cosa davvero sia questo Paese di me.r.d.a. che un tempo fu chiamato giardino del mondo, e culla e figlio prediletto degli dei e che ora è sempre travagliato da scandali, almeno per quanto riguarda il mondo del calcio: da truffe, ladrocini, partite truccate, campionati venduti, infermieri che arrivano dappertutto e, ovviamente, non potevano mancare in uno scandalo italiano, le immortali e sempiterne, t.r.o.i.e.
E in questo Paese, in questo letamaio che va a t.r.o.i.e in senso figurato e letterale io dovrei ancora riporre delle speranze e degli entusiasmi per un semplice cambio di dirigenza che niente andrà a cambiare, a distruggere e a ripensare di questo sistema marcio sino alle midolla?
No, compagni. Meglio non mischiare le nostre facce a quelle di questi complici. Meglio così. Meglio disertore.
Disertore per sempre.
CIANURO ha scritto:Non ne faccio una questione di fede e per chi ne fa una questione di fede consiglio vivamente di non leggere questo scritto. La fede, infatti, si basa su di un qualcosa di irrazionale che poco ha a che fare con la mia disamina su quelle che sono le attuali condizioni di Bari, della Bari, del calcio qui da noi e di quello che si chiama il sistema Italia.
Basterebbe, infatti, ben poco per capire che questo sistema è marcio sino alle midolla e che nn va riformato o combattuto per avere accesso alla A, alla AIA, alla Uefa, alla Champions o, addirittura, allo scudetto! Ma semplicemente abbattuto e ripensato dal principio.
Se uno si soffermasse solo su la composizione della serie A di quest'anno ma di quasi tutti gli anni potrebbe ben capire che cosa è l'Italia o, ancora meglio, potrebbe capire come disse l'indimenticabile Anna Magnani "che l'Italia è stata fatta proprio a ca.z.z.o di cane". Quasi tutte squadre del nord e l'unica squadra del sud, quella della nostra antica capitale: Napoli, condannata a sognarsi per sempre lo scudetto, Maradona permettendo, ecco perché è stata sacrosanta quella dedica fatta da Paolo Sorrentino durante la premiazione degli oscar, perché Maradona è stata una speranza, un sogno realizzato in nome di questa terra, di tutti noi.
Detto questo io non voglio e non vorrò mai spegnere gli entusiasmi e le speranze altrui: di quella gente e di quel popolo ai quali appartengo da sempre e per sempre, ma se è cosa buona e giusta festeggiare la fine dell'era maionese nel nostro calcio, è altrettanto giusto e ancor più doveroso chiedersi come mai una presidenza tanto mediocre sia potuta durare quasi 40 anni. Roba che nemmeno il Duce dell'infausto ventennio… e voglio dire…
La spiegazione, a mio modestissimo parere, è da ricercarsi nel fatto che i maionese facevano comodo a questo sistema chiamato Italia con la loro mediocrità , con il "ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo", che è poi un modo come un altro per ammettere un'inferiorità tutta meridionale (inferiorità imposta dal sistema!) che loro hanno saputo rappresentare alla perfezione. Il sillogismo che gli ha mossi è stato questo: essendo tra i più ricchi della nostra terra, hanno badato a farsi i ca.z.zi loro senza sognare mai o quasi mai e senza permettere al popolo che dicevano di rappresentare di farsi nessun sogno a loro volta. Si chiamasse Uefa, A tenuta per più anni, o AIA, o, addirittura, e già questo addirittura è una bestemmia, scudetto!
Per questo, da quando ho capito chi erano i maionese e che cosa rappresentavano e che cosa sia e fosse ed è ancora, e con ogni probabilità , sarà il nostro calcio, che siamo riusciti a far diventare una mafia pure quello! Attitudine tutta italiana! con 3 squadre, tutte e 3 del nord, che vincono tutto, o quasi tutto quello che c'è da vincere, ho deciso di disertare.
Basterebbe capire questo per capire che è un gioco truccato, ma, come se non bastasse, a questo squilibrio immane tutto a favore di una zona dell'Italia, ammesso che questo nome abbia ancora un senso, si aggiungono periodicamente, dai tempi di Paolo Rossi in poi ('80 in poi), gli scandali che cronicamente e ciclicamente sconvolgono il nostro calcio che è una metafora per capire cosa davvero sia questo Paese di me.r.d.a. che un tempo fu chiamato giardino del mondo, e culla e figlio prediletto degli dei e che ora è sempre travagliato da scandali, almeno per quanto riguarda il mondo del calcio: da truffe, ladrocini, partite truccate, campionati venduti, infermieri che arrivano dappertutto e, ovviamente, non potevano mancare in uno scandalo italiano, le immortali e sempiterne, t.r.o.i.e.
E in questo Paese, in questo letamaio che va a t.r.o.i.e in senso figurato e letterale io dovrei ancora riporre delle speranze e degli entusiasmi per un semplice cambio di dirigenza che niente andrà a cambiare, a distruggere e a ripensare di questo sistema marcio sino alle midolla?
No, compagni. Meglio non mischiare le nostre facce a quelle di questi complici. Meglio così. Meglio disertore.
Disertore per sempre.
Bernardo Faletti ha scritto:E STATT A CAST STAM CHIU LARG
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