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Disertore per sempre

Parla in libertà di argomenti di carattere generale attinenti il Bari: partite, allenamenti, calciomercato. Prima di aprire un nuovo topic, controlla sempre se l'argomento è già stato trattato!

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nando c'e'

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Re: Disertore per sempre

Messaggioda nando c'e' » gio mar 27, 2014 1:59


Fiero di farlo, come nonna mi insegnò.

Tu e tutti i sacrileghi bestemmiatori sarete puniti e brucerete nelle fiamme.
La data della mia irruzione sul forum non è casuale.
Nell'anno del Signore 1571, 7 di ottobre, le forze cristiane sconfissero quelle ottomane nelle acque di Naupatto. La battaglia, che segnò la fine del'avanzata musulmana verso occidente, è conosciuta col nome di Lepanto.

NON NOBIS DOMINE.
SED NOMINI.
TUO DA GLORIAM.


Miglior utente solobari.it per gli anni 2008 2009 2010 2011 2012 2013 e 2014.
Perchè Io so' Io, e voi non siete un *****.

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Re: Disertore per sempre

Messaggioda LIBERTèGALITè! » gio gen 29, 2015 12:00


CIANURO ha scritto:Non ne faccio una questione di fede e per chi ne fa una questione di fede consiglio vivamente di non leggere questo scritto. La fede, infatti, si basa su di un qualcosa di irrazionale che poco ha a che fare con la mia disamina su quelle che sono le attuali condizioni di Bari, della Bari, del calcio qui da noi e di quello che si chiama il sistema Italia.
Basterebbe, infatti, ben poco per capire che questo sistema è marcio sino alle midolla e che nn va riformato o combattuto per avere accesso alla A, alla AIA, alla Uefa, alla Champions o, addirittura, allo scudetto! Ma semplicemente abbattuto e ripensato dal principio.
Se uno si soffermasse solo su la composizione della serie A di quest'anno ma di quasi tutti gli anni potrebbe ben capire che cosa è l'Italia o, ancora meglio, potrebbe capire come disse l'indimenticabile Anna Magnani "che l'Italia è stata fatta proprio a ca.z.z.o di cane". Quasi tutte squadre del nord e l'unica squadra del sud, quella della nostra antica capitale: Napoli, condannata a sognarsi per sempre lo scudetto, Maradona permettendo, ecco perché è stata sacrosanta quella dedica fatta da Paolo Sorrentino durante la premiazione degli oscar, perché Maradona è stata una speranza, un sogno realizzato in nome di questa terra, di tutti noi.
Detto questo io non voglio e non vorrò mai spegnere gli entusiasmi e le speranze altrui: di quella gente e di quel popolo ai quali appartengo da sempre e per sempre, ma se è cosa buona e giusta festeggiare la fine dell'era maionese nel nostro calcio, è altrettanto giusto e ancor più doveroso chiedersi come mai una presidenza tanto mediocre sia potuta durare quasi 40 anni. Roba che nemmeno il Duce dell'infausto ventennio… e voglio dire…
La spiegazione, a mio modestissimo parere, è da ricercarsi nel fatto che i maionese facevano comodo a questo sistema chiamato Italia con la loro mediocrità, con il "ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo", che è poi un modo come un altro per ammettere un'inferiorità tutta meridionale (inferiorità imposta dal sistema!) che loro hanno saputo rappresentare alla perfezione. Il sillogismo che gli ha mossi è stato questo: essendo tra i più ricchi della nostra terra, hanno badato a farsi i ca.z.zi loro senza sognare mai o quasi mai e senza permettere al popolo che dicevano di rappresentare di farsi nessun sogno a loro volta. Si chiamasse Uefa, A tenuta per più anni, o AIA, o, addirittura, e già questo addirittura è una bestemmia, scudetto!
Per questo, da quando ho capito chi erano i maionese e che cosa rappresentavano e che cosa sia e fosse ed è ancora, e con ogni probabilità, sarà il nostro calcio, che siamo riusciti a far diventare una mafia pure quello! Attitudine tutta italiana! con 3 squadre, tutte e 3 del nord, che vincono tutto, o quasi tutto quello che c'è da vincere, ho deciso di disertare.
Basterebbe capire questo per capire che è un gioco truccato, ma, come se non bastasse, a questo squilibrio immane tutto a favore di una zona dell'Italia, ammesso che questo nome abbia ancora un senso, si aggiungono periodicamente, dai tempi di Paolo Rossi in poi ('80 in poi), gli scandali che cronicamente e ciclicamente sconvolgono il nostro calcio che è una metafora per capire cosa davvero sia questo Paese di me.r.d.a. che un tempo fu chiamato giardino del mondo, e culla e figlio prediletto degli dei e che ora è sempre travagliato da scandali, almeno per quanto riguarda il mondo del calcio: da truffe, ladrocini, partite truccate, campionati venduti, infermieri che arrivano dappertutto e, ovviamente, non potevano mancare in uno scandalo italiano, le immortali e sempiterne, t.r.o.i.e.
E in questo Paese, in questo letamaio che va a t.r.o.i.e in senso figurato e letterale io dovrei ancora riporre delle speranze e degli entusiasmi per un semplice cambio di dirigenza che niente andrà a cambiare, a distruggere e a ripensare di questo sistema marcio sino alle midolla?
No, compagni. Meglio non mischiare le nostre facce a quelle di questi complici. Meglio così. Meglio disertore.
Disertore per sempre.


Detto questo, aggiungo quella che sarebbe una mia proposta, date per acquisite le condizioni che ci portano e ci porteranno sempre, un sempre umano si intende, a non vincere mai niente, si potrebbe proporre una creazione di una SERIE A del sud come si fece negli anni precedenti e immediatamente successivi alla I guerra mondiale, se non erro, dal 1912-1913 al 1925-1926, non che le cose anche allora andassero benissimo per i nostri colori visto che i vincitori di quei titoli furono nell'ordine:
- il Livorno (!)
- il Pisa (!)
- Fortitudo (!)
- A' Lazie (!)
- il Savoia (!!!) che poi è un amara e becera ironia della storia.
- e, infine, l'Alba Roma per ben due volte…
Questi risultati sono li a testimoniare e a dimostrare quanto, ancora in quegli anni, fosse pesante il colonialismo che dovevamo subire. Adesso che questo fenomeno è in via di declino, in quanto tutto nella storia ha una sua finitezza, ringraziando gli dei, potremmo fare una bella serie A del sud e giocarcela alla pari con squadre come il Napoli, il Palermo e vincere, anche noi, qualcosa e, magari, sfidare quelli del nord in una partita andata a ritorno per avere il titolo di campione d'Italia.
Non per il piacere di vincere qualcosa che è fine a se stesso, ma solo per avere qualcosa di vero, per cui poter esultare. E magari non esaltarci come ancora adesso si fa se un campione vecchio e in disarmo viene qui a Bari per concludere la sua carriera.
Sembra la caricatura di Napoli e Maradona. Ecco, magari, se si attuasse questa mia piccola e modestissima proposta quella che Tuco chiamava farsa e che anche io reputo tale, aggiungendoci la qualifica di farsa… vergognosa, potrebbe tornare a somigliare a quello splendido gioco, che sognavamo e che ci ha fatto innamorare. Me ne vado con questa proposta lanciata con un messaggio di speranza per noi, la nostra terra e la nostra squadra.
Abbiatene cura e sappiatela amare come ci chiese il nostro fondatore.
In fede, Cianuro.

alieno

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Re: Disertore per sempre

Messaggioda alieno » gio gen 29, 2015 12:47


scoperta dell'acqua calda.

e poi ci parli di tutto i lmarcio che c'e' ma ti metti ad idolatrare quella cloaca come "capitale" dimenticandoti che e' stata ed e' capitale del malaffare???!

mah
#ssm addicted

napoli m****

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Re: Disertore per sempre

Messaggioda CIANURO » mar mag 26, 2015 0:21


CIANURO ha scritto:Non ne faccio una questione di fede e per chi ne fa una questione di fede consiglio vivamente di non leggere questo scritto. La fede, infatti, si basa su di un qualcosa di irrazionale che poco ha a che fare con la mia disamina su quelle che sono le attuali condizioni di Bari, della Bari, del calcio qui da noi e di quello che si chiama il sistema Italia.
Basterebbe, infatti, ben poco per capire che questo sistema è marcio sino alle midolla e che nn va riformato o combattuto per avere accesso alla A, alla AIA, alla Uefa, alla Champions o, addirittura, allo scudetto! Ma semplicemente abbattuto e ripensato dal principio.
Se uno si soffermasse solo su la composizione della serie A di quest'anno ma di quasi tutti gli anni potrebbe ben capire che cosa è l'Italia o, ancora meglio, potrebbe capire come disse l'indimenticabile Anna Magnani "che l'Italia è stata fatta proprio a ca.z.z.o di cane". Quasi tutte squadre del nord e l'unica squadra del sud, quella della nostra antica capitale: Napoli, condannata a sognarsi per sempre lo scudetto, Maradona permettendo, ecco perché è stata sacrosanta quella dedica fatta da Paolo Sorrentino durante la premiazione degli oscar, perché Maradona è stata una speranza, un sogno realizzato in nome di questa terra, di tutti noi.
Detto questo io non voglio e non vorrò mai spegnere gli entusiasmi e le speranze altrui: di quella gente e di quel popolo ai quali appartengo da sempre e per sempre, ma se è cosa buona e giusta festeggiare la fine dell'era maionese nel nostro calcio, è altrettanto giusto e ancor più doveroso chiedersi come mai una presidenza tanto mediocre sia potuta durare quasi 40 anni. Roba che nemmeno il Duce dell'infausto ventennio… e voglio dire…
La spiegazione, a mio modestissimo parere, è da ricercarsi nel fatto che i maionese facevano comodo a questo sistema chiamato Italia con la loro mediocrità, con il "ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo", che è poi un modo come un altro per ammettere un'inferiorità tutta meridionale (inferiorità imposta dal sistema!) che loro hanno saputo rappresentare alla perfezione. Il sillogismo che gli ha mossi è stato questo: essendo tra i più ricchi della nostra terra, hanno badato a farsi i ca.z.zi loro senza sognare mai o quasi mai e senza permettere al popolo che dicevano di rappresentare di farsi nessun sogno a loro volta. Si chiamasse Uefa, A tenuta per più anni, o AIA, o, addirittura, e già questo addirittura è una bestemmia, scudetto!
Per questo, da quando ho capito chi erano i maionese e che cosa rappresentavano e che cosa sia e fosse ed è ancora, e con ogni probabilità, sarà il nostro calcio, che siamo riusciti a far diventare una mafia pure quello! Attitudine tutta italiana! con 3 squadre, tutte e 3 del nord, che vincono tutto, o quasi tutto quello che c'è da vincere, ho deciso di disertare.
Basterebbe capire questo per capire che è un gioco truccato, ma, come se non bastasse, a questo squilibrio immane tutto a favore di una zona dell'Italia, ammesso che questo nome abbia ancora un senso, si aggiungono periodicamente, dai tempi di Paolo Rossi in poi ('80 in poi), gli scandali che cronicamente e ciclicamente sconvolgono il nostro calcio che è una metafora per capire cosa davvero sia questo Paese di me.r.d.a. che un tempo fu chiamato giardino del mondo, e culla e figlio prediletto degli dei e che ora è sempre travagliato da scandali, almeno per quanto riguarda il mondo del calcio: da truffe, ladrocini, partite truccate, campionati venduti, infermieri che arrivano dappertutto e, ovviamente, non potevano mancare in uno scandalo italiano, le immortali e sempiterne, t.r.o.i.e.
E in questo Paese, in questo letamaio che va a t.r.o.i.e in senso figurato e letterale io dovrei ancora riporre delle speranze e degli entusiasmi per un semplice cambio di dirigenza che niente andrà a cambiare, a distruggere e a ripensare di questo sistema marcio sino alle midolla?
No, compagni. Meglio non mischiare le nostre facce a quelle di questi complici. Meglio così. Meglio disertore.
Disertore per sempre.


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IL GIOCO PIÙ TRUCCATO DEL MONDO

Nel luglio del 2010 avevamo denunciato l'ombra della criminalità nel mondo del calcio. Il rischio che un altro 'palazzo' faccia affari sul calcio è ormai più che un'ombra. Siamo davanti a uno spaccato inquietante, le scommesse rappresentano un fardello che pesa sulla regolarità dello sport piu' popolare in Italia, ed il proliferare di episodi di cronaca e di inchieste sono la conferma della presenza di un legame tra consorterie criminali e ambiente calcistico e dimostra una cosa innegabile: dove c'è un pallone ci sono affari e quando in campo ci sono molti soldi la presenza di associazioni criminali è qualcosa di piu' di un semplice sospetto.

In un dossier dal titolo "Le mafie nel pallone" e diventato un libro scritto da Daniele Poto e pubblicato da Edizioni Gruppo Abele, con il supporto di carte giudiziarie e inchieste della magistratura - Libera aveva denunciato come attraverso partite truccate, scommesse clandestine, presidenti prestanome, le mafie avevano messo le mani sul mondo del calcio. Sono stati censiti circa 30 clan direttamente coinvolti o contigui censiti nelle principali inchieste riguardanti le infiltrazioni mafiose e i casi di corruzione e riciclaggio nel mondo del pallone e alla spartizione della torta come viene documentato nel libro partecipa il gotha delle cosche, dai Lo Piccolo ai Casalesi, dai Mallardo ai Pellè, dai Misso ai Pesce e Santapaola che più che mai gestiscono anche il calcio scommesse, condizionano le partite, usano lo sport per cementare legami della politica, riciclano soldi.

C'è bisogno di recuperare una dimensione etica in questo sport così amato, per non tradire le speranze di tutti quei bambini e giovani che, nel correre dietro un pallone, sperimentano e credono ancora nella bellezza e nell'intensità del calcio e nel suo essere fatica e promessa, sogno, impegno, stupor
e.
L'unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.
Indro Montanelli

Una società più austera può essere una società più giusta, meno diseguale, realmente più libera, più democratica, più umana.
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Re: Disertore per sempre

Messaggioda il goggione » mar mag 26, 2015 8:33


Nello sfogo di cianuro mi rispecchio quasi ogni giorno. La mia diserzione non è forzata però... nel senso che da "masiello" in poi, ho deciso di mettere stadio e trasferte all'ultimo posto tra le mie priorità (famiglia, affetti, bollette, hobby). Ora il massimo che concedo al bari e al calcio... è guardare le partite in streaming (raramente in tv).
Se dalla causa contro Masiello dovessi ottenere quei benedetti 400 euro (evento raro)... mediterò se spenderli di nuovo per un abbonamento
...ma solo se questa cloaca chiamata calcio subirà una mano di varichina (evento raro).
Ma devono accadere 2 eventi rari simultaneamente... la vedo dura :krnut:
"A parole siamo tutti bravi" (Luca Giurato)

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Re: Disertore per sempre

Messaggioda colino1961 » mer mag 27, 2015 9:45


CIANURO ha scritto:Non ne faccio una questione di fede e per chi ne fa una questione di fede consiglio vivamente di non leggere questo scritto. La fede, infatti, si basa su di un qualcosa di irrazionale che poco ha a che fare con la mia disamina su quelle che sono le attuali condizioni di Bari, della Bari, del calcio qui da noi e di quello che si chiama il sistema Italia.
Basterebbe, infatti, ben poco per capire che questo sistema è marcio sino alle midolla e che nn va riformato o combattuto per avere accesso alla A, alla AIA, alla Uefa, alla Champions o, addirittura, allo scudetto! Ma semplicemente abbattuto e ripensato dal principio.
Se uno si soffermasse solo su la composizione della serie A di quest'anno ma di quasi tutti gli anni potrebbe ben capire che cosa è l'Italia o, ancora meglio, potrebbe capire come disse l'indimenticabile Anna Magnani "che l'Italia è stata fatta proprio a ca.z.z.o di cane". Quasi tutte squadre del nord e l'unica squadra del sud, quella della nostra antica capitale: Napoli, condannata a sognarsi per sempre lo scudetto, Maradona permettendo, ecco perché è stata sacrosanta quella dedica fatta da Paolo Sorrentino durante la premiazione degli oscar, perché Maradona è stata una speranza, un sogno realizzato in nome di questa terra, di tutti noi.
Detto questo io non voglio e non vorrò mai spegnere gli entusiasmi e le speranze altrui: di quella gente e di quel popolo ai quali appartengo da sempre e per sempre, ma se è cosa buona e giusta festeggiare la fine dell'era maionese nel nostro calcio, è altrettanto giusto e ancor più doveroso chiedersi come mai una presidenza tanto mediocre sia potuta durare quasi 40 anni. Roba che nemmeno il Duce dell'infausto ventennio… e voglio dire…
La spiegazione, a mio modestissimo parere, è da ricercarsi nel fatto che i maionese facevano comodo a questo sistema chiamato Italia con la loro mediocrità, con il "ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo", che è poi un modo come un altro per ammettere un'inferiorità tutta meridionale (inferiorità imposta dal sistema!) che loro hanno saputo rappresentare alla perfezione. Il sillogismo che gli ha mossi è stato questo: essendo tra i più ricchi della nostra terra, hanno badato a farsi i ca.z.zi loro senza sognare mai o quasi mai e senza permettere al popolo che dicevano di rappresentare di farsi nessun sogno a loro volta. Si chiamasse Uefa, A tenuta per più anni, o AIA, o, addirittura, e già questo addirittura è una bestemmia, scudetto!
Per questo, da quando ho capito chi erano i maionese e che cosa rappresentavano e che cosa sia e fosse ed è ancora, e con ogni probabilità, sarà il nostro calcio, che siamo riusciti a far diventare una mafia pure quello! Attitudine tutta italiana! con 3 squadre, tutte e 3 del nord, che vincono tutto, o quasi tutto quello che c'è da vincere, ho deciso di disertare.
Basterebbe capire questo per capire che è un gioco truccato, ma, come se non bastasse, a questo squilibrio immane tutto a favore di una zona dell'Italia, ammesso che questo nome abbia ancora un senso, si aggiungono periodicamente, dai tempi di Paolo Rossi in poi ('80 in poi), gli scandali che cronicamente e ciclicamente sconvolgono il nostro calcio che è una metafora per capire cosa davvero sia questo Paese di me.r.d.a. che un tempo fu chiamato giardino del mondo, e culla e figlio prediletto degli dei e che ora è sempre travagliato da scandali, almeno per quanto riguarda il mondo del calcio: da truffe, ladrocini, partite truccate, campionati venduti, infermieri che arrivano dappertutto e, ovviamente, non potevano mancare in uno scandalo italiano, le immortali e sempiterne, t.r.o.i.e.
E in questo Paese, in questo letamaio che va a t.r.o.i.e in senso figurato e letterale io dovrei ancora riporre delle speranze e degli entusiasmi per un semplice cambio di dirigenza che niente andrà a cambiare, a distruggere e a ripensare di questo sistema marcio sino alle midolla?
No, compagni. Meglio non mischiare le nostre facce a quelle di questi complici. Meglio così. Meglio disertore.
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ecco perchè da noi attecchisce il doppiofedismo con il discorso "ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo" :evil:

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Re: Disertore per sempre

Messaggioda CIANURO » mer mag 27, 2015 10:11


colino1961 ha scritto:
CIANURO ha scritto:Non ne faccio una questione di fede e per chi ne fa una questione di fede consiglio vivamente di non leggere questo scritto. La fede, infatti, si basa su di un qualcosa di irrazionale che poco ha a che fare con la mia disamina su quelle che sono le attuali condizioni di Bari, della Bari, del calcio qui da noi e di quello che si chiama il sistema Italia.
Basterebbe, infatti, ben poco per capire che questo sistema è marcio sino alle midolla e che nn va riformato o combattuto per avere accesso alla A, alla AIA, alla Uefa, alla Champions o, addirittura, allo scudetto! Ma semplicemente abbattuto e ripensato dal principio.
Se uno si soffermasse solo su la composizione della serie A di quest'anno ma di quasi tutti gli anni potrebbe ben capire che cosa è l'Italia o, ancora meglio, potrebbe capire come disse l'indimenticabile Anna Magnani "che l'Italia è stata fatta proprio a ca.z.z.o di cane". Quasi tutte squadre del nord e l'unica squadra del sud, quella della nostra antica capitale: Napoli, condannata a sognarsi per sempre lo scudetto, Maradona permettendo, ecco perché è stata sacrosanta quella dedica fatta da Paolo Sorrentino durante la premiazione degli oscar, perché Maradona è stata una speranza, un sogno realizzato in nome di questa terra, di tutti noi.
Detto questo io non voglio e non vorrò mai spegnere gli entusiasmi e le speranze altrui: di quella gente e di quel popolo ai quali appartengo da sempre e per sempre, ma se è cosa buona e giusta festeggiare la fine dell'era maionese nel nostro calcio, è altrettanto giusto e ancor più doveroso chiedersi come mai una presidenza tanto mediocre sia potuta durare quasi 40 anni. Roba che nemmeno il Duce dell'infausto ventennio… e voglio dire…
La spiegazione, a mio modestissimo parere, è da ricercarsi nel fatto che i maionese facevano comodo a questo sistema chiamato Italia con la loro mediocrità, con il "ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo", che è poi un modo come un altro per ammettere un'inferiorità tutta meridionale (inferiorità imposta dal sistema!) che loro hanno saputo rappresentare alla perfezione. Il sillogismo che gli ha mossi è stato questo: essendo tra i più ricchi della nostra terra, hanno badato a farsi i ca.z.zi loro senza sognare mai o quasi mai e senza permettere al popolo che dicevano di rappresentare di farsi nessun sogno a loro volta. Si chiamasse Uefa, A tenuta per più anni, o AIA, o, addirittura, e già questo addirittura è una bestemmia, scudetto!
Per questo, da quando ho capito chi erano i maionese e che cosa rappresentavano e che cosa sia e fosse ed è ancora, e con ogni probabilità, sarà il nostro calcio, che siamo riusciti a far diventare una mafia pure quello! Attitudine tutta italiana! con 3 squadre, tutte e 3 del nord, che vincono tutto, o quasi tutto quello che c'è da vincere, ho deciso di disertare.
Basterebbe capire questo per capire che è un gioco truccato, ma, come se non bastasse, a questo squilibrio immane tutto a favore di una zona dell'Italia, ammesso che questo nome abbia ancora un senso, si aggiungono periodicamente, dai tempi di Paolo Rossi in poi ('80 in poi), gli scandali che cronicamente e ciclicamente sconvolgono il nostro calcio che è una metafora per capire cosa davvero sia questo Paese di me.r.d.a. che un tempo fu chiamato giardino del mondo, e culla e figlio prediletto degli dei e che ora è sempre travagliato da scandali, almeno per quanto riguarda il mondo del calcio: da truffe, ladrocini, partite truccate, campionati venduti, infermieri che arrivano dappertutto e, ovviamente, non potevano mancare in uno scandalo italiano, le immortali e sempiterne, t.r.o.i.e.
E in questo Paese, in questo letamaio che va a t.r.o.i.e in senso figurato e letterale io dovrei ancora riporre delle speranze e degli entusiasmi per un semplice cambio di dirigenza che niente andrà a cambiare, a distruggere e a ripensare di questo sistema marcio sino alle midolla?
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ecco perchè da noi attecchisce il doppiofedismo con il discorso "ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo" :evil:


E' sempre un piacere leggerti, vecchio mio :D
L'unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.
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Re: Disertore per sempre

Messaggioda il goggione » mer mag 27, 2015 10:46


aggiungiamo la notizia fresca fresca di 6 alti dirigenti fifa arrestati e Blatter indagato. Varichina in formato silos!
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Re: Disertore per sempre

Messaggioda CIANURO » mer mag 27, 2015 12:54


La fine degli intoccabili


La grande, spettacolare retata di Zurigo, lascia sbalorditi per il modo, i tempi, i nomi delle persone arrestate, il crollo fragoroso e improvviso di un mondo che sembrava impermeabile e intoccabile, chiuso dentro la sua cupola di omertà e autoreferenzialità. Non sorprende invece affatto la causa del crollo, l'oggetto delle indagini dell'Fbi: la mostruosa corruzione che ha portato all'assegnazione dei mondiali di calcio, ma anche alla gestione del colossale giro d'affari della Fifa, dai diritti tv alle sponsorizzazioni.

Centinaia di milioni di dollari (e si ipotizzano cifre per difetto) distribuiti, secondo chi indaga, a funzionari e dirigenti di un'organismo, la Fifa, soggetto soltanto a risibili meccanismi di autocontrollo. Nei fatti, la Fifa è un mondo a sé stante, dove affari e potere vengono spartiti tra i membri di una casta sovrannazionale, con logiche estranee alle regole che governano le normali attività economiche e politiche delle grandi aziende mondiali. Questo è, la Fifa: una potentissima azienda che opera in un settore, il calcio, che muove miliardi grazie alla forza incomparabile delle passioni che sa suscitare nel suo pubblico globale, stimato in un paio di miliardi di persone. E questo gigantesco bancomat planetario, da sempre, è nelle mani di un pugno di uomini selezionati (formalmente sono eletti, a garanzia di una parvenza di democrazia) all'interno del mondo del pallone, un circolo chiuso che non deve rispondere a nessuna autorità nazionale. Anzi: la Fifa, come il Cio, altra grande casta dello sport mondiale, ha fissato nei decenni paletti sempre più stretti per garantire la propria autonomia dai governi: le intrusioni, anche negli organismi direttivi delle singole federazioni nazionali associate, non sono tollerate, pena la sospensione immediata. In pratica, se un governo prova a mettere bocca nella gestione e selezione dei dirigenti di una federazione, ne procura automaticamente l'esclusione da tutte le competizioni. Niente mondiali, per capirci meglio.

E' anche con queste regole che la Fifa si è assicurata, in nome dell'autonomia, la possibilità di evitare qualsiasi tipo di interferenza nei propri affari. Non c'è nessuno che può controllarla, tutto è deciso e spartito all'interno delle sue stanze, affidato a organismi, direttivi, commissioni, che agiscono con la massima libertà di movimento, dovendo rispondere soltanto ad altri membri della loro stessa organizzazione. Un piccolo e formidabile centro di potere, governato dall'ottantenne Sepp Blatter senza opposizione alcuna, a dispetto dell'apparente democrazia di cui si parlava. La capacità di acquisire consenso, dispondendo di centinaia di milioni di dollari con cui finanziare progetti o direttamente le federazioni membre della Fifa (ciascuna ha diritto a un voto) consente infatti a chi è presidente di restarci praticamente a vita, come dimostrano i 17 anni di reggenza compiuti da Blatter, favoritissimo, fino ad oggi, anche per le elezioni fissate venerdì.

E' un meccanismo diabolico, che negli anni ha trasformato la Fifa in un comitato di affari adesso messo a nudo dall'inchiesta americana, ma più volte denunciato dai media di tutto il mondo. L'assegnazione dei mondiali alla Russia (2018) e al Qatar (2022) è stata oggetto di decine e decine di inchieste giornalistiche, con testimonianze, documenti, rivelazioni continue. La risposta della Fifa è stata l'apertura di un'indagine interna che ha portato a un'autoassoluzione in blocco dei suoi dirigenti, con l'eccezione unica del solo oppositore dichiarato di Blatter. Siamo puliti, tutto a posto, disse il presidente commentando la relazione Garcia, l'uomo incaricato di svolgere l'inchiesta interna, e colui al quale si deve molto probabilmente la bufera di oggi: Garcia rifiutò le conclusioni di Blatter, chiese di rendere pubblica la sua relazione, si dimise, gridò allo scandalo, prima di avviare con ogni probabilità la collaborazione decisiva con gli agenti federali che oggi hanno arrestato i suoi ex colleghi.

In attesa di capire meglio quali sviluppi avrà l'operazione, che coinvolge pezzi da novanta, ex presidenti di confederazioni, capi del calcio di interi continenti, resta una considerazione da fare. Come nel caso del Cio, la cui gigantesca corruzione venne alla luce nello scandalo dei Giochi invernali comprati da Salt Lake City 2002, anche per la Fifa l'inchiesta dell'Fbi potrebbe rappresentare l'ultima e unica possibilità di una svolta. Il Cio devastato dagli scandali riuscì, almeno in parte, a riorganizzarsi stabilendo regole più severe e più etiche, dotandosi di una decente normativa anticorruzione e di strumenti di controllo più efficaci sull'attività dei suoi membri. La Fifa dovrà fare altrettanto. Senza Blatter, e soprattutto senza la pretesa di dover rispondere soltanto alle proprie leggi, che spesso con la vera legge nulla hanno a che spartire.

(La Repubblica)
L'unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.
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Re: Disertore per sempre

Messaggioda pooglia » ven mag 29, 2015 18:46


LIBERTèGALITè! ha scritto:
CIANURO ha scritto:Non ne faccio una questione di fede e per chi ne fa una questione di fede consiglio vivamente di non leggere questo scritto. La fede, infatti, si basa su di un qualcosa di irrazionale che poco ha a che fare con la mia disamina su quelle che sono le attuali condizioni di Bari, della Bari, del calcio qui da noi e di quello che si chiama il sistema Italia.
Basterebbe, infatti, ben poco per capire che questo sistema è marcio sino alle midolla e che nn va riformato o combattuto per avere accesso alla A, alla AIA, alla Uefa, alla Champions o, addirittura, allo scudetto! Ma semplicemente abbattuto e ripensato dal principio.
Se uno si soffermasse solo su la composizione della serie A di quest'anno ma di quasi tutti gli anni potrebbe ben capire che cosa è l'Italia o, ancora meglio, potrebbe capire come disse l'indimenticabile Anna Magnani "che l'Italia è stata fatta proprio a ca.z.z.o di cane". Quasi tutte squadre del nord e l'unica squadra del sud, quella della nostra antica capitale: Napoli, condannata a sognarsi per sempre lo scudetto, Maradona permettendo, ecco perché è stata sacrosanta quella dedica fatta da Paolo Sorrentino durante la premiazione degli oscar, perché Maradona è stata una speranza, un sogno realizzato in nome di questa terra, di tutti noi.
Detto questo io non voglio e non vorrò mai spegnere gli entusiasmi e le speranze altrui: di quella gente e di quel popolo ai quali appartengo da sempre e per sempre, ma se è cosa buona e giusta festeggiare la fine dell'era maionese nel nostro calcio, è altrettanto giusto e ancor più doveroso chiedersi come mai una presidenza tanto mediocre sia potuta durare quasi 40 anni. Roba che nemmeno il Duce dell'infausto ventennio… e voglio dire…
La spiegazione, a mio modestissimo parere, è da ricercarsi nel fatto che i maionese facevano comodo a questo sistema chiamato Italia con la loro mediocrità, con il "ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo", che è poi un modo come un altro per ammettere un'inferiorità tutta meridionale (inferiorità imposta dal sistema!) che loro hanno saputo rappresentare alla perfezione. Il sillogismo che gli ha mossi è stato questo: essendo tra i più ricchi della nostra terra, hanno badato a farsi i ca.z.zi loro senza sognare mai o quasi mai e senza permettere al popolo che dicevano di rappresentare di farsi nessun sogno a loro volta. Si chiamasse Uefa, A tenuta per più anni, o AIA, o, addirittura, e già questo addirittura è una bestemmia, scudetto!
Per questo, da quando ho capito chi erano i maionese e che cosa rappresentavano e che cosa sia e fosse ed è ancora, e con ogni probabilità, sarà il nostro calcio, che siamo riusciti a far diventare una mafia pure quello! Attitudine tutta italiana! con 3 squadre, tutte e 3 del nord, che vincono tutto, o quasi tutto quello che c'è da vincere, ho deciso di disertare.
Basterebbe capire questo per capire che è un gioco truccato, ma, come se non bastasse, a questo squilibrio immane tutto a favore di una zona dell'Italia, ammesso che questo nome abbia ancora un senso, si aggiungono periodicamente, dai tempi di Paolo Rossi in poi ('80 in poi), gli scandali che cronicamente e ciclicamente sconvolgono il nostro calcio che è una metafora per capire cosa davvero sia questo Paese di me.r.d.a. che un tempo fu chiamato giardino del mondo, e culla e figlio prediletto degli dei e che ora è sempre travagliato da scandali, almeno per quanto riguarda il mondo del calcio: da truffe, ladrocini, partite truccate, campionati venduti, infermieri che arrivano dappertutto e, ovviamente, non potevano mancare in uno scandalo italiano, le immortali e sempiterne, t.r.o.i.e.
E in questo Paese, in questo letamaio che va a t.r.o.i.e in senso figurato e letterale io dovrei ancora riporre delle speranze e degli entusiasmi per un semplice cambio di dirigenza che niente andrà a cambiare, a distruggere e a ripensare di questo sistema marcio sino alle midolla?
No, compagni. Meglio non mischiare le nostre facce a quelle di questi complici. Meglio così. Meglio disertore.
Disertore per sempre.


Detto questo, aggiungo quella che sarebbe una mia proposta, date per acquisite le condizioni che ci portano e ci porteranno sempre, un sempre umano si intende, a non vincere mai niente, si potrebbe proporre una creazione di una SERIE A del sud come si fece negli anni precedenti e immediatamente successivi alla I guerra mondiale, se non erro, dal 1912-1913 al 1925-1926, non che le cose anche allora andassero benissimo per i nostri colori visto che i vincitori di quei titoli furono nell'ordine:
- il Livorno (!)
- il Pisa (!)
- Fortitudo (!)
- A' Lazie (!)
- il Savoia (!!!) che poi è un amara e becera ironia della storia.
- e, infine, l'Alba Roma per ben due volte…
Questi risultati sono li a testimoniare e a dimostrare quanto, ancora in quegli anni, fosse pesante il colonialismo che dovevamo subire. Adesso che questo fenomeno è in via di declino, in quanto tutto nella storia ha una sua finitezza, ringraziando gli dei, potremmo fare una bella serie A del sud e giocarcela alla pari con squadre come il Napoli, il Palermo e vincere, anche noi, qualcosa e, magari, sfidare quelli del nord in una partita andata a ritorno per avere il titolo di campione d'Italia.
Non per il piacere di vincere qualcosa che è fine a se stesso, ma solo per avere qualcosa di vero, per cui poter esultare. E magari non esaltarci come ancora adesso si fa se un campione vecchio e in disarmo viene qui a Bari per concludere la sua carriera.
Sembra la caricatura di Napoli e Maradona. Ecco, magari, se si attuasse questa mia piccola e modestissima proposta quella che Tuco chiamava farsa e che anche io reputo tale, aggiungendoci la qualifica di farsa… vergognosa, potrebbe tornare a somigliare a quello splendido gioco, che sognavamo e che ci ha fatto innamorare. Me ne vado con questa proposta lanciata con un messaggio di speranza per noi, la nostra terra e la nostra squadra.
Abbiatene cura e sappiatela amare come ci chiese il nostro fondatore.
In fede, Cianuro.


Wow che propostona.

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Re: Disertore per sempre

Messaggioda CIANURO » ven mag 29, 2015 18:50


BLATTER RICONFERMATO...

IL GATTOPARDO SEMPITERNO.
L'unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.
Indro Montanelli

Una società più austera può essere una società più giusta, meno diseguale, realmente più libera, più democratica, più umana.
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Re: Disertore per sempre

Messaggioda CIANURO » ven mag 29, 2015 22:22


Immagine


Non mi meraviglia, sinceramente, che Sepp Blatter sia stato rieletto ai vertici della FIFA, nonostante lo scandalo dei recentissimi arresti per corruzione, nonostante l'Uefa e Platini gli abbiano dichiarato guerra apertamente. Queste storie finiscono quasi sempre così, il più potente vince con tutti i mezzi possibili e amen. Non siamo mica al cinema. Vince nonostante tutti i media del mondo abbiano fatto campagna contro di lui. E a forza di aperture dei siti a tutta home page, Sky varie in diretta, prime pagine dei giornali totalmente per lui (vedi Daily Telegraph). Cioè, Blatter è sfacciatamente e clamorosamente impresentabile. E però sta lì. E però penso: ma cavolo, quante volte abbiamo vissuto situazioni del genere? Sempre, adesso. Non è che la politica italiana sia tanto diversa, non è che gli impresentabili siano solo alla Fifa no? Possibile che non siamo capaci di non cambiare mai un accidente?
Il fatto che Blatter sia stato rieletto per la quinta volta consecutiva è la conferma che certi personaggi riescono ad accumulare una tale quantità di potere, proprio perchè espressioni di tante lobby mondiali, che il distacco dal mondo diventa totale. Non è Blatter che si autoconferma, è tutto il mondo che ha interesse che lui stia lì che lo mantiene su quella poltrona. Nonostante tutto. Espressione dunque di potere puro, senza controllo, avido, assetato di denaro. E corrotto.
L'indignazione generale quasi non li sfiora. Nella sostanza la riconferma di Blatter - e lo dico dopo decine di esempi dalla grande politica internazionale a quella minima che ci riguarda più da vicino, ma generalmente potremmo andare da Putin, a Blatter, a Berlusconi, a Tavecchio - è certamente uno scandalo, ma è sicuramente la clamorosa dichiarazione del nostro fallimento. La comunicazione 2.0, l'eterea e impalpabile pubblica opinione tanto più diventano grandi, tanto più perdono influenza, penetrazione, possibilità di cambiare l'ordine delle cose. Dalla polica, allo sport, dappertutto. Insomma Blatter ha fatto Blatter, dai che ti aspetti? Vuoi che uno così si dimetta? No, il fallimento è tutto nostro.
Siamo alla dichiarazione di incapacità di cambiare un mondo che vive sulla truffa e che coltiva l'avidità e l'ingiustizia. In una parola disonesto. Se poi ci fermiamo al calcio o più generalmente allo sport, ricordiamo che siamo in quel brodo che tenne a galleggiare Armstrong finché ebbe forza, finché l'inchiesta federale negli Usa non buttò giù quel totem fasullo.
Oggi qualcuno avrebbe dovuto fermare di "prepotenza" l'elezione, avrebbero potuto farlo i calciatori ad esempio, ma non è stato fatto, perché sono appagati dal materasso d'oro su cui sono mollemente adagiati e mantenuti. Il disgustato Platini avrebbe dovuto sdraiarsi nelle urne, chiudere nei bagni i delegati al voto, uscire veramente con tutta l'Europa dalla Fifa. Questo serviva, non una conferenza stampa indignata. Ci voleva qualcosa di clamoroso, forte. Altrimenti a parole siamo tutti bravi. Io sono disgustato, tu sei disgustato, egli è disgustato.... Sai quanto se ne fregano.
La democrazia del pallone è stata violentata nella farsa che l'elezione portata a termine sia stata davvero democratica. Il grande scandalo non è Blatter - ne abbiamo avuti e ne avremo altri mille al mondo di personaggi così - è non saper cambiare un mondo che funziona così. Il fatidico esercizio della democrazia, a volte, ti mette veramente a dura prova.
Viva la Fifa. Viva Blatter Campione del Mondo

(Fabrizio Bocca, La Repubblica)
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Re: Disertore per sempre

Messaggioda il goggione » mar giu 02, 2015 18:38


cianuro... blatter si è appena dimesso... ora cambia tutto :lol: :lol: :lol:
"A parole siamo tutti bravi" (Luca Giurato)

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Re: Disertore per sempre

Messaggioda CIANURO » mar giu 02, 2015 18:42


Scandalo Fifa, Blatter annuncia dimissioni: "Lascio per il bene del calcio"Scandalo Fifa, Blatter annuncia dimissioni: "Lascio per il bene del calcio"

Il presidente della federazione mondiale lascia la presidenza. Presto la convocazione di un consiglio elettivo straordinario: "Rimarrò in carica solo fino ad allora". Il suo n.2 Valcke inchiodato da una mail della federazione sudafricana

ROMA - Joseph Blatter alza bandiera bianca: il presidente della Fifa lascia la presidenza. Il coinvolgimento del suo braccio destro Jerome Valcke sapeva è stata la goccia che ha travolto il n.1 del calcio mondiale, rieletto venerdì scorso alla guida della federazione mondiale: "Il mio profondo attaccamento alla Fifa mi ha spinto a questa decisione. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto alla presidenza della Fifa e che hanno fatto per il calcio. Quello che conta per me è la Fifa e il calcio". Nella conferenza stampa convocata a Zurigo per annunciare le dimissioni Blatter ha detto che cercherà di organizzare un congresso elettivo straordinario prima di quello previsto il 13 maggio 2016 a Città del Messico. "Continuerò a esercitare le mie funzioni finchè non verrà scelto un nuovo presidente. Tengo alla Fifa più che a qualsiasi cosa, e voglio il meglio per il calcio, per questo avevo deciso di ricandidarmi alla presidenza. Le elezioni sono finite, ma le sfide che abbiamo davanti no. La Fifa ha bisogno di una profonda ristrutturazione: ecco perché ho convocato il consiglio elettivo straordinario. Tutto sarà fatto nel rispetto dello statuto e coloro che vogliono candidarsi avranno il tempo sufficiente per farlo".

Blatter ha ammesso di essersi ripresentato, nonostante lo scandalo corruzione che ha pesato sulla Fifa, "perché ero convinto fosse l'opzione migliore". Il 79enne dirigente svizzero ha sottolineato che "questo mandato non sembra essere supportato" da altre componenti del mondo del calcio. Per quanto riguarda invece le indagini da parte delle autorità svizzere, il procuratore generale elvetico ha ribadito che Blatter non è indagato.

Valcke era al corrente di tutto. Il numero due della Fifa era stato informato personalmente dalla Federazione Sudafricana di calcio dei 10 milioni di dollari da girare sul conto controllato dal presidente della Concacaf, la Confederazione nord e centro americana. Lo testimonia una mail, datata 4 marzo 2008, che qui pubblichiamo. E che dimostra, in maniera inequivocabile, che la Fifa ha mentito ai giornalisti di tutto il mondo.

"Valcke non è coinvolto nella creazione, nell'approvazione e nell'esecuzione del progetto in questione", si legge nel comunicato stampa che hanno prodotto gli uffici della Fifa subito dopo la notizia, pubblicata dal New York Times, che l''high Fifa official' citato nell'indictment act dell'Fbi come soggetto che ha disposto i tre bonifici-tangente per un totale di 10 milioni di dollari sarebbe proprio il segretario generale della Federazione mondiale del calcio, il braccio destro di Sepp Blatter.

Una difesa d'ufficio che però viene annichilita dalla mail del 4 marzo 2008, indirizzata a lui dal presidente della Federcalcio sudafricana Oliphant. "Dear Mr Valcke", scrive Oliphant, "A seguito della decisione del governo sudafricano, la South African Football Association richiede che la Fifa trattenga 10 milioni di dollari dal budget previsto per il futuro Comitato organizzatore dei mondiali 2010 e giri quella somma al programma "Diaspora Legacy", riducendo il fondo totale da 423 a 413 milioni di dollari". Non solo. La mail specifica anche a chi devono finire i soldi. "Il programma è amministrato direttamente dal presidente della Concacaf, che agirà da fiduciario". E chi è il presidente Concacaf in quel momento? Il solito Jack Warner, arrestato mercoledì scorso per aver preso milioni di dollari di tangenti per pilotare tre voti decisivi per l'assegnazione dei mondiali 2010 al Sudafrica, in danno del Marocco. "Yours faithfully, Dr. M. Oliphant", così si chiude la lettera.

Per Valcke, e dunque per Sepp Blatter di cui Valcke è il collaboratore più fidato e stretto, diventa difficile adesso negare l'evidenza. A Zurigo sapevano tutti di quei dieci milioni di dollari di cui il Sudafrica si privava per offrirli alla Concacaf di Warner, che aveva votato a loro favore nel comitato esecutivo della Fifa. "Sostegno alla diaspora africana", era la giustificazione. Ma per gli investigatori dell'Fbi era soltanto il prezzo della corruzione. I tre bonifici sono stati effettuati a partire dal gennaio 2008 dal conto svizzero della Fifa direttamente su quelli della Concacaf in una banca di New York, "nella disponibilità - secondo l'accusa - di Jack Warner". Tant'è che 1,4 milioni li metterà sul
proprio conto personale, altri 750.000 dollari li girerà sul conto alle Cayman di Chuck Blazer, il segretario generale Concacaf che da un paio d'anni, però, sta collaborando con l'Fbi. E che ha aperto agli investigatori americani il vaso di Pandora della Federazione mondiale del calcio. Cosa ancora ne uscirà, lo sapremo presto.

(La Repubblica)

Lo immaginavo, sai?
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Re: Disertore per sempre

Messaggioda CIANURO » mar giu 02, 2015 18:43


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