da dellaVittoria » ven lug 25, 2003 18:38
«Vuole sapere la verità sui rapporti fra il Napoli, Mediocredito Centrale e Franco Carraro? Gliela racconto io». Giorgio Corbelli ha i titoli per parlare: è stato lui a comperare il Napoli da Ferlaino anche grazie ai soldi di Mediocredito, la merchant bank di Capitalia. Una vicenda che risale a tre anni fa ma che adesso è tornata d’attualità per il caso Catania. E¹ stato il vice presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese il primo a insinuare che dietro i comportamenti del presidente della Federcalcio ci fossero incofessabili «ragioni economico-finanziarie» ed «interessi estranei al calcio». E l’altro giorno è stato il presidente del Cagliari Massimo Cellino a fare nomi e cognomi: «Carraro è di fatto azionista del Napoli», e per questo motivo ha fatto sì che il Catania venisse condannato «impedendo lo spareggio fra Napoli e Venezia per andare in C». Accuse pesantissime, alle quali Capitalia ha risposto chiarendo di non avere alcun rapporto con il Napoli Calcio.
(Giorgio Corbelli)
La storia è questa. Nel marzo del 2000 Corbelli si rivolge al presidente di Capitalia Cesare Geronzi: vuole comprare il Napoli da Ferlaino e ha bisogno di liquidi: «Mi sono rivolto a Geronzi perché la sua banca aveva già aiutato Lazio, Roma, Parma e Perugia: loro sanno come muoversi nel calcio. Sono esperti del settore e vendono soldi». E’ Geronzi a indirizzare Corbelli da Carraro, a quel tempo presidente della Lega Calcio, e già alla guida di Mediocredito Centrale. Per comprare il 50 per cento del Napoli, MCC decide di concedere un finanziamento di 60 miliardi di lire, garantiti dalle azioni di Telemarket, la capofila del gruppo Corbelli. «Nonostante questo, Carraro non mi ha mai aiutato, anzi: lo dimostra il fatto che il Napoli l’anno dopo finì in serie B, dove ancora sta, sebbene io avessi denunciato il fatto che c¹erano due società di serie A con lo stesso proprietario».
Intanto una raffica di provvedimenti giudiziari sospetti ha convinto Corbelli a lasciare il calcio e il meridione per comprare la squadra di basket di Milano. E il Napoli è passato nelle mani di Salvatore Naldi. Ma il finanziamento di MCC è sempre attivo: «Non è un debito nei confronti del Napoli, sono io in persona il garante». Il fatto è che Naldi deve ancora versare a Corbelli i 32 milioni di euro pattuiti, il quale dovrà poi a sua volta pagare Mediocredito. Una vicenda bloccata per cui nel frattempo Corbelli detiene «a garanzia» il 60 per cento delle azioni del Napoli Calcio. In pratica, «è come aver venduto una casa ma non aver fatto il rogito».
(La Carraro family - U.Pizzi)
E quindi è vero che la banca guidata da Carraro deve rientrare di 32 milioni di euro verso l’azionista di maggioranza del Napoli, ma Corbelli è «un azionista solo sulla carta». E’ quindi da escludere che Carraro si sia mosso per tutelare il Napoli e quindi un suo investimento? «Lo escludo. Quell’investimento è garantito dalle azioni di Telemarket, qualunque cosa accada al Napoli, MCC può stare tranquilla». E gli appassionati di calcio? «Se qui c¹è un conflitto di interesse, nel calcio tutto lo è».