sab nov 24, 2018 21:25
Higuain88 ha scritto:che il prossimo anno regali una doppia festa al mio napoli ed al mio bari magari uno scudetto e una promozione così tutti contenti
ven apr 19, 2019 21:18
mer ago 05, 2020 20:05
mer ago 05, 2020 20:21
mer ago 05, 2020 21:40
saverio67 ha scritto:Per la precisione il campionato 17-18 si è concluso con la eliminazione dal preliminare play off. E ci siamo trovati in D non per un fallimento ma per mancata iscrizione. Il fallimento della FC Bari 1908 è una vicenda che non ci riguarda in quanto le procedure sono state avviate dopo la remissime del Titolo Sportivo al Sindaco della città.
Il campionato 13-14 si è concluso con l'eliminazione al primo turno play off (la partita col Crotone era un preliminare per decidere chi dovesse accedere al play off).
gio ago 06, 2020 8:11
gio ago 06, 2020 9:36
ImaginaryBoy ha scritto:I numeri parlano chiaro Klas, piu' scuri che chiari nella nostra storia. Diciamo che per quanto ci dispiaccia, la nostra storia calcistica rispecchia
le potenzialita' economiche della nostra citta' , i cui sogni di grandezza spesso hanno dovuto fare i conti con i limiti oggettivi di un territorio con tanti
problemi, anche infrastrutturali e che non e' mai riuscito a fiorire come avrebbe potuto (se non per brevi periodi) dal punto di vista industriale e commerciale (non intendo vendita al dettaglio)
ne' tantomeno turistico o culturale, non essendo Bari una citta' artistica o munumentale con attrazioni che la rendano qualcosa di diverso da una meta di passaggio
di mezza giornata per altre destinazioni in Puglia, non abbiamo neanche grandi spiagge o un mare particolarmente pulito, un lungomare ben sfruttato. Per di piu' non sappiamo neanche venderci bene per la nostra disorganizzazione cronica, nonostante negli ultimi anni siano stati fatti passi in avanti.
Non ho ricordi degli anni pre-Mat, mi sono avvicinato allo stadio a fine anni 80 , primi anni 90, ma a mio parere le salite e le discese del Bari sono l'encefalogramma perfetto di una citta'
con mezzi modesti, che ha probabilmente vissuto i momenti piu' brillanti della propria storia con la mediocre (nelle capacita') e pluriennale gestione di un gruppo locale, quello dei Mat appunto, il che e' tutto dire,
considerando il prezzo salato che ci hanno fatto pagare quelle sporadiche soddisfazioni raccolte qui e li' . Il che dispiace maggiormente visto che nella sfortuna, avevamo avuto la fortuna di ritrovarci qualche collaboratore in gamba che negli anni si e' avvicendato, di tanto in tanto, e che eravamo andati davvero vicini a vivere altri tipi di emozioni, che per miopia e mancanza di ambizione ci sono state negate. Dopo c'e' stato il nulla , una retrocessione in C sul campo, per la quale ci hanno graziato , le fulgenti meteore Conte e Ventura, miracoli targati Perinetti e poi dopo anni di anonimato in B e solo un'annata straordinaria ma sfigata. Ma noi niente , testardi, proprio per quei dannati sogni di gloria a tutti i costi ci siamo fatti prendere in giro facilmente da personaggi da circo, i vari Monegaschi, il fantoccio americano, fantomatici magnati russi, malesi, fondi internazionali di ogni tipo, presunti saltimbanchi nazionali, roba che non leggi neanche in un racconto di Salgari. Dopo ci e' andata pure peggio, ci sono stati gli schiaffi sonori delle aste andate deserte che ci hanno ricordato tristemente che la nostra citta' , la sua storia sportiva, il bacino di utenza, non avevano appeal e nel territorio non c'era nessuno con un po' di spirito di iniziativa e fondi necessari per investire nell'industria dello sport. Il massimo che la nostra terra e' riuscita a proporci sono stati i goffi tentativi dello sprovveduto Paparesta (ai quali pure ci eravamo disperatamente aggrappati) e le sciagurate vicende giudiziarie di quel personaggio che gli e' subentrato e che ha strappato in mille pezzi non solo quei sogni di gloria , ma la nostra stessa identita', per ridimensionarci e spedirci a confrontarci con i paesini della provincia italiana, per ricordarci chi eravamo e riscoprire le nostre radici. Quello che ci rimane ora che la situazione sembra migliore, e' sperare di poter ambire ad altro con questa societa', sognando di poter scrivere una nuova storia per il Bari, augurandoci di crescere anche dal punto di vista sportivo, economico, sociale e finanziario. Noi tifosi rimaniamo qui a sperare, a gioire, a incazzarci, perche' tifare la squadra della propria citta' e non quei 5-6 "brand" sportivi che ambiscono sempre a vincere titoli o competizioni, significa proprio questo, avere la forza e l'orgoglio di continuare a credere anche nelle difficolta', consapevoli dei propri limiti. Noi tifosi delle squadre piu' piccole , con i nostri sogni e la nostra voglia di emozionarci ,siamo l'essenza dello spirito e della magia del calcio.
gio ago 06, 2020 11:09
grande fratello ha scritto:
Stiamo attenti a non mischiare troppo il calcio con l'economia, le spiagge, il lungomare e altro, un errore che da queste parti si fa troppo spesso. Perché a questo punto, città come Crotone , Napoli, ma anche Lecce e Foggia, non dovrebbero stare neanche tra i professionisti...
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gio ago 06, 2020 12:54
ImaginaryBoy ha scritto:grande fratello ha scritto:
Stiamo attenti a non mischiare troppo il calcio con l'economia, le spiagge, il lungomare e altro, un errore che da queste parti si fa troppo spesso. Perché a questo punto, città come Crotone , Napoli, ma anche Lecce e Foggia, non dovrebbero stare neanche tra i professionisti...
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Mah io sono convinto che le squadre di calcio rispettino generalmente le potenzialità economiche del territorio, tranne per rari miracoli o disastri sportivi. Napoli è comunque una città artistica molto più grande e ha altre risorse, una vocazione turistica maggiore, può attrarre un altro tipo di investimenti. Lecce dal punto di vista turistico rappresenta le potenzialità del Salento, proprio con i suoi alti e bassi. Foggia mi sembra che tolti gli anni Zemaniani delle sgamuffe di Casillo non abbia vissuto stagioni straordinarie e sia spesso in affanno, così come il Crotone, qualche annata ok nelle serie maggiori ma niente di più.
gio ago 06, 2020 13:52
grande fratello ha scritto:ImaginaryBoy ha scritto:grande fratello ha scritto:
Stiamo attenti a non mischiare troppo il calcio con l'economia, le spiagge, il lungomare e altro, un errore che da queste parti si fa troppo spesso. Perché a questo punto, città come Crotone , Napoli, ma anche Lecce e Foggia, non dovrebbero stare neanche tra i professionisti...
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Mah io sono convinto che le squadre di calcio rispettino generalmente le potenzialità economiche del territorio, tranne per rari miracoli o disastri sportivi. Napoli è comunque una città artistica molto più grande e ha altre risorse, una vocazione turistica maggiore, può attrarre un altro tipo di investimenti. Lecce dal punto di vista turistico rappresenta le potenzialità del Salento, proprio con i suoi alti e bassi. Foggia mi sembra che tolti gli anni Zemaniani delle sgamuffe di Casillo non abbia vissuto stagioni straordinarie e sia spesso in affanno, così come il Crotone, qualche annata ok nelle serie maggiori ma niente di più.
Napoli ha un milione di difetti, economia e tessuto sociale da terzo mondo, infrastrutture pessime, camorra, chi più ne ha più ne metta. Ma ha tanti abitanti e tanti tifosi. Lecce se togliamo quattro chiesette barocche che portano qualche turista non ha nulla, neanche l'autostrada e l'aeroporto. Se guardiamo l'altro lato della medaglia, Bolzano, Trieste, Venezia, Ravenna, Treviso, per dirne qualcuna, dovrebbero stare in pianta stabile in serie A...
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sab ago 08, 2020 19:44
ImaginaryBoy ha scritto:I numeri parlano chiaro Klas, piu' scuri che chiari nella nostra storia. Diciamo che per quanto ci dispiaccia, la nostra storia calcistica rispecchia
le potenzialita' economiche della nostra citta' , i cui sogni di grandezza spesso hanno dovuto fare i conti con i limiti oggettivi di un territorio con tanti
problemi, anche infrastrutturali e che non e' mai riuscito a fiorire come avrebbe potuto (se non per brevi periodi) dal punto di vista industriale e commerciale (non intendo vendita al dettaglio)
ne' tantomeno turistico o culturale, non essendo Bari una citta' artistica o munumentale con attrazioni che la rendano qualcosa di diverso da una meta di passaggio
di mezza giornata per altre destinazioni in Puglia, non abbiamo neanche grandi spiagge o un mare particolarmente pulito, un lungomare ben sfruttato. Per di piu' non sappiamo neanche venderci bene per la nostra disorganizzazione cronica, nonostante negli ultimi anni siano stati fatti passi in avanti.
Non ho ricordi degli anni pre-Mat, mi sono avvicinato allo stadio a fine anni 80 , primi anni 90, ma a mio parere le salite e le discese del Bari sono l'encefalogramma perfetto di una citta'
con mezzi modesti, che ha probabilmente vissuto i momenti piu' brillanti della propria storia con la mediocre (nelle capacita') e pluriennale gestione di un gruppo locale, quello dei Mat appunto, il che e' tutto dire,
considerando il prezzo salato che ci hanno fatto pagare quelle sporadiche soddisfazioni raccolte qui e li' . Il che dispiace maggiormente visto che nella sfortuna, avevamo avuto la fortuna di ritrovarci qualche collaboratore in gamba che negli anni si e' avvicendato, di tanto in tanto, e che eravamo andati davvero vicini a vivere altri tipi di emozioni, che per miopia e mancanza di ambizione ci sono state negate. Dopo c'e' stato il nulla , una retrocessione in C sul campo, per la quale ci hanno graziato , le fulgenti meteore Conte e Ventura, miracoli targati Perinetti e poi dopo anni di anonimato in B e solo un'annata straordinaria ma sfigata. Ma noi niente , testardi, proprio per quei dannati sogni di gloria a tutti i costi ci siamo fatti prendere in giro facilmente da personaggi da circo, i vari Monegaschi, il fantoccio americano, fantomatici magnati russi, malesi, fondi internazionali di ogni tipo, presunti saltimbanchi nazionali, roba che non leggi neanche in un racconto di Salgari. Dopo ci e' andata pure peggio, ci sono stati gli schiaffi sonori delle aste andate deserte che ci hanno ricordato tristemente che la nostra citta' , la sua storia sportiva, il bacino di utenza, non avevano appeal e nel territorio non c'era nessuno con un po' di spirito di iniziativa e fondi necessari per investire nell'industria dello sport. Il massimo che la nostra terra e' riuscita a proporci sono stati i goffi tentativi dello sprovveduto Paparesta (ai quali pure ci eravamo disperatamente aggrappati) e le sciagurate vicende giudiziarie di quel personaggio che gli e' subentrato e che ha strappato in mille pezzi non solo quei sogni di gloria , ma la nostra stessa identita', per ridimensionarci e spedirci a confrontarci con i paesini della provincia italiana, per ricordarci chi eravamo e riscoprire le nostre radici. Quello che ci rimane ora che la situazione sembra migliore, e' sperare di poter ambire ad altro con questa societa', sognando di poter scrivere una nuova storia per il Bari, augurandoci di crescere anche dal punto di vista sportivo, economico, sociale e finanziario. Noi tifosi rimaniamo qui a sperare, a gioire, a incazzarci, perche' tifare la squadra della propria citta' e non quei 5-6 "brand" sportivi che ambiscono sempre a vincere titoli o competizioni, significa proprio questo, avere la forza e l'orgoglio di continuare a credere anche nelle difficolta', consapevoli dei propri limiti. Noi tifosi delle squadre piu' piccole , con i nostri sogni e la nostra voglia di emozionarci ,siamo l'essenza dello spirito e della magia del calcio.
sab ago 08, 2020 21:34
sab ago 08, 2020 21:53
grande fratello ha scritto:Napoli ha un milione di difetti, economia e tessuto sociale da terzo mondo, infrastrutture pessime, camorra, chi più ne ha più ne metta. Ma ha tanti abitanti e tanti tifosi. Lecce se togliamo quattro chiesette barocche che portano qualche turista non ha nulla, neanche l'autostrada e l'aeroporto. Se guardiamo l'altro lato della medaglia, Bolzano, Trieste, Venezia, Ravenna, Treviso, per dirne qualcuna, dovrebbero stare in pianta stabile in serie A...
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dom giu 20, 2021 15:43
Will Kane ha scritto:Aggiorniamo le statistiche.
1960-61 - 16°serie A - retrocessi in B
1961-62 - 12°serie B
1962-63 - 2° serie B - promossi in A
1963-64 - 18°serie A - retrocessi in B
1964-65 - 18°serie B - retrocessi in C
1965-66 - 7° serie C
1966-67 - 1° serie C - promossi in B
1967-68 - 4° serie B
1968-69 - 3° serie B - promossi in A
1969-70 - 16°serie A - retrocessi in B
1970-71 - 4° serie B
1971-72 - 11°seie B
1972-73 - 11° serei B
1973-74 - 19° serie B - retrocessi in C
1974-75 - 2° serie C
1975-76 - 3° serie C
1976-77 - 1° serie C - promosso in B
1977-78 - 12°serie B
1978-79 - 12°serie B
1979-80 - 9°serie B
1980-81 - 8° serie B
1981-82 - 4°serie B
1982-83 - 20°serie B - retrocessi in C
1983-84 - 1°serie C - promosso in B
1984-85 - 3°serie B - promosso in A
1985-86 - 15°serie A - retrocesso in B
1986-87 - 9° serie b
1987-88 - 7°serie b
1988-89 - 1°serie b - promosso in A
1989-90 - 10 serie A
1990-91 - 13°serie A
1991-92 - 15°serie A - retrocesso in B
1992-93 - 9°serie B
1993-94 - 2°serie B - promosso in A
1994-95 - 12°serie A
1995-96 - 15°serie A - retrocesso in B
1996-97 - 4°serie B - promosso in A
1997-98 - 11°serie A
1998-99 - 10°serie A
1999-00 - 14°serie A
2000-01 - 18°serie A - retrocessi in B
2001-02 - 7° serie B
2002-03 - 11°serie B
2003-04 - 21°serie B retrocessi in C ma ripescati.
2004-05 - 12°serie B
2005-06 - 13°serie B
2006-07 - 13°serie B
2007-08 - 11° serie B
2008-09 - 1°serie B - promosso in A
2009-10 - 10°serie A
2010-11 - 20°serie A - retrocessi in B
2011-12 - 13°serie B
2012-13 - 9°serie B
2013-14 - 7°serie B eliminato in semifinale dal Latina (remuntada)
2014-15 - 10° serie B
2015-16 - 5°serie B
2016-17 - 12° serie B
2017-18 - 7° serie B (eliminato dal Cittadella al primo turno playoff) MANCATA ISCRIZIONE IN B
2018-19 - 1° serie D (girone I)
2019-20 - 2°serie C (persa finale playoff: Reggiana Bari 1-0)
2020-21 - 4° serie C (eliminato secondo turno playoff)
La storia del Bari negli ultimi 61 anni, cioè dal 1960 ad oggi, in ordine ai risultati ha regalato diversi stati d'animo. Possiamo concordare che una promozione regala una festa , una salvezza in A un sorriso , una retrocessione un dispiacere e una salvezza in B o C uno stato d'animo neutrale .
A detta di molti, il Bari di Catuzzi è stato il più bello mai visto, come pure quello del primo anno di Ventura. Insieme, non si può non considerare la stagione della remuntada. A loro è stato accostato un valore in più ( ), seppure manchi il risultato finale, perché la storia del Bari continua a rievocare quei Bari con nostalgia.
Ricapitolando, in questi 61 anni abbiamo avuto stagioni racchiuse in questi stati d'animo:
28 -
13 -
12 -
8 -
Ogni 2,18 stagioni viviamo una stagione anonima.
Ogni 4,7 stagioni si piange lacrime amare.
Ogni 5,08 stagioni si festeggia.
Ogni 7,25 stagioni si sorride.
(Niente Bari ai deboli di cuore)
dom giu 20, 2021 16:05