La prontezza di riflessi di Luca Benedetto, in servizio al Policlinico nel reparto di Cardiologia, ha salvato la vita all'uomo che si trovava con lui in curva Sud per assistere alla gara con il LatinaIl vero miracolo al San Nicola non è stato certo la vittoria del Bari. La storia da raccontare è quella di un tifoso di 65 anni, colpito da arresto cardiaco e salvato dal provvidenziale intervento di un altro tifoso che era a pochi passi da lui in curva Sud. Il caso di dire, l'uomo giusto al posto giusto, perché Luca Benedetto, l'angelo soccorritore, di professione è infermiere del reparto di Cardiologia del Policlinico.
Senza il suo immediato intervento sarebbe stato probabilmente inutile anche l'utilizzo del defibrillatore, utilizzato di seguito prima del trasporto del paziente all'ospedale Di Venere
. "Il tifoso non respirava, era evidente che fosse in arresto cardiaco", racconta Benedetto
. "In questi casi, come si sa, l'unica cosa da fare è il massaggio cardiaco, per permettere al sangue di affluire alla testa. L'operazione è durata una decina di minuti, poi sono intervenuti i soccorritori, che avevano bisogno del tempo necessario per salire verso la gradinata. Devo anche sottolineare che tutta la gente che era in quello spicchio di curva Sud è stata estremamente collaborativa. Tutti davano una mano, senza intralciare le operazioni. Il paziente a un certo punto ha aperto gli occhi, la fibrillazione ventricolare c'era e questo è un sempre un buon segnale".Secondo il racconto di alcuni, il risveglio sarebbe avvenuto proprio mentre Fedele sigillava il successo del Bari. Ma questa è un'altra storia. Il gol più bello
lo ha segnato Luca Benedetto, non nuovo a queste imprese. "Una volta , mentre ero all'Ikea, mi è capitata la stessa cosa e ho ricevuto un encomio. E al Policlinico, da noi, in sala emodinamica è passato l'ex tecnico del Bari, Andrea Camplone". Benedetto, di nome e di fatto.
di e. tamb
Repubblica ed. Bari