Si parla di di questo o quel DS, Sogliano si o no. Questo o quell'allenatore, De Zerbi, Oddo o chicchesia. La realtá é un'altra: prima bisogna costruire una societá solida. Una societá in cui i dipendenti, dal DS all'ultimo magazziniere, sappiano lavorare con la cultura del lavoro e del rispetto delle regole, chiare e ben definite in fase di contrattazione.
Come si tira su una societá seria, forte, che trasmetta a tutti il carattere vincente?
Ho provato ad analizzare alcune vicende di quest'anno in cui forse una societá di un altro tipo, avrebbe preso decisioni che scuotono l'ambiente anche piú di un cambio di mister.
1) De Luca, senza stimoli dice chiaramente che non ha dato il massimo. Il Bari calcio decide di tenerlo in rosa e fino alla sua cessione continua ad avere spazi, oltre che a qualche partita da titolare. Se fosse stato sbattuto immediatamente fuori rosa, che segnale avrebbe ricevuto la squadra? Invece tutto é andato a tarallucci e vino, con il commiato del DS che, parlando di lui come per altri disse: "Sono bravi ragazzi, hanno qualitá solo che avevano bisogno di altri stimoli per rendere al meglio". Tradotto: "Qui non ci sono stimoli, peró puoi fare quello che ti pare e portare il tuo stipendio a casa facendo il minimo sindacale". Ottimo segnale. Poi il tifoso si chiede perché qui diventano tutti brocchi.
2) Colantuono, che sa di andare via, fa le valigie con due giorni di anticipo rispetto agli allenamenti previsti da contratto. Mi chiedo: gli avrá decurtato la societá due giorni di stipendio? O avrá fatto finta di niente, dando l'ennesima impressione di avere poco polso?
3) Giancaspro, dall'alto della sua esperienza di atleta, continua a dire che i giocatori hanno dato il massimo e che il mister é un gran lavoratore. Anche un cieco si sarebbe reso conto della pochezza dell'impegno profuso in campo. E se io so di non aver dato il massimo, e il capo mi difende, é ovvio che posso continuare a prenderlo in giro come voglio...
4) Lite Sabelli-Moras. Inconcepibile che il capitano della squadra abbia atteggiamenti come quelli di Moras quest'anno. Multe? Togliere la fascia? Qualche turno in tribuna? Niente di niente di niente. A Bari mai viste azioni de genere. Dai tempi di Matarrese, (chiedo aiuto ai piú vecchi), quante volte i giocatori hanno ricevuto provvedimenti disciplinari da parte della societá? Poi ci si chiede perché manchi l'impegno.
Magari vi vengono in mente altri aneddoti di questa insipida stagione, o delle precedenti.
Quindi, caro presidente, prima di decidere cosa fare con il DS, Mister, o aprire di nuovo il portafogli, valuti l'opzione di paio di figure che l'aiutino a far sentire il peso della societá su TUTTI i dipendenti DS incluso.
In altri lidi chiamano una DIRETTORE GENERALE o AMMINISTRATORE DELEGATO, l'altra TEAM MANAGER. Preferibilmente ex giocatori di carisma che sappiano di questioni di spogliatoio, e facciano rispettare le regole ben stabilite in anticipo.
Chiudo con un piccolo aneddoto: Quest'anno Bonucci e Allegri ebbero una accesa discussione a fine partita. Come risolse la questione la Juve? Nedved, team manager (uomo che OGNI SANTO GIORNO é agli allenamenti) decise di mandare Bonucci in tribuna e multare Allegri. Poi alle televisioni hanno detto che la tribuna era una scelta di Allegri e che il mister ha deciso di automultarsi. Panni sporchi lavati in casa, la societá prima di tutto. Sono finale di Champions, dopo aver vinto scudetto e Coppa Italia. Mister e giocatore d'amore e daccordo.
Lei presidente, o chi per lei, che avrebbe fatto?