da Mr. Libidine » ven lug 21, 2017 16:19
Cassano e' psicologicamente uno scempio che si perpetra pubblicamente da oramai 20 anni. Dice di aver capito e di essere maturato, ma compie gli stessi atti di immaturita' oggi come 20 anni fa.
In realta' lui e' rimasto l'adolescente bisognoso di una figura guida che, negli anni si e' trasferita dalla madre alla moglie. Le uniche due figure ad avergli conferito stabilita' emotiva. E' in fondo un bravo ragazzo, il classico barese senza pretese "ammammato" ....il profilo prevede l'uscita da scapestrato con gli amici (cassanate), che poi torna a casa dove trova la casa rassettata, il piatto di pasta, gli indumenti stirati ed il letto fatto. Casa, famiglia = continuita', normalita' .....
Intellettualmente e socialmente non si e' evoluto. E mai lo fara'.
La colpa che attribuisco alla moglie e' quello di aver alimentato il "Peter Pan", l'avergli continuato a far credere di essere un "genio" ...quando poi alla sua eta' e con quella reputazione che si e' costruito, piu' che "genio" e' un "patetico". D'altronde che cosa ci si puo' aspettare da una narcisista/depressa che passa la sua esistenza a farsi fotografie vicino allo specchio per poi postarle sui social networks, al fine di ricevere commenti estasiati da parte di altri social-cerebrolesi?
Per quanto riguarda la retorica che lo accompagna (....se avesse avuto un'altra testa ...sarebbe diventato ...) ... non mi associo. Non e' mai stato un calciatore determinante, completo, no ha mai avuto scatto e potenza sull'allungo ....si e' sempre limitato a fare la giocata ... si e' sempre confinato, anche quando era piu' giovane ed aveva cartucce da sparare, a fare l'uomo assist. Questo, per me, e' un grande limite mentale, una sorta autoinflitta vocazione alla mediocrita'.
Gli riconosco, pero', un elemento di grande talento ... quello di saper cosa voler fare con la palla ancor prima di averla ricevuta .... mai un accenno di esitazione ... questo aspetto non e' da tutti, specie di questi tempi.
"I socials danno diritto di parola a legioni di imbecilli" (Umberto Eco)