da duromoltissimo » dom set 24, 2017 12:53
Tratto da Facebook dalla bellissima pagina ROMANZO CALCISTICO
Ovviamente il titolo del post è in senso ironico, adoro ancora Igor ma mi aspettavo un cenno sulla sua permanenza a Bari
"Per sua stessa ammissione non riusciva a stare tanto lontano dal mare, tant’è che la maggior parte delle squadre con cui ha giocato, quasi sempre per scelta, erano sempre ben posizionate sulla costa.
Legatosi soprattutto a Livorno, ha giocato anche con Bari, Messina, Lazio, Napoli e Reggiana e nella storia della serie A, Igor Protti ha lo strano record di essere l’unico capocannoniere ad appartenere ad una squadra retrocessa.
Successe col Bari, dove, nonostante i suoi 24 gol, non riuscì ad evitare la retrocessione alla squadra. Oltre alla classifica marcatori di Serie A nel 95-96, ha vinto anche quella di Serie B nel 02-03 e di C1 nel 2000.
All’età di 36 anni mentre sta per ritirarsi, viene convinto dal nuovo compagno di reparto Cristiano Lucarelli (fortunatamente), a ripensarci e a tornare in campo. Tornare in campo con il suo Livorno. Ancora una volta. È sarà un trionfo...
«Cos’è Livorno per me? Per una risposta del genere mi metti a disposizione tutte le pagine del giornale? Il Livorno per me è gioia, sofferenza, attaccamento, appartenenza. Se devo scegliere una parola, dico “emozioneâ€. Perché niente nella mia carriera mi ha trasmesso le stesse emozioni di questa maglia. La partita simbolo della mia carriera? Nessun dubbio: Treviso - Livorno. Sento ancora i brividi sulla pelle ogni volta che ne parliamo. Treviso è stata la liberazione di un popolo, abbiamo spezzato quelle catene che per tanti anni ci hanno bloccato in una categoria che non ci apparteneva. Io, i miei compagni, l’allenatore, ci siamo resi conto che stavamo cambiando la storia del Livorno. È vero, ho vissuto anche la gioia di Piacenza con il ritorno in serie A dopo 55 anni, ma Treviso per me va oltre... E poi c'era Cristiano, un altro che come senso di appartenenza non ha da prendere lezioni da nessuno.
Con Lui avevamo in comune il fatto che ogni emozione era amplificata: ogni sconfitta un dolore immenso, ogni vittoria una gioia indescrivibile..." Uomini d'altri tempi forse...
53 gol in due, che varranno il terzo posto e il ritorno in Seria A dopo ben 55 anni appunto.
Nella massima serie, nonostante i 37 anni, Igor riesce comunque a mettere a segno 6 gol, salutando, nell’ultimo match di campionato contro la Juventus al Picchi, il calcio e i suoi tifosi, segnando anche l’ultimo gol della carriera.
“Non mi basterebbe un libro per descrivere cos’è il Livorno per me…â€
La storia calcistica di Igor Protti, finisce proprio lì, tra i suoi tifosi amaranto: a cui tanto deve e a cui tanto ha dato…
Tanti auguri Bomber!"