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**Aspettando Bari-Foggia: gli anni '60 e '70 - 3^ puntata**

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**Aspettando Bari-Foggia: gli anni '60 e '70 - 3^ puntata**

Messaggioda Pino » mar nov 21, 2017 22:04


Eccoci arrivati alla 3^ puntata che racconta gli anni '60 e '70 del derby Bari-Foggia. I nomi cominciano a farsi più familiari, qualche ricordo comincia a farsi spazio nella mente. E' la penultima parte della lunga storia tra le 2 società che ho voluto riassumervi in queste 4 puntate.

Ricordandovi di essere a disposizione per qualsiasi chiarimento, vi auguro buona lettura!
*** Accetto la sconfitta solo se mi porti la maglia sudata ***

https://www.youtube.com/channel/UCchgj7FHwefmkQESFfW_A2g/videos

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Re: **Aspettando Bari-Foggia: gli anni '60 e '70 - 3^ puntat

Messaggioda Pino » mar nov 21, 2017 22:32


Gli anni Sessanta e Settanta

Diciassette derby (cinque di Coppa) in 19 anni. Dal 18 settembre 1960 al 18 marzo 1979, Bari e Foggia si affrontano quasi in ogni stagione. È probabilmente il periodo in cui la rivalità tra club e tifosi si consacra. Si comincia, appunto, con la sfida di Coppa Italia del settembre 1960. È il grande giorno di Paolo Erba, già autore dei tre gol al Verona nei due spareggi (1-0 e 2-0) validi per la promozione in A dell’estate 1958. È lui con una tripletta ad abbattere il Foggia, a segno sul 2-0 con il solito Patino, e a dare ai biancorossi l’accesso al terzo turno della manifestazione, dove si fermeranno contro la Sampdoria (2-1). Anche il torneo di A non andrà bene. La squadra, nonostante tre cambi tecnici, da Capocasale a Fusco (per una sola partita) e poi a Carniglia, retrocede dopo un altro doppio spareggio perso (4-2) col Lecco l’Udinese (0-0). A influire però in modo negativo è il presunto tentativo di combine da parte di Tagnin, reso noto proprio alla vigilia dei playout. Il Bari retrocede così dopo tre stagioni. Per il Foggia, neopromosso, non andrà certo meglio. La stagione, iniziata con lo scioglimento del voto da Padre Pio, per la B riconquistata, e il passaggio del primo turno di Coppa Italia dopo i supplementari a Catanzaro (1-0) si conclude con un’amara bocciatura. Non serve il cambio del tecnico. Via Costagliola, arriva Tabanelli. Decisivi sono il servizio militare che priva spesso i rossoneri delle prestazioni di Nocera e l’invasione di campo nella sfida col Venezia, che provoca la squalifica per tre turni dello Zaccheria proprio nel momento cruciale del campionato.

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L'allenatore Paolo Tabanelli, nato a Faenza (Ravenna)

Di nuovo in B

Foggia e Bari si ritrovano di nuovo di fronte poco più di due anni dopo. Il Foggia è risalito subito, grazie anche all’avvento della coppia composta dal presidente Domenico Rosa Rosa al vertice della società, mentre in panchina si accomoda Oronzo Pugliese, il “mago di Turi†e futuro “mago dei poveri†in contrapposizione al “mago†per eccellenza, Helenio Herrera. Il Bari, invece, è rimasto in B nonostante una pesante penalizzazione (-10, ridotti a -6) per il “caso Tagninâ€. Ma anche il club biancorosso ha un dirigente capace alla guida: Angelo De Palo.

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Il Presidente, prof. Angelo De Palo (web)

Il 2 dicembre 1962 nello stadio rossonero finisce 1-1 coi gol di Bonacchi per gli ospiti e Oltramari per i padroni di casa. Una doppietta di Biagio Catalano (1-0 su rigore), inframmezzata dal pareggio del Foggia con un’autorete di Visentin, dà invece ai biancorossi nella sfida di ritorno del 28 aprile 1963 la spinta decisiva per andare in A insieme a Messina e Lazio con Pietro Magni in panchina. Il Foggia di Pugliese, nonostante i 24 gol di Nocera, capocannoniere del torneo, termina la stagione al quinto posto.

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Cosimo Nocera

Quaterna in Coppa

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Oronzo Pugliese, il "mago di Turi"

Diciannove mesi più tardi quel 2-1 firmato da Catalano, la situazione si è del tutto capovolta. Il Foggia di Rosa Rosa e Pugliese ha ottenuto la prima, storica promozione in A nella arda primavera del 1964. Il Bari, invece, è di nuovo sceso tra i cadetti dopo solo una stagione nella massima serie. Il 6 settembre 1964 nel primo turno di Coppa Italia, Bari e Foggia si ritrovano di fronte. È una sfida equilibrata per larghi tratti. Poi è Nocera a sbloccarla per gli ospiti. I padroni di casa guidati da Tabanelli però non mollano e pareggiano con Lubrano nel finale rendendo necessari i supplementari. Supplementari in cui il Foggia, che si prepara alla A, fa valere il maggior tasso di qualità e segna tre volte con Favalli, ancora Nocera, e Patino, barese doc. L’esito stagionale per le due società sarà opposto. Il Bari finirà in C nonostante l’alternarsi di quattro tecnici. Il Foggia otterrà una lusinghiera permanenza in A con un campionato di qualità scandito – fra gli altri – dal 3-2 inflitto all’Inter euromondiale di Herrera allo Zaccheria il 31 gennaio 1965 con due gol di Nocera e l’1-0 iniziale di Lazzotti.

Due pareggi tra i cadetti

Trascorrono tre anni. Il 1° ottobre 1967, Bari e Foggia si affrontano in B nella quarta giornata. Il Foggia è appena retrocesso, il Bari è appena risalito. È un derby spettacolare. Con gli ospiti avanti 2-0 sino a poco più di un quarto d’ora dalla fine grazie al rigore trasformato da Traspedini nel primo tempo e al raddoppio di Oltramari. In difesa giganteggia Gianni Pirazzini, un giovane che farà la storia dei rossoneri negli anni seguenti.

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Lucio Mujesan

Un rigore di Lucio Mujesan, bomber di origini slovene, e il gol di De Nardi sanciscono un pareggio tutto sommato giusto. È pareggio anche nella sfida di ritorno. Il 25 febbraio 1968, però, sono i biancorossi di Toneatto a illudersi grazie a un autogol di Capra su angolo di Bruno Cicogna, il “doge di Bariâ€, a 12’ dalla fine. Ma gli ospiti non hanno fatto i conti con Nocera, il cui rigore al 90’ all’apice di un forcing continuo fissa la gara sull’1-1. Biancorossi e rossoneri chiudono la stagione a 47 punti. Cioè a -1 dalla promozione ottenuta da Verona e Pisa (48) alle spalle del Palermo (52).

Che bello il Foggia di Coppa

È il 22 settembre 1968. Sette mesi dopo, torna il derby dell’Apulia. Alla guida del Foggia c’è Tommaso Maestrelli, pisano di sangue barese. Alla guida del Bari è rimasto Toneatto.

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Lauro Toneatto

Rossoneri e biancorossi sono nello stesso girone di Coppa Italia, insieme alla Fiorentina e al Pisa. Reduce dallo 0-0 coi viola in trasferta nella prima giornata e dal 3-0 sul Pisa nella seconda, il Foggia ospita il Bari nell’ultimo turno e non lascia scampo agli ospiti. Majoli e Rolla siglano il 2-0. Tonoli accorcia le distanze, Saltutti fissa il 3-1 conclusivo e il passaggio del turno dei padroni di casa per miglior differenza reti rispetto ai viola. Quel Foggia è bello e forte. Arriverà, dopo aver eliminato il Napoli nei quarti, sino al girone finale della manifestazione che chiuderà terzo alle spalle della Roma, vincitrice, e del Cagliari di Riva. Ma prima del Torino.

Bari promosso, ma quel 4-0…

In campionato, invece, il Bari ottiene la promozione con il terzo posto dietro Lazio e Brescia. Ma nelle sfide col Foggia non riuscirà a segnare nemmeno un gol. Il derby d’andata al Della Vittoria del 15 dicembre 1968 termina 0-0. Quello di ritorno, invece, è un trionfo per i colori rossoneri. Il primo tempo termina senza reti. Dopo l’intervallo, Maestrelli inserisce Rolla al posto del terzino Valadè. Il 4 maggio 1969 si trasforma così in una giornata indimenticabile per i tifosi del Foggia, a segno quattro volte con Garzelli, due con Saltutti e Nuti. Sulla festa per la A ritrovata dal Bari c’è quindi la macchia di quella sconfitta contro i rossoneri. Questi ultimi con Maestrelli in panchina e il patron Antonio Fesce al vertice della società hanno però messo le basi per l’ennesima rinascita.

Decide Colautti

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Mario Colautti, da Tarcento (Udine)

Il 6 settembre 1970 il derby ritorna ed è valido per la seconda giornata dei gironi di Coppa Italia. Le due squadre pugliesi sono sorteggiate insieme al Taranto e alla Fiorentina. Il Bari ha perso coi viola (2-0) in casa nella prima giornata, il Foggia di Maestrelli, che si prepara ad affrontare il campionato di A, è stato sorpreso dal Taranto (1-0) nel finale allo Zaccheria. In quella giornata di inizio settembre al Della Vittoria un gol di Colautti risolve la gara a favore dei padroni di casa – finalmente vittoriosi dopo sei confronti diretti senza gioia - che con Toneatto in panchina perderanno la promozione dopo gli spareggi di Bologna con l’Atalanta (gara sospesa per intemperanze del pubblico sul 2-0 per i lombardi), e col Catanzaro (1-0) a Napoli. Non andrà meglio al Foggia, sulla cui retrocessione in B pesa l’ombra di un complotto.

Altre quattro sfide in B

Bari e Foggia si ritrovano così tra i cadetti nella stagione 1971-72. I biancorossi si affidano ancora a Toneatto, ma termineranno il campionato a centroclassifica. Mentre i rossoneri, dopo l’addio di Maestrelli, andato a far grande la Lazio, ingaggiano per la panchina Ettore Puricelli e chiuderanno il campionato con un punto in più (41 a 40) rispetto al Bari. Due pareggi anche nelle sfide dirette. La prima a Foggia, il 19 dicembre 1971, vede gli ospiti condurre per 2-0 coi gol di Lopez e Marmo, prima di subire la rimonta firmata da Mola e Pavone. Al ritorno, il 7 maggio 1972, il gol di Dalle Vedove in apertura (3’) per i padroni di casa viene annullato dall’autorete del difensore Pasquale Loseto. Altri due derby la stagione seguente. Ancora in B. Stavolta alla guida del Foggia c’è proprio Toneatto, che guiderà i rossoneri alla promozione insieme a Cesena e Genoa, mentre il Bari riparte da Carlo Regalia e dai giovani concludendo la stagione ancora una volta a centro-classifica. Il 17 dicembre 1972 finisce 0-0 a Foggia il derby d’andata, mentre quello di ritorno del 13 maggio 1973 al Della Vittoria viene vinto dagli ospiti con una rete di Braglia. È il successo che permette ai rossoneri, tra i quali giocano anche Rognoni e Delneri, di sprintare verso la promozione e di salutare il derby dell’Apulia più di quattro anni.

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Le ultime sfide degli anni Settanta

E già, perché Foggia e Bari devono attendere il 28 agosto 1977 per ritrovarsi da avversarie. È il girone iniziale di Coppa Italia. I biancorossi sono sotto choc per l’improvvisa scomparsa di Angelo De Palo, il presidente “gentiluomoâ€, che ha appena riportato dopo tre stagioni la squadra in B con Giacomo Losi in panchina. Il futuro del club è incerto. E si sta provando a convincere la famiglia Matarrese ad acquistare la società. Le sfide sul campo, insomma, sono l’ultimo pensiero per una squadra che difatti soccombe (4-1) allo Zaccheria. Mattatore della sfida è Carmine Gentile, autore dell’1-0 e del 3-0 inframmezzato dall’autogol di Papadopulo. La reazione degli ospiti è nella rete di Asnicar, prima che Ulivieri sigli il 4-1 finale. Il successo non servirà ai rossoneri per passare il turno: chiuderanno penultimi con tre punti davanti al Bari (1) dopo il pari col Lecce. E non sarà nemmeno foriero di fortune. Infatti il Foggia di Puricelli tornerà in B nel modo più beffardo: condannato insieme al Genoa dalla differenza-reti, peggiore rispetto a quella della Fiorentina. Gli ultimi due derby del decennio si disputano quindi ancora in B nel 1978-79. I Matarrese hanno confermato Santececca, subentrato a Losi nella stagione precedente. E puntano senza nasconderlo alla promozione. Il Foggia, invece, appena retrocesso, è alle prese con una grave situazione economica che costringerà la dirigenza a cedere tutti i migliori, compreso il talento emergente Maurizio Iorio per fare cassa. Tuttavia il derby d’andata, disputato allo Zaccheria il 22 ottobre 1978 arride ai padroni di casa. Il gol di Carmelo La Torre in apertura per gli ospiti non intimidisce i padroni di casa guidati da Cinesinho sotto la supervisione di Puricelli. E così Sasso, un rigore di Fiorini e Apuzzo fissano il risultato finale già prima dell’intervallo. Ma è destino che le due squadre debbano soffrire.

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Nella sfida di ritorno al Della Vittoria, l’1-1 del 18 marzo 1979 è firmato in un finale thrilling da Apuzzo e da Stefano Pellegrini. Tuttavia il pareggio non salverà il Foggia dalla retrocessione, la seconda di fila. Mentre i biancorossi, che nel derby di ritorno sono guidati da Corsini (subentrato a Santececca), chiudono il torneo salvandosi nell’ultima gara di campionato col Cesena (1-1). In panchina c’è un giovane tecnico che predica la zona totale e che nelle ultime otto partite ha sostituito Corsini: Enrico Catuzzi (nella foto).

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CONTINUA
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Re: **Aspettando Bari-Foggia: gli anni '60 e '70 - 3^ puntat

Messaggioda lascrocca » mer nov 22, 2017 0:08


...Insomma piu spine che rose
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