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Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

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ancorailbariinavanti

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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda ancorailbariinavanti » ven mag 25, 2018 8:14


Tuco ha scritto:
ancorailbariinavanti ha scritto:Ricordare TUTTA l'era dei Matarrrese SOLO per il periodo del calcioscommesse (come se l'autogol del viscido Masiello fosse colpa di Cenzino) o per i libri in tribunale, mi sembra una ricostruzione troppo parziale. Forse accettabile dagli under 20, un po' meno se ne hai 40 e più.
E' un po' come giudicare l'intera carriera di un pornoattore solo dal momento in cui gli hanno diagnosticato una prostatite.
e a chi dice: "meglio gli ultimi anni che quelli là", ricordo che si diceva pure "meglio fallire che continuare con loro".
Io sarei rimasto volentieri con i popcorn in mano a vedere come sarebbe uscito il bari da una situazione tipo Parma, ripartito da zero grazie all'aiuto di una cordata di imprenditori locali, tipo la ditta individuale del sig. Barilla.

lucidissimo, adesso però aspettati gli strali anzi...ti faccio compagnia quindi aspettiamoli insieme.


Ne ero consapevole, ma "aver compagno al duol scema la pena" diceva un signore toscano...aspetta, prendo dei popcorna nche per te.

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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda cussaddostam » ven mag 25, 2018 8:20


Esatto @ancorailbariinavanti, condivido. In questo topic stanno già fioccando gli insulti e mi attendo di ricevere a breve l'epiteto: "schiavo di Matarrese". Per quanto mi riguarda, ho odiato profondamente la famiglia e la consideravo causa di tutti i mali della storia del Bari. Evidentemente non è così, ma il discorso è un altro ed è molto ampio. Non parlo della gestione della squadra, fallimentare, in tutta evidenza. Semplicemente, riscontro questa situazione attuale di completa mancanza di peso politico e di potere della società. E' un dato di fatto: la FC Bari adesso non ha potere nel calcio e non viene rispettata. Credete davvero che con Tonino ai vertici del calcio italiano e internazionale sarebbe successo questo? Credete davvero che avrebbero ascoltato le ragioni del presidente del Cittadella? Credete davvero che avrebbero rinviato una partita due giorni prima? La famiglia portava migliaia di voti al primo partito italiano e muoveva tanti soldi (Mondiali a Bari, stadio di Renzo Piano, finale Coppa dei Campioni, Giochi del Mediterraneo ecc.) questo è un dato di fatto. Non esprimo un giudizio di valore, ma è un dato di fatto: la società del Bari contava nel "palazzo". Questo non significava vincere sul campo o avere arbitri a favore, anzi spesso è successo il contrario, ma Bari contava di più e aveva peso politico. Adesso potete pure scrivere "servo di Matarrese" o "amico di Gaudio".
Ultima modifica di cussaddostam il ven mag 25, 2018 8:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda thecrap » ven mag 25, 2018 8:32


Il tessuto imprenditoriale locale non è esattamente quello di alcune province come Brescia, Parma, Reggio Emilia, Bologna, etc.
Se guardate alle sorti delle squadre di queste province chi più o chi meno tutte hanno avuto problemi societari che ne hanno seriamente minato la sopravvivenza.

Il calcio non è profittevole per le imprese.

L'unico motivo per cui oggi un imprenditore butta i soldi nel cesso con le squadre di calcio è la passione.
Affinchè una società possa funzionare ed avere bilanci sani e attivi patrimoniali deve comprare a poco e vendere a tanto.
Ma le plusvalenze spesso si scontrano con i tifosi che vorrebbero trattenere i pezzi pregiati.

La famiglia Matarrese fa parte di un periodo in cui con il calcio si potevano aggiustare i bilanci.
Se pensate che i Moratti, Berlusconi, i Sensi si sono defilati è evidente che il gioco non vale la candela.

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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda ancorailbariinavanti » ven mag 25, 2018 8:53


thecrap ha scritto:Il tessuto imprenditoriale locale non è esattamente quello di alcune province come Brescia, Parma, Reggio Emilia, Bologna, etc.
Se guardate alle sorti delle squadre di queste province chi più o chi meno tutte hanno avuto problemi societari che ne hanno seriamente minato la sopravvivenza.

Il calcio non è profittevole per le imprese.

L'unico motivo per cui oggi un imprenditore butta i soldi nel cesso con le squadre di calcio è la passione.
Affinchè una società possa funzionare ed avere bilanci sani e attivi patrimoniali deve comprare a poco e vendere a tanto.
Ma le plusvalenze spesso si scontrano con i tifosi che vorrebbero trattenere i pezzi pregiati.

La famiglia Matarrese fa parte di un periodo in cui con il calcio si potevano aggiustare i bilanci.
Se pensate che i Moratti, Berlusconi, i Sensi si sono defilati è evidente che il gioco non vale la candela.

Appunto! se pure nell'opulenta Emilia Romagna o nell'industrializzatissima Lombardia ci sono enormi problemi di sopravvivenza (tanto che a Parma è servita una corposa cordata pure per ripartire dalla D), non capisco perchè Cenzino o chi per lui avrebbe dovuto/potuto garantirci sempiterna gloria in beata solitudine.
Lo abbiamo visto (e lo stiamo ancora vedendo, sebbene con minor dilettantismo) quale sia il tessuto imprenditoriale che veste la nostra provincia

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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda saverio67 » ven mag 25, 2018 8:56


L'autore del topic é lo stesso che ad Aprile 2017 ne ha aperto uno per invocare il ritorno di Pope Stay chiedendogli di salvarci.

In firma ha l'invito a giudicare le stagioni a fine campionato e non dopo ogni sconfitta o ogni vittoria.

Ma a Maggio 2017 aveva cambiato idea. Ed ha aperto un topic in cui rinuncia a Paparesta, dichiara che è insopportabile perdere due partite ed invita Jean Kasper a vendere.

Oggi scopriamo che è inutile vendere perché tanto dopo i Matarrese non c'è più il calcio a Bari.

Posso dire che non ho capito?

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4/2/2015. Ciao Pierigno.


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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda u cheyenne » ven mag 25, 2018 9:13


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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda Tuco » ven mag 25, 2018 9:39


ancorailbariinavanti ha scritto:
thecrap ha scritto:Il tessuto imprenditoriale locale non è esattamente quello di alcune province come Brescia, Parma, Reggio Emilia, Bologna, etc.
Se guardate alle sorti delle squadre di queste province chi più o chi meno tutte hanno avuto problemi societari che ne hanno seriamente minato la sopravvivenza.

Il calcio non è profittevole per le imprese.

L'unico motivo per cui oggi un imprenditore butta i soldi nel cesso con le squadre di calcio è la passione.
Affinchè una società possa funzionare ed avere bilanci sani e attivi patrimoniali deve comprare a poco e vendere a tanto.
Ma le plusvalenze spesso si scontrano con i tifosi che vorrebbero trattenere i pezzi pregiati.

La famiglia Matarrese fa parte di un periodo in cui con il calcio si potevano aggiustare i bilanci.
Se pensate che i Moratti, Berlusconi, i Sensi si sono defilati è evidente che il gioco non vale la candela.

Appunto! se pure nell'opulenta Emilia Romagna o nell'industrializzatissima Lombardia ci sono enormi problemi di sopravvivenza (tanto che a Parma è servita una corposa cordata pure per ripartire dalla D), non capisco perchè Cenzino o chi per lui avrebbe dovuto/potuto garantirci sempiterna gloria in beata solitudine.
Lo abbiamo visto (e lo stiamo ancora vedendo, sebbene con minor dilettantismo) quale sia il tessuto imprenditoriale che veste la nostra provincia

37 anni non sono tantissimi ed attraversano epoche socio-economiche diverse che inevitabilmente hanno influito non poco nel tipo di gestione anche della squadra di calcio. Parliamo di anni 70 e 80 quando gestire una squadra di calcio era fondamentalmente a perdere per una qualsiasi impresa ed a capo delle squadre c'erano i cosidetti capitano d'industria per i quali c'era di fondo una passione ma anche una visibilità e di conseguenza un peso "politico-imprenditoriale" notevole frutto dell'intreccio politica-affari che si consumava localmente senza pudore. Nel caso dei nostro la famigghja con il Bari ha avuto visibilità e peso, ha potuto sfornare carriere politiche e farla da padroni a Bari e non solo. Il Bari era il giocattolo che serviva come passerella e che in alcuni momenti, quando maggiormente conveniva, ha anche dato qualche illusoria soddisfazione a noi tifosi.
Poi le cose sono cambiate, dalla metà degli anni 90 fino al tramonto fallimentare, la gestione della squadra ha risentito dei cambiamenti che hanno inevitabilmente coinvolto anche la famigghja. Inutile stare a ripercorrere tutti i passaggi, l'epilogo lo conosciamo bene come nessuno dimentica l'odio ed il risentimento che la città avevano verso di loro. Un risentimento guadagnato.
Però su una cosa credo ci sia poco da discutere, loro sapevamo chi erano e cosa facevano, dopo invece ci siamo ritrovati due personaggi di cui nessuno tutt'ora sa nulla circa le reali possibilità. Senza dimenticare la più grande delusione ovvero le aste fallimentari dove scoprimmo amaramente che il Bari, pur ripulito dai debiti, con una base d'asta di 4 milioni, fu conteso da 4 illustri sconosciuti e non da gruppi o imprenditori che noi tifosi abbiamo sempre pensato interessati al Bari, una volta tolti loro ed i loro debiti.
Il paragone con Parma fa male, loro in serie D si sono ritrovati con Barilla a capeggiare una cordata locale che ha messo soldi e che ha riportato la squadra in B prima di far entrare i cinesi che a loro volta hanno aggiunto il resto. Loro hanno fatto squadra e trovato investitori, qui siamo alla lotta dei pidocchi. Sciam nnanz

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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda discitur » ven mag 25, 2018 9:39


cussaddostam ha scritto:Rimpiangere Matarrese mai, ma di sicuro, durante la gestione della famiglia, il Bari veniva rispettato di più.

..1978..............campionato di serie B.......16 rigori a favore retrocessione con Radice in panchina! e cosa altro doveva fare il neo eletto presidente Antonio Matarrese?

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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda SettePB » ven mag 25, 2018 9:48


A Bari è mancata sin dai Matarrese ( e forse me ne convinco sempre più manca tuttora) una proprietà all'altezza delle aspettative ed ambizioni della città che molti purtroppo vedono come un paese di provincia e dimenticano
invece che è una città metropolitana, (capoluogo di Regione 9° città più grande d'Italia) una meravigliosa città ricca di storia, monumenti e apprezzata con tutto il suo hinterland a livello mondiale, con una tifoseria straordinaria
e appassionata come poche....
i fatti dicono che con i Matarrese qualche lampo di gioia si è avuto perché non è possibile dimenticare le straordinarie annate di Conte, il primo Ventura in serie A ancor prima i grandi giocatori che ci hanno permesso di ammirare
Joao Paulo, Masinga, Zambrotta Protti Tovalieri Maiellaro ecc.
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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda Sgagliozze&Popizze » ven mag 25, 2018 10:05


galactico ha scritto:Eh già,mica si rischiava il meno due, si partiva direttamente da meno nove. Bei tempi, si stava larghi al camBo.


Ricordo la squadra di Torrente che il sabato prendeva 3 punti ed in settimana ne toglievano 4.....dobbiamo sempre e solo criticare chiunque e comunque.
Se il Bari dovesse prenderlo Abramovich rimpiangeremmo Giancaspro alla prima sconfitta.
Senza questa società staremmo a fare i playoff tra i dilettanti, questo dovremmo sempre ricordarlo, altro che serie A!!!!

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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda Tuco » ven mag 25, 2018 10:10


SettePB ha scritto:A Bari è mancata sin dai Matarrese ( e forse me ne convinco sempre più manca tuttora) una proprietà all'altezza delle aspettative ed ambizioni della città che molti purtroppo vedono come un paese di provincia e dimenticano
invece che è una città metropolitana, (capoluogo di Regione 9° città più grande d'Italia) una meravigliosa città ricca di storia, monumenti e apprezzata con tutto il suo hinterland a livello mondiale, con una tifoseria straordinaria
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i fatti dicono che con i Matarrese qualche lampo di gioia si è avuto perché non è possibile dimenticare le straordinarie annate di Conte, il primo Ventura in serie A ancor prima i grandi giocatori che ci hanno permesso di ammirare
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Pur amando la mia città non posso non notare che quando c'è stata la possibilità da parte degli imprenditori locali di fare quello che tu giustamente indichi come l'ambizione di una città metropolitana, non si è visto nessuno.
#cipollonequattroesei

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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda rio purus » ven mag 25, 2018 10:39


ancorailbariinavanti ha scritto:
Tuco ha scritto:
ancorailbariinavanti ha scritto:Ricordare TUTTA l'era dei Matarrrese SOLO per il periodo del calcioscommesse (come se l'autogol del viscido Masiello fosse colpa di Cenzino) o per i libri in tribunale, mi sembra una ricostruzione troppo parziale. Forse accettabile dagli under 20, un po' meno se ne hai 40 e più.
E' un po' come giudicare l'intera carriera di un pornoattore solo dal momento in cui gli hanno diagnosticato una prostatite.
e a chi dice: "meglio gli ultimi anni che quelli là", ricordo che si diceva pure "meglio fallire che continuare con loro".
Io sarei rimasto volentieri con i popcorn in mano a vedere come sarebbe uscito il bari da una situazione tipo Parma, ripartito da zero grazie all'aiuto di una cordata di imprenditori locali, tipo la ditta individuale del sig. Barilla.

lucidissimo, adesso però aspettati gli strali anzi...ti faccio compagnia quindi aspettiamoli insieme.


Ne ero consapevole, ma "aver compagno al duol scema la pena" diceva un signore toscano...aspetta, prendo dei popcorna nche per te.


accom v piasc a voi du.. i pop corn ve li butto nella birra! :mrgreen:

Se non è giusto considerare l'era trentennale matarresiana solo negli ultimi, comunque lunghi, anni di ingloriosa discesa in b attraverso lo scandalo calcioscommesse, non è altrettanto corretto limitare gli stessi trent'anni di gestione ai soli primi anni nei quali effettivamente si è cercato di costruire qualcosa.
Personalmente ho iniziato a tifare Bari "nel mezzo del cammin di loro vita calcistica" parafrasando il medesimo signore toscano, ovvero a fine anni 90, e non ho un solo ricordo positivo che parta da quel momento ed arrivi all'odiato fallimento (non mi riferisco ai successi sportivi, qualcuno c'è, quanto ad apprezzamento gestionale della Società). Si potrebbe ritenere che negli anni ruggenti del calcio italiano in cui si spendeva e si spandeva oltre misura, erano gli stessi in cui gli altri godevano o almeno sognavano e noi imparavamo a conoscere le rotte calcistiche mondiali più improbabili, la grande parsimonia che li ha caratterizzati li potesse far ascrivere al ruolo della formica della celebre fiaba esopica. Il problema è che poi la favola nel nostro caso è terminata peggio di quanto già non accada alla cicala e quindi ci si chiede che senso abbia avuto fare la formica. Senza considerare che chi in quegli anni ha fatto la cicala, oggi si ritrova con un blasone che gli permette di veleggiare dalle serie minori verso la massima serie in virtù di un passato che li rende impermeabili anche ad arbitraggi iniqui. Poco etico né condivisibile, ma tant'è...
Di quel calcio casereccio italiano assunsero tutti gli aspetti peggiori quali la conduzione familiare ed affaristica priva di prospettive imprenditoriali, un rapporto con i tifosi più simile ad una visione d'insieme di un latifondista nei confronti dei mezzadri, una cronica volontà di gestire e censurare la stampa locale e chissà quante cose il tempo ha cancellato nella memoria, ma si tennero ben lontano dagli aspetti che avrebbero comportato una spesa ma probabilmente anche solo una perdita di guadagno, come invece accadeva in molte altre piazze in quegli stessi anni.

Se dovessi fare un mea culpa, ragionando ex post, direi che l'unica valutazione che mi sento di rettificare riguarda la mia personale convinzione che il Bari fosse loro ostaggio e che in loro assenza avremmo avuto un futuro migliore quasi assicurato. I fatti mi hanno smentito. Al tempo stesso però sono ancora fermamente convinto che i danni dell'epoca matarresiana, trent'anni sono trent'anni, ancora si ripercuotano sul sistema Bari Calcio e l'impostazione da loro data ancora influenza negativamente la capacità della piazza di sprovincializzarsi calcisticamente.
Quindi direi che non è proprio il caso di partire con le assoluzioni postume, direi anzi che è il caso di continuare la conta dei danni.
07-03-2014

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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda thecrap » ven mag 25, 2018 10:52


Tuco ha scritto:
SettePB ha scritto:A Bari è mancata sin dai Matarrese ( e forse me ne convinco sempre più manca tuttora) una proprietà all'altezza delle aspettative ed ambizioni della città che molti purtroppo vedono come un paese di provincia e dimenticano
invece che è una città metropolitana, (capoluogo di Regione 9° città più grande d'Italia) una meravigliosa città ricca di storia, monumenti e apprezzata con tutto il suo hinterland a livello mondiale, con una tifoseria straordinaria
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Joao Paulo, Masinga, Zambrotta Protti Tovalieri Maiellaro ecc.

Pur amando la mia città non posso non notare che quando c'è stata la possibilità da parte degli imprenditori locali di fare quello che tu giustamente indichi come l'ambizione di una città metropolitana, non si è visto nessuno.
#cipollonequattroesei


Queste sono cose che ci raccontiamo noi localmente.
La verità più spassionata e neutrale?

Bari è assolutamente una città anonima del sud d'Europa.

Non ha alcuna rilevanza storica, ha un'economia storicamente legata al commercio che quindi non la colloca tra le città di grande interesse economico-industriale, non ha nessun genere di attrattività nei confronti di investitori internazionali se non quelli paventati dalla politica locale, soffre di particolarismo e provincialismo e nutre e rimpolpa le città del nord di giovani laureati che non trovano occupazione sul territorio.
In uno scenario del genere, a parte un fondo speculativo che ci mette dei soldi come ce li metterebbe in qualsiasi altra attività al solo fine di rivendere ad un prezzo superiore, perchè dovrebbe arrivare un megamiliardario a comprarci Messi e Ronaldo?

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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda saverio67 » ven mag 25, 2018 11:03


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4/2/2015. Ciao Pierigno.


Questo è un blocco di testo che può essere aggiunto in fondo ai tuoi messaggi. Il limite caratteri è di 450.

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Re: Dopo i Matarrese è finita l'era calcistica barese

Messaggioda Tuco » ven mag 25, 2018 11:03


rio purus ha scritto:
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ancorailbariinavanti ha scritto:Ricordare TUTTA l'era dei Matarrrese SOLO per il periodo del calcioscommesse (come se l'autogol del viscido Masiello fosse colpa di Cenzino) o per i libri in tribunale, mi sembra una ricostruzione troppo parziale. Forse accettabile dagli under 20, un po' meno se ne hai 40 e più.
E' un po' come giudicare l'intera carriera di un pornoattore solo dal momento in cui gli hanno diagnosticato una prostatite.
e a chi dice: "meglio gli ultimi anni che quelli là", ricordo che si diceva pure "meglio fallire che continuare con loro".
Io sarei rimasto volentieri con i popcorn in mano a vedere come sarebbe uscito il bari da una situazione tipo Parma, ripartito da zero grazie all'aiuto di una cordata di imprenditori locali, tipo la ditta individuale del sig. Barilla.

lucidissimo, adesso però aspettati gli strali anzi...ti faccio compagnia quindi aspettiamoli insieme.


Ne ero consapevole, ma "aver compagno al duol scema la pena" diceva un signore toscano...aspetta, prendo dei popcorna nche per te.


accom v piasc a voi du.. i pop corn ve li butto nella birra! :mrgreen:

Se non è giusto considerare l'era trentennale matarresiana solo negli ultimi, comunque lunghi, anni di ingloriosa discesa in b attraverso lo scandalo calcioscommesse, non è altrettanto corretto limitare gli stessi trent'anni di gestione ai soli primi anni nei quali effettivamente si è cercato di costruire qualcosa.
Personalmente ho iniziato a tifare Bari "nel mezzo del cammin di loro vita calcistica" parafrasando il medesimo signore toscano, ovvero a fine anni 90, e non ho un solo ricordo positivo che parta da quel momento ed arrivi all'odiato fallimento (non mi riferisco ai successi sportivi, qualcuno c'è, quanto ad apprezzamento gestionale della Società). Si potrebbe ritenere che negli anni ruggenti del calcio italiano in cui si spendeva e si spandeva oltre misura, erano gli stessi in cui gli altri godevano o almeno sognavano e noi imparavamo a conoscere le rotte calcistiche mondiali più improbabili, la grande parsimonia che li ha caratterizzati li potesse far ascrivere al ruolo della formica della celebre fiaba esopica. Il problema è che poi la favola nel nostro caso è terminata peggio di quanto già non accada alla cicala e quindi ci si chiede che senso abbia avuto fare la formica. Senza considerare che chi in quegli anni ha fatto la cicala, oggi si ritrova con un blasone che gli permette di veleggiare dalle serie minori verso la massima serie in virtù di un passato che li rende impermeabili anche ad arbitraggi iniqui. Poco etico né condivisibile, ma tant'è...
Di quel calcio casereccio italiano assunsero tutti gli aspetti peggiori quali la conduzione familiare ed affaristica priva di prospettive imprenditoriali, un rapporto con i tifosi più simile ad una visione d'insieme di un latifondista nei confronti dei mezzadri, una cronica volontà di gestire e censurare la stampa locale e chissà quante cose il tempo ha cancellato nella memoria, ma si tennero ben lontano dagli aspetti che avrebbero comportato una spesa ma probabilmente anche solo una perdita di guadagno, come invece accadeva in molte altre piazze in quegli stessi anni.

Se dovessi fare un mea culpa, ragionando ex post, direi che l'unica valutazione che mi sento di rettificare riguarda la mia personale convinzione che il Bari fosse loro ostaggio e che in loro assenza avremmo avuto un futuro migliore quasi assicurato. I fatti mi hanno smentito. Al tempo stesso però sono ancora fermamente convinto che i danni dell'epoca matarresiana, trent'anni sono trent'anni, ancora si ripercuotano sul sistema Bari Calcio e l'impostazione da loro data ancora influenza negativamente la capacità della piazza di sprovincializzarsi calcisticamente.
Quindi direi che non è proprio il caso di partire con le assoluzioni postume, direi anzi che è il caso di continuare la conta dei danni.

Sei un corNuto con la N maiuscola. Mi sono dilungato in un secondo post sull'argomento proprio per precisare alcune cose dal momento che 37 anni sono davvero troppi. Sostanzialmente sono d'accordo con te, ma proprio perchè l'epopea ha attraversato ere diverse ritengo sia opportuno ricordare tutto, dall'origine all'epilogo, da quando furono "scomodati" perchè in città nessuno voleva metterci una lira a quando sono falliti ed in città, nessuno ha ancora messo una lira. Nessuna assoluzione postumo o peggio ancora nessuna revisione anche perchè conservo gelosamente il ricordo delle gasteme, dellla rabbia e dell'odio che ho provato nel corso degli anni.

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