Diceopoli ha scritto:Diceopoli ha scritto:Provo a ricostruire l'accaduto basandomi sulle scarne notizie e sulle indiscrezioni trapelate.
1) Viene convocata l'assemblea straordinaria per procedere al ripiano delle perdite (cioè alla ricostituzione del capitale sociale mediante riduzione e contestuale aumento del capitale);
2) l'assemblea è convocata in prima convocazione per venerdì 15 e si tiene regolarmente con la presenza di tutti i soci (Giancaspro in rappresentanza di Kreare impresa e Paparesta rappresentato dai suoi avvocati);
3) l'assemblea delibera la ricostituzione del capitale sociale sicuramente con il voto favorevole di Giancaspro, socio di maggioranza, mentre non sappiamo come ha votato Paparesta;
4) la delibera deve anche prevedere i tempi ed i modi in cui l'aumento di capitale deliberato deve essere sottoscritto e versato dai soci; a quanto pare di capire, una parte dell'aumento è già stata versata da Giancaspro utilizzando i finanziamenti da questi effettuati in passato alla Società e risultanti dal bilancio, mentre per il versamento della differenza è stato fissato un termine (15 giorni, ho letto) entro il quale i soci dovranno provvedere;
5) particolare importante: se Giancaspro non versa nei termini l'aumento di capitale deliberato, le azioni di nuova emissione dovrebbero venire offerte in opzione a Paparesta; se al contrario Paparesta non sottoscrive l'aumento di capitale, perde la sua qualità di socio;
6) se infine nessuno dei soci effettua i versamenti nei termini previsti, la società viene sciolta e posta in liquidazione (che è cosa diversa dal fallimento, ma potrebbe preludervi).
Ci sono altre variabili possibili (la delibera potrebbe avere escluso il diritto di opzione dei soci perché si vuole offrire le azioni di nuova emissione a terzi non soci) ma questo non è dato sapere.
Mi scuso per la lunghezza e la complessità del post e spero di essere stato chiaro (e di non aver preso cantonate).
Non appena il Notaio Labriola avrà pubblicato la delibera nel Registro delle imprese, potrò leggerla e capirci qualcosa di più.
Allora, ho scaricato il verbale di assemblea e l'ho letto, per cui posso dire qualcosa di più.
Sostanzialmente il riassunto fatto nei vari articoli di giornale pubblicati in settimana è corretto. Le passività da ripianare al 31 marzo 2018, al netto del capitale sociale, delle riserve e dei versamenti in conto futuro aumento capitale effettuati dal socio Kreare impresa, ammonta ad euro 4.491.907. L'assemblea ha deliberato (con il voto contrario di Paparesta) un aumento di capitale di euro 4.591.907 in modo da annullare le perdite e riportare il capitale ad euro 100.000 (il minimo previsto per le Spa). Questo aumento verrà offerto in opzione ai soci, che avranno 15 giorni di tempo per esercitarlo; entro i successivi 5 giorni i soci che hanno esercitato l'opzione dovranno sottoscrivere l'aumento versando per intero la somma necessaria per ripianare le perdite (euro 4.491.907) piu il 25% del residuo aumento (euro 100.000). Se uno dei soci non esercita l'opzione l'aumento viene offerto in opzione all'altro socio. - continua
L'aumento è inscindibile (non puo essere effettuato parzialmente). Se nessuno dei soci esercita il diritto di opzione, il Consiglio di amministrazione è stato autorizzato ad offrire l'aumento a terzi non soci. Nelle more del completamento dell'operazione, il Consiglio di amministrazione è stato autorizzato a procedere all'iscrizione della Società al campionato di serie B della prossima stagione.
In pratica, Giancaspro deve versare nelle casse sociali poco meno di 5.000.000 di euro entro venti giorni circa, altrimenti potrebbe subentrargli Paparesta versando tale somma entro lo stesso termine; in mancanza potrebbe subentrare un terzo soggetto. C'è da pensare tuttavia che entro il 26 deve farsi l'iscrizione al campionato di serie B e che quindi entro tale data debba concludersi tutta l'operazione.