In realtà la cosa sta andando avanti già da 3 giorni.
L'iniziativa è partita da Cristiano Carriero, autore di 2 libri sul Bari (molto belli, li trovate su Amazon), e ha anche un hashtag #50MilaperilBari e una pagina facebook "50.000 per il Bari - azionariato diffuso".
https://www.facebook.com/groups/2152482341631442/Azionariato diffuso (non azionariato popolare). Vale a dire che l'idea è che i tifosi ci mettano del proprio non per diventare proprietari della maggioranza della società , ma azionisti di minoranza, con funzione di sorveglianza e controllo.
Da anticipazioni, una volta che sarà ufficializzata la nuova compagine societaria, sarà attivata la procedura sulla piattaforma già usata per il Parma e il Frosinone e sponsorizzata anche da Abodi (
www.tifosy.com).
Ecco qui una serie di informazioni che sono già state rese pubbliche, in forma di domande e risposte.
L'AZIONARIATO CHE AVETE IN MENTE SI SOSTITUISCE ALLA SOCIETÀ?
No. L’idea dell’azionariato diffuso è quella di consentire ai tifosi di essere di supporto alla futura proprietà biancorossa e avere un ruolo di garanzia. Ma i tifosi non devono sostituirsi alla società . Soprattutto la storia degli ultimi due anni ha reso chiara una cosa: una società di calcio è una azienda a tutti gli effetti e per questo deve essere gestita da manager capaci, competenti, già inseriti nel mondo sportivo e che ne conoscano quindi regole e dinamiche.
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A CHI È RIVOLTO?
A tutti quelli che amano i colori biancorossi.
Tifosi di lungo corso, tifosi che si sono avvicinati da poco, chi tifa Bari da un’altra città o da un’altra nazione e sì, anche ai doppio fedisti, perché mai come in questo momento abbiamo bisogno di essere uniti, compatti senza mettere mai in dubbio il nostro amore per i colori biancorossi.
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PUÃ’ PARTECIPARE ANCHE CHI NON SEGUE IL CALCIO?
Certo.
Il progetto è rivolto anche a chi ha vorrà sposare il processo di rinascita di una società storica come il Bari, pur non essendo un grande appassionato di calcio.
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COME FUNZIONERÀ?
A fronte di una quota di partecipazione si diventerà soci del club e co-responsabili di alcune scelte. Tutti da definire nei prossimi step. La raccolta dei fondi avviene in maniera trasparente, i soldi vengono “sbloccati" solo al raggiungimento dell’obiettivo (“goalâ€) economico prefissato. Per intenderci se fissiamo per esempio come obiettivo 100.000 euro e non si raggiunge tale quota, chi ha versato le micro-quote ritorna in possesso del proprio denaro.
Per assicurare la partecipazione dal basso, l’idea è anche quella di prevedere delle assemblee soci aperte a tutti su determinati aspetti più legati al mondo del tifo.
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PERCHÈ NON È GIÀ PARTITA LA RACCOLTA DELLE QUOTE?
Per trasparenza e correttezza nei confronti di una piazza ferita come la nostra. Avremmo potuto costituire subito una società di capitali e iniziare la raccolta con una piattaforma di crowdfunding, ma non ci sarebbe sembrato serio.
La condizione perché il progetto diventi effettivo è che l’interlocutore sia la nuova proprietà : è l’unico modo per garantire trasparenza e certezza della destinazione delle quote versate.
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I PROMOTORI NE TRAGGONO UN GUADAGNO?
No, nella maniera più assoluta.
In fase di versamento delle quote i promotori avranno i medesimi diritti e doveri di tutti gli altri che aderiranno all’azionariato.
Si tratta di un progetto condiviso e paritario, quindi i promotori dell’iniziativa in questa fase stanno avendo il solo compito di:
• attivare i contatti con i partner che serviranno per sviluppare il progetto
• attivare i contatti con potenziali testimonial per la campagna di comunicazione
• coordinare il tavolo di lavoro per verificare le modalità di sviluppo finanziario e legale
L’obiettivo è quello di avviare un progetto solido e strutturato da proporre alla futura proprietà .
Anche per questo la parte di raccolta delle quote avverrà attraverso una piattaforma dedicata e accreditata Consob, per garantire il massimo della trasparenza nelle operazioni e garantire a tutti i tifosi che vorranno investire di poter rientrare in possesso della quota versata, in caso di mancato raggiungimento della somma minima di ingresso in società .