Altra partita archiviata. Altri 3 punti in classifica e il distacco dalla seconda che cresce e arriva a +12.
Campo molto caldo e giocatori di entrambe le formazioni particolarmente nervosi. Il peggiore in campo? L'arbitro. Quando la gara degenera così il direttore ha perso autorità perché non è stato in grado di mostrarsi equilibrato nelle scelte. Ha sbagliato col Bari e pure con i siciliani. In questa confusione generale, il campo ha offerto una prestazione delle due squadre tutt'altro che entusiasmante. La Sancataldese probabilmente ha dato il suo massimo, il Bari invece (e non è la prima volta) ha giocato risparmiando le sue energie. E' molto forte la personalità dei nostri uomini dietro. E da loro fino ad oggi sono giunte parecchie soluzioni vincenti. Giocatori esperti che qualche volta hanno anche svolto il compito dei meno pimpanti attaccanti (in alcune partite, poche per fortuna). A questo unisci il curriculum di tutto rispetto per la categoria ed ecco che i leader sono più di uno e si trovano in difesa. Gli svantaggi di questa concentrazione di iniziative del gioco che parte dalle retrovie? Che anche in fase di costruzione la difesa scavalca il centrocampo. Cacioli lancia lungo. Di Cesare uguale. Non è bello da vedere. Ma per tante volte ha funzionato. Neglia e Floriano sono veloci. Trapattoni così ci ha vinto i campionati con questo gioco. Anche se col Bari di Bolchi è impattato ben due volte eliminato nel 1984, 1-2 a Torino per noi. E 2-2 al Della Vittoria.
Veniamo alla nostra partita di oggi. Marfella si è ripreso bene. Forse il migliore. La difesa ha lavorato di più, ma a mio modo di vedere è mancato il pressing di Hamlili. Iadaresta deve giocare ancora. Si vede che deve ancora ambientarsi, ma potenzialmente sarebbe devastante col suo fisico e le sponde per gli esterni. Mi è piaciuto molto il piglio di Bollino che sebbene la panchina sia dura da digerire, ha mostrato da subito mordente correndo come un matto. In altre occasione era parso poco motivato quando, entrato in corsa, non ha evidenziato la stessa grinta. Se arrivano dalla panchina queste risposte... sono segnali importanti! Probabilmente frutto del risultato di vertice. Oppure è il risultato di vertice frutto di queste risposte? Non lo sapremo mai. Un'altra cosa che mi è piaciuta molto è l'espulsione di Piovanello. Il ragazzo fino ad oggi si è distinto per grandi capacità tecniche, ma anche per rispetto dell'avversario. In molte occasione sui contrasti batteva all'avversario a terra un 5, sottolineando grande sportività . Ma oggi qualcosa l'ha fatto uscire di testa. Cosa? Che hanno colpito un suo compagno di squadra in maniera pericolosa e lui dalla panchina ha protestato in difesa del compagno (credo Aloisi). Il ragazzo è giovane, ma questo temperamento, questa attaccamento al Bari, per giunta da parte di un veneto, non è una cosa di poco conto. Dispiace molto per la squalifica. Ma possiamo permetterci di tenerlo fuori, abbiamo valide alternative. Da oggi Piovanello impari a controllarsi, a 18 anni molti hanno fatto di peggio.
Ultimo capitolo lo dedicherei agli attributi. Non è la prima partita che quest'anno c'è da battagliare. In recenti campionati, pur disponendo di una rosa tecnica di tutto riguardo, su simili campi infuocati i giocatori del Bari sono stati accusati di essere delle femminucce, di non avere gli attributi e che quando c'è da combattere, via il fioretto e tiriamo fuori gli attributi. Questo gruppo ancora una volta non si è fatto spaventare e ha affrontato compatto il campo di battaglia, unito e con la giusta cattiveria. Dai più esperti, ai più giovani. E Cornacchini che scaraventa via Piovanello prevedendo l'espulsione del ragazzo ci lascia immaginare che questa energia non sfocerà mai in violenza. Ma in sano agonismo da gara.