prove di napoli b

“Quest'anno ho voluto superare me stesso. Ho allestito una squadra per far si che possa essere competitiva, con un allenatore che ha una storia importante. Vorrei vincere il campionato. Ovviamente se arrivo in Serie A dovrò lasciare la società. Le norme sono ridicole purtroppo. Sono stato il primo in tutta trasparenza ad avere due squadre. L'ho presa in Eccellenza e l'ho portata in B. Ora però ho spinto l'acceleratore. La squadra ha le potenzialità per salire. A chi venderla? Troveremo qualcuno, le mie capacità mi faranno trovare una soluzione”. Cit. Lotito

Ad oggi la vendita di una delle due squadre è l'unica alternativa. Se è vero che nel 2024 nascerà la nuova Champions league, fortemente voluta da delaurentis e dove la selezione delle squadre sarà ferrea e riservata alle più ricche, Napoli e Bari potranno avere la stesa presidenza ma saremo sempre figli di un dio minore.

Ok, poniamo che questa super Lega europea si faccia per davvero. Noi avremmo qualche possibilità di parteciparvi con un altro proprietario?

Nik, non ho bisogno di manifestarti ancora la mia stima che resta immutata anche se non concordo con la tua "disperazione". Sì, perché se ritieni, come molti, che i successi calcistici dipendano solo dalla proprietà, allora per noi, ma anche per il calcio non ci sono speranze.
Io invece continuo a illudermi che vittorie e sconfitte dipendano da quanto avviene sul campo, dove anche 11 giocatori mediocri, sull'orlo del disastro completo, senza stipendio e senza proprietà, possono trasformarsi in una squadra vincente che dalla zona retrocessione arriva ai play off. Sicuramente avrai capito che mi riferisco al grande Bari adespota, che ha dimostrato che talvolta i sogni possono diventare realtà.
Per tacere del fenomeno Leicester che, guidato dall'operaio Vardy, annienta le multinazionali della premiere. E l'atalanta in champions, ti dice nulla? E il Bari di sventura che sfiora l'Europa, persa sol perché LA STRAMALEDETTA PROPRIETA' non ne voleva sapere di spendere due euro per mettere a norma il santaklaus?
Potrei continuare con tanti altri esempi, invece la chiudo qui modificando il tuo interrogativo: noi potremmo mai andare, non dico in champions, ma più banalmente in serie A con questa proprietà?
La risposta la sappiamo tutti, anche i fedelissimi di adl che non possono negare l'evidenza di un regolamento che vieta in modo esplicito che a Bari si possa sognare finché non cambia la proprietà o non cambia la proprietà del napoli. E in questo senso ti devo dare ragione: purtroppo la sorte del Bari non dipende dai suoi giocatori ma dalla proprietà. Che mestizia...

“Quest'anno ho voluto superare me stesso. Ho allestito una squadra per far si che possa essere competitiva, con un allenatore che ha una storia importante. Vorrei vincere il campionato. Ovviamente se arrivo in Serie A dovrò lasciare la società. Le norme sono ridicole purtroppo. Sono stato il primo in tutta trasparenza ad avere due squadre. L'ho presa in Eccellenza e l'ho portata in B. Ora però ho spinto l'acceleratore. La squadra ha le potenzialità per salire. A chi venderla? Troveremo qualcuno, le mie capacità mi faranno trovare una soluzione”. Cit. Lotito

Ad oggi la vendita di una delle due squadre è l'unica alternativa. Se è vero che nel 2024 nascerà la nuova Champions league, fortemente voluta da delaurentis e dove la selezione delle squadre sarà ferrea e riservata alle più ricche, Napoli e Bari potranno avere la stesa presidenza ma saremo sempre figli di un dio minore.

Ok, poniamo che questa super Lega europea si faccia per davvero. Noi avremmo qualche possibilità di parteciparvi con un altro proprietario?

Nik, non ho bisogno di manifestarti ancora la mia stima che resta immutata anche se non concordo con la tua "disperazione". Sì, perché se ritieni, come molti, che i successi calcistici dipendano solo dalla proprietà, allora per noi, ma anche per il calcio non ci sono speranze.
Io invece continuo a illudermi che vittorie e sconfitte dipendano da quanto avviene sul campo, dove anche 11 giocatori mediocri, sull'orlo del disastro completo, senza stipendio e senza proprietà, possono trasformarsi in una squadra vincente che dalla zona retrocessione arriva ai play off. Sicuramente avrai capito che mi riferisco al grande Bari adespota, che ha dimostrato che talvolta i sogni possono diventare realtà.
Per tacere del fenomeno Leicester che, guidato dall'operaio Vardy, annienta le multinazionali della premiere. E l'atalanta in champions, ti dice nulla? E il Bari di sventura che sfiora l'Europa, persa sol perché LA STRAMALEDETTA PROPRIETA' non ne voleva sapere di spendere due euro per mettere a norma il santaklaus?
Potrei continuare con tanti altri esempi, invece la chiudo qui modificando il tuo interrogativo: noi potremmo mai andare, non dico in champions, ma più banalmente in serie A con questa proprietà?
La risposta la sappiamo tutti, anche i fedelissimi di adl che non possono negare l'evidenza di un regolamento che vieta in modo esplicito che a Bari si possa sognare finché non cambia la proprietà o non cambia la proprietà del napoli. E in questo senso ti devo dare ragione: purtroppo la sorte del Bari non dipende dai suoi giocatori ma dalla proprietà. Che mestizia...

Ti ringrazio per la stima e ancora una volta ricambio.
Il Bari della meravigliosa stagione fallimentare e lo scudetto del Leicester sono dei piccoli nei sulla pelle del sistema, belle favole da raccontare ai bambini. Quel Bari giocava bene e vinceva perché all'improvviso tutti, da fuori e da dentro la squadra, lo abbiamo guardato con occhi innamorati. Quella squadra vinceva perché tutti eravamo convinti che potesse accadere. La spinta emotiva che è derivata da queste due cose è stata straordinaria! È successo veramente che quella squadra arrivasse così in alto!!! Ma quella è stata una situazione quasi impossibile da replicare.
Capitolo Atalanta. Vivo e lavoro al nord. Conosco un imprenditore di Bergamo. Lo scorso anno mi diceva che tra vincere la finale di coppa Italia e qualificarsi alla Champion L. lui preferiva la Coppa Italia. Perché? Perché di quella stagione sarebbe almeno rimasto un trofeo, invece la Champion non era la loro dimensione.
Qui non si tratta di essere pessimisti ma si tratta di capire quali sono le nostre reali potenzialità e possibilità.

: "Lo stadio è della città, ce ne faremo carico quando vorranno vendercelo per 1 euro simbolico, ma il problema è che se sarà nostro si deve combattere con tanti sovrintendenti geniali che dopo non aver detto nulla per 60 anni a noi ci direbbero di tutto facendoci passare la voglia... e andremmo a trovare forse una squadra altrove, in Inghilterra, lasciando il Napoli ad altri"

Come giudicare queste parole di dela padre?
Io dico che del Bari non gli frega proprio nulla.

: "Lo stadio è della città, ce ne faremo carico quando vorranno vendercelo per 1 euro simbolico, ma il problema è che se sarà nostro si deve combattere con tanti sovrintendenti geniali che dopo non aver detto nulla per 60 anni a noi ci direbbero di tutto facendoci passare la voglia... e andremmo a trovare forse una squadra altrove, in Inghilterra, lasciando il Napoli ad altri"

Come giudicare queste parole di dela padre?
Io dico che del Bari non gli frega proprio nulla.

Tralasciando la questione stadi e, in generale, infrastrutture in Italia. Un paese fermo per problemi che non sappiamo risolvere quali burocrazia e corruzione. E, sempre tralasciando, non conoscendo il merito della specifica situazione dello stadio di Napoli che, come in tante città italiane, è questione annosa tra società e amministrazioni comunali proprietarie.

Soffermandosi solo sulla tua ultima affermazione, io invece dico che fregarsene è contrario ad ogni logica imprenditoriale.

C caus chiaramente è sull'ultima frase che vi chiedo un giudizio.
Non ti darebbe fastidio se un domani dela vendesse il napoli e invece di investire sul Bari si andasse a comprare una squadra inglese per attuare i suoi sogni di gloria nella perfida albione?

Al Khealaifi è amico di DeLa, forse vendono il Napoli a lui e Al Khelaifi lascia il PSG, anche se i Qatariani hanno comprato il PSG per ragioni politico religiose, infatti il proprietario del PSG è anche il proprietario e finanziatore dei Fratelli Musulmani, a quest'ultimi hanno fatto costruire decine di moschee e centri religiosi islamici a Parigi e in Francia in generale in cambio degli investimenti nel PSG, l'obbiettivo dei Fratelli Musulmani è l'islamizzazione del mondo, gli emiri non fanno nulla senza avere nulla in cambio, Mansour ha comprato il City solo dopo aver comprato intere aziende e interi quartieri di Manchester, se agli emiri non dai qualcosa in cambio ti fanno fare la fine del Malaga.

Non vedo cosa possa avere il Qatar da Napoli in cambio per investire nella squadra locale.

C caus chiaramente è sull'ultima frase che vi chiedo un giudizio.
Non ti darebbe fastidio se un domani dela vendesse il napoli e invece di investire sul Bari si andasse a comprare una squadra inglese per attuare i suoi sogni di gloria nella perfida albione?

A me darebbe fastidio ma, mettendomi nei suoi panni, potrei capirlo...

C caus chiaramente è sull'ultima frase che vi chiedo un giudizio.
Non ti darebbe fastidio se un domani dela vendesse il napoli e invece di investire sul Bari si andasse a comprare una squadra inglese per attuare i suoi sogni di gloria nella perfida albione?

Io non do giudizi perché mi interessano di più i risultati e i fatti.
Al netto dell'avventura umana del guidare la squadra di calcio di una grande città italiana, l'aspetto che ha indotto i DeLa in questa avventura è senza dubbio quello imprenditoriale, ossia tentare di fare profitti acquisendo a zero la società. E più la portano in alto maggiori sono i profitti potenziali. Poi si sa che il tempo cambia le cose e gli scenari per cui a fasciarmi la testa e a iniziare ragionamenti con "Non ti darebbe fastidio se un domani…" ossia con condizionale e "se" non ci penso proprio. Penso invece che il loro maggior profitto corrisponde ai maggiori successi del Bari. E questo mi sta benissimo. Troppo semplicistico?

: "Lo stadio è della città, ce ne faremo carico quando vorranno vendercelo per 1 euro simbolico, ma il problema è che se sarà nostro si deve combattere con tanti sovrintendenti geniali che dopo non aver detto nulla per 60 anni a noi ci direbbero di tutto facendoci passare la voglia... e andremmo a trovare forse una squadra altrove, in Inghilterra, lasciando il Napoli ad altri"

Come giudicare queste parole di dela padre?
Io dico che del Bari non gli frega proprio nulla.

Non c'è nesso tra le parole di ADL e la tua conclusione. Oramai va dicendo da tempo di volersi cimentare nella presidenza di una squadra estera, come altri prima di lui. Invece di gestirne una molto onerosa in Italia ne gestisce una in Italia ed una in un altro campionato di modo che entrambe possano fruttargli al massimo senza il patema del conflitto di interessi.

Quindi come per le le due Red Bull franco-tedesche, vai a chiedere ai tifosi del salisburgo cosa ne pensano. Ma si i proprietari delle Multiproprietà del calcio agiranno sempre per il bene delle loro creature senza figli e figliastri, senza magagne o artifizi finanziari e con la stessa trasparenza delle scatole cinesi gestite dagli stessi cda quotate in borsa.
Ma si allora troviamo il modo di far giocare nello stesso campionato napoli e bari dai, che male c'è.
Il progresso che cosa meravigliosa!

Se il paragone è quello con Salisburgo e Lipsia, possiamo sperare che i napoletani si facciano il loro Stato di Partenope (come vogliono) e se ne vedano definitivamente a fanc..@. Per ora, però, mi pare che siamo più a livello di Juve A e Juve Under 23.

Quindi come per le le due Red Bull franco-tedesche, vai a chiedere ai tifosi del salisburgo cosa ne pensano. Ma si i proprietari delle Multiproprietà del calcio agiranno sempre per il bene delle loro creature senza figli e figliastri, senza magagne o artifizi finanziari e con la stessa trasparenza delle scatole cinesi gestite dagli stessi cda quotate in borsa.
Ma si allora troviamo il modo di far giocare nello stesso campionato napoli e bari dai, che male c'è.
Il progresso che cosa meravigliosa!

Guarda le battaglie ideali le lascio ad altri. Da tifoso del Bari vedo una proprietà che ha costruito una squadra che ha vinto un campionato ed è competitiva
per quello in corso. Per te magari sono cose scontate o diritti acquisiti, per me no. Io voglio vedere il Bari vincere e, possibilmente, convincere. Mi dici quale avrebbe potuto essere l'alternativa, in termini di competitività, migliore dei Dela? Hai dei rimpianti?

ps - sul discorso under 23 (colonizzazione e varie) stenderei un velo pietoso essendo del tutto irrealistico - per usare un eufemismo.

Come al solito non si finisce mai di fare polemiche, ma si sa che il barese è isterico
Come ha detto giustamente c' caus, dove erano le alternative?
Durante l'asta c'erano:
1) Lotito, già proprietario di Lazio e Salernitana
2) Preziosi, già proprietario del Genoa e sicuramente con meno disponibilità economiche dei Dela
3) la cordata barese (ahahahah) iniziamente in 20, dopo decimati in 6....manco fossero andati in guerra
Evidentemente quella frangia di baresi, alla Zapparelli per intenderci, speravano in un magnate barese...quale poi?
Io mi ricordo dei matarrese che iniziarono bene per finire male (spremendo le casse societarie) portandoci al primo fallimento dopo anni di varie umiliazioni, poi ricordo paparesta e giancaspro (sempre baresi) in cui preferisco non esprimermi altrimenti inizio a recitare il rosario di gasteme

: "Lo stadio è della città, ce ne faremo carico quando vorranno vendercelo per 1 euro simbolico, ma il problema è che se sarà nostro si deve combattere con tanti sovrintendenti geniali che dopo non aver detto nulla per 60 anni a noi ci direbbero di tutto facendoci passare la voglia... e andremmo a trovare forse una squadra altrove, in Inghilterra, lasciando il Napoli ad altri"

Come giudicare queste parole di dela padre?
Io dico che del Bari non gli frega proprio nulla.

Non c'è nesso tra le parole di ADL e la tua conclusione. Oramai va dicendo da tempo di volersi cimentare nella presidenza di una squadra estera, come altri prima di lui. Invece di gestirne una molto onerosa in Italia ne gestisce una in Italia ed una in un altro campionato di modo che entrambe possano fruttargli al massimo senza il patema del conflitto di interessi.

Come al solito non si finisce mai di fare polemiche, ma si sa che il barese è isterico
Come ha detto giustamente c' caus, dove erano le alternative?
Durante l'asta c'erano:
1) Lotito, già proprietario di Lazio e Salernitana
2) Preziosi, già proprietario del Genoa e sicuramente con meno disponibilità economiche dei Dela
3) la cordata barese (ahahahah) iniziamente in 20, dopo decimati in 6....manco fossero andati in guerra
Evidentemente quella frangia di baresi, alla Zapparelli per intenderci, speravano in un magnate barese...quale poi?
Io mi ricordo dei matarrese che iniziarono bene per finire male (spremendo le casse societarie) portandoci al primo fallimento dopo anni di varie umiliazioni, poi ricordo paparesta e giancaspro (sempre baresi) in cui preferisco non esprimermi altrimenti inizio a recitare il rosario di gasteme

Bravo concordo