rejkjavik ha scritto:Angioletto ha scritto:Partiamo da un punto, quanto accaduto è un evento eccezionale non contemplato in alcun regolamento, qualsiasi decisione si prenda, genererà scontenti e contenziosi in Tribunale. Se si dovesse essere seri, io prenderei in considerazione solo due ipotesi:
1) chiudere il campionato e ripeterlo pari-pari l'anno prossimo;
2) ricominciare a settembre da dove eravamo rimasti e far ripartire i campionati da Febbraio 2021.
Nella soluzione 1) ci sarebbero Reggina, Monza e Vicenza, sebbene con diversi punti di vantaggio sulle seconde, che protesterebbero, ma il campionato non è finito, ed anche se difficile, ancora matematicamente aperti.
Nella soluzione 2) slitterebbe di sei mesi l'inizio del campionato ma questo ci agevolerebbe per i futuri mondiali del 2022, che si giocano in inverno.
Qualsiasi altra soluzione prevede l'arbitraria modifica di regole, per aiutare questa o quella piazza, con tutto quello che ne consegue.
Il calcio, come la scuola, tornerà alla normalità solo dopo la somministrazione del vaccino alla popolazione, nel frattempo dobbiamo evitare di aggiungere confusione.
Nel frattempo almeno 40 società dell’attuale C senza pubblico sarebbero già fallite.
E infatti il nocciolo della questione è proprio quel "nel frattempo" che è già arrivato; infatti è già sicuro fin da ora che i campionati dalla B in giù non potranno ripartire, perché sarebbe impossibile rispettare il protocollo medico, provocando così il fallimento di molte società . Accadrebbe la stessa cosa alla serie A ma lì ci sono di mezzo i soldi che le paytv devono ancora versare e che ovviamente non verserebbero se il campionato non riaprisse. Solo per questo motivo non si sono ancora arresi. Da qui le pressioni assurde, anche nella maggioranza, su Spadafora per far ripartire la A con un protocollo medico gestibile, con le squadre lombarde costrette a giocare al sud e a porte chiuse. Insomma far ripartire una farsa di campionato pur di salvare molte società di A alla faccia di tutto il resto del calcio e del momento che sta attraversando il Paese.
Rimango della mia idea, che potrebbe essere meno utopistica di quanto si possa credere, per lo meno in un momento così "rivoluzionario": una bella X sui campionati 2019/2020, fallisca chi deve fallire, per poi far partire, a emergenza superata, i campionati con nuovi format ma soprattutto con un nuovo e sostenibile concetto di calcio che riconduca questo gioco popolare alla sua matrice sportiva.
E' un'occasione unica anche per liberarsi dall'oligarchia delle multinazionali strisciate e non, restituendo credibilità e dignità alla vera competizione agonistica, non basata sui falsi fatturati di rikottari stranieri e nostrani.
Ps: @ Discitur: è vero che la Bosman è europea ma sembra che il virus abbia avuto la forza di smantellare Schengen, il patto di stabilità e i parametri di Maastricht, ovvero le basi finanziarie dell'UE. Se così fosse anche la Bosman sarebbe smantellata in modo che i soldi dalle tasche dei procuratori tornino alle società vincolate, però, a una gestione virtuosa di quelle risorse.