giangi81 ha scritto:nik ha scritto:giangi81 ha scritto:nik ha scritto:Il percorso della Salernitana non è replicabile. Bisogna partire da questo principio che ormai è diventata una regola certa. Noi non potremo mai più giocare neanche una partita di serie A finché i De Laurentiis non venderanno il Bari o il Napoli.
Questo principio deve essere chiaro a chi sta cercando di arrampicarsi sugli specchi. Non ci saranno più deroghe o sotterfugi. Con il passaggio della Salernitana a nuova proprietà è stata scritta la parola fine alla multiproprietà .
Lotito ha perso su tutti i fronti e i De Laurentiis dovranno necessariamente seguire un iter diverso per non rimetterci denaro.
Ora è il momento giusto per trovare un acquirente. Chi dice che il Bari sarà venduto con l'ipoteca promozione in serie A, non ha focalizzato che la serie A non costituisce alcun valore aggiunto per l'attuale proprietà non potendola loro stessi farla fruttare. Tale valore è invece reale e spendibile sul mercato solo per il Napoli.
Il Bari non sarà mai valutata come una Società di serie A. I De Laurentiis, ripeto, devono risolvere il problema il prima possibile, spero che ciò avvenga già quest'anno, nell'interesse di tutti.
Il problema è proprio quello; trovare l’acquirente, e soprattutto adesso con la scadenza 2024… l’unica speranza, con questi vincoli è proprio salire entro il 2024 in A e i DeLa potranno più facilmente liberarsi del Bari.
Sicuramente il Bari sarebbe più appetibile sul mercato qualora riuscisse a vincere sul campo il campionato di B ed acquisire il diritto ad iscriversi al campionato di serie A.
Tuttavia, il Bari, intesa come Società controllata dalla Filmauro, non potrebbe in alcun caso esercitare quel diritto ad iscriversi al campionato di serie A, per via dei recenti eventi che hanno visto la Salernitana di Lotito protagonista.
Il Bari con i De Laurentiis a capo, anche vincendo sul campo, potrebbe solo iscriversi al campionato di serie B entro e non oltre il 2024. Oltre questa data, potrebbe iscriversi solo in serie D.
In altre parole, il Bari di De Laurentiis se vincesse il campionato di serie B avrebbe un valore potenziale di società di serie A ma un valore reale di società di serie B.
Vendere il Bari ad Aprile 2022 (ammesso di approdare in serie B) o venderlo dopo, nel 2023 o 2024, non cambierebbe di molto la questione.
Come no… Cioè, fammi capire, tu hai una squadra che si può iscrivere in A con una barca di milioni di € tra anno/i in A + paracadute, e l’appetibilità sarebbe la stessa che stare in B…
mah.
Aspit, e dal 2024 la B diventa a due gironi (devi spartire gli introiti e pure le possibilità di promozione)
…
Io dico che qualche piccola differenza ci sta…
A mio parere, che conta quel che conta, il paradosso (perchè di quello si tratta) è che nel 2024 volente o nolente, chi deve cedere si troverà in una situazione commercialmente molto debole e con il coltello dalla parte sbagliata.
Vendere quando sei obbligato a vendere, arrivando all'ultimo giro di corsa, ti mette nelle condizioni peggiori, perchè l'acquirente parte avvantaggiato dal fatto che tu il tuo bene lo devi cedere comunque altrimenti lo perdi a 0.
Ed è il motivo per cui i Dela hanno fatto ricorso.
Loro e solo loro sanno quel che avevano in testa 4 anni fa, quando hanno rilevato il Bari, noi possiamo solo fare congetture, ma sta di fatto che quel piano adesso deve essere rivisto e rimodulato alla luce del cambio di regole.
Analizzando il caso salerno, possiamo notare come Lotito una volta vinta la B, ha rifiutato un offerta pubblica fatta da Raddrizzani di 45 milioni offerti per rilevare le quote. Lotito non ha accettato ed ha chiesto invece di avere 6 mesi di tempo per cedere accettando la costituzione dei trustee ed in prossimità della scadenza hanno provato a chiedere ulteriori 6 mesi di proroga. Questi passaggi lasciano intendere che Lotito probabilmente non aveva alcuna intenzione di cedere le sue quote, piuttosto si è incaponito in una battaglia con la federazione, spalleggiato anche dai colleghi della lega di A che gli avevano votato la richiesta di proroga.
Ma la federazione non ha ceduto ed a quel punto non è rimasto che svendere la salernitana ad un cifra irrisoria per un club di serie A, meno di 13 milioni.
Credo che sia evidente che ridursi all'ultimo giro di lancette sia la strategia peggiore per chi vende, a prescindere dalla categoria come abbiamo visto nel caso salernitana, ragion per cui nel nostro caso, prima ancora che la categoria conteranno tanto i tempi che i bilanci in ordine.