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Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Parla in libertà di argomenti di carattere generale attinenti il Bari: partite, allenamenti, calciomercato. Prima di aprire un nuovo topic, controlla sempre se l'argomento è già stato trattato!

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Tuco

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda Tuco » lun lug 19, 2021 17:57


Will Kane ha scritto:
Tuco ha scritto:Ormai il forum è in mano ad un paio di utenti che con le loro ossessioni lo hanno resa al limite della sopportazione, il problema è che li ritrovi in ogni topic slsc


Tuco, credo che anche se fosse solo uno l'utente che ti infastidisce al pari dei tuoi interventi dobbiamo consentire anche lui di esprimere la sua opinione su ogni argomento a cui tutti noi possiamo dibattere.
E se non piace ciò che dice l'utente possiamo ignorarlo. Il forum si alimenta anche con le discussioni, non necessariamente deve incontrare momenti spensierati e piacevoli. Certo, la situazione Bari rende tutti meno concilianti. Ma facciamo in modo di tutelare la nostra diversità. Non possiamo cambiare per i gusti degli altri. Non dobbiamo far cambiare gli altri per i nostri gusti. Poi, per carità, spazio libero alle riflessioni, anche ai lamenti di certe dinamiche che si sviluppano all'interno di questa comunità, ci mancherebbe altro...
Io la penso così.

Will/Klass, la libertà di pensiero è una cosa, l'ossessione per un argomento da infilare in ogni topic è altro.
Nel tuo caso.

Walterino77

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda Walterino77 » lun lug 19, 2021 18:02


Ma veramente c’è qualcuno che ancora sostiene che i DeLa avrebbero potuto spazzare via la Serie C con le risorse che potrebbero mettere in campo?! Se volessero… evidentemente non è di loro interesse per qualche motivo che ancora mi sfugge.
Detto ciò, mi pare ovvio che una fede calcistica si divida davanti allo scempio degli ultimi due anni (e non è che finora si possa essere ottimisti per il terzo)…
Un Barese a Monza...

Angioletto

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda Angioletto » lun lug 19, 2021 18:41


Will Kane ha scritto:A un certo punto negli anni addietro i tifosi del Bari presero una netta posizione
contro presidenza dei Matarrese. Sono tanti i motivi che portarono alla frattura. Il braccino corto, le frasi di Fascetti, i migliori sempre venduti alla prima occasione, la mancata ambizione a qualcosa di migliore che non sia la lotta in A per non retrocedere... E tanto, tanto altro ancora. Così in molti si allontanarono. Altri rimasero distanti, ma pronti a tornare appena fosse cambiata la proprietà. E poi ci furono quelli che continuarono ad andare al campo e a sostenere il Bari. Ai quali in molti non mancavano di rimproverare perché il loro mancato ammutinamento garantiva ai Matarrese di continuare a incassare e fare ricotta. Insomma, per certi versi certi tifosi si auguravano il male del Bari per il bene del Bari. E pure oggi qualcosa si sta muovendo in questo senso nei confronti dei DL.
E forse siamo solo all'inizio.
Se il Bari va male, poco male.

Ti racconto un piccolo aneddoto. Tanti anni fa, quando iniziai a scrivere sul forum si era in piena contestazione dei Matarrese. Loro avevano appena ingaggiato Perinetti a cui era stato dato il solito sacchetto di lupini con cui l'allora DS avrebbe dovuto fare la campagna acquisti. Perinetti iniziò ripulendo quel gruppo di giocatori che aveva fatto galleggiare in Bari in serie B per tantissimi anni e cominciò quella politica di prestiti dai grandi club e di scouting di qualche straniero a buon prezzo (tra i quali i vari Ladino e Donda). Niente di particolare, ma intravedi nella sua azione la voglia di dare una svolta alla gestione tecnica della squadra, e chiesi, cosa che faccio tra l'altro tutti gli anni, di dare il tempo alla squadra di esprimersi ed all'allenatore di trovare la quadra. Ovviamente non ti dico il livello di insulti che arrivarono, perché qui dentro basta che una persona non è allineata con il pensiero unico del branco e piovono offese ed idiozie di tutti i generi.
Tornando ad oggi, molti tifosi vedono e vivono la multiproprietà come una sorta di poligamia, di cui l'altro c'è la più grosso ed è più figo. E' chiaro che anch'io preferirei di gran lunga una proprietà che si occupi integralmente del Bari, ma viste le condizioni al contorno in cui non siamo riusciti a trovare uno straccio di imprenditore serio disponibile a prendersi la società nemmeno gratis, con la mole enorme di investimenti necessari per lasciare questa categoria infame, vuoi che per me la multiproprietà sia il primo problema? per me automaticamente passa in secondo piano, ma direi anche in terzo se non in quarto. E questo non vuol dire nè essere trolls, nè essere ******** (ma chi se l'è ca.gato mai i DeLaurentis ora, come i Matarrese prima?) nè altre stronzate varie che si leggono con la solita martellante regolarità. Come non si rompono i c....?...
Una volta arrivati al risultato finale, se le regole diranno che i DeLa devono vendere una società se partecipano allo stesso campionato, a me che fanno una plusvalenza di 10, di 20 o 100 mln di euro sai cosa me ne può fregare? a me interessa il risultato sportivo. Stop. Assai difficile è questo concetto? pare di sì...Poi che nella gestione della squadra dell'anno scorso hanno sicuramente compiuto degli errori madornali, primo fra tutti la mancata conferma di Vivarini inserendo quei tre-quattro elementi che servivano per puntare a vincere il campionato è un dato di fatto, anche se la prova che poi avremmo raggiunto il risultato non l'avremo mai. Il calcio non è una scienza esatta, e magari il Bari di quest'anno rimasticato sulla rosa dell'anno scorso, con tre-quattro elementi giusti ed un modulo diverso, magari spacca il campionato...senza necessità nemmeno di fare l'ennesima rivoluzione! Chissà...
Ultima modifica di Angioletto il lun lug 19, 2021 18:44, modificato 1 volta in totale.

Will Kane

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda Will Kane » lun lug 19, 2021 18:44


Tuco ha scritto:
Will Kane ha scritto:
Tuco ha scritto:Ormai il forum è in mano ad un paio di utenti che con le loro ossessioni lo hanno resa al limite della sopportazione, il problema è che li ritrovi in ogni topic slsc


Tuco, credo che anche se fosse solo uno l'utente che ti infastidisce al pari dei tuoi interventi dobbiamo consentire anche lui di esprimere la sua opinione su ogni argomento a cui tutti noi possiamo dibattere.
E se non piace ciò che dice l'utente possiamo ignorarlo. Il forum si alimenta anche con le discussioni, non necessariamente deve incontrare momenti spensierati e piacevoli. Certo, la situazione Bari rende tutti meno concilianti. Ma facciamo in modo di tutelare la nostra diversità. Non possiamo cambiare per i gusti degli altri. Non dobbiamo far cambiare gli altri per i nostri gusti. Poi, per carità, spazio libero alle riflessioni, anche ai lamenti di certe dinamiche che si sviluppano all'interno di questa comunità, ci mancherebbe altro...
Io la penso così.

Will/Klass, la libertà di pensiero è una cosa, l'ossessione per un argomento da infilare in ogni topic è altro.
Nel tuo caso.


Anche qui la vediamo in maniera diversa. Quello che dal tuo rispettabile punto di vista interpreti come ossessioni io che le vivo
in prima persona le avverto come passioni. Sono argomenti che mi appassionano. Specie il Bari. E la difesa al Bari.
E' la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio.

ANCHE NELLE SCONFITTE MI TROVERAI
PERCHE'...
SONO LE CONDIZIONI PEGGIORI A RENDERE LE COSE STRAORDINARIE.
E IL BARI E' DAVVERO UNA COSA STRAORDINARIA.

FORZA RAGAZZI!!

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda IL GURU » lun lug 19, 2021 18:56


argomento stucchevole

george

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda george » lun lug 19, 2021 22:48


Angioletto ha scritto:
Will Kane ha scritto:A un certo punto negli anni addietro i tifosi del Bari presero una netta posizione
contro presidenza dei Matarrese. Sono tanti i motivi che portarono alla frattura. Il braccino corto, le frasi di Fascetti, i migliori sempre venduti alla prima occasione, la mancata ambizione a qualcosa di migliore che non sia la lotta in A per non retrocedere... E tanto, tanto altro ancora. Così in molti si allontanarono. Altri rimasero distanti, ma pronti a tornare appena fosse cambiata la proprietà. E poi ci furono quelli che continuarono ad andare al campo e a sostenere il Bari. Ai quali in molti non mancavano di rimproverare perché il loro mancato ammutinamento garantiva ai Matarrese di continuare a incassare e fare ricotta. Insomma, per certi versi certi tifosi si auguravano il male del Bari per il bene del Bari. E pure oggi qualcosa si sta muovendo in questo senso nei confronti dei DL.
E forse siamo solo all'inizio.
Se il Bari va male, poco male.

Ti racconto un piccolo aneddoto. Tanti anni fa, quando iniziai a scrivere sul forum si era in piena contestazione dei Matarrese. Loro avevano appena ingaggiato Perinetti a cui era stato dato il solito sacchetto di lupini con cui l'allora DS avrebbe dovuto fare la campagna acquisti. Perinetti iniziò ripulendo quel gruppo di giocatori che aveva fatto galleggiare in Bari in serie B per tantissimi anni e cominciò quella politica di prestiti dai grandi club e di scouting di qualche straniero a buon prezzo (tra i quali i vari Ladino e Donda). Niente di particolare, ma intravedi nella sua azione la voglia di dare una svolta alla gestione tecnica della squadra, e chiesi, cosa che faccio tra l'altro tutti gli anni, di dare il tempo alla squadra di esprimersi ed all'allenatore di trovare la quadra. Ovviamente non ti dico il livello di insulti che arrivarono, perché qui dentro basta che una persona non è allineata con il pensiero unico del branco e piovono offese ed idiozie di tutti i generi.
Tornando ad oggi, molti tifosi vedono e vivono la multiproprietà come una sorta di poligamia, di cui l'altro c'è la più grosso ed è più figo. E' chiaro che anch'io preferirei di gran lunga una proprietà che si occupi integralmente del Bari, ma viste le condizioni al contorno in cui non siamo riusciti a trovare uno straccio di imprenditore serio disponibile a prendersi la società nemmeno gratis, con la mole enorme di investimenti necessari per lasciare questa categoria infame, vuoi che per me la multiproprietà sia il primo problema? per me automaticamente passa in secondo piano, ma direi anche in terzo se non in quarto. E questo non vuol dire nè essere trolls, nè essere ******** (ma chi se l'è ca.gato mai i DeLaurentis ora, come i Matarrese prima?) nè altre stronzate varie che si leggono con la solita martellante regolarità. Come non si rompono i c....?...
Una volta arrivati al risultato finale, se le regole diranno che i DeLa devono vendere una società se partecipano allo stesso campionato, a me che fanno una plusvalenza di 10, di 20 o 100 mln di euro sai cosa me ne può fregare? a me interessa il risultato sportivo. Stop. Assai difficile è questo concetto? pare di sì...Poi che nella gestione della squadra dell'anno scorso hanno sicuramente compiuto degli errori madornali, primo fra tutti la mancata conferma di Vivarini inserendo quei tre-quattro elementi che servivano per puntare a vincere il campionato è un dato di fatto, anche se la prova che poi avremmo raggiunto il risultato non l'avremo mai. Il calcio non è una scienza esatta, e magari il Bari di quest'anno rimasticato sulla rosa dell'anno scorso, con tre-quattro elementi giusti ed un modulo diverso, magari spacca il campionato...senza necessità nemmeno di fare l'ennesima rivoluzione! Chissà...


:respect: :minchino: :respect:

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda cuore(bianco)rosso » mar lug 20, 2021 5:53


RADUCIOIU ha scritto:
Fratello PERONI ha scritto:Tutti sapevamo a cosa andavamo incontro, le parole di Gravina stanno solo anticipando i tempi.
Sarebbe bello se i DL considerassero Napoli come un limone da cui non poter più spremere succo, ma penso anche che vendere una società così onerosa in dieci mesi sia qualcosa di poco realistico, soprattutto in tempi di crisi economica da pandemia.
Sono il primo a non essere soddisfatto dell'operato dei DL in questi anni, ma so anche quanto sia pericoloso per noi lo scenario in caso di cessione del Bari.
Per quanto mi riguarda, il mio da tifoso continuerò a farlo, perché lo ritengo doveroso, ma è chiaro che adesso le possibilità sono tre:
1 - Vendono il Napoli e noi possiamo stappare
2 - Ci portano in B a tutti i costi per rendere appetibile la società e poter monetizzare qualcosina
3 - Si disimpegnano fin da quest'anno sul fronte Bari e ci vendono a due spiccioli, consapevoli di non poter rientrare nelle spese.

Che dire, noi la calma non possiamo proprio sapere che c***o sia :(


La terza che ai detto

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda Ubares92 » mar lug 20, 2021 19:05


Angioletto ha scritto:
Will Kane ha scritto:A un certo punto negli anni addietro i tifosi del Bari presero una netta posizione
contro presidenza dei Matarrese. Sono tanti i motivi che portarono alla frattura. Il braccino corto, le frasi di Fascetti, i migliori sempre venduti alla prima occasione, la mancata ambizione a qualcosa di migliore che non sia la lotta in A per non retrocedere... E tanto, tanto altro ancora. Così in molti si allontanarono. Altri rimasero distanti, ma pronti a tornare appena fosse cambiata la proprietà. E poi ci furono quelli che continuarono ad andare al campo e a sostenere il Bari. Ai quali in molti non mancavano di rimproverare perché il loro mancato ammutinamento garantiva ai Matarrese di continuare a incassare e fare ricotta. Insomma, per certi versi certi tifosi si auguravano il male del Bari per il bene del Bari. E pure oggi qualcosa si sta muovendo in questo senso nei confronti dei DL.
E forse siamo solo all'inizio.
Se il Bari va male, poco male.

Ti racconto un piccolo aneddoto. Tanti anni fa, quando iniziai a scrivere sul forum si era in piena contestazione dei Matarrese. Loro avevano appena ingaggiato Perinetti a cui era stato dato il solito sacchetto di lupini con cui l'allora DS avrebbe dovuto fare la campagna acquisti. Perinetti iniziò ripulendo quel gruppo di giocatori che aveva fatto galleggiare in Bari in serie B per tantissimi anni e cominciò quella politica di prestiti dai grandi club e di scouting di qualche straniero a buon prezzo (tra i quali i vari Ladino e Donda). Niente di particolare, ma intravedi nella sua azione la voglia di dare una svolta alla gestione tecnica della squadra, e chiesi, cosa che faccio tra l'altro tutti gli anni, di dare il tempo alla squadra di esprimersi ed all'allenatore di trovare la quadra. Ovviamente non ti dico il livello di insulti che arrivarono, perché qui dentro basta che una persona non è allineata con il pensiero unico del branco e piovono offese ed idiozie di tutti i generi.
Tornando ad oggi, molti tifosi vedono e vivono la multiproprietà come una sorta di poligamia, di cui l'altro c'è la più grosso ed è più figo. E' chiaro che anch'io preferirei di gran lunga una proprietà che si occupi integralmente del Bari, ma viste le condizioni al contorno in cui non siamo riusciti a trovare uno straccio di imprenditore serio disponibile a prendersi la società nemmeno gratis, con la mole enorme di investimenti necessari per lasciare questa categoria infame, vuoi che per me la multiproprietà sia il primo problema? per me automaticamente passa in secondo piano, ma direi anche in terzo se non in quarto. E questo non vuol dire nè essere trolls, nè essere ******** (ma chi se l'è ca.gato mai i DeLaurentis ora, come i Matarrese prima?) nè altre stronzate varie che si leggono con la solita martellante regolarità. Come non si rompono i c....?...
Una volta arrivati al risultato finale, se le regole diranno che i DeLa devono vendere una società se partecipano allo stesso campionato, a me che fanno una plusvalenza di 10, di 20 o 100 mln di euro sai cosa me ne può fregare? a me interessa il risultato sportivo. Stop. Assai difficile è questo concetto? pare di sì...Poi che nella gestione della squadra dell'anno scorso hanno sicuramente compiuto degli errori madornali, primo fra tutti la mancata conferma di Vivarini inserendo quei tre-quattro elementi che servivano per puntare a vincere il campionato è un dato di fatto, anche se la prova che poi avremmo raggiunto il risultato non l'avremo mai. Il calcio non è una scienza esatta, e magari il Bari di quest'anno rimasticato sulla rosa dell'anno scorso, con tre-quattro elementi giusti ed un modulo diverso, magari spacca il campionato...senza necessità nemmeno di fare l'ennesima rivoluzione! Chissà...

Infatti l'argomento più snervante di questa società è che l'aspetto sportivo è ai limiti del ridicolo. Ma le stiamo osservando le campagne acquisti di questi anni? Giocatori che arrivano e salutano in gruppo 6 mesi dopo, giocatori normalissimi spacciati per colpacci di alta B, quadriennali e triennali a profusione ad autentici cessi. Ci rendiamo conto che l'aspetto tecnico è stato affidato a due incompetenti rari? Uno senza il patentino e l'altro un pazzo che ha definito operazione capolavoro un prestito secco comprando un attaccante al potenza e regalandolo a 1000 euro? Il problema è proprio questo, dal punto di vista tecnico sono stati al limite dell'imbarazzante. Vogliamo parlare degli infortuni misteriosi? vogliamo parlare di Andreoni arrivato sfondato? VOgliamo parlare del consulente esterno chiamato a novembre per sistemare la preparazione atletica? Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Una gestione così disastrosa neanche nei peggiori incubi era prevista

nik

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda nik » mar lug 20, 2021 19:35


Ubares92 ha scritto:
Angioletto ha scritto:
Will Kane ha scritto:A un certo punto negli anni addietro i tifosi del Bari presero una netta posizione
contro presidenza dei Matarrese. Sono tanti i motivi che portarono alla frattura. Il braccino corto, le frasi di Fascetti, i migliori sempre venduti alla prima occasione, la mancata ambizione a qualcosa di migliore che non sia la lotta in A per non retrocedere... E tanto, tanto altro ancora. Così in molti si allontanarono. Altri rimasero distanti, ma pronti a tornare appena fosse cambiata la proprietà. E poi ci furono quelli che continuarono ad andare al campo e a sostenere il Bari. Ai quali in molti non mancavano di rimproverare perché il loro mancato ammutinamento garantiva ai Matarrese di continuare a incassare e fare ricotta. Insomma, per certi versi certi tifosi si auguravano il male del Bari per il bene del Bari. E pure oggi qualcosa si sta muovendo in questo senso nei confronti dei DL.
E forse siamo solo all'inizio.
Se il Bari va male, poco male.

Ti racconto un piccolo aneddoto. Tanti anni fa, quando iniziai a scrivere sul forum si era in piena contestazione dei Matarrese. Loro avevano appena ingaggiato Perinetti a cui era stato dato il solito sacchetto di lupini con cui l'allora DS avrebbe dovuto fare la campagna acquisti. Perinetti iniziò ripulendo quel gruppo di giocatori che aveva fatto galleggiare in Bari in serie B per tantissimi anni e cominciò quella politica di prestiti dai grandi club e di scouting di qualche straniero a buon prezzo (tra i quali i vari Ladino e Donda). Niente di particolare, ma intravedi nella sua azione la voglia di dare una svolta alla gestione tecnica della squadra, e chiesi, cosa che faccio tra l'altro tutti gli anni, di dare il tempo alla squadra di esprimersi ed all'allenatore di trovare la quadra. Ovviamente non ti dico il livello di insulti che arrivarono, perché qui dentro basta che una persona non è allineata con il pensiero unico del branco e piovono offese ed idiozie di tutti i generi.
Tornando ad oggi, molti tifosi vedono e vivono la multiproprietà come una sorta di poligamia, di cui l'altro c'è la più grosso ed è più figo. E' chiaro che anch'io preferirei di gran lunga una proprietà che si occupi integralmente del Bari, ma viste le condizioni al contorno in cui non siamo riusciti a trovare uno straccio di imprenditore serio disponibile a prendersi la società nemmeno gratis, con la mole enorme di investimenti necessari per lasciare questa categoria infame, vuoi che per me la multiproprietà sia il primo problema? per me automaticamente passa in secondo piano, ma direi anche in terzo se non in quarto. E questo non vuol dire nè essere trolls, nè essere ******** (ma chi se l'è ca.gato mai i DeLaurentis ora, come i Matarrese prima?) nè altre stronzate varie che si leggono con la solita martellante regolarità. Come non si rompono i c....?...
Una volta arrivati al risultato finale, se le regole diranno che i DeLa devono vendere una società se partecipano allo stesso campionato, a me che fanno una plusvalenza di 10, di 20 o 100 mln di euro sai cosa me ne può fregare? a me interessa il risultato sportivo. Stop. Assai difficile è questo concetto? pare di sì...Poi che nella gestione della squadra dell'anno scorso hanno sicuramente compiuto degli errori madornali, primo fra tutti la mancata conferma di Vivarini inserendo quei tre-quattro elementi che servivano per puntare a vincere il campionato è un dato di fatto, anche se la prova che poi avremmo raggiunto il risultato non l'avremo mai. Il calcio non è una scienza esatta, e magari il Bari di quest'anno rimasticato sulla rosa dell'anno scorso, con tre-quattro elementi giusti ed un modulo diverso, magari spacca il campionato...senza necessità nemmeno di fare l'ennesima rivoluzione! Chissà...

Infatti l'argomento più snervante di questa società è che l'aspetto sportivo è ai limiti del ridicolo. Ma le stiamo osservando le campagne acquisti di questi anni? Giocatori che arrivano e salutano in gruppo 6 mesi dopo, giocatori normalissimi spacciati per colpacci di alta B, quadriennali e triennali a profusione ad autentici cessi. Ci rendiamo conto che l'aspetto tecnico è stato affidato a due incompetenti rari? Uno senza il patentino e l'altro un pazzo che ha definito operazione capolavoro un prestito secco comprando un attaccante al potenza e regalandolo a 1000 euro? Il problema è proprio questo, dal punto di vista tecnico sono stati al limite dell'imbarazzante. Vogliamo parlare degli infortuni misteriosi? vogliamo parlare di Andreoni arrivato sfondato? VOgliamo parlare del consulente esterno chiamato a novembre per sistemare la preparazione atletica? Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Una gestione così disastrosa neanche nei peggiori incubi era prevista


... E tutto ciò è stato realizzato da una Società capacissima di tenere un'altra squadra costantemente al vertice del campionato di serie A!
"Il potere risiede dove gli uomini credono che il potere risieda. E' un trucco, un'ombra sul muro. E un uomo molto piccolo è in grado di proiettare un'ombra molto grande."

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda Caravaggio » ven lug 23, 2021 9:41


Cari fottutissimi amici baresi (citazione cinematografica, non vi incazzate),
ho letto con un certo interesse questa discussione, non perché vada a fare il guardone nei siti delle altre tifoserie ma proprio perché voglio vedere l’aria che tira in giro per l’Italia in un’epoca che sta trasformando il nostro gioco preferito in una grandissima presa per i fondelli.
In realtà quello che ho letto è un film già visto in tante altre piazze, anche ovviamente dalle mie parti. La vostra epoca dei Matarrese somiglia molto ai nostri anni di Giovanni Semeraro: un certo numero di anni trascorsi fra la B e la A, un bel po’ di soddisfazioni ma pure cocenti delusioni, sia dal punto di vista dei risultati che della gestione complessiva della società. E infatti anche tra i Semeraro e i tifosi leccesi non c’è mai stato vero amore, anzi. Il tragico finale poi, che a Bari ben conoscete, ha rappresentato la pietra tombale. In realtà Giovanni Semeraro aveva solo il grande difetto di avere due figli che erano delle gran teste di min**ia (uno soprattutto). Per il resto secondo me era un grande tifoso, sinceramente attaccato alla squadra, con un’apprezzabile disponibilità economica e che sapeva circondarsi di gente esperta (Corvino iniziò con lui a certi livelli). Poi certo non era Berlusconi e fatalmente le grandi soddisfazioni erano costituite al massimo da promozioni nella massima serie, spesso con immediati ritorni in B o, meno spesso, con qualche piazzamento più o meno onorevole (come il Bari dei Matarrese, né più né meno). Oggi, dopo sei anni di serie C, gli attuali dirigenti che ci hanno riportato prima in B e poi sorprendentemente subito in serie A (ovviamente tornando in B l’anno dopo) godono di una luna di miele con i tifosi che sembra infinita e inscalfibile. Ma sarà sempre così? Che succederà se la permanenza in B dovesse protrarsi fino a quando si sarà sbiadito il ricordo della brutta e lunga esperienza in C? Peraltro, se non lo sapeste, anche se si parla di cordata, gran parte dei soldi ce li mette uno svizzero che al momento ha interessi turistici e commerciali a Lecce. Uno che del calcio non se ne fotte più di tanto. E quando non li dovesse avere più questi interessi? E’ vero, la società è costituita da gente seria, appassionata e motivata (Sticchi Damiani su tutti), ma si sa che se non vinci alla lunga qualunque giocattolo si rompe, sia sulla sponda tifosi che su quella della dirigenza. Avete visto che fine ha fatto il Chievo del sig. Paluani? E’ vero, ci sono pure l’Atalanta e il Sassuolo, ma quanto ci metteranno prima di tornare pure loro nella dimensione di piccole squadre? E’ solo questione di tempo. E comunque parliamo pur sempre di realtà imprenditoriali ed economiche lontanissime dai nostri contesti terroni. Nel vostro caso aggiungo che faccio fatica a immaginare che i De Laurentiis fossero appassionati ammiratori del Bari che non vedevano l’ora di acquistare la vostra squadra. Chissà che progetto avevano (o hanno) in mente. Poi insomma essere la succursale del Napoli non è il massimo.
Tutto questo pippone per dire che ci dobbiamo rassegnare. Le nostre realtà calcistiche sono destinate a girare sempre con il cappello in mano. Acquistare una squadra di calcio può essere un affare in rarissimi casi, in tutti gli altri sarà sempre un’operazione a perdere. Questo perché, nel calcio di oggi, conta solo l’esposizione mediatica con i conseguenti ritorni in termini di immagine e sponsor (quelli veri che pagano tanto). Noi possiamo pure gonfiare le penne a ogni occasione per dire che le piazze in cui facciamo il tifo sono piazze importanti, ma poi, abbassate le penne e tornati piccoli polli, ci dobbiamo rendere conto che le cosiddette piazze importanti ormai sono quelle che hanno qualche decina di milioni di tifosi sparsi per il mondo (non i nostri quattro rispettabilissimi emigranti). Che significa vendita di diritti televisivi a peso d’oro e merchandising globale. E in Italia, a parte le solite (che pure non sono ai livelli delle inglesi), nessuna squadra può dire nel quadro attuale di essere davvero una grande piazza. Figuriamoci le nostre piccole squadre di provincia del sud. Rassegniamoci quindi e godiamo di quello che, a periodi, ci tocca in sorte.
Non so cosa pensate di queste cazzate che ho scritto (accetto anche insulti ovviamente o di essere ignorato o mandato affan*ulo).
Per il resto, di pancia sarei portato ad augurarvi un altro mezzo secolo di serie C, però non sarei educato e poi il derby (quello vero, non con il Francavilla o il Monopoli) mi manca troppo, quindi… (metto i tre puntini perché non riesco proprio a finire la frase).
Vi saluto con tutta la mia sportiva antipatia, ringraziandovi però, doverosamente, per avermi ospitato. Giuro che non mi intrometterò più e che cancellerò il mio account dal vostro sito, l’ho fatto solo perché è un tema che mi interessa e mi piace discuterne anche fuori dalla mia tifoseria.

U.C.N. PALO

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda U.C.N. PALO » ven lug 23, 2021 9:48


Caravaggio ha scritto:Cari fottutissimi amici baresi (citazione cinematografica, non vi incazzate),
ho letto con un certo interesse questa discussione, non perché vada a fare il guardone nei siti delle altre tifoserie ma proprio perché voglio vedere l’aria che tira in giro per l’Italia in un’epoca che sta trasformando il nostro gioco preferito in una grandissima presa per i fondelli.
In realtà quello che ho letto è un film già visto in tante altre piazze, anche ovviamente dalle mie parti. La vostra epoca dei Matarrese somiglia molto ai nostri anni di Giovanni Semeraro: un certo numero di anni trascorsi fra la B e la A, un bel po’ di soddisfazioni ma pure cocenti delusioni, sia dal punto di vista dei risultati che della gestione complessiva della società. E infatti anche tra i Semeraro e i tifosi leccesi non c’è mai stato vero amore, anzi. Il tragico finale poi, che a Bari ben conoscete, ha rappresentato la pietra tombale. In realtà Giovanni Semeraro aveva solo il grande difetto di avere due figli che erano delle gran teste di min**ia (uno soprattutto). Per il resto secondo me era un grande tifoso, sinceramente attaccato alla squadra, con un’apprezzabile disponibilità economica e che sapeva circondarsi di gente esperta (Corvino iniziò con lui a certi livelli). Poi certo non era Berlusconi e fatalmente le grandi soddisfazioni erano costituite al massimo da promozioni nella massima serie, spesso con immediati ritorni in B o, meno spesso, con qualche piazzamento più o meno onorevole (come il Bari dei Matarrese, né più né meno). Oggi, dopo sei anni di serie C, gli attuali dirigenti che ci hanno riportato prima in B e poi sorprendentemente subito in serie A (ovviamente tornando in B l’anno dopo) godono di una luna di miele con i tifosi che sembra infinita e inscalfibile. Ma sarà sempre così? Che succederà se la permanenza in B dovesse protrarsi fino a quando si sarà sbiadito il ricordo della brutta e lunga esperienza in C? Peraltro, se non lo sapeste, anche se si parla di cordata, gran parte dei soldi ce li mette uno svizzero che al momento ha interessi turistici e commerciali a Lecce. Uno che del calcio non se ne fotte più di tanto. E quando non li dovesse avere più questi interessi? E’ vero, la società è costituita da gente seria, appassionata e motivata (Sticchi Damiani su tutti), ma si sa che se non vinci alla lunga qualunque giocattolo si rompe, sia sulla sponda tifosi che su quella della dirigenza. Avete visto che fine ha fatto il Chievo del sig. Paluani? E’ vero, ci sono pure l’Atalanta e il Sassuolo, ma quanto ci metteranno prima di tornare pure loro nella dimensione di piccole squadre? E’ solo questione di tempo. E comunque parliamo pur sempre di realtà imprenditoriali ed economiche lontanissime dai nostri contesti terroni. Nel vostro caso aggiungo che faccio fatica a immaginare che i De Laurentiis fossero appassionati ammiratori del Bari che non vedevano l’ora di acquistare la vostra squadra. Chissà che progetto avevano (o hanno) in mente. Poi insomma essere la succursale del Napoli non è il massimo.
Tutto questo pippone per dire che ci dobbiamo rassegnare. Le nostre realtà calcistiche sono destinate a girare sempre con il cappello in mano. Acquistare una squadra di calcio può essere un affare in rarissimi casi, in tutti gli altri sarà sempre un’operazione a perdere. Questo perché, nel calcio di oggi, conta solo l’esposizione mediatica con i conseguenti ritorni in termini di immagine e sponsor (quelli veri che pagano tanto). Noi possiamo pure gonfiare le penne a ogni occasione per dire che le piazze in cui facciamo il tifo sono piazze importanti, ma poi, abbassate le penne e tornati piccoli polli, ci dobbiamo rendere conto che le cosiddette piazze importanti ormai sono quelle che hanno qualche decina di milioni di tifosi sparsi per il mondo (non i nostri quattro rispettabilissimi emigranti). Che significa vendita di diritti televisivi a peso d’oro e merchandising globale. E in Italia, a parte le solite (che pure non sono ai livelli delle inglesi), nessuna squadra può dire nel quadro attuale di essere davvero una grande piazza. Figuriamoci le nostre piccole squadre di provincia del sud. Rassegniamoci quindi e godiamo di quello che, a periodi, ci tocca in sorte.
Non so cosa pensate di queste cazzate che ho scritto (accetto anche insulti ovviamente o di essere ignorato o mandato affan*ulo).
Per il resto, di pancia sarei portato ad augurarvi un altro mezzo secolo di serie C, però non sarei educato e poi il derby (quello vero, non con il Francavilla o il Monopoli) mi manca troppo, quindi… (metto i tre puntini perché non riesco proprio a finire la frase).
Vi saluto con tutta la mia sportiva antipatia, ringraziandovi però, doverosamente, per avermi ospitato. Giuro che non mi intrometterò più e che cancellerò il mio account dal vostro sito, l’ho fatto solo perché è un tema che mi interessa e mi piace discuterne anche fuori dalla mia tifoseria.



questo è anche il mio mantra, tempo al tempo
Avete avuto la fortuna in 2 anni di passare dalla C alla A
Fai finire ora i soldi del paracadute, può capitare che anche quest'anno a salire in a siano altri, altro che modello societario, ci si ridimensiona, è obbligatorio almeno che non hai grandi finanziatori alle spalle(cosa che il lecce non ha)
Sul resto questa è una piazza destinata a dividersi su tutto
Subentrerà un'altra società? l'idillio durerà i primi mesi, al primo obiettivo mancato, ci sarà sempre qualcuno
lo "splendido" della situazione che tirerà fuori il modello nuovo da seguire
So 20 anni che bazzico sui forum è sempre stato così.
Qualche annetto fa ci si segava a guardare il modello Catania di Pulvirenti (Torre del Grifo splendido centro sportivo, piazzamenti a ridosso dell'Europa ecc). Vedere oggi il Catania, il Chievo e contemporaneamente vedere il Bari sprofondato in D, mi fa credere che modelli che amo stile Lipsia o Atalanta siano irraggiungibili da queste parti. Per mille ragioni...

Un saluto al leccese..

glaber

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda glaber » ven lug 23, 2021 10:12


dato che accetti anche gli insulti, un lecce stramerda ci sta tutto
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CIANURO

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda CIANURO » ven lug 23, 2021 10:41


Caravaggio ha scritto:Cari fottutissimi amici baresi (citazione cinematografica, non vi incazzate),
ho letto con un certo interesse questa discussione, non perché vada a fare il guardone nei siti delle altre tifoserie ma proprio perché voglio vedere l’aria che tira in giro per l’Italia in un’epoca che sta trasformando il nostro gioco preferito in una grandissima presa per i fondelli.
In realtà quello che ho letto è un film già visto in tante altre piazze, anche ovviamente dalle mie parti. La vostra epoca dei Matarrese somiglia molto ai nostri anni di Giovanni Semeraro: un certo numero di anni trascorsi fra la B e la A, un bel po’ di soddisfazioni ma pure cocenti delusioni, sia dal punto di vista dei risultati che della gestione complessiva della società. E infatti anche tra i Semeraro e i tifosi leccesi non c’è mai stato vero amore, anzi. Il tragico finale poi, che a Bari ben conoscete, ha rappresentato la pietra tombale. In realtà Giovanni Semeraro aveva solo il grande difetto di avere due figli che erano delle gran teste di min**ia (uno soprattutto). Per il resto secondo me era un grande tifoso, sinceramente attaccato alla squadra, con un’apprezzabile disponibilità economica e che sapeva circondarsi di gente esperta (Corvino iniziò con lui a certi livelli). Poi certo non era Berlusconi e fatalmente le grandi soddisfazioni erano costituite al massimo da promozioni nella massima serie, spesso con immediati ritorni in B o, meno spesso, con qualche piazzamento più o meno onorevole (come il Bari dei Matarrese, né più né meno). Oggi, dopo sei anni di serie C, gli attuali dirigenti che ci hanno riportato prima in B e poi sorprendentemente subito in serie A (ovviamente tornando in B l’anno dopo) godono di una luna di miele con i tifosi che sembra infinita e inscalfibile. Ma sarà sempre così? Che succederà se la permanenza in B dovesse protrarsi fino a quando si sarà sbiadito il ricordo della brutta e lunga esperienza in C? Peraltro, se non lo sapeste, anche se si parla di cordata, gran parte dei soldi ce li mette uno svizzero che al momento ha interessi turistici e commerciali a Lecce. Uno che del calcio non se ne fotte più di tanto. E quando non li dovesse avere più questi interessi? E’ vero, la società è costituita da gente seria, appassionata e motivata (Sticchi Damiani su tutti), ma si sa che se non vinci alla lunga qualunque giocattolo si rompe, sia sulla sponda tifosi che su quella della dirigenza. Avete visto che fine ha fatto il Chievo del sig. Paluani? E’ vero, ci sono pure l’Atalanta e il Sassuolo, ma quanto ci metteranno prima di tornare pure loro nella dimensione di piccole squadre? E’ solo questione di tempo. E comunque parliamo pur sempre di realtà imprenditoriali ed economiche lontanissime dai nostri contesti terroni. Nel vostro caso aggiungo che faccio fatica a immaginare che i De Laurentiis fossero appassionati ammiratori del Bari che non vedevano l’ora di acquistare la vostra squadra. Chissà che progetto avevano (o hanno) in mente. Poi insomma essere la succursale del Napoli non è il massimo.
Tutto questo pippone per dire che ci dobbiamo rassegnare. Le nostre realtà calcistiche sono destinate a girare sempre con il cappello in mano. Acquistare una squadra di calcio può essere un affare in rarissimi casi, in tutti gli altri sarà sempre un’operazione a perdere. Questo perché, nel calcio di oggi, conta solo l’esposizione mediatica con i conseguenti ritorni in termini di immagine e sponsor (quelli veri che pagano tanto). Noi possiamo pure gonfiare le penne a ogni occasione per dire che le piazze in cui facciamo il tifo sono piazze importanti, ma poi, abbassate le penne e tornati piccoli polli, ci dobbiamo rendere conto che le cosiddette piazze importanti ormai sono quelle che hanno qualche decina di milioni di tifosi sparsi per il mondo (non i nostri quattro rispettabilissimi emigranti). Che significa vendita di diritti televisivi a peso d’oro e merchandising globale. E in Italia, a parte le solite (che pure non sono ai livelli delle inglesi), nessuna squadra può dire nel quadro attuale di essere davvero una grande piazza. Figuriamoci le nostre piccole squadre di provincia del sud. Rassegniamoci quindi e godiamo di quello che, a periodi, ci tocca in sorte.
Non so cosa pensate di queste cazzate che ho scritto (accetto anche insulti ovviamente o di essere ignorato o mandato affan*ulo).
Per il resto, di pancia sarei portato ad augurarvi un altro mezzo secolo di serie C, però non sarei educato e poi il derby (quello vero, non con il Francavilla o il Monopoli) mi manca troppo, quindi… (metto i tre puntini perché non riesco proprio a finire la frase).
Vi saluto con tutta la mia sportiva antipatia, ringraziandovi però, doverosamente, per avermi ospitato. Giuro che non mi intrometterò più e che cancellerò il mio account dal vostro sito, l’ho fatto solo perché è un tema che mi interessa e mi piace discuterne anche fuori dalla mia tifoseria.


Voi è una vita che vivete con il cappello in mano sulla carità che vi fanno i vostri padroni per quei tre mesi all'anno in cui vi pagano il disturbo per venirsi a sciacquare gli attributi in quel mare di me.rda che avete in quel brand turistico che vi siete inventati. Pertanto voi vi potete pure rassegnare, non c'è nessun problema. Siete una colonia e lo sarete per sempre. Rassegnatevi e continuate a rassegnarvi con la vostra economia e, soprattutto, con la vostra mentalità da sottosviluppati. Ti aspettano per la gita con il dromedario amico zulecce, mi raccomando a settembre torna sulle palafitte e raccontaci pure le tue teorie sulla rassegnazione. Il derby in Puglia è con il Taranto una vera città, non con il vostro distaccamento di bidonville, ti saluto contento di saperti rassegnato alla tua condizione di inferiorità. Voi rassegnatevi sempre, mi raccomando, non smentitevi mai. Noi no.
L'unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.
Indro Montanelli

Una società più austera può essere una società più giusta, meno diseguale, realmente più libera, più democratica, più umana.
Enrico Berlinguer

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda Caravaggio » ven lug 23, 2021 11:09


CIANURO ha scritto:
Caravaggio ha scritto:Cari fottutissimi amici baresi (citazione cinematografica, non vi incazzate),
ho letto con un certo interesse questa discussione, non perché vada a fare il guardone nei siti delle altre tifoserie ma proprio perché voglio vedere l’aria che tira in giro per l’Italia in un’epoca che sta trasformando il nostro gioco preferito in una grandissima presa per i fondelli.
In realtà quello che ho letto è un film già visto in tante altre piazze, anche ovviamente dalle mie parti. La vostra epoca dei Matarrese somiglia molto ai nostri anni di Giovanni Semeraro: un certo numero di anni trascorsi fra la B e la A, un bel po’ di soddisfazioni ma pure cocenti delusioni, sia dal punto di vista dei risultati che della gestione complessiva della società. E infatti anche tra i Semeraro e i tifosi leccesi non c’è mai stato vero amore, anzi. Il tragico finale poi, che a Bari ben conoscete, ha rappresentato la pietra tombale. In realtà Giovanni Semeraro aveva solo il grande difetto di avere due figli che erano delle gran teste di min**ia (uno soprattutto). Per il resto secondo me era un grande tifoso, sinceramente attaccato alla squadra, con un’apprezzabile disponibilità economica e che sapeva circondarsi di gente esperta (Corvino iniziò con lui a certi livelli). Poi certo non era Berlusconi e fatalmente le grandi soddisfazioni erano costituite al massimo da promozioni nella massima serie, spesso con immediati ritorni in B o, meno spesso, con qualche piazzamento più o meno onorevole (come il Bari dei Matarrese, né più né meno). Oggi, dopo sei anni di serie C, gli attuali dirigenti che ci hanno riportato prima in B e poi sorprendentemente subito in serie A (ovviamente tornando in B l’anno dopo) godono di una luna di miele con i tifosi che sembra infinita e inscalfibile. Ma sarà sempre così? Che succederà se la permanenza in B dovesse protrarsi fino a quando si sarà sbiadito il ricordo della brutta e lunga esperienza in C? Peraltro, se non lo sapeste, anche se si parla di cordata, gran parte dei soldi ce li mette uno svizzero che al momento ha interessi turistici e commerciali a Lecce. Uno che del calcio non se ne fotte più di tanto. E quando non li dovesse avere più questi interessi? E’ vero, la società è costituita da gente seria, appassionata e motivata (Sticchi Damiani su tutti), ma si sa che se non vinci alla lunga qualunque giocattolo si rompe, sia sulla sponda tifosi che su quella della dirigenza. Avete visto che fine ha fatto il Chievo del sig. Paluani? E’ vero, ci sono pure l’Atalanta e il Sassuolo, ma quanto ci metteranno prima di tornare pure loro nella dimensione di piccole squadre? E’ solo questione di tempo. E comunque parliamo pur sempre di realtà imprenditoriali ed economiche lontanissime dai nostri contesti terroni. Nel vostro caso aggiungo che faccio fatica a immaginare che i De Laurentiis fossero appassionati ammiratori del Bari che non vedevano l’ora di acquistare la vostra squadra. Chissà che progetto avevano (o hanno) in mente. Poi insomma essere la succursale del Napoli non è il massimo.
Tutto questo pippone per dire che ci dobbiamo rassegnare. Le nostre realtà calcistiche sono destinate a girare sempre con il cappello in mano. Acquistare una squadra di calcio può essere un affare in rarissimi casi, in tutti gli altri sarà sempre un’operazione a perdere. Questo perché, nel calcio di oggi, conta solo l’esposizione mediatica con i conseguenti ritorni in termini di immagine e sponsor (quelli veri che pagano tanto). Noi possiamo pure gonfiare le penne a ogni occasione per dire che le piazze in cui facciamo il tifo sono piazze importanti, ma poi, abbassate le penne e tornati piccoli polli, ci dobbiamo rendere conto che le cosiddette piazze importanti ormai sono quelle che hanno qualche decina di milioni di tifosi sparsi per il mondo (non i nostri quattro rispettabilissimi emigranti). Che significa vendita di diritti televisivi a peso d’oro e merchandising globale. E in Italia, a parte le solite (che pure non sono ai livelli delle inglesi), nessuna squadra può dire nel quadro attuale di essere davvero una grande piazza. Figuriamoci le nostre piccole squadre di provincia del sud. Rassegniamoci quindi e godiamo di quello che, a periodi, ci tocca in sorte.
Non so cosa pensate di queste cazzate che ho scritto (accetto anche insulti ovviamente o di essere ignorato o mandato affan*ulo).
Per il resto, di pancia sarei portato ad augurarvi un altro mezzo secolo di serie C, però non sarei educato e poi il derby (quello vero, non con il Francavilla o il Monopoli) mi manca troppo, quindi… (metto i tre puntini perché non riesco proprio a finire la frase).
Vi saluto con tutta la mia sportiva antipatia, ringraziandovi però, doverosamente, per avermi ospitato. Giuro che non mi intrometterò più e che cancellerò il mio account dal vostro sito, l’ho fatto solo perché è un tema che mi interessa e mi piace discuterne anche fuori dalla mia tifoseria.


Voi è una vita che vivete con il cappello in mano sulla carità che vi fanno i vostri padroni per quei tre mesi all'anno in cui vi pagano il disturbo per venirsi a sciacquare gli attributi in quel mare di me.rda che avete in quel brand turistico che vi siete inventati. Pertanto voi vi potete pure rassegnare, non c'è nessun problema. Siete una colonia e lo sarete per sempre. Rassegnatevi e continuate a rassegnarvi con la vostra economia e, soprattutto, con la vostra mentalità da sottosviluppati. Ti aspettano per la gita con il dromedario amico zulecce, mi raccomando a settembre torna sulle palafitte e raccontaci pure le tue teorie sulla rassegnazione. Il derby in Puglia è con il Taranto una vera città, non con il vostro distaccamento di bidonville, ti saluto contento di saperti rassegnato alla tua condizione di inferiorità. Voi rassegnatevi sempre, mi raccomando, non smentitevi mai. Noi no.


Ti abbraccio anch'io. E divertiti quest'anno al "derby di Puglia" col Taranto. Occhio però che quello lo puoi giocare solo se sei in C o in D, io non sarei tanto contento.

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Re: Come ai tempi dei Matarrese: il tifo diviso

Messaggioda dareios » ven lug 23, 2021 11:42


Caravaggio ha scritto:
CIANURO ha scritto:
Caravaggio ha scritto:Cari fottutissimi amici baresi (citazione cinematografica, non vi incazzate),
ho letto con un certo interesse questa discussione, non perché vada a fare il guardone nei siti delle altre tifoserie ma proprio perché voglio vedere l’aria che tira in giro per l’Italia in un’epoca che sta trasformando il nostro gioco preferito in una grandissima presa per i fondelli.
In realtà quello che ho letto è un film già visto in tante altre piazze, anche ovviamente dalle mie parti. La vostra epoca dei Matarrese somiglia molto ai nostri anni di Giovanni Semeraro: un certo numero di anni trascorsi fra la B e la A, un bel po’ di soddisfazioni ma pure cocenti delusioni, sia dal punto di vista dei risultati che della gestione complessiva della società. E infatti anche tra i Semeraro e i tifosi leccesi non c’è mai stato vero amore, anzi. Il tragico finale poi, che a Bari ben conoscete, ha rappresentato la pietra tombale. In realtà Giovanni Semeraro aveva solo il grande difetto di avere due figli che erano delle gran teste di min**ia (uno soprattutto). Per il resto secondo me era un grande tifoso, sinceramente attaccato alla squadra, con un’apprezzabile disponibilità economica e che sapeva circondarsi di gente esperta (Corvino iniziò con lui a certi livelli). Poi certo non era Berlusconi e fatalmente le grandi soddisfazioni erano costituite al massimo da promozioni nella massima serie, spesso con immediati ritorni in B o, meno spesso, con qualche piazzamento più o meno onorevole (come il Bari dei Matarrese, né più né meno). Oggi, dopo sei anni di serie C, gli attuali dirigenti che ci hanno riportato prima in B e poi sorprendentemente subito in serie A (ovviamente tornando in B l’anno dopo) godono di una luna di miele con i tifosi che sembra infinita e inscalfibile. Ma sarà sempre così? Che succederà se la permanenza in B dovesse protrarsi fino a quando si sarà sbiadito il ricordo della brutta e lunga esperienza in C? Peraltro, se non lo sapeste, anche se si parla di cordata, gran parte dei soldi ce li mette uno svizzero che al momento ha interessi turistici e commerciali a Lecce. Uno che del calcio non se ne fotte più di tanto. E quando non li dovesse avere più questi interessi? E’ vero, la società è costituita da gente seria, appassionata e motivata (Sticchi Damiani su tutti), ma si sa che se non vinci alla lunga qualunque giocattolo si rompe, sia sulla sponda tifosi che su quella della dirigenza. Avete visto che fine ha fatto il Chievo del sig. Paluani? E’ vero, ci sono pure l’Atalanta e il Sassuolo, ma quanto ci metteranno prima di tornare pure loro nella dimensione di piccole squadre? E’ solo questione di tempo. E comunque parliamo pur sempre di realtà imprenditoriali ed economiche lontanissime dai nostri contesti terroni. Nel vostro caso aggiungo che faccio fatica a immaginare che i De Laurentiis fossero appassionati ammiratori del Bari che non vedevano l’ora di acquistare la vostra squadra. Chissà che progetto avevano (o hanno) in mente. Poi insomma essere la succursale del Napoli non è il massimo.
Tutto questo pippone per dire che ci dobbiamo rassegnare. Le nostre realtà calcistiche sono destinate a girare sempre con il cappello in mano. Acquistare una squadra di calcio può essere un affare in rarissimi casi, in tutti gli altri sarà sempre un’operazione a perdere. Questo perché, nel calcio di oggi, conta solo l’esposizione mediatica con i conseguenti ritorni in termini di immagine e sponsor (quelli veri che pagano tanto). Noi possiamo pure gonfiare le penne a ogni occasione per dire che le piazze in cui facciamo il tifo sono piazze importanti, ma poi, abbassate le penne e tornati piccoli polli, ci dobbiamo rendere conto che le cosiddette piazze importanti ormai sono quelle che hanno qualche decina di milioni di tifosi sparsi per il mondo (non i nostri quattro rispettabilissimi emigranti). Che significa vendita di diritti televisivi a peso d’oro e merchandising globale. E in Italia, a parte le solite (che pure non sono ai livelli delle inglesi), nessuna squadra può dire nel quadro attuale di essere davvero una grande piazza. Figuriamoci le nostre piccole squadre di provincia del sud. Rassegniamoci quindi e godiamo di quello che, a periodi, ci tocca in sorte.
Non so cosa pensate di queste cazzate che ho scritto (accetto anche insulti ovviamente o di essere ignorato o mandato affan*ulo).
Per il resto, di pancia sarei portato ad augurarvi un altro mezzo secolo di serie C, però non sarei educato e poi il derby (quello vero, non con il Francavilla o il Monopoli) mi manca troppo, quindi… (metto i tre puntini perché non riesco proprio a finire la frase).
Vi saluto con tutta la mia sportiva antipatia, ringraziandovi però, doverosamente, per avermi ospitato. Giuro che non mi intrometterò più e che cancellerò il mio account dal vostro sito, l’ho fatto solo perché è un tema che mi interessa e mi piace discuterne anche fuori dalla mia tifoseria.


Voi è una vita che vivete con il cappello in mano sulla carità che vi fanno i vostri padroni per quei tre mesi all'anno in cui vi pagano il disturbo per venirsi a sciacquare gli attributi in quel mare di me.rda che avete in quel brand turistico che vi siete inventati. Pertanto voi vi potete pure rassegnare, non c'è nessun problema. Siete una colonia e lo sarete per sempre. Rassegnatevi e continuate a rassegnarvi con la vostra economia e, soprattutto, con la vostra mentalità da sottosviluppati. Ti aspettano per la gita con il dromedario amico zulecce, mi raccomando a settembre torna sulle palafitte e raccontaci pure le tue teorie sulla rassegnazione. Il derby in Puglia è con il Taranto una vera città, non con il vostro distaccamento di bidonville, ti saluto contento di saperti rassegnato alla tua condizione di inferiorità. Voi rassegnatevi sempre, mi raccomando, non smentitevi mai. Noi no.


Ti abbraccio anch'io. E divertiti quest'anno al "vero derby" col Taranto.


Salentino, devi portare rispetto qui, la tua ironia sul vero derby è del tutto fuori luogo e puoi togliere le virgolette: il vero derby storico tra le uniche due città pugliesi è Bari-taranto, voi valete quanto foggia o francavilla, cioè nulla, l'unico interesse deriva dalle vostre frustrazioni paesane nei confronti della città più importante della Puglia.
Per il resto mi trovo completamente d'accordo con l'amico Cianuro di cui saluto il ritorno nel forum: questo periodo orribile per noi è solo una parentesi che cesserà appena andrà via il cinepanettonaro; voi invece rassegnatevi a rimanere in eterno nella dimensione paesana che da sempre vi contraddistingue.

ps. non mi stupisco che sia d'accordo con il salentino l'ultras a pois di palo...
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La proprietà è un furto, la multiproprietà è un multifurto: DE LAURENTIIS VATTENE

«un uomo deve sempre lottare per le proprie idee; se non lo fa è perché o non valgono niente le sue idee o non vale niente lui» (Ezra Pound)

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