Bari e il sud alla riscossa!

[glaber]

Mi domando come sia possibile che nel girone del sud tirol non emerga nemmeno una squadra del sud. Complotto? Macchinazione?

[saverio67]

Mi domando come sia possibile che nel girone del sud tirol non emerga nemmeno una squadra del sud. Complotto? Macchinazione?

È tutta una macchinazione del Nord Tirol

[red_roby]

Mi domando come sia possibile che nel girone del sud tirol non emerga nemmeno una squadra del sud. Complotto? Macchinazione?

È tutta una macchinazione del Nord Tirol

Tirolesi tutti Appesi!

[glaber]

Mi domando come sia possibile che nel girone del sud tirol non emerga nemmeno una squadra del sud. Complotto? Macchinazione?

È tutta una macchinazione del Nord Tirol

[Will Kane]

https://www.google.com/amp/s/www.la7.it ... 8036%3famp

Povero Sudtirolo... pure a casa loro.

[viafiorino]

Merano, Bolzano, territorio Africano

[Will Kane]

Stiamo per affrontare l'Avellino. Una curiosità che probabilmente alcuni non sanno. Tra gli anni 70 e gli anni 80, per 10 anni consecutivi, l'Avellino ha giocato initerrottamente in serie A. 10 anni senza scendere mai in B. Per intederci di che cosa stiamo parlando, il nostro record è di 4 stagioni consecutive nella massima serie (il Bari di Fascetti).
Ma come è possibile che una squadra meridionale sia riuscita in questa impresa? Ebbene, proprio in quegli anni la politica aveva consegnato il potere intero a un tifoso dell'Avellino: Ciriaco De Mita. De Mita segretario della Democrazia Cristiana fu a capo di tutto, il potere passava dalle sue mani. Così ne beneficiò anche la squadra irpina che era la preferita di De Mita.
Naturalmente il potere rimase sempre concentrato sull'asse Torino-Milano. Il Napoli con Maradona fece da guastafeste e tolse due scudetti alla padania. Comparvero anche due pugliesi negli anni 80: "Bari e Lecce per la prima volta insieme", titola il Corriere Dello Sport.
Facemmo da comparsa col Lecce e togliemmo il disturbo entrambe in una sola stagione. Per certi versi anche il Bari aveva il suo piccolo De Mita: Antonio Matarrese. Solo che l'andriese per non ostacolare la sua carriera politica, preferì contenere sempre il volo dell'utile Bari per non essere accusato di favorirlo col suo potere. Il potere di ostacolare.
117 campionati
107 vinti dal ricco e potente nord.

[saverio67]

Klas ma tu l'hai vissuto attivamente quel periodo?

Perché se è così dovresti ricordare anche altri due DC, napoletani. Uno dei due fu lo sponsor politico del Napoli. L'altro era troppo pulito. E infatti fu condannato il secondo. Di recente assolto con formula piena nella revisione dei suoi processi.

Chi era a capo della DC quando l'Ancona giocava in serie A? Questa è facile facile.

[lacrimeamare]

Pastificio Riscossa F.lli Mastromauro S.p.A

magari per il dopo DL

[lacrimeamare]

Pastificio Riscossa F.lli Mastromauro S.p.A

magari per il dopo DL

Ah no mo si chiama Granoro e sono già main sponsor........hmmmm gatta cicova

[dino]

Stiamo per affrontare l'Avellino. Una curiosità che probabilmente alcuni non sanno. Tra gli anni 70 e gli anni 80, per 10 anni consecutivi, l'Avellino ha giocato initerrottamente in serie A. 10 anni senza scendere mai in B. Per intederci di che cosa stiamo parlando, il nostro record è di 4 stagioni consecutive nella massima serie (il Bari di Fascetti).
Ma come è possibile che una squadra meridionale sia riuscita in questa impresa? Ebbene, proprio in quegli anni la politica aveva consegnato il potere intero a un tifoso dell'Avellino: Ciriaco De Mita. De Mita segretario della Democrazia Cristiana fu a capo di tutto, il potere passava dalle sue mani. Così ne beneficiò anche la squadra irpina che era la preferita di De Mita.
Naturalmente il potere rimase sempre concentrato sull'asse Torino-Milano. Il Napoli con Maradona fece da guastafeste e tolse due scudetti alla padania. Comparvero anche due pugliesi negli anni 80: "Bari e Lecce per la prima volta insieme", titola il Corriere Dello Sport.
Facemmo da comparsa col Lecce e togliemmo il disturbo entrambe in una sola stagione. Per certi versi anche il Bari aveva il suo piccolo De Mita: Antonio Matarrese. Solo che l'andriese per non ostacolare la sua carriera politica, preferì contenere sempre il volo dell'utile Bari per non essere accusato di favorirlo col suo potere. Il potere di ostacolare.
117 campionati
107 vinti dal ricco e potente nord.

Io lo ricordo benissimo. Ed ogni anno l Avellino rifaccia quasi l intera squadra ma so salvava sempre.
Mi pare che il presidente si chiamasse Sibilia ? Che poi fu scoperto di esser coinvolto con camorra? Fu il momento della inizio della fine per l Avellino, cosi' come sappiamo accadde anche col Foggia e Casillo.

[tifosobarese92]

Comunque per me il campionato lo vince l'Inter.
Al completo è una rosa più profonda rispetto a quella del Napoli, che dovrà sopperire all'assenza di Osimhen fino a febbraio più o meno.

[Will Kane]

Comunque per me il campionato lo vince l'Inter.
Al completo è una rosa più profonda rispetto a quella del Napoli, che dovrà sopperire all'assenza di Osimhen fino a febbraio più o meno.

Non lo so, probabilmente sarà così, lo vincerà l'Inter.
Sicuramente dopo questa stagione l'albo d'oro verrà aggiornato così:

118 campionati

108 nord
7 centro
3 sud

[tifosobarese92]

Comunque per me il campionato lo vince l'Inter.
Al completo è una rosa più profonda rispetto a quella del Napoli, che dovrà sopperire all'assenza di Osimhen fino a febbraio più o meno.

Non lo so, probabilmente sarà così, lo vincerà l'Inter.
Sicuramente dopo questa stagione l'albo d'oro verrà aggiornato così:

118 campionati

108 nord
7 centro
3 sud

Will onestamente non è che sia così importante.
Se si vuole vincere in un gioco così complesso, bisogna avere le strutture per farlo.
Al sud non ce ne sono.
E come detto in un altro topic, sono un insieme di lettere, la provenienza quando si valuta un campionato non esiste.

[Will Kane]

Comunque per me il campionato lo vince l'Inter.
Al completo è una rosa più profonda rispetto a quella del Napoli, che dovrà sopperire all'assenza di Osimhen fino a febbraio più o meno.

Non lo so, probabilmente sarà così, lo vincerà l'Inter.
Sicuramente dopo questa stagione l'albo d'oro verrà aggiornato così:

118 campionati

108 nord
7 centro
3 sud

Will onestamente non è che sia così importante.
Se si vuole vincere in un gioco così complesso, bisogna avere le strutture per farlo.
Al sud non ce ne sono.
E come detto in un altro topic, sono un insieme di lettere, la provenienza quando si valuta un campionato non esiste.

La provenienza non conta se chi conta ha degli interessi personali in quella determinata area geografica. Prima degli anni 70, la Sardegna era ancora terra di nessuno. Era distante in tutti i sensi. Si decise di provare a darle una botta di vita economica e così gruppi industriali provenienti dalla Lombardia si adoperarono per cercare di far fruttare qualcosa da quel deserto. Sbarcarono in terra sarda anche i Moratti, famiglia potentissima che era proprietaria dell'Inter Milano. Con l'Inter avevano vinto di tutto grazie alle immense risorse economiche a loro disposizione. Moratti arriva in Sardegna e crea la SARAS, proprio accanto a Cagliari. Per far crescere l'immagine della Sardegna, l'Inter di Moratti regalo' al Cagliari dei giocatori determinanti per la corsa allo scudetto. Scudetto che divenne l'ogoglio dell'intera isola e che la fece conoscere a tutto il resto d'Italia.
Lo scudetto del Cagliari è stato concesso senza ostacolarlo più di tanto per aiutare gli imprenditori lombardi a proseguire il loro processo di colonizzazione di un area geografica fino ad allora ben lontana dal prograsso, progresso che invece, specie al nord, era già presente nel resto del paese.
Pure quello scudetto porta la loro firma... Ma del resto, se consideriamo il triangolo economico per eccellenza, queste tre città insieme, Genova-Milano-Torino, cioè Juventus-Torino-Inter-Milan-Genoa-Sampdoria, fanno tutta la storia del calcio ingoblando 90 scudetti dei 117 campionati giocati.
91, con quello del Cagliarilombardo nel 70.
Potere e soldi stanno lassù. Finchè non si crea una giustizia socio-economica in tutta l'Italia, pure nel calcio troveremo quello che già le cronache di tutti i giorni raccontano da sempre: un paese spaccato a metà con una parte super ricca che fa il bello e il cattivo tempo e l'altra che arranca per stare al passo. Ancora oggi, bisogna andare al nord per il lavoro, o anche per una visita in ospedale.
Poi, con questa disparità, vogliono fare le gare a chi è più forte.
Ma andassero a cagare! Hanno rubato al meridione, l'hanno ignorato mentre loro si arricchivano a dismisura. E poi ci chiedono di fare una competizione nazionale. Loro con i cannoni, noi con le frecce. Poi quando vengono da noi stendiamo i tappeti e ci prostriamo. E preferiamo le loro squadre disdegnando le nostre locali. Il delitto perfetto.