piemme67 ha scritto:Aveva ragione Ranieri...
"Il Bari è l'unica squadra a non avere la testa libera..."
Il vecchio marpione, che ne ha viste di tutti i colori, anche in campionati (vinti) prestigiosi all'estero aveva centrato il problema...
Ha osservato il Bari nella partita pareggiata al San Nicola ed ha capito che non è una squadra da promozione in Serie A...e che si trovava nella zona alta della classifica, diciamo, per una positiva combinazione di circostanze (per lo più episodiche), compreso l'andamento non proprio felice di alcune big (Parma e Venezia su tutte, oltre allo stesso Cagliari)...
Un buon gruppo, uno spogliatoio unito e compatto, con giocatori che, Cheddira a parte, farebbero, al massimo, panchina in A (per intenderci in squadre del calibro dello Spezia, della Salernitana, del Verona etc.)
Una squadra, come dire, "onesta", con tutto ciò che questo termine può significare...
Una squadra che, però, nel momento cruciale, negli esami che contano, nelle partite decisive, ha maledettamente paura...
Forse perché sanno dei loro limiti ed hanno una ridotta consapevolezza delle proprie potenzialità ...
Quei snervanti passaggi all'indietro non è gestione della partita, non è atteggiamento attendista...
È semplicemente paura...
Paura di osare, di affondare il colpo, in una partita "troppo" importante...
Dispiace dirlo, ma certe montagne non possono essere scalate da tutti...
Condivido tutto ed aggiungo; Mignani. per le sue limitatissime capacità tecniche si è sempre limitato a svolgere il compitino proponendo allo sfinimento moduli, anzi solo uno, calcisticamente elementari dove non necessarie particolari conoscenze tecniche. Con le sue dichiarazioni pre partita, alla Nicola, è stato capace di trasmettere insicurezza ai suoi giocatori dipingendo gli avversari come dei campioni da ci difendersi. Se la squadra ha sempre fallito nelle partite che contano, non parliamo di quelle in casa davanti ad un pubblico da serie A, un motivo ci sarà pure, o qualcuno crede veramente alla sfiga! Il Mister non sa osare, ha paura di perdere le partite ed il consenso dei tifosi, quest'ultima già persa per le indegne prestazioni casalinghe della squadra. Certo, bisogna avere fiducia nella prossima partita, ma comunque vada a finire, la nuova o la vecchia società dovrebbero pensarci 100 volte prima di riconfermarlo perchè alle prima sconfitte scatterebbe la contestazione e l'addio allo stadio di migliaia di tifosi. Il calcio è anche spettacolo, e non solo risultati, se vai allo stadio a vedere 11 statuine continuare a passarsi il pallone tra di loro, e per giunta indietro, aspettando un errore degli avversari per far scattare il contrpiede, è meglio restare a casa.