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Si è spento all’età di 64 anni Giovanni Caffaro, stroncato da un male incurabile. Ex portiere del Bari, ha indossato la maglia biancorossa dal 1981 al 1984. Ha collezionato 18
presenze e diversi gettoni in Coppa Italia. Da dodicesimo, deve il suo debutto in serie B a Enrico Catuzzi, nel famoso Bari dei baresi che sfiorò la serie A. Subentrò in una sfida
contro il Catania all’allora titolare Venturelli. Con Catuzzi in panchina ha vinto la Coppa Italia primavera in finale contro il Milan. Chiusa la carriera da calciatore, ha iniziato
quella da preparatore dei portieri , allenando nella primavera biancorossa durante la gestione Matarrese. Ha dedicato la sua vita al settore giovanile e alla crescita dei ragazzi,
avviando e gestendo la scuola calcio Green Park.

Mi dispiace tantissimo
R.I.P.

R.I.P.

R.i.P.

Un altro pezzo della mia infanzia che va via.

Ciao Giovanni, buon viaggio

Ho collaborato come professionista per tanti anni con lui,Un tipo schietto ma capace di sfornare talenti come nessuno. Ciao Gianni...Rip

Lo incontrai di persona da ragazzino, mi allenó qualche volta al Green Park (all'epoca Club Paradiso) e giustamente concluse che il calcio non era cosa mia

Gli sia lieve la terra.

Uno dei protagonisti del primo Bari che ho iniziato a seguire, facevo le elementari quando era il secondo di Fantini. R.i.p.

Rip

Rip

Mi dispiace moltissimo, condoglianze alla famiglia.

Rip

discitur ha scritto:Ho collaborato come professionista per tanti anni con lui,Un tipo schietto ma capace di sfornare talenti come nessuno. Ciao Gianni...Rip

L'ho conosciuto personalmente nei primi anni 2000 quando mi occupavo di una società di calcio giovanile a Bari e devo riconoscere che sia lui che Tavarilli nell'ambiente cittadino erano veramente delle persone capaci, altro spessore.
In occasione delle partite tra noi e loro era incredibile come guardasse tutti i ragazzi in campo, i suoi e gli altri, spiegando e consigliando anche a noi.
Peccato veramente.

Luca 79 ha scritto:Lo incontrai di persona da ragazzino, mi allenó qualche volta al Green Park (all'epoca Club Paradiso) e giustamente concluse che il calcio non era cosa mia

Gli sia lieve la terra.

Idem! Ricordo quanto fossero "duri" i suoi allenamenti, riusciva a tirar fuori il meglio di ognuno.
Pace all'anima sua.

La percezione che ho avuto e che fosse amato tanto nonostante non era usuale vederlo nei social. Un buon viaggio a lui e un abbraccio ai suoi cari.