Se proprio dobbiamo approfondire il discorso, a mio avviso bisogna scindere il Dicesare in campo, a lunghi tratti in questi anni irreprensibile per atteggiamento e attaccamento alla maglia, e quello fuori, spesso e volentieri discutibile, per alcune sue “uscite” diciamo poco felici. Sul tema attuale, ci saremmo aspettati altro da lui, ma considerando che è ormai proiettato verso una carriera nei quadri sportivi dirigenziali, vi domando, se foste nei suoi panni ora, vi fareste nemici negli stessi ambiti??
Lacrime di circostanza o di tensione liberatoria o di amarcord a parte, non è libero di parlare e lo ha mostrato ampiamente anche ieri.
Se lo fosse stato forse avrebbe tirato fuori più di qualche sassolino ma sarebbe successo il delirio vero ed a 4 partite dal termine sarebbe equivalso ad un auto goal clamoroso.
Di certo non ha nascosto il disappunto per le voci uscite, ammettendo in parte di essere sicuramente nella delegazione, senza confermare che l’incontro ci sia stato; io piuttosto mi concentrerei su quanto detto in merito alle parole di Maita (che ovviamente è impossibile che non abbia letto o ascoltato). Per me dimostrano ancora una volta quanto il gruppo sia completamente spaccato quest’anno e se c’è attrito persino tra capitano e vice è tutto dire.
Ultima personale considerazione e chiudo. Con un mio carissimo amico di stadio, la scorsa estate, quando ancora non si era delineato il destino di Antenucci, commentavamo che la permanenza appunto del duetto Valerio/Mirco, costituisse, in quel particolare momento, una garanzia di continuità, di gestione nello spogliatoio e di determinazione nel volerci riprovare … poi sappiamo tutti com’è andata.
A mio modesto parere quell’episodio, costituisce il primo segnale di rottura e della vera volontà della società. Antenucci poteva essere facilmente trattenuto con poco più ma … hanno voluto spezzare quel fantastico equilibrio che regnava in campo e fuori, lasciando Valerio da solo e prospettandogli altro, per tenerlo buono.