Reggiana-Bari, Longo: "Servirà partita di sacrificio. Pereiro può aumentare la qualità della rosa"Moreno Longo è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida che domani, domenica 12 gennaio alle 15:00, vedrà il suo Bari impegnato in trasferta contro la Reggiana.
Al tecnico dei Galletti è stato chiesto innanzitutto come abbia ritrovato la squadra dopo la sosta, arrivata dopo la convincente vittoria contro lo Spezia al San Nicola nell'ultimo impegno del 2024: "La partita con lo Spezia è stata sicuramente ottima. Abbiamo disputato un match su livelli molto alti. Ho detto alla squadra che dobbiamo cercare di avere l'ambizione di poterci esprimere sempre così. Sappiamo benissimo che non sarà semplice, ma dobbiamo avere questo tipo di mentalità , di voglia di poterci esprimere al massimo delle nostre potenzialità . Dobbiamo crescere proprio in questo, nel mettere dentro questo tipo di prestazioni, facendolo naturalmente con più continuità possibile. Questo è quello che che vogliamo fare, poi alle parole devono seguire i fatti, ma vogliamo cominciare col piede giusto".
Il tecnico ha poi fatto il punto sull'infermeria: "Abbiamo Tripaldelli e Favilli ancora ai box e contiamo di riaverli in squadra la prossima settimana, il loro recupero sta procedendo bene. Tra i convocati non ci sarà Matino perché sta valutando delle situazioni di mercato, per il resto sono tutti a disposizione".
Sul ballottaggio tra Vicari e Simic: "La situazione dei difensori è molto chiara: ne abbiamo cinque che hanno dimostrato di essere molto affidabili, perché tutti hanno dato risposte positive in questo in questo campionato, chi più chi meno. Sceglieremo in base a quello che vedrò durante la settimana e all tipo di avversario. Loro devono pensare a prepararsi bene, perché hanno dimostrato di essere intercambiabili tra di loro".
Su che partita aspettarsi contro la Reggiana: "È una squadra che ha avuto un'evoluzione importante dopo la gara fatta al San Nicola. È cresciuta tantissimo e oggi ha numeri importanti. Ci aspettiamo una squadra con un ottimo stato di forma come ha dimostrato nelle partite delle ultime settimane. È una formazione in salute e in fiducia, con giocatori che la portano a essere tra le prime di questo campionato per dribbling riusciti e per palle recuperate. Ci obbligherà a fare una partita di sacrificio, è una squadra anche difficilmente decifrabile sotto l'aspetto del gioco poiché ha cambiato e cambia diverse strutture in fase d'impostazione. Dovremo essere anche noi abili a cambiare pelle durante la partita".
Sul bilancio della prima parte di stagione: "Siamo felici del percorso fatto che secondo me è stato importante. La squadra ha dimostrato di potersela giocare contro tutte con una sua fisionomia. Questo è secondo me il dato migliore che è venuto fuori in questa prima parte di campionato, perché avere questo tipo di identità non era scontato. Sarò ripetitivo ma il punto di partenza era un play-out, c'era una rivoluzione da fare. Cosa migliorare? Sicuramente il fatto di non aver avuto in determinate occasioni il cinismo e la qualità nelle scelte, quella mentalità che poteva portarci ad avere qualche punto in più, ma tutti i punti che abbiamo in classifica oggi ce li siamo guadagnati".
Al tecnico, nell'ottica del calciomercato iniziato il 2 gennaio scorso, è stato chiesto quali siano i tipi di calciatore con cui preferisce lavorare: "Oggi se non corri devi fare la differenza. Quando hai la palla devi eccellere in qualità , determinare. Di giocatori così ce ne sono sempre meno, e quindi non si può prescindere dal puntare su giocatori dinamici. Non sono un 'talebano' nelle scelte, non ho una preferenza esclusiva, ma è normale che quando uno non ha intensità deve fare la differenza a livello qualitativo".
Sui vantaggi e gli svantaggi della sosta: "Le soste non mi piacciono mai, preferisco sempre avere l'opportunità di non interrompere il percorso. Quando ci sono le soste, se devo esser sincero, preferisco sempre che arrivino quando le cose vanno male. Il risultato della partita con lo Spezia, avrei voluto cavalcarlo subito perché secondo me poteva darci una spinta in più in termini di consapevolezza alla squadra. Ma ci concentriamo sulle cose che possiamo controllare, quindi dobbiamo cercare di farci trovare pronti, di approcciare subito bene con velocità , intensità , voglia e caparbietà , qualità che ci devono contraddistinguere in questo girone di ritorno".
Al tecnico è stato chiesto come valuti le seconde linee a centrocampo: "Bellomo non lo considero tra i centrocampisti, ma tra gli attaccanti, Coli Saco, lo si è visto in qualche scampolo di partita, è un giocatore che sta crescendo. Va aspettato, sta facendo un percorso di crescita che per forza di cose per un giocatore che arriva al primo anno in Serie B deve poter fare, ma sono sicuro che abbia del potenziale e che potrà crescere in maniera esponenziale. In allenamento ci fa vedere delle buone cose e anche in partita l'ha fatto, a volte in maniera alterna. Dobbiamo cercare di portare quello che lui ci fa vedere in settimana all'interno della partita, perché è emotivamente è una situazione diversa".
Sulla possibilità di puntellare l'attacco e la trequarti: "Per quanto riguarda il reparto offensivo, posso dire che è un campionato atipico sotto l'aspetto dei numeri per tutti gli attaccanti. Se pensiamo a Coda e Tutino, giocatori che avremmo tutti quanti voluto e sognato d'estate, penso che abbiano fatto 5 e 4 gol a testa, i nostri sono quota 4 e 3, non c'è grande differenza. A volte dipende dai momenti. Questo è un campionato dove trovare attaccanti capaci di spostare davvero gli equilibri risulta difficile e infatti il nostro mercato deve essere improntato su chi pensiamo possa darci di più una mano. Prendere attaccanti che a livello di numeri non danno garanzie porta a valutare altre ipotesi. Il direttore è stato chiaro, giocatori come Brunori non si possono prendere, perché hanno costi elevati che non ci possiamo permettere, di conseguenza dobbiamo andare su ciò che è alla nostra portata. Sgarbi quest'estate è arrivato come trequartista, non come attaccante, quindi qualora dovesse arrivare un trequartista, andrà a colmare la sua uscita".
Lasagna è uno degli attaccanti che crea di più nel campionato di Serie B ma ha un tasso di conversione molto basso: "La storia di Kevin parla per lui, se avesse realizzato tutte le occasioni che ha costruito in carriera penso che a Bari non l'avremmo visto, avrebbe fatto 15 anni di Serie A di altissimo livello. Non è mai stato un giocatore cinico, ha trovato buone annate, il cinismo è da sempre il suo aspetto su cui migliorare. Però io di Lasagna sono estremamente contento perché ci dà soluzioni e grande pericolosità . Sul lungo i numeri gli daranno gli daranno ragione. Tutti abbiamo estremamente fiducia in lui. Starà a noi cercare di metterlo nelle condizioni migliori. Si dice renda meglio in coppia? Credo che nelle ultime partite, giocando da solo, abbia fatto ottime gare. Anzi se devo analizzare, secondo me ha fatto meglio da solo che non in coppia, perché quando si gioca a due davanti non è così scontato trovare tempi e modi per lavorare con un compagno di reparto".
A Longo è stato chiesto quali siano le sue priorità sul mercato: "Io ho chiesto di poter migliorare la qualità della squadra, perché pensiamo che possa essere migliorata. Quando parlo di migliorare, intendo dire prendere giocatori che ci facciano fare il salto di qualità . tra prendere un attaccante che vale i nostri attaccanti o prendere un trequartista che ci dia qualcosa in più preferisco la seconda ipotesi. Nei trequartisti siamo un po' mal assortiti. Abbiamo Bellomo, Sibilli e Falletti, tutti destri che giocano a piede invertito, e Manzari che è un mancino che può giocare dalla parte opposta. Gastón Pereiro è un trequartista che a Terni ha fatto 6-7 gol, potenzialmente pensiamo possa alzare il nostro livello di qualità . Io ho chiesto di migliorare la rosa in tutti i reparti perché sono ambizioso, voglio cercare di migliorarla, però so anche benissimo che dipende da ciò che ci possiamo permettere. Il direttore conosce le mie richieste. So benissimo cosa vuol dire fare il girone di ritorno, avere un livello sempre più alto, ma perché so che cosa vuole Bari. Io sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto ma non mi accontento, non mi accontenterò mai. Nella mia testa vorrò sempre cercare di alzare l'asticella il più possibile, perché so che sono in una piazza ambiziosa, che ha fame di questo. Per fare grandi cose servono una serie di componenti. La disponibilità economica è una di queste, senza di essa bisogna mettere mano alle idee - e su quello grande fiducia nei direttori - e puntare sul lavoro. Se ti manca qualcosa devi cercare di puntare sulle altre".
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