Bari-Palermo, Longo alla vigilia: "Partita importante, va vista come un'opportunità"Dopo il pari all'ultimo respiro agguantato sul campo del Catanzaro il Bari aprirà la 33ª giornata di Serie B nell'anticipo del San Nicola in programma domani, venerdì 11 aprile, alle 20:30. Lo scontro diretto con i rivali in ottica playoff è stato analizzato dal tecnico dei biancorossi Moreno Longo nella consueta conferenza stampa della vigilia.
Sul peso della gara di domani: "È una partita importante. A sei giornate dalla fine non può essere altrimenti. Si lavora per giocare partite come queste, bisogna passarci per arrivare agli obiettivi. Deve essere un piacere giocarla, va vista come una possibilità. Serve l'umore giusto, pur essendo consapevoli che a questo punto della stagione diventa importante".
A Catanzaro i cambi hanno fatto la differenza, ma nel corso della stagione spesso non è stato così. Le ultime giornate prevedono impegni ravvicinati e per questo le rotazioni potrebbero essere fondamentali: "Penso sempre positivo, le turnazioni potrebbero esserci, ma penso di partita in partita. Mi auguro che come a Catanzaro chi entra a partita in corso possa essere determinante. Queste partite finali possono essere importanti anche per chi ha giocato poco, possono essere decisive in un senso o nell'altro per tutti. Voglio pensare che in queste sei partite chi verrà chiamato in causa dall'inizio ci possa dare una grande mano".
Il Palermo, reduce dal 5-3 inflitto alla capolista Sassuolo nello scorso turno, è una squadra in fiducia, come è stata preparata l partita: "Il Palermo doveva fare un campionato diverso dall'inizio, per il suo valore vale le prime posizioni, poi sappiamo bene che la Serie B è difficile per tutti. Dopo il mercato di gennaio hanno trovato identità e un finalizzatore come Pohjanpalo che ha segnato 8 gol in 8 partite. Così hanno risolto il problema di quando facevano gare importanti senza riuscire a segnare. Siamo obbligati a fare una grande partita".
Parlando di centravanti, il Bari ha Favilli un calciatore che va in gol in media ogni 104 minuti: "Il suo valore non lo scopriamo noi, è un giocatore importante per questa categoria che ha avuto il problema della continuità per colpa di problemi fisici. Per giocare di più bisogna essere in condizione, se finora ha giocato poco è perché non era in una forma tale per disputare tanti minuti. Tecnicamente non lo discute nessuno, se non fosse stato penalizzato dagli infortuni molto probabilmente avrebbe fatto la Serie A".
Negli incroci con le big del torneo il Bari si è sempre disimpegnato bene ma ha perso tanti punti con squadre di rango inferiore: "Al di là del rammarico che c'è quando fai buone prestazioni senza capitalizzare a pieno, siamo verso la fine del campionato. Se è andata così è perché le mancanze che abbiamo avuto hanno fatto parte del nostro percorso. Mentalità, personalità, reazione e gestione della gara sono aspetti su cui è necessario costruire e non è semplice metterlo in piedi con il tempo a disposizione. A volte sono situazioni difficilmente allenabili, al tempo stesso, mi auguro che la reazione di Catanzaro dia consapevolezza alla squadra che anche nei momenti di difficoltà può invertire la rotta".
In difesa, dove sono tutti abili e arruolabili, c'è l'imbarazzo della scelta: "Sceglieremo i giocatori più adatti per questa partita. In questo momento sono tutti sullo stesso piano, è quello che voglio, giocheremo tante partite di fila, cercheremo di mettere in campo i migliori".
Longo ha parlato anche del momento di Favasuli: "Sono contento per lui, ha sempre lavorato con dedizione e umiltà. Il suo gol e la sua prestazione non sono frutto del caso, ma dell'impegno che ci mette per migliorare e crescere. Sul lungo il lavoro paga. Sono contento che sia stato decisivo negli ultimi metri perché stava lavorando molto bene in fase difensiva m doveva migliorare in attacco, spero che il gol gli dia autostima e crescita per assumersi più responsabilità perché può completarsi".
Il Bari non ha un attaccante in doppia cifra ma ha segnato con 19 giocatori diversi: "È un dato importante, significa che sono tutti coinvolti nella manovra offensiva, sappiamo di aver bisogno dei gol di tutti. Poche squadre hanno il centravanti da 15-20 gol, se non hai quello ti servono i gol di tutti. Attaccanti che segnano ce ne sono pochi, per questo è importante trovare i gol anche dagli altri reparti".
Su indisponibili e assetto di gioco: "Abbiamo fuori solo Lella. Il piano gara a volte lo cambio anche in base all'avversario, non abbiamo ancora deciso se con una o due punte".
A Catanzaro il secondo gol sembra viziato da fallo, una valutazione espressa dal mister biancorosso già nel dopo gara del Ceravolo e ribadita in conferenza: "Confermo quanto ho detto a caldo, secondo me bisognava intervenire, una spinta a due mani non è interpretabile".
Sul momento decisivo della stagione: "Vogliamo darci altre risposte. Quando si alza il peso delle partite vogliamo rispondere presente, affrontare la partita con l'atteggiamento giusto per 95 minuti a prescindere dagli episodi favorevoli o contrari. Bisogna stare dentro la partita come abbiamo fatto a Catanzaro, le partite sono da affrontare con il piglio giusto. Dobbiamo saperci isolare e appigliarci alle nostre caratteristiche e alla nostra identità senza dare spazio alla frustrazione. Se abbiamo ancora quel limite vuol dire che non siamo ancora diventati squadra, siamo un gruppo non ancora coeso. Una squadra non perde mai il bandolo della matassa, sta dentro la partita, questo mi auguro di vedere domani".
Su Falletti e Pereiro che ancora non incidono: "La mia parte me la porto a casa, sono il primo a interrogarsi, da parte loro dico che non sempre alcuni giocatori riescono ad esprimersi come vorrebbero. Si possono fare mille esempi così nel calcio. Sono due ragazzi che stanno cercando di lavorare col massimo impegno e la massima serietà per alzare il livello delle prestazioni. Anche loro non sono contenti, ci tengono anche per loro stessi. Sanno che devono e possono incidere di più o con la qualità di cui dispongono o con l'atteggiamento che deve essere la base per fare delle buone prestazioni".
Dalla mancata reazione dopo lo svantaggio a Carrara al 3-3 di Catanzaro, i giudizi sono stati contrastanti: "In Italia non c'è equilibrio, si passa dalle stelle alle stalle facilmente. Ogni partita ci sono la volontà e l'impegno per far sì che tutto riesca nel migliore dei modi, ci sono mille sfaccettature, cambi, fortuna, condizione di chi entra, chi vive la partita dalla panchina con il mood giusto. Subentrare col piglio giusto è una caratteristica. Serve equilibrio. Sono d'accordo con chi sostiene che il secondo tempo di Carrara sia stato inaccettabile, ma non posso pensare che i miei giocatori siano andati in campo con la volontà di fare quella ripresa. Chi ha fatto sport sa che a volte non si riescono a trovare le forze per reagire a degli eventi. Va chiarito che l'intento è di fare il massimo sempre. Ogni partita è diversa, cambiano fattori ambientali ed emotivi. Saper leggere i momenti della partita diventa fondamentale. A Carrara ci siamo sfilacciati, cosa che non abbiamo fatto a Catanzaro. Dalla partita percepivo la reazione, l'episodio arriva ma lo devi cercare. Pereiro troppo molle sul gol di Iemmello? Il dettaglio è in quel quel metro che li separa. Voglio vedere la cura maniacale del dettaglio, le partite si decidono così. Lì ci è mancato: in quel caso si fa fallo, si fa di tutto affinché non calci libero, se poi ci riesce lo stesso e fa gol allora si applaude".
Ultima battuta su Dorval, calato nelle ultime uscite: "Il periodo positivo di Dorval va oltre gennaio, almeno a febbraio. È calato a marzo durante il ramadan, è semplice quando ci si alimenta diversamente, si riposa diversamente, il tutto per un mese di fila, vengono meno le energie, ma fa parte di una cultura che va rispettata, ci auguriamo possa tornare ai livelli su cui ci aveva abituato perché sappiamo quanto possa essere importante in queste partite".
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