"No retrocessione per chi fallisce"
Pronto salvagente da Coni e Figc
La situazione del calcio è critica e su di esso pende anche l'inchiesta aperta sui bilanci gonfiati. Anche per questo Coni e Figc stanno pensando una norma per evitare, in caso di fallimento di club, un ripetersi di quanto avvenuto con la Fiorentina, ovvero la ripartenza dalla serie C2. "I club che si trovano in una serie - ha detto Petrucci - devono poter mantenere il diritto sportivo nella stessa serie, anche in caso di fallimenti".
La Federcalcio e il Coni corrono ai ripari, con una decisione però che rischia di portare con sé anche grosse polemiche. Per quanto successo in passato, quando altre società furono fatte fallire senza colpo ferire, lasciandole ripartire praticamente da zero. Il caso della Fiorentina è lampante, con la ripartenza dalla C2, con un nome diverso per evitare di accollarsi i debiti lasciati da Vittorio Cecchi Gori. In questo momento sono molte le squadre a rischio, ma in particolare ce ne sono tre la cui situazione è più difficile di altre. Roma, Lazio e Parma, per motivi diversi, rischiano di essere messe sotto schiaffo dalla magistratura per lungo tempo. Lazio e Parma perché coinvolte da disastri extra calcistici, con le crisi di Ciro e Parmalat, la Roma per il buco della holding Roma2000, che detiene la maggioranza delle azioni del club giallorosso, e che ora è oggetto di inchiesta da parte del tribunale civile della capitale per via della poca chiarezza dei conti.
In una situazione come questa il rischio fallimento è dietro l'angolo. Ecco perché Coni e Figc non possono permettersi di vedersi smembrare sotto gli occhi la gallina dalle uova d'oro che è il campionato di calcio. "L'idea è di trovare una formula che possa difendere il titolo sportivo dei club di calcio, ma anche di altri sport - ha dichiarato Petrucci - in caso di fallimento della società . Le città hanno voglia di sport e va trovata una norma che salvaguardi questa esigenza sacrosanta". Una norma, visto che si parla non solo di calcio, che se applicata prima avrebbe evitato anche la retrocessione della Virtus Bologna.
Una conseguenza importante di questa norma è che non solo i club in questo caso non retrocederebbero, ma manterrebero anche il vincolo, ovvero il parco giocatori sarebbe salvaguardato. Non come accaduto con la Fiorentina, dove tutti sono stati liberi di scegliersi un'altra sistemazione perché sciolti da qualsiasi legame con il club viola. In questo modo l'appetibilità di un club anche in odor di fallimento rimarrebbe intatta.
Una formula di questo tipo dovrà essere inserita nell'ambito di una riforma degli statuti federali; un segnale forte in questo senso può già essere considerata la presenza di Franco Carraro alla Giunta del Coni di martedì sera, cosa che non avveniva da tempo.
Comunque sia, qualunque iniziativa dovrebbe essere coordinata con le disposizioni di legge del codice civile e dovrà tenere conto delle diverse tipologie societarie. Importante sarà anche la determinazione dei soggetti precisi autorizzati a detenere il titolo in caso di fallimento della società .
da www.tgcom.it
Me lo immaginavo. Faranno di tutto per salvare le grandi dal fallimento, se fossero state le piccole in difficoltà le avrebbero fatte fallire senza problemi come è successo in passato.
Purtroppo per il Bari svanisce anche questa remota possibilità di salvezza.