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Quando ero ragazzino si giocava a pallone per strada da mattina a sera, ogni cancello diventava una porta di calcio, si facevano partite interminabili e si finiva quando ci chiamava la mamma dai balconi. Nel frattempo passavano i dirigenti delle squadrette locali che ci fermavano invitandoci ad iscriverci da loro, si faceva scouting. Ora queste cose non esistono più, i ragazzini sono tutti presi dagli smartphone e cazzate varie35007 ha scritto:La mia potrebbe essere una ipotesi anche fantasiosa ma io ho notato che c'è anche scarso interesse dei ragazzini italiani per il calcio. Quando ero piccolo per strada in ogni angolo si giocava a pallone, negli ultimi 20/25 anni invece tutto questo è sparito....come mai??
Ormai è risaputo pure che i settori giovanili italiani sono andati a farsi benedire (a parte un paio di eccezioni) e ieri Di Gennaro ha detto una cosa verissima: il 90% degli stranieri che giocano da noi sono delle pippe!
È lecito domandarsi perché le società allora vogliano investire su di loro, perché i nostri non valgono nulla o per sparagnare?
Le domande sono tante ma ritorno al punto dolente: i vivai italiani sono morti ma tutti fanno finta di niente
Ma no, è vero che il calcio è il più seguito come sport in Italia e credo in Europa, ma ci sono tantissimi che godono di tutti gli altri sport!Harlan ha scritto:Io se avessi un figlio piccolo da avviare allo sport, lo spingerei dappertutto meno che verso il calcio. Un mondo di m**** dove i genitori, prima ancora che le società , fanno un sacco di danni: ognuno pretende che suo figlio giochi, tutti sono convinti di avere un futuro campione in casa e sognano di fare soldi sulla pelle dei figli, ragazzini che vengono incitati a spezzare le gambe all'avversario. E a volte ci si mettono anche alcuni allenatori che non hanno niente degli educatori.
l'Italia ha stravinto gli europei di atletica e il mondiale femminile di pallavolo ma nessuno ne parla. Il problema alla fine siamo sempre noi che oltre che il calcio non seguiamo nulla, non diamo l'esempio ai nostri figli facendo noi per primi sport all'aria aperta e chiamiamo ancora "sportivi" quelli che "caffè e sgarètt".
Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
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