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Vuelta a Andalucia 2017: Bryan Coquard domina in volata nella quarta tappa

Dopo una tre giorni a tutta, con grande spettacolo in ogni momento, quarta frazione più calma per la Vuelta a Andalucia Ruta del Sol. Ad imporsi nella prima (e forse unica) volata di gruppo di questa breve corsa a tappe spagnola è il grande favorito Bryan Coquard. Resta in maglia rossa Alejandro Valverde con un solo secondo di vantaggio sul connazionale Alberto Contador. Domani si disputerà l’ultima frazione.

Sei uomini hanno provato a scombinare i piani del gruppo nella tappa partita da La Campana e giunta a Siviglia dopo 179 chilometri: Keizer, Diego Rubio, Owsian, Budding, Cousin e Wallays, ma si sono però dovuti arrendere alla rimonta del plotone lanciato verso la volata. Gran lavoro per la Direct Energie che poteva vantare sul miglior velocista del lotto e Coquard non ha sbagliato: battuto il norvegese Daniel Hoelgaard (FDJ). Terzo l’altro transalpino Hugo Hofstetter (Cofidis).

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Ciclismo, Volta ao Algarve 2017: Andrè Greipel brucia Degenkolb al fotofinish nella penultima tappa, Roglic sempre leader

Davvero appassionante l’epilogo della penultima frazione della Volta ao Algarve 2017, breve corsa a tappe in terra portoghese che riunisce però grandi campioni come il trionfatore odierno Andrè Greipel (Lotto Soudal), il cui colpo di reni in prossimità del traguardo si è rivelato fondamentale per assegnarli la vittoria allo sprint davanti al connazionale John Degenkolb (Trek-Segafredo) e a Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo). La volata è stata lanciata proprio dalla Trek intorno ai 300 metri dall’arrivo, ma il campione della Sanremo e Roubaix 2015 ha dimostrato ancora una volta perché viene unanimemente considerato come uno dei migliori velocisti del panorama internazionale.

Alle loro spalle si colloca il francese Arnaud Dèmare (FDJ), mentre ci si aspettava certamente qualcosina di più da Fernando Gaviria (Quick-Step Floors), incapace di reggere il ritmo degli avversari e costretto ad alzare bandiera bianca quando mancavano ancora 100 metri allo striscione del traguardo. Il colombiano ha concluso in settima piazza scavalcato da Jasper Stuyven e soprattutto dal nostro Andrea Pasqualon, migliore degli azzurri al sesto posto conclusivo. A completare la Top 10 ci pensano Nacer Bouhanni (Cofidis), anche lui autore di una performance sottotono, Michael Schwarzmann (Bora) e Edvald Boasson Hagen in forza alla Dimension Data.

Nessuna variazione in classifica generale con lo sloveno Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo) che conserva il primato davanti a Michal Kwiatkowski (Sky) e Jonathan Castroviejo (Movistar), mentre Rinaldo Nocentini (Sporting-Tavira) si trova in decima posizione staccato di 1’56” dal leader. Domani è in programma l’ultima tappa Loulè-Alto do Malhao lunga 179.2 km, con l’ascesa finale che deciderà le sorti della corsa portoghese.

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Tour of Oman 2017: volata da padrone per Alexander Kristoff che centra il tris, terzo Modolo. A Hermans la generale

E’ una volata a chiudere il Tour of Oman: non poteva esserci epilogo migliore per Alexander Kristoff, vero dominatore degli sprint in terra asiatica. Tre vittorie in altrettanti tentativi per il norvegese della Katusha – Alpecin: non ci sono stati davvero rivali per lo scandinavo. La classifica generale invece va al belga Ben Hermans: in salita davvero spettacolare l’atleta della BMC.

Tre atleti in fuga nella prima parte della tappa partita da The Wawe: Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Iljo Keisse (Quick-Step Floors) e Benjamin Giraud (Delko Marseille-Provence KTM). Il gruppo, guidato dalla Aqua Blue Sport (per difendere la maglia di leader della combattività di Mark Christian) ha gestito al meglio il distacco. Appena si è portata avanti la Katusha è cambiata la situazione: fuggitivi ripresi e gruppo compatto. Ci hanno provato ad anticipare la volata Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) e Greg Van Avermaet (BMC Racing), senza riuscirci.

Sprint lanciato e vinto senza problemi da Kristoff che ha battuto il rumeno Eduard Grosu (Nippo Vini Fantini) e l’azzurro Sacha Modolo (UAE Abu Dhabi). Piazzamenti per tanti degli azzurri: quinto Manuel Belletti, settimo Sonny Colbrelli, nono Kristian Sbaragli.

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Ciclismo, Fabio Aru: “Ho lavorato tantissimo, va bene così in Oman. Appuntamento per i Grandi Giri”

Ieri Fabio Aru è arrivato secondo sul traguardo di Green Mountain, nella tappa regina del Tour of Oman. Il sardo è sembrato in grande forma e ha rilasciato delle dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport.

“Sono soddisfatto, va bene così. Hermans ha risposto in prima persona all’attacco di Bardet. Sta andando davvero forte e non sono riuscito a riprenderlo. Ma non facevo sforzi così in gara dall’ultimo Lombardia, la mia gara di chiusura del 2016, dunque ci sta. Sono in Oman soprattutto per questo. Quest’inverno ho lavorato benissimo, mi alleno da novembre. Io, la famiglia e la squadra abbiamo fatto tanti sacrifici, senza stress e con serenità e devono venire fuori. Non puntavo a essere al top a inizio anno, gli appuntamenti sono i grandi giri e sono più avanti”.

Anche il d.s. Giuseppe Martinelli si è dichiarato soddisfatto della prova di Aru: “Importante per il suo morale e per quello della squadra. Abbiamo lavorato con l’intenzione di puntare su Fabio per il finale, per il primo posto. Gli manca qualcosina rispetto a chi è più in forma di lui, al di là della durezza della salita. Hermans veniva dalla Valenciana ed è in grande forma, la BMC è partita a tutta e va più forte di noi, ma non è un problema. Ora ci testeremo ancora ad Abu Dhabi, dove ci sarà molta più concorrenza”. Ci sarà un cast stellare: Nibali, Quintana, Contador, Bardet.

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Vuelta a Andalucia 2017: a Tim Wellens l’ultima tappa, Valverde arriva a 100 vittorie in carriera con la generale!

Fuga vincente nella quinta e ultima tappa della Vuelta a Andalucia: il belga Tim Wellens ha raccolto il terzo successo stagionale, risultando il più veloce nella volata che ha risolto la contesa. Wellens ha attaccato sin dai primi chilometri con i compagni d’avventura e il gruppo ha concesso un vantaggio sufficiente per arrivare al traguardo: l’atleta della Lotto Soudal ha preceduto in volata sul traguardo di Coìn (Malaga), 151 chilometri dopo la partenza da Setenil de las Bodegas (Cádiz), l’australiano Simon Clarke (Cannondale-Drapac) e il belga Victor Campenaerts (LottoNL-Jumbo), che hanno completato il podio. A seguire Paterski (CCC Sprandi Polkowice), Novak (Bahrain Merida) e Van Der Lijke (Roompot – Nederlandse Loterij), mentre Minnaard (Wanty – Groupe Gobert) si era staccato in precedenza e ha chiuso settimo. Lo spagnolo Hector Saez (Caja Rural Seguros) ha regolato il gruppo a 1’45” dai fuggitivi con Ivan Garcia (Bahrain Merida) e Hofstetter (Cofidis) a completare la top 10 di tappa alle sue spalle.

Festa grande anche in casa Movistar e in particolare per Alejandro Valverde, che ha conquistato la classifica generale della breve corsa a tappe spagnola per la quinta volta. Con oggi, lo spagnolo è salito anche a quota 100 successi in carriera: voglia di fermarsi? Da quello che si è visto in questa prima parte di stagione no. Alberto Contador (Trek-Segafredo) si è accontentato della seconda posizione con un secondo di ritardo, mentre Thibaut Pinot (FDJ) ha chiuso terzo. Quinta posizione per Diego Rosa (Team Sky), il migliore degli italiani.

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Ciclismo, Volta ao Algarve 2017: Amaro Antunes profeta in patria sull’Alto do Malhao! Roglic trionfa nella generale, Nocentini in Top 10

Il padrone di casa Amaro Antunes si aggiudica l’ultima frazione della Volta ao Algarve 2017, breve corsa a tappe in terra portoghese caratterizzata da un percorso molto variegato ogni anno, che oggi prevedeva il tradizionale arrivo in salita dell’Alto do Malhao sul quale nel 2016 si impose Alberto Contador. Il 26enne capitano della W52-Porto ha effettuato lo scatto decisivo quando mancavano circa 2 km al traguardo, un attacco perentorio a cui nessun avversario è stato in grado di rispondere che gli consente inoltre di griffare il successo più importante della sua carriera.

Staccato di 12″ giunge lo spagnolo Vicente Garcia de Mateo (Louletano-Hospital de Loulè) che precede di pochissimo Tiesj Benoot (Lotto Soudal) e Michal Kwiatkowski (Sky), con il polacco resosi autore di una progressione un pochino tardiva che non gli ha garantito gli effetti sperati. Quinta piazza per lo sloveno Primoz Roglic (Lotto NL-Jumbo), il quale corona nel migliore dei modi una settimana perfetta conservando la maglia di leader della classifica generale davanti allo stesso Kwiatkowski.

Davvero un successo meritato per quanto espresso sulla strada da Roglic, mentre a completare il podio ci pensa Tony Gallopin (Lotto Soudal), assestatosi su buoni livelli ma incapace di mostrare la continuità necessaria per poter ambire ad un risultato di maggior prestigio. Tra gli italiani spicca soprattutto la nona posizione conclusiva di Rinaldo Nocentini (Sporting Club de Portugal/Tavira), sempre tra i protagonisti in terra portoghese pur pagando a caro prezzo il distacco accusato dagli altri big nella cronometro di venerdì.

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Tour de Langkawi 2017: otto giorni di corsa in Malesia, italiani attesi protagonisti

Domani prenderà il via la 22a edizione del Tour de Langkawi, corsa a tappe di otto giorni che si svolge in Malesia e che negli ultimi anni ha spesso visto protagonisti gli atleti italiani. E le premesse per vedere il tricolore nelle prime posizioni ci sono anche per quest’anno.

Di seguito tutte le tappe:
Prima tappa, Kuala Berang – Kuala Terengganu (124.8k)
Seconda tappa, Jerteh – Gerik (208.1k)
Terza tappa, Serdang – Pantai Remis (118k)
Quarta tappa, Seri Manjung – Cameron Highlands (174.4k)
Quinta tappa, Meru Raya – Kuala Kubu Bharu (151.5k)
Sesta tappa, Senawang – Muar (176.3k)
Settima tappa, Melaka – Rembau (148.1k)
Ottava tappa, Setiawangsa – Putrajaya (121k)

La tappa più impegnativa dovrebbe essere la quarta, con arrivo a Cameron Highlands: come suggerito anche dal nome un traguardo in quota che dovrebbe decidere le sorti della classifica generale, che dovrebbe essere condizionata in particolar modo da questa frazione e dalla sua ascesa finale. Attenzione anche agli arrivi di Gerik (seconda frazione) e Rembau (settima), che dovrebbero concludersi in salita, pur con minori difficoltà rispetto alla quarta tappa.

Dato il percorso, è ipotizzabile che gli scalatori possano giocarsi la vittoria finale e la maglia di leader. Fari puntati sul giovanissimo colombiano Egan Bernal, blindato dall’Androni-Sidermec fino al 2019: classe 1997, si affaccia al ciclismo europeo come un autentico predestinato. Ha iniziato la stagione con un nono posto nella Vuelta a San Juan. L’avversario principale per la vittoria potrebbe essere il suo connazionale Daniel Jaramillo, che però in Argentina non era riuscito a fare meglio di 22esimo.

Concorrenza più qualificata, ma quasi esclusivamente italiana, per quanto riguarda gli sprint: il punto di riferimento potrebbe essere il giovane Jakub Mareczko, che può contare anche sul supporto della Wilier Triestina con Filippo Pozzato e Rafael Andriato tra gli altri nel treno che dovrebbe dettare legge negli sprint. Gli altri velocisti di spicco appartengono alle professional italiane con Nicolas Marini (Nippo-Vini Fantini), Paolo Simion (Bardiani Csf), Marco Benfatto e Andrea Palini (Androni Sidermec). Per il resto sarà presente la Dimension Data, unica formazione World Tour, che però non dovrebbe presentare grandi nomi nel Sud Est Asiatico. Il sudafricano Reinardt Janse Van Rensburg non difenderà il successo dello scorso anno.

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Abu Dhabi Tour 2017, Vincenzo Nibali contro Fabio Aru: atto primo. Il sardo: “Ci daremo battaglia”

Vincenzo Nibali contro Fabio Aru, atto primo. Giovedì, con la prima tappa dell’Abu Dhabi Tour, prenderà il via quella che, ci auguriamo, possa diventare una saga epica ed appassionante del ciclismo italiano e mondiale.

Il ‘vecchio’ e il giovane già affermato, anche se a caccia di riscatto dopo un 2016 in ombra. Uno dei più grandi di sempre, capace di aggiudicarsi tutti e tre i Grandi Giri, ed un nuovo aspirante alla gloria massima. Hanno convissuto per quattro anni nella stessa squadra, in Astana. All’inizio non si amavano, con il tempo hanno imparato a rispettarsi e provare un sentimento di reciproca stima.

Il destino li ha messi finalmente di fronte. Lo Squalo ha sposato il nuovo progetto della Bahrain Merida: a 32 anni il siciliano ha dinanzi a sé almeno altre 3-4 stagioni ad altissimi livelli. Il sardo, invece, è diventato il faro dell’Astana ed a 26 anni entra nella fase cruciale della carriera, nella quale dovrà valicare il confine che separa i semplici campioni dalle leggende.

Aru è pronto a sfidare il suo connazionale, come ha dichiarato al Corriere dello Sport: “Non so che effetto mi farà trovarmi di fronte Nibali come avversario. sarà la prima volta dopo che abbiamo corso quattro anni assieme. Fra di noi ci sono rispetto e stima reciproca, ma in gara ognuno correrà per la sua squadra e farà la sua corsa. Ci daremo sicuramente battaglia“.

Teatro della prima sfida sarà la difficile terza tappa dell’Abu Dhabi Tour in programma sabato 25 febbraio, quando si affronterà una salita di 11 km all’8% di pendenza media. Solo un antipasto in vista dello scontro titanico atteso al prossimo Giro d’Italia.

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Abu Dhabi Tour 2017: finalmente Vincenzo Nibali contro Fabio Aru. Una rivalità che può far bene al ciclismo, ma senza esasperazioni

Fabio Aru e Vincenzo Nibali saranno certamente due dei maggiori catalizzatori di attenzione mediatica durante la stagione ciclistica 2017, considerato che il cambio di squadra da parte dello Squalo farà sì che i principali specialisti azzurri nelle corse a tappe si ritrovino l’uno contro l’altro in occasione della 100ma edizione del Giro d’Italia. Il favorito assoluto per la maglia rosa sarà probabilmente il colombiano Nairo Quintana, quindi chissà che tutte queste voci su una presunta rivalità dentro e fuori il contesto agonistico non si risolva a maggio in una nuova alleanza finalizzata a rendere la strada impervia all’asso della Movistar. I due portacolori del Bel Paese hanno infatti collaborato più volte in maglia Astana e non solo, con particolare riferimento al contributo offerto dal sardo al connazionale durante la prova in linea alle Olimpiadi di Rio il cui epilogo purtroppo non è stato quello che l’Italia avrebbe sperato e forse meritato (Nibali cadde in discesa mentre era in testa e riportò la frattura della clavicola).

A smontare un pochino i toni ci ha pensato anche il commissario tecnico della Nazionale Davide Cassani: “Il sardo e il siciliano potranno tornare compagni in Nazionale. Quest’anno non credo che saranno ai Mondiali, ma nel 2018 a Innsbruck potrebbero ritrovarsi insieme, come a Rio dove sono stati bravissimi. Aru ha aiutato Nibali che è stato sfortunato per quella caduta che gli ha sottratto una medaglia quasi certa. Potrebbe essere l’anno giusto per rivedere un italiano campione iridato? Magari”.

Non c’è dubbio che tutti sono curiosi di vedere questi due straordinari atleti contrapposti, si tratta di un antagonismo suggestivo ed allo stesso tempo impreziosito dal fatto che la sede delle loro battaglie saranno le strade di casa. I contendenti avranno l’occasione di misurarsi già in precedenza, a partire dall’Abu Dhabi Tour che scatta nella settimana corrente, dove tuttavia appare assai improbabile un confronto di qualità se si considera che siamo ancora ad inizio stagione e l’obiettivo di entrambi dista ancora diversi mesi. Più probabile quindi che assisteremo ad un lungo percorso di avvicinamento sia ciclistico sia mediatico, il quale vedrà la propria esplosione durante le tre settimane del Giro sperando in un epilogo che non li veda sconfitti entrambi; onestamente, vista la presenza di tanti grandi campioni e di un fuoriclasse come Quintana, stiamo parlando di un’eventualità possibile.

La “faida” tra il portacolori della Bahrain Merida e il capitano ormai indiscusso dell’Astana può davvero rappresentare un’occasione unica anche per proiettare questo sport al di fuori della stretta cerchia di appassionati e addetti ai lavori, estendendo così la propria visibilità a coloro che non siano troppo avvezzi ad osservare tale meravigliosa disciplina. Improbabile, forse impossibile, che il tifo torni in auge come ai tempi del grande Marco Pantani, ma è sicuramente possibile ricavare molto da suddetta circostanza qualora venga gestita con la giusta maturità. Si prega quindi di evitare inutili proclami e dicerie non documentate, non gioverebbe infatti né agli atleti in gara né al pubblico stesso, e si supplica al contempo di proteggere il duello dall’eventualità non remota che si trasformi in una faccenda a metà tra il western e il circo; per chiarezza, vedasi Lorenzo-Rossi e Westbrook-Durant.

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Tour de Langkawi 2017: Scott Sunderland vince la prima tappa!

L’australiano Scott Sunderland è il primo leader del Tour de Langkawi 2017 dopo che si è imposto in volata nella prima frazione con arrivo a Kuala Terengganu. Il 28enne australiano, che corre per la squadra Continental IsoWhey Sports SwissWellness, ha ottenuto il primo successo della carriera tra i professionisti, aggiudicandosi una volata molto particolare, con il gruppo che si è spezzato negli ultimi chilometri a seguito di una caduta che ha coinvolto anche atleti della Nippo-Vini Fantini, Bardiani-Csf e Androni-Sidermec. Seconda posizione per il sudafricano Ryan Gibbson (Dimension Data). Nicolas Marini (Nippo Vini Fantini) è stato il migliore degli italiani e si è classificato terzo davanti a Jakub Mareczko (Wilier Triestina), quarto. Sesta posizione per Marco Benfatto (Androni-Sidermerc).

Grazie agli abbuoni Sunderland ha 4” in vantaggio nella generale su Gibbson, Marini è a 6” mentre gli altri sono più indietro: dal quattordicesimo posto in poi nelle tappa odierna i ritardi crescono dato che gli atleti sono arrivati sul traguardo alla spicciolata con distacchi anche ampi dalla prima posizione.

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Abu Dhabi Tour 2017: un parata di stelle negli Emirati. Da Nibali a Quintana, passando per Aru, Contador e Kittel

Sarà per gli sponsor, che ovviamente attraggono moltissime squadre e invogliano anche i migliori corridori al mondo, sarà che per la prima volta si assegneranno anche punti validi per il World Tour, ma l’Abu Dhabi Tour che scatterà domani ha una startlist che può davvero fare invidia ad un Giro d’Italia o a un Tour de France. Quattro tappe: tre volate e un arrivo in salita a Jebel Hafeet che deciderà la classifica generale. A sfidarsi il top mondiale.

Se n’è parlato molto in questi giorni: per la prima volta da rivali, dopo gli anni passati insieme all’Astana, ci sono i due più forti scalatori azzurri, Vincenzo Nibali (passato al Team Bahrain Merida) e Fabio Aru. Un antipasto di ciò che accadrà al Giro d’Italia del Centenario. E a caccia della Maglia Rosa assieme ai due isolani ci sarà anche Nairo Quintana: il colombiano della Movistar si presenta negli Emirati con una gamba già calda visto il successo nella Volta a la Comunitat Valenciana. Forma eccellente anche per Alberto Contador: lo spagnolo della Trek Segafredo in questi giorni si è giocato il successo nella Vuelta a Andalucia. Presenti anche altri uomini da montagna: Romain Bardet, francese dell’AG2R, Tejay Van Garderen, statunitense della BMC, Steven Kruijswijk, olandese della Lotto NL Jumbo, e Roman Kreuziger, ceco passato quest’anno all’Orica Scott. Per quanto riguarda i colori italiani da seguire anche Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Gianluca Brambilla (Quick Step Floors).

Saranno però le volate a caratterizzare questa corsa per tre quarti, e non poteva mancare il migliore al mondo nella specialità: Marcel Kittel, reduce dal dominio al Dubai Tour (con tre vittorie parziali e il successo nella classifica generale), sfida di nuovo la concorrenza. A partire da Mark Cavendish, britannico della Dimension Data, passando per il nostro Elia Viviani (Team Sky), tutti contro il tedesco. Curiosità nel seguire le gesta di Riccardo Minali, velocista dell’Astana, neo professionista, che si è già comportato benissimo a Dubai.

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Ciclismo: la Orica-Scott fa davvero sul serio. Chaves debutta al Tour de France, i gemelli Yates le punte al Giro d’Italia

Non solo Vincenzo Nibali, Fabio Aru e Nairo Quintana catalizzeranno l’attenzione sulle strade della 100ma edizione del Giro d’Italia. La Orica-Scott ha infatti diramato i programmi dei proprio corridori di punta per quanto riguarda le corse a tappe e la concorrenza appare spietata. Esteban Chaves, reduce da due partecipazioni alla corsa rosa e tre alla Vuelta a Espana, bagnerà finalmente il suo esordio al Tour de France, dove punterà ad ottenere il massimo obiettivo possibile contro avversari del calibro di Froome, Contador e dello stesso Quintana.

Nonostante l’assenza dello splendido scalatore colombiano, la Orica potrà comunque contare su una formazione di assoluto livello al Giro che ruoterà attorno alla classe e al talento di Adam Yates e Simon Yates, i due gemelli britannici classe ’92 che hanno già lasciato intravedere le giuste caratteristiche per poter ambire alla vittoria finale. Adam vanta un quarto posto centrato alla Grande Boucle nel 2016 dove è risultato anche il miglior giovane, mentre Simon si è distinto alla Vuelta rimanendo spesso a stretto contatto con i più forti. I due dovrebbero poi essere presenti insieme a Chaves nella grande corsa a tappe in terra spagnola che conclude il trittico dei Grandi Giri.

“Il piano per il Giro d’Italia è quello di avere una squadra a due punte con i fratelli Yates in corsa per la classifica generale“, ha dichiarato Matt White, direttore sportivo della Orica. “E’ un’edizione speciale del Giro e presenta forse l’ultima settimana più dura di un Grand Tour che io abbia mai visto. I ragazzi sono pronti a raccogliere la sfida. La gente dall’esterno potrebbe pensare che sia un po’ strano che non stiamo mandando al Tour un ragazzo che è arrivato quarto l’anno scorso. Ma la spiegazione è semplice, vogliamo dare ai ragazzi una base di esperienza più grande per il lor futuro perché il loro potenziale è enorme. I loro risultati sono già stati impressionanti, ma non stiamo ancora vedendo il loro meglio.”

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Ciclismo, Abu Dhabi Tour 2017 – Nibali: “Corsa importante”; Aru: “Non sarò concentrato solo su Vincenzo”

Domani prenderà ufficialmente il via l’atteso Abu Dhabi Tour 2017, breve corsa a tappe con tre frazioni riservate ai velocisti ed una (sabato) dove si daranno battaglia molti assi da grandi giri.

Andrà in scena anche il primo faccia a faccia da avversari tra Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Il sardo, nella conferenza stampa della vigilia, ha risposto ad una domanda sull’argomento: “E’ la prima volta che saremo rivali, ma non sarò concentrato solo su di lui. Il livello dei contendenti qui è così alto che dovremmo tenerne d’occhio parecchi. Ho già gareggiato qui ed è un posto che mi piace molto, darò il 100%“.

Nibali, dal proprio canto, è curioso di verificare il livello della propria condizione fisica: “Per noi della Bahrain-Merida è una corsa molto importante. Abbiamo Niccolò Bonifazio per gli sprint, mentre io sto pensando già alla tappa di montagna. Abbiamo appena svolto un ritiro con i ragazzi della squadra ed è bello essere qui per vedere a che punto siamo e misurarsi con altri grandi corridori“.

In gara sarà presente anche lo spagnolo Alberto Contador, capitano della Trek-Segafredo: “Ci sono tanti big in questa gara perché è diventata una corsa del World Tour ed è molto importante per preparare il prosieguo della stagione. La squadra avrà due leader, oltre a me ci sarà anche Bauke Mollema. Ho avuto un buon inverno e sono pronto a confrontarmi con tutti. Il mirino è sulla terza tappa“.

Tra i favoriti per il successo finale va annoverato anche il colombiano Nairo Quintana (Movistar): “La terza tappa è ideale per me e posso contare su un team che può supportarmi al meglio in montagna. Mi sento molto bene, vedremo come andremo io ed i miei rivali“.

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Tour de Langkawi 2017: Travis McCabe vince la seconda tappa davanti a Filippo Pozzato!

Filippo Pozzato vicino al successo che gli manca ormai dall’estate del 2013: il vicentino della Wilier Triestina, infatti, ha conquistato la piazza d’onore nella seconda tappa del Tour de Langkawi 2017, che si sta disputando in Malesia. La frazione odierna, che misurava ben 208 chilometri da Jerteh a Gerik, presentava due salite che hanno selezionato il gruppo, controllato dalla Dimension Data e ridotto ad una cinquantina di unità quando ha riassorbito la fuga della mattina a circa 15 chilometri dalla conclusione. Pozzato, dopo esser caduto senza gravi conseguenze al chilometro zero, si è arreso in volata allo statunitense Travis McCabe della UnitedHealthcare Pro Cycling Team, che in questo 2017 si era già imposto nella terza tappa dell’Herald Sun Tour in Australia ad inizio febbraio. Terza posizione per il sudafricano Ryan Gibbons, mentre Alberto Cecchin, compagno di Pozzato alla Wilier Triestina, ha chiuso in quarta posizione. Gibbons è il nuovo leader della classifica generale.

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Ciclismo, Paolo Slongo a sorpresa: “Vincenzo Nibali potrebbe andare al Tour de France dopo il Giro”

Con l’Abu Dhabi Tour che sta per prendere il via negli Emirati Arabi e la sfida annunciata con l’ex compagno di squadra Fabio Aru e uno dei grandi rivali per il prossimo Giro d’Italia Nairo Quintana, entra nel vivo il 2017 di Vincenzo Nibali. A far scalpore sono le parole del preparatore del siciliano della Bahrain Merida, Paolo Slongo, a Tuttosport, con un possibile cambio di programma a sorpresa nel programma di quest’anno.

“Dopo il Giro decideremo se puntare su Tour de France o Vuelta. Andiamo per gradi, prima del Giro vedremo cosa fare nella seconda parte della stagione. Quella del Tour è un’ipotesi che potrebbe concretizzarsi. La cosa più logica per chi fa il Giro è programmare la Vuelta ad agosto, ma stiamo parlando anche del Tour de France”. Possibile dunque una sfida a Nairo Quintana, con il colombiano che ha già annunciato di puntare alla doppietta rosa-gialla.

Riferendosi agli avversari, poi: “L’anno scorso pensavamo fossero Landa e Valverde, ma sappiamo com’è andata. Non abbiamo sottovalutato nessuno e non lo faremo neanche quest’anno”.

Sempre pensando alla corsa rosa si inizia a fare un piano sulla possibile squadra che guiderà il campione siciliano: “Stiamo lavorando con un gruppo ben definito. Parliamo di Visconti, Agnoli, Boaro, Siutsou, Navardauskas, Pellizzotti e Javier Moreno”.

http://www.oasport.it/2017/02/ciclismo-paolo-slongo-a-sorpresa-vincenzo-nibali-potrebbe-andare-al-tour-de-france-dopo-il-giro/